29 June 2015

Letter from Lhasa, number 370.
Automatizzazione e robotizzazione banche etc / Fully automatizing and robotizing banks too, ...if they’ll go on existing anymore...

Letter from Lhasa, number 370. Automatizzazione e robotizzazione banche etc / Fully automatizing and robotizing banks too, ...if they’ll go on existing anymore...
by Roberto Abraham Scaruffi

Ho appena visto, su linkedin, un post: “Il 72% delle banche non ha paura dell'innovazione, non vuole innovare!” [https://www.linkedin.com/grp/post/4074525-6019832821860831236]. Me lo segnalava una newsletter di linkedin.

Stavo scrivendo, lì, alcune considerazioni. Poi ho pensato fosse meglio scrivermele qui. Più facile, successivamente, postare il link dove credo.

Un po’ tutte le mansioni bancarie sono automatizzabili e robotizzabili. In pratica è possibile una banca senza personale, a parte i pochissimi che decidono ed introducono i parametri dei processi gestionali ed amministrativi. In prospettiva, neppure loro. L’intelligenza artificiale sta facendo passi da gigante. 

Anche la finanza e la ‘banale’ concessione crediti al pubblico sono pienamente automatizzabili:
http://fortune.com/2015/02/25/5-jobs-that-robots-already-are-taking/ ;
http://mashable.com/2014/12/15/robots-take-jobs/ ;
http://www.theatlantic.com/business/archive/2014/01/what-jobs-will-the-robots-take/283239/ ;
http://uk.businessinsider.com/jobs-robots-are-most-likely-to-take-over-2015-5?op=1?r=US ;
http://www.bloomberg.com/news/articles/2014-03-12/your-job-taught-to-machines-puts-half-u-s-work-at-risk ;.

Ciò vale non solo per le banche. Un po' tutta l'amministrazione cosiddetta pubblica [pure tutte le altre] sarebbe automatizzabile, scuola e sanità incluse, con grandi risparmi di costi. Così come lo sono, ad esempio, negozi, supermercati e ristoranti.

In parte, la produzione di massa di robot non è ancora iniziata, sebbene stia iniziando. Questione di mesi o pochissimi anni. Per altri aspetti, l'automazione è già abbastanza diffusa, da decenni, anche nel settore bancario. Non solo. La robotizzazione industriale è cosa oramai antica. Città e cittadine già  industriali hanno perso da tempo decine di migliaia di operai ciascuna, milioni e milioni su scala globale, anche quelli delle catene di montaggio. I robot prima si sono affacciati affiancando, accompagnando, l’operaio. Infine l’hanno sostituito del tutto. E non si pensi che i guardiani di immobili grandi e piccoli, od i riparatori e manutentori di procedure automatizzate e robot debbano essere necessariamente umani.

Anche polizie ed eserciti sono robotizzabili. Farebbero meno disastri dei droni militari a gestione umana, o di militari e poliziotti variamente squilibrati. Ogni tecnologia all’inizio è rozza, poi si perfeziona. 

Uno dei prossimi salti, nel settore bancario, sarà l'abolizione dei bancomat, abbastanza costosi perché il denaro si deteriora (dunque le banche centrali devono rimpiazzarlo) e perché i servizi di trasporto della cartamoneta, con guardie e mezzi corazzati, non devono essere dei più economici. Per rimuovere il denaro fisico, occorre o il chip RFID (radio-frequency identification) sottopelle o, in alternativa o per chi sia allergico ad avere qualcosa nel dorso della mano od in altri punti del corpo, un chip RFID in tasca, nel portafoglio o dove si creda. Un chip RIFD collegato ad una identificazione certa, ad esempio la retinale, sarebbe più sicuro di quelle orrende capsule per RIFD che già ora si possono infilare in varie parti del corpo e di cui altri potrebbero appropriarsi tagliando il sottile strato di pelle le trattiene. Beh, c’è chi già usi ed accetti i trasferimenti via telefonino. Una cassa ti presenta un conto. I soldi escono dal tuo telefonino, entrano nella cassa e tu te ne puoi andare colla merce. Se paghi in bitcoin, i costi di intermediazione sono veramente bassissimi od anche nulli. Bitcoin non ha oggi un cambio certo con le altre valute, essendo il suo valore ancora fluttuante. Un sistema alla bitcoin è comunque un ottimo esempio di un sistema monetario senza veri costi e del tutto sicuro una volta vi sia l’identificazione certa del detentore dei fondi.  

Con una moneta come bitcoin, non servirebbero neppure più le banche, non almeno per depositare e ritirare i propri soldi. Certo che le banche fanno resistenza all’innovazione già tra noi! Anche per raccogliere soldi per investimenti, esistono già altri sistemi, extra-bancari. Già ora si stanno affermando altre tecniche di credito. Ecco che queste cattedrali ricchissime e sontuose potrebbero tranquillamente vendere  i proprie sedi sfarzose e le proprie filiali, oltre alle loro altre ricchezze, e chiudere. 

I processi di innovazione e della sua diffusione sono questioni complesse, ma poi anche semplici a certi livelli pratici finali. A nessuno ne frega nulla di creare occupazione né di ‘valorizzare’ “risorse umane”. Neppure avrebbe senso. Sono solo frasi da marketing e per marketing che, a volte, imprese vecchie o nuove scrivono o proferiscono. Quando si hanno più  lavoratori del necessario è perché non si è capaci di organizzare oppure si è uno Stato variamente corrotto che si riempie di salariati e super-salariati per pure ragioni clientelari e di copertura.

L’innovazione avviene a tanti livelli, inclusi quelli dei geni che studiano materie ostiche e scoprono cose innovative. Per la sua diffusione occorre qualcuno che la introduca, e che questi e le sue innovazioni non vengano liquidate da interessi superiori. Una volta che l’innovazione conquisti fette di mercato e minacci quelle dei competitori, ecco che questi, se non possono rimuovere l’innovazione, si adeguano per cui l’innovazione diviene la nuova filosofia di comportamento aziendale e generale, diviene norma corrente

Questo avverrà, e pure piuttosto rapidamente, anche col settore bancario. Si avrà sia la rimozione del denaro fisico che l’automazione di tutti gli aspetti di quelle cose ora chiamate banche dove si entrava e si aveva a che fare con individui, magari anche solo per l’apertura del conto e quando si aveva qualche problema connesso. Ma, appunto, con una moneta elettronica universale del tipo di bitcoin e con le forme alternative di credito, non si capisce come le banche possano sopravvivere e per fare cosa. Le loro funzioni le possono adempiere meglio altre entità, meccanismi e piattaforme che si trovano già online, anche senza costi.

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http://fortune.com/2015/02/25/5-jobs-that-robots-already-are-taking/
http://mashable.com/2014/12/15/robots-take-jobs/
http://www.theatlantic.com/business/archive/2014/01/what-jobs-will-the-robots-take/283239/
http://uk.businessinsider.com/jobs-robots-are-most-likely-to-take-over-2015-5?op=1?r=US
http://www.bloomberg.com/news/articles/2014-03-12/your-job-taught-to-machines-puts-half-u-s-work-at-risk

Try thinking about some job, profession, activity etc. could not be automatized and robotized. It may be there be, although it would be difficult, perhaps improbable, to find one. Even politics, government, priests and love can be automatized and robotized, and very likely with much better outcomes humans could produce.

A linkedin post stated that 72% of the banks does not fear innovation although they do not want actually innovate.

Since a long time, automation has pervaded banks’ life, perhaps more than many other sectors. It would be immediately possible to have banks without humans. It is normal that there be psychological resistance to this final jump.

Innovation is a complex matter and it operates at various levels. There are practical people innovating organization and introducing incremental improvement of existing techniques and procedures. As well as there are geniuses studying, researching and, finally, sometimes, discovering new fields and their applications. There are knowledge and scientific discoveries, jumps and, later, from them, technological jumps. There are geniuses discovering and translating these discoveries in technologies, as well as there are clever and less clever people equally variously contributing to scientific and technological improvements and jumps.

There are discoveries and innovations hidden and repressed, also scientists and engineers assassinated, only because their discoveries and innovations are against powerful interests. Other discoveries and innovation are not repressed or cannot be repressed. They are eventually initially ridiculed from conformists, and other silly and idiotic subjects. Just a company innovates and becomes a market threat for its competitors, if these innovations and those adopting them cannot be removed, also the other companies adopt them, and new technologies and procedures become the new rule, the new norm.

In the bank sector, nearly everything can be automatized, included the loan and financial sectors. Nowadays, the management of cash dispensers is relatively expensive. There are the costs of the machines and the physical moving of cash with security guards and armoured vehicles. The full passage to electronic money, with the complete removal of the physical money (coins and banknotes), could mean relevant reductions of costs, both from government and for banks.

Governments are already planning, and somewhere trying implementing, the introduction of RFID (radio-frequency identification) chips for everybody. Similar systems could be used, in connection for instance with reticular identification. or other unequivocal identification, for payments. Also now, it is already possible to pay using a mobile phone. With a bitcoin-style currency, it would be possible to use the same currency in the whole world without intermediation costs. Not only banks can be fully automatized. Certain of their present activities would become useless, they could be simply cancelled. 


Actually, other forms of credit are rapidly progressing. If banks became useless as deposit and credit institutions, they could simply proceed with the liquidation of their patrimonies and close. Certainly that banks are terrified from further innovation! 

19 June 2015

Letter from Lhasa, number 369.
Le avventure di Cipollino

Letter from Lhasa, number 369. Le avventure di Cipollino
by Roberto Abraham Scaruffi

Rodari, G., Le avventure di Cipollino, Einaudi Ragazzi, San Dorligo della Valle, Trieste, Italy, 2010.
(Rodari 2010).
Gianni Rodari


Cipollone, il padre di Cipollino e di altri sette suoi fratelli, venne arrestato per sovversione. L’accusa era del tutto inventata. Venne comunque condannato all’ergastolo.

A Cipollino, che lo era andato a trovare, Cipollone rivelò che, in galera, era pieno di galantuomini, che erano in prigione proprio per questo motivo, dato che al Principe non piacevano le persone per bene. I malfattori stavano col Principe mentre quelli per bene, o parte di loro, in prigione.

Cipollino, capita la situazione, dichiarò al padre, ascoltato pure dalla guardia che subito pose fine al colloquio, che intendeva divenire un buon cittadino, pur senza finire in prigione ed, anzi, liberando coloro vi si trovavano. Affidò la madre ed i fratelli ad uno zio che, fortunato, aveva un lavoro, e si mise in cammino. Prese la prima strada gli capitò, che si rivelò giusta e, in un paio d’ore, arrivò al paese giusto dove incontrò Zucchina che, coi risparmi di una vita, si era appena costruito una casa della grandezza di un canile. 

Con gran frastuono arrivò il cavalier Pomodoro ad intimare a Zucchina di sloggiare immediatamente dato che aveva costruito su terre altrui. Ne prese le difese proprio Cipollino che, aggredito da Pomodoro, si salvò perché questi cominciò a piangere dato che Cipollino era della specie delle cipolle.

Cipollino trovò dunque lavoro nella bottega del ciabattino, mastro Uvetta. Un giorno Pomodoro arrivò coi gendarmi e sloggiò Zucchina mettendo al suo posto il cane Mastino. Ma Cipollino diede a questi un sonnifero e, così addormentatolo, lo riportò a Pomodoro. Su proposta di Cipollino, la casetta, non più sorvegliata per il momento, fu caricata su un carro e nascosta nel bosco.

Le padrone del villaggio erano le contesse del Ciliegio. Quando Pomodoro scoprì che la casa di Zucchina era scomparsa, avvisò il governatore e si fece dare una ventina di poliziotti, i limoncini, che arrestarono molta gente del paese, ma non Cipollino. Cipollino aveva fraternizzato con una bambina, Ravanella. Con lei andò al castello dove conobbero Ciliegino, il nipotino delle contesse del Ciliegio. Li sorprese Pomodoro ed i due dovettero fuggire, col successo tuttavia di avere fraternizzato con Ciliegino un bimbo ammalato di solitudine. 

Alla fine pure Cipollino si trovò arrestato e messo in isolamento. Casualmente liberato da una talpa, la convinse facilmente a scavare nella direzione della prigione dove stavano accalcati gli altri. Tuttavia, concluso il lavoro, accecata dalla luce, la talpa fuggì, impedendo così, non continuando gli scavi, la fuga di massa dalla prigione. Unitosi Cipollino agli altri, furono comunque tutti liberati da Ciliegino che si era procurato la chiave della prigione. 

Il racconto si sviluppa con molte altre vicende, ed immagini e dinamiche di valore allegorico (tra cui la talpa della supposta rivoluzione).

Alla fine, la rivoluzione, o tale ritenuta e chiamata, caccia via la vecchia classe dirigente nobiliare ed instaura la repubblica. E così, annuncia la conclusione del racconto, accadrà in tutti gli altri castelli (e relativi territori) del mondo, e tutti (a parte chi si trova espropriato dei propri privilegi e coloro che devono fuggire altrove, finché vi sarà un altrove) vivranno felici e contenti, inclusi quelli della vecchia classe dirigente che si saranno allineati per tempo con nuovo che avanza. ...Una favoletta...

In Italiozia, era il 1951 ed anni successivi a seconda di quando chi abbia letto il racconto lo abbia letto. Si  viveva nella repubblica dei voltagabbana, come ovunque nel mondo vi siano cambiamenti di cosiddetti regimi. Cambiano le etichette ma poi ci sono sempre gli stessi, sia in basso che negli altri livelli. Gianni Rodari, del 1920, di Omegna, già precettore e maestro elementare, si iscrisse al PCI l’1/5/1944 e vi restò fino alla morte, avvenuta nel 1980. Questa tessera, unita alla sua passione per scrivere per bambini, fu la sua fortuna come scrittore per l’infanzia in Italia ed all’estero.

Non sono sicuro che un bimbo capisca e si diverta di più se personaggi normali sono chiamati e rappresentati con nomi ed immagini di ortaggi. Quanto alle ideologie trasmesse, tutti gli autori ne trasmettono. Del resto, immagini bonarie ed edulcorate rendono di più, suppongo, sul mercato dell’immaginario infantile [mercato gestito da adulti che ritengono di immedesimarsi nella mente infantile oltre al doversi barcamenare nei luoghi comuni dei tempi], che crudi realismi. Il mercato dell’immaginario, qualunque sia l’età e la formazione dei destinatari, non è ovviamente quello che magari il destinatario desidererebbe o si meriterebbe. Del resto, anche il bimbo venga raggiunto da immagini supposte specifiche per la sua età è pure variamente bombardato dalle immagini e dai messaggi che raggiungono un po’ tutti.

Non ho ricette da offrire, o proporre, o suggerire. I mercati dell’immaginario propongono quello il sistema, nelle sue varie articolazioni, produce. Ognuno riceve quello circostanze e propensioni fanno sì riceva, e lo filtra secondo come la sua personalità in formazione ed evoluzione lo recepisca.



Rodari, G., Le avventure di Cipollino, Einaudi Ragazzi, San Dorligo della Valle, Trieste, Italy, 2010. 

Letter from Lhasa, number 368.
La Bambina dalle Mani Sporche

Letter from Lhasa, number 368. La Bambina dalle Mani Sporche
by Roberto Abraham Scaruffi

Pansa, G., La Bambina dalle Mani Sporche, Sperling & Kupfer Editori, Milan, Italy, 1997.
(Pansa 1997).
Giampaolo Pansa


Il libro viene pubblicato per la prima volta nel 1997.

Il 27 giugno 1991, il Segretario stava per morire, o così viene detto nel racconto. In effetti è una morte metaforica. Quel giorno Wanda e Giulio si incontrano, dopo vent’anni, dato che erano stati compagni d’infanzia. Siamo al congresso del Partito, o di quel partito, a Bari. In effetti, nonostante la descrizione iniziale, da ambiente para-comunistoide, dell’autore, sono i socialisti, il PSI. I partiti sono in realtà tutti uguali. Non sono mai esistiti i partiti differenti. Sono esistiti solo nelle propagande dei padroni del mondo, dunque del pensiero.

Il racconto, il romanzo, è ben scritto non solo, ovviamente, nella lingua, che al giornalista naturalmente didascalico non fa difetto. La trama è geniale, arguta ed avvincente.

L’ambientazione è una fresconata, nel senso che riflette, pur evidenziando, in parte, le contraddizioni di ciò avvenne, quello che uno ha capito o non ha capito, si è imposto di capire e di non capire, la visione luogocomunara di quella che fu la Grande Purga del 1992-93. Fu una classica operazione di polizia segreta sotto la direzione dell’Ambasciata Britannica, dato che furono i britannici i creatori dell’Italiozia cosiddetta unitaria od unificata al disotto delle Alpi e che ne hanno sempre gestito tutti i cambiamenti di forma politica, costituzionali, della costituzione materiale, di regime.

L’autore si identifica (ma è solo un’operazione psicologica, non un meccanismo autobiografico) col protagonista per cui gli impone, inizialmente, la morale rigida, una morale rigida, relativamente ad uno che si trovi tra le mani (od affianco come usufruttuario ma, in parte, anche come ‘ereditiere’ diretto) una somma enorme frutto di finanziamento illegale della politica. L’autore dice ‘no’ e, se dipendesse da lui, la restituirebbe “ai giudici”, alias “allo Stato”, non dicendo, ovviamente, come tipico di tutti i moralisti o finti moralisti, che significa restituirla alla fogna delle burocrazie corrotte che rubano e predano ben più del finanziamento illegale della politica che continua oggi come ieri. Per cui, è come una morale relativamente a sé stessi e che prescinde dal mondo reale, anche se è vero che una morale sia sempre relativamente a sé stessi e non necessariamente condizionata dall’ambiente corrotto in cui naturalmente si sia circondati. Il tutto è ancora più complicato perché allora, secondo “la morale”, qualunque donazione ed eredità dovrebbero essere restituite “allo Stato” [che è poi il Moderno Principe burocratizzato (e piuttosto delinquenzial-corrotto), non Dio od un dio immacolati] in quanto, in ultima analisi, provenienti da un qualche latrocinio, o comunque dall’abilità di far più soldi degli altri o di altri. La rigidità iniziale dell’autore poi si sfuma, per cui l’autore abbandona la sua morale pseudo-giacobina [i giacobini non erano e non sono particolarmente morali!] o lascia il punto irrisolto ma il lettore vi legge un abbandono della morale ‘pura’ prima ostentata, nel nome di una figlia segreta che spunta alla fine del racconto e che è restata orfana sia del padre naturale (che aveva accumulato finanziamenti illegali poi restati lì, non spesi per politica) e della madre che aveva ereditato la considerevole somma accumulata, e che la lascia al protagonista che, colla compagna, diverrà la nuova famiglia della bimba rimasta orfana. I soldi prima giudicati sporchi vengono ora presi. 

Una fresconata l’ambientazione ‘storica’. La rigida morale ostentata dall’autore che ne esce battuta in nome delle convenienze. Tuttavia il romanzo resta piacevole ed avvincente, se ci si lascia prendere dalla narrazione.



Pansa, G., La Bambina dalle Mani Sporche, Sperling & Kupfer Editori, Milan, Italy, 1997. 

09 June 2015

Letter from Lhasa, number 367.
For the rapid robotization of politics and government! Just some notes

Letter from Lhasa, number 367. For the rapid robotization of politics and government! Just some notes
by Roberto Abraham Scaruffi

Actually, we have no personal preference. We are only trying expressing what will inevitably happen in a few years and, in some way, is already happening.

Yes, in a few years, not in decades. The robotization of human workforce will exponentially develop in some years while the nearly complete robotization and automatization of whatever now-human activity will take a bit more time, and will produce super-clever robots and artificial minds [AI] overcoming the human ones since the unlimited capacity of rapidly and creatively learning robots and other devices will growingly have.  

It is some decades that industrial robotization reshaped Taylorist factories making largely redundant the traditional line workers. Now robots will rapidly replace  human workforce. One may find more information, or more exemplification, about that, in apparently fantascience movies than in current mass media, although lately current research in this sector be publicly exposed. We are now in the passage phase between scientific and technological acquisitions, and their utilization for the mass productions of para-human robots and similar devices.  

http://uk.businessinsider.com/ recently published the list of twenty jobs robots are most likely to take over, alias being automated. They are, with the estimated probability that that will really happen:
20. Electrical and electronic equipment assemblers, 95.1%;
19. Postal service workers, 95.4%;
18. Jewellers and precious stone and metal workers, 95.5%;
17. Restaurant cooks, 96.3%;
16. Grinding and polishing workers, 97%;
15. Cashiers, 97.1%;
14. Bookkeepers, 97.6%;
13. Legal secretaries, 97.6%;
12. Fashion models, 97.6%;
11. Drivers, 97.8%,
10. Credit analysts, 97.9%;
9. Milling and planing machine setters, operators, and tenders, 97.9%;
8. Packaging and filling-machine operators and tenders, 98%;
7. Procurement clerks, 98%;
6. Umpires and referees, 98.3%;
5. Tellers, 98.3%;
4. Loan officers, 98.4%;
3. Timing-device assemblers and adjusters, 98.5%;
2. Tax preparers, 98.7%;
1. Telemarketers, 99%.
[http://uk.businessinsider.com/jobs-robots-are-most-likely-to-take-over-2015-5?op=1]

Actually, giving a look at the current research, one may infer that, for instance, waiters, soldiers, police officers, wardens, teachers and professors, lawyers and magistrates can be easily replaced by robots and other automatic procedures or devices. Certainly, also many others work functions.

In practice, all factory workers and office workers, included many managerial or para-managerial positions, can be easily replaced by automatic procedures and devices. In addition, many other jobs can be easily and profitably replaced by automatic procedures and devices, even many we think have a discretion or difficulty actually either they have not or not such that software and machines could not profitably deal with. Even in the health sector, robots will be able to operate better and more profitably than humans.

Computerization, progressively diffused well before the personal computers era, only in some sectors and places has been profitably implemented. Overall in predatory and inefficient State/governments, and other entities, IT has been as put besides and combined with inefficient organisational structures instead of being used for replacing inefficient organizations with efficient ones.   

Also in central and local governments, and similar entities, large part of the current work force can be rapidly dismissed and profitably replaced by automatized and robotized efficient organizational structures.

Of course, but only in limited proportions, and only for a while [AI is rapidly progressing allowing creating robots considerably more skilful and cleverer than humans] there would be a new proletariat, for instance programmers, and new professions connected with the installation and maintenance of robots and other forms of automation.  

...Politics and institutions too.

The so-called institutions are bureaucratic apparatuses. They are variously corrupted, inefficient, useless and harmful, and also excessively costly.

There is a mafia-style law of silence about what really be and how actually work the so-called representative institutions as parliaments, local councils, central and local formal governments, as well as other assemblies and committees. Ministers, Prime Ministers, Presidents, MPs, other ‘people’ representatives, have no real power, or not what it seem. They are as elected bureaucrats, as elected clerks, temporarily covering predefined positions of corrupted and inefficient organizational machines. They have no real power. So, people have no real power.

More precisely, anybody has [not in the same ‘quantity’] some power although nobody have “the power”. About government [what in the European tradition is called State, the bureaucratic apparatuses, administration], bureaucrats having the power of not doing frequently have more real power than provisional politicians. Of course, there are differences and different circumstances, so it is always imprecise generalizing too much although the impotence of people formally in office and in power be everyday visible everywhere in the world. Power is nowhere and everywhere, although there be  people having tiniest amounts of it and people (not necessarily the most visible ones) decidedly more influent.  

There is a sociological-psychological law [the law of downward levelling and aligning] according to which, in whatever democratic, as well as non-democratic, institution and organization, the consensus is reached around the points of view of the most ignorant and evil subjects. Different points of view would not be understood and tolerated, or each one of the subjects suppose they would not be understood and tolerated.

Of course, there is the power of money: big companies, bankers, financiers etc. Also in the case of “big money” (big companies, bankers, financiers etc.), wherever there be big organizations, the law of downward levelling and aligning applies and works. Even in cases of monocratic, or relatively monocratic, companies/organizations, money and power do not necessarily make owners and top managers better and wiser. Oligarchies constituting real government, whatever the formal one be, are not necessarily better and wiser. In the case of world Empires and in the case of Developmental States/Governments, leading oligarchies may be better for certain aspects, but not necessarily (and actually improbably) about everything. 

Politics and institutions have the de facto function of creating problems instead of solving them. Anyway, both problem solving and problem creation can be purposely automatized.

Also the activity of the so-called democratic institutions, and of the supposedly decisional levels of central and local governments could be profitably cut and automatized.        

...Party politics too.

What is politics, the apparent competition among parties and factions? Politics is just marketing. Marketing, clientelism and corruption. Strong and weak formal and real governments depends on the Constitutional frame and on oligarchies. They have no correlation with the political market.

People vote according to the corruption and brainwashing realized through clientelism, political advertising, media suggestions, utilization of police disservices and magistracy for striking or promoting politicians. Whoever gains elections and creates formal governments follows similar policies. That happens because real government is resilient relatively to party politics.   

Finally, political machines are extremely costly and absolutely useless, if not for spreading material and moral corruption. 

Even without any illusion about impossible “direct democracy” and “electronic democracy”, the automatization of the political game and the robotization of “people representative” institutions would remove the costs of political clientelism and corruption, even if clientelism and corruption would be very likely created at other levels and in other ways.

Nowadays, people devolve their supposed power electing political representatives who devolve their supposed power to formal governments which actually depend on hidden real governments. If politicians do not obey to what “the system” orders them, they are variously submitted or removed by intimidation, assassination, blackmails, use of Secret Police disservices and judiciary apparatuses against them.


The automatization and robotization of the various aspects of the political and institutional game would drastically reduce costs and, perhaps, also people’s illusions. In addition, that would oblige legislation to be more precise because it should be transformed in computer programs, in precise software.