Letter from Lhasa, number 378.
State/Government-Organized
Stalking-Mobbing. Repetita Iuvant.
E State/Government-Organized
Electronic Mind Intrusion and Torture
by Roberto Abraham Scaruffi
https://italiaparla.wordpress.com/2013/10/31/tortura-psico-fisica-crimini-contro-lumanita/ * Al caso di Irene
Silvestri si accennerà qua e là. Il suo interesse è che in esso si combinano
S/G-OS-M e S/G-OEMI&T. Di questa seconda tipologia di operazioni di
Terrorismo di Stato, lo S/G-OEMI&T, che è attacco sia al corpo che alla
mente del bersaglio con armi elettroniche, non ho esperienza diretta, fino ad
ora, per cui avevo in precedenza evitato di parlarne. In vari casi si combinano
le due operazioni.
Le tecnologie
militari, quindi segrete e non note, sono ben più avanzate di quanto non venga
pubblicamente diffuso. Sebbene, per esempio, la filmografia “futuristica” venga
usata sia nei centri dell’Impero che altrove per preparare le masse a quello
avverrà, molti dettagli tecnologici vengono celati.
Per esempio i
visori attraversi i muri, che da almeno 16 anni esistono delle dimensioni di un
telefonino usabile pure da un bimbo, sono tuttora rappresentati come pesanti
aggeggi militari. Solo forse da giorni sono stati pubblicizzati dei visori
attraverso i muri che sono come chips che si applicano ad un telefonino. Esistono
da 16 anni con quelle caratteristiche e li mostrano solo ora. I visori
attraverso i muri sono usati, nel contesto dello State/Government-Organized
Stalking-Mobbing [S/G-OS-M], per la tortura bianca, la tortura di
appartamento, che consiste nel seguire e nel ticchettare sul bersaglio, così
come nello State/Government-Organized Electronic Mind Intrusion and Torture
[S/G-OEMI&T] per localizzare il bersaglio da colpire con armi elettroniche.
Ciò lo fanno, secondo precise procedure, sia da sopra che anche da affianco e
sotto, od anche da una certa distanza per lo S/G-OEMI&T, a seconda di
circostanze specifiche. Il pedinamento elettronico del bersaglio, al di fuori
del luogo o dei luoghi di abitazione, viene invece realizzato con
strumentazioni differenti, come i droni ed i satelliti. Il controllo generico
del bersaglio si attua col clonaggio dei computer, con l’intercettazione delle
comunicazioni elettroniche ed elettronico-vocali [una volta che si abbia in
campione della voce, si intercetta la voce, qualunque supporto telefonico sia
usato], così come con altri strumenti tradizionali. C’è da dire che,
trattandosi di pure persecuzioni, e non di sorveglianze, impieghino
davvero abbondanza di mezzi, per quanto usino in genere irregolari
[“miliziani”] non pagati. L’ufficiale di Polizia Segreta interviene
direttamente solo occasionalmente. Per il resto riceve rapporti telefonici
quotidiani da irregolari, irregolari cui pur vengono dati strumenti tecnologici
militari segreti che solo personale autorizzato, e con vincoli contrattuali,
potrebbe usare. Ma, come si vedrà, le attività di Polizia Segreta sono
legalmente illegal-delinquenziali, dunque coperte, copertissime. Loro sono lo
Stato reale, non quello viene fatto vedere e credere ai sudditi. I deviati non esistono, negli
apparati statuali. Deviato è solo il suddito che pensa esistano norme
universali. La legge, per il male funzioni, esiste solo per il suddito
ordinario. Esiste una legge parallela, differente, e che sovrasta quella
corrente e nota, che caratterizza le attività delle istituzioni di vertice
dello Stato e loro bracci esecutivi. È la possibilità, legalmente statuita, di
violare le leggi ordinarie. Oltrepassata quella soglia, puoi ovviamente fare
qualunque cosa. Oltre le stragi in patria, anche le schiave bambine sul suolo
USA, per il vecchio Bush o per Hillary Clinton, o per mille altri. È così
ovunque nel mondo. Né vedremo brevemente i dettagli tecnici.
Oltre allo S/G-OS-M
esistono, ben più tecnologicamente sofisticati, tutti gli interventi elettronici
sulla psiche e sul corpo del bersaglio. Lo S/G-OS-M non interviene
elettronicamente sulla psiche né direttamente sul corpo. Non produce voci
interne, non produce ustioni, né tutta la tipologia di interventi che vanno
dalla tortura elettronica alla interferenza elettronica con la psiche del
bersaglio.
Esistono bersagli
solo di tortura elettronica e di interventi elettronici sulla psiche. Esistono
bersagli solo di S/G-OS-M. Esistono poi casi, come questo di cui ai due link,
dove, almeno per quello ho ascoltato e letto, sembrano esserci, oltre ad un
netto, ed aggressivo, e pure piuttosto selvaggio, attacco elettronico, anche
tutte le caratteristiche dello S/G-OS-M.
Quando alla
classificazione, o denominazione, degli interventi abusivi sulla psiche come
“Mind Control”, essa è del tutto inadeguata dato che il “Mind Control” è
un’altra cosa. Li si potrebbe denominare come Electronic Mind Intrusion and
Torture. Dato che qui si tratta di operazioni di Stato, e per evitare la
solita mistificazione voluta al potere stesso come le demenze e i suoi crimini
venissero, al contrario, da “forze oscure”, li si potrebbe più precisamente
chiamare State/Government-Organized Electronic Mind Intrusion and Torture
[S/G-OEMI&T].
Molti bersagli di
questi operazioni, sia dello S/G-OS-M che dello S/G-OEMI&T, di fatto se ne
vergognano, nel senso che sono cose così fuori dal mondo come correntemente
rappresentato, ed incredibili, che, se raccontate, discreditano spesso solo chi
le racconti, per cui il bersaglio evita di parlarne. Non è facile trovare i
codici espressivi appropriati quando si vogliano mandare messaggi. Non a caso,
il potere usa le fabbricazioni cinematografiche e mediatiche. Il messaggio
immediato suona facilmente falso. Solo un messaggio accuratamente fabbricato
sembra vero. Su queste cose non esistono prove, non nel senso corrente, nel
senso che nessuno ti viene a dire, tanto meno lo dice ai media [è lì il
pubblico foro dove tutto ciò vi appaia venga creduto e tutto ciò non vi appaia
negato], che vieni colpito su ordini superiori, di Stato, ed, anzi, tutti
coloro ne siano in qualche modo coinvolti hanno ricevuto l’ordine che tu non ne
debba sapere nulla. Se anche qualcuno te lo dice, in un modo o nell’altro, da
chi siano state ordinate le stramberie di cui sei bersaglio, non ripeterebbe
mai nulla come testimone, né di fronte ad altri, anche perché a quel punto
potrebbe divenire lui stesso bersaglio di operazioni distruttive da parte di
Polizie Segrete. Inutile dunque porsi sofismi di prove nel senso tradizionale.
Anche perché, alla fin fine, è prova ciò
che tutti credano mentre è stramberia, o peggio, tutto ciò gli altri siano
stati condizionati a non capire e, comunque, non capiscano. Il “sistema”, siano
anche solo meccanismi di auto-organizzazione caotica alla Prigogine [come in
effetti è; non ci sono cupole né pupari da filmetto, per quanto certo esistano
gerarchie e catene di comando], ti definisce il campo di quello sia
accettabile, e dunque possibile, oggetto di discussione. Tutto il resto è
ufficialmente pazzia o devianza. Appunto, le prove sono quello tutti credono,
cioè quello il potere fa credere ai sudditi. Il suddito capisce poco e pure
male. Figuriamoci fuori dal campo dell’universalmente accettabile ed accettato.
Non ha neppure senso voler convincere l’altro, sebbene ci siano anche altri
aspetti rispetto a queste questioni, relativamente alle operazioni clandestine
di persecuzione e tortura, per cui non è per nulla strambo trovare il modo di
parlarne e di fare conoscere questo lato oscuro, eppur vastissimo, delle
attività dello Stato e degli Stati. Sebbene chi cerchi di parlarne ne parli
spesso in modo del tutto inadeguato, difensivo, che suona come strambo. Non
abbiate paura. Fate i nomi. Pubblicateli. Pubblicate foto ed indirizzi.
Attaccate. Denunciate pubblicamente. La supplica non serve. Il piagnucolio
nemmeno. Non mai rischiate di eccedere. Sono tutti molto più colpevoli di
quanto non sembri. Non rischiate mai di sbagliarvi se non per largo difetto.
...Ovviamente a parte i vari che se le siano inventate... Esistono. Succede.
Gli Stati lavorano attivamente per farlo succedere, per screditare i casi veri,
con materiali online, variamente prefabbricati da entità statuali o da esse
scopiazzati. Quello che si trova online è falso, falso di Stato, almeno al 99%.
Fa lo stesso. Attaccate. Il silenzio non serve.
Esiste infatti la
categoria di coloro che se le immaginano. Dopo essersele immaginate trovano
magari le cose più stravaganti fatte pubblicare online dalle Polizie Segrete
dell’Impero, le stesse conducono anche queste operazioni clandestine di pura
persecuzione e tortura. Per cui, se le immaginano ancora di più e si convincono
di essere oggetto di una o di varie di queste operazioni. O confondono uno
stalking privato con uno S/G-OS-M, od altro. C’è anche chi abbia qualche mal di
testa, ed altri disagi, per i motivi più vari, e, ad un certo punto, si
convinca che siano onde intenzionalmente dirette da qualche entità sulla
propria persona.
Oltre a chi eviti
accuratamente di parlare di quello di cui sia bersaglio e vittima, che è
probabilmente la categoria largamente maggioritaria, esistono coloro ne parlino
e senza immaginarsi cose che non esistono. Ovviamente che si tratti di
S/G-OS-M, o di S/G-OEMI&T, o di entrambe, sono cose così fuori dal senso
comune, dalla percezione corrente, per cui lo stesso bersaglio non capisce.
Occorre tempo per razionalizzare qualcosa, per chi riesca a razionalizzare
almeno qualcosa. È come con la vista. Si vede ciò che ci si sia abituati a
vedere. Un cieco dalla nascita, che dopo decenni veda, all’inizio non capisce
ciò che stia vedendo. Capitano delle cose. Si ripetono. Ti seguono ovunque tu
vada e con interventi distruttivi di qualunque cosa tu faccia. Continuano. No,
non sono la cattiva sorte, né il caso, né l’occasionale persona avversa, né te
stesso coi tuoi limiti e ricorrenze. E tuttavia moltissimi continuano a
[non-]pensare su queste cose loro accadano sulla base dei limiti di pensiero
consentiti. Al massimo si immaginano qualche malvagità da parte di “forze
oscure”. No, qui siamo già nel consentito perché il mondo del mistero viene
coltivato dai media. La “forza oscura” fa del male; lo Stato-governo [non] mi
difende; dunque voto il partito di maggioranza, od altro simile, perché dice di
difendermi. Da quando hanno spiegato il giochetto ad Hollande-Valls, si sono
messi a fare stragi. Il Re del Belgio era già esperto nel campo e voleva
rioliare gli apparati stragisti.
Quando arrivi un
carabiniere od equivalente, con un tesserino onnipotente, sul teatro designato
delle operazioni, e monti e prenda il comando di un’operazione, non siamo più
nel campo dei misteri cosmici o delle realtà parallele. Ovviamente l’agente di
Polizia Segreta non si fa vedere. Non dal bersaglio. Od anche se a volte lo si
vede, lui non si fa riconoscere. Magari neppure dice di esserlo a molti di
quelli mobilita. Si mostra solo lo stretto indispensabile e solo a taluni.
Magari dice di essere dell’ufficio beneficenza del Presidente. Lui stesso,a
volte, neppure ben sa quello stia facendo. Segue delle procedure burocratiche,
degli ordini. Gli dicono che lì c’è uno e che lui deve implementare la tale
procedura. Non lo vedi, per cui ti immagini che quelli che si affannano in
stramberie siano indipendenti, indipendenti che in realtà non potrebbero tecnicamente esistere.
Oppure vedi agenti di Polizia Segreta occasionalmente fattisi vedere, ma
ovviamente non li riconosci. Hanno dei ricetrasmettitori in mano. Ti chiudono
l’acqua. Sono venuti per un’ispezione nell’appartamento operativo. Chiedi e
nessuno li aveva mai visti prima che tu arrivassi. Te li ritrovi, a volte gli
stessi, dove ti sei trasferito. Ma tu ti immagini che sia il viaggiatore
casuale. Poi prendi le loro targhe e foto con ostentazione, e vedi che altri,
al corrente, arrossiscono. Pensi siano timidi. Il soggetto medio preferisce
credere alla forze oscure, ai deviati, alla malasorte. Mannò è tutto sotto il
tuo naso ed è tutto regolare, troppo regolare. È proprio lo Stato, quello vero,
cioè mostrando la sua natura pazzoido-delinquenziale, che ti ha messo nel
mirino.
Immaginatevi una
struttura di sterminio. Uno dà gli ordini generali, l’altro trasporta le
vittime, un altro le allinea, un altro le fa entrare da qualche parte, ad altri
ancora magari viene ordinato di premere un bottone senza dire a che serva,
qualcuno si preoccupa poi della rimozione e dissoluzione dei cadaveri. Uno fa
la storico del tutto, nei limiti consentiti. Dove è mai il colpevole? Nessuno è
colpevole. Tutti lo sono. Capiscono, ma se lo negano. Non capiscono ma sanno
egualmente di far parte di una macchina demenzial-criminale. Ma intanto sono
coperti per cui si esaltano di potere, loro, pazzoidare e delinquere impuniti
ed impunibili. Se qualcuno, secondario,
viene scoperto e dato in pasto ai media, quando ha 100 anni di età, dice
che aveva solo obbedito ad ordini e che non poteva sottrarsene. Gli individui
sono, in genere, insetti elementari. Certo, si vergognano, quando esposti alla
pubblica gogna, ma spesso neppure troppo.
Il delinquente teme
la pubblicità. Ma il bersaglio che si consideri vittima è lui stesso incline a
tacere sui delinquenti ed a non denunciarli sulla pubblica piazza. Invece, in
realtà, in questo campo, questo è proprio dove “loro” non sono coperti ed il
bersaglio onnipotente. Nella pratica, vige la Sindrome di Stoccolma. Non
siate timidi. Farvi ammazzare per farvi ammazzare, imparate a sentivi
onnipotenti. Se piagnucolate, possono psichiatrizzarvi. Se pubblicate nomi,
foto ed indirizzi, con le circostanze, e con le responsabilità istituzionali, non
possono denunciarvi. Le Polizie Segrete non possono permettersi di entrare in
indagini giudiziarie né in tribunale, su queste faccende. Hanno l’ordine di
ignorare qualunque cosa diciate su di loro. Chi vi intercetta neppure lo dice
loro. Se uno che avete sputtanano non ha ben capito e vi denuncia, la denuncia
sparisce. Non possono permettersi clamori.
L’ascolto
dell’intervista di cui sopra, al link, mi ha indotto subito a pensare allo
S/G-OS-M, pur combinato col più netto assalto elettronico, lo S/G-OEMI&T.
Poi lo saprà la persona di cui sopra di cosa veramente si sia trattato e si
tratti. Queste operazioni clandestine di persecuzione ed attacco
individualizzati hanno degli inizi, delle evoluzioni, non necessariamente una
fine. Come si vedrà tra poco, l’interesse qui è esplicativo, per quello io
possa pensare di avere capito sullo S/G-OS-M e sulla cornice generale di queste
operazioni, non giudicare. Anche solo per valutare compiutamente il caso di cui
sopra occorrerebbe una valanga di dettagli che non si possono sapere.
Il secondo link è
una lunga testimonianza con vari ed interessanti dettagli. Suppongo vi sia di
più nel libro pubblicato dall’autrice. Tuttavia vi sono già lì dettagli utili.
Lo S/G-OS-M contempla varie forme di intrusione nello spazio anche fisico del
bersaglio. Lì vi è pure, non sempre succede, l’intrusione fisica
nell’appartamento, siano stati davvero estranei o altri con cui l’appartamento
era condiviso. Vi sono pure nette forme di gaslighting che, invece, nel
semplice S/G-OS-M di solito o non vi sono o sono piuttosto rozze ed
inconsistenti. Nella lunga lista delle stranezze evidenziate, alcune potrebbero
anche avere altre spiegazioni rispetto a quelle suggerita dallo stesso
bersaglio le ha vissute. Tuttavia ve ne sono troppe, e pure troppo inspiegabili
per attribuirle al caso ed all’immaginazione. Per cui sono eventi prodotti di
forze esterne e pure piuttosto onnipotenti, o comunque con grandi mezzi. Non è
il familiare od il conoscente che si lanci in uno stalking. E lì, oltre lo
stalking-mobbing generalizzato, vi è l’intrusione elettronica. Siamo sul
terreno sia dello S/G-OS-M che dello S/G-OEMI&T. Quando mi riferisco a eventi interpretabili in modo
differente, possono anche restare sul terreno dello S/G-OS-M e connessi, non
devono necessariamente essere interpretazioni differenti che li inficino. Per
esempio, il caso di gaslighting, quello
della chiave e del ponpon. Potrebbe non essere stato montato in dieci minuti ma
ore prima e l’amica essere stata un attrice abilissima, ed essere stata ingaggiata
per la sceneggiata. Sono cose che non può valutare il lettore ma può discernere
solo chi le abbia vissute direttamente dopo avervi adeguatamente riflettuto. Ci
sono tante cose che si comprendono meglio col tempo. Nulla è come sembri quando
si entri in un mondo in cui non esistano regole, se non quelle della tua
distruzione.
Qualcuna ha trovato
l’informazione, o la disinformazione, che lei fa parte di un gruppo di cavie di
qualche team dell’Università di Roma e glielo dice, dopo che lei le accenna di
quello le sta accadendo [si veda il secondo link]. Questa è la “notizia”
riportata dal bersaglio, l’unico che possa sapere la dinamica precisa
dell’evento. Un evento come venga esposto può essersi costruito in modi
differenti. Hai dei parametri. Ne sono possibili altre combinazioni.
Cavie o bersagli,
le università danno consulenze per perfezionare, fingere di perfezionare,
queste operazioni secondo i fini
maniacal-delinquenziali, che variano da caso a caso, delle Polizie
Segrete CC-NATO agli ordini istituzionali. Anche le università di Torino e del Piemonte erano e sono coinvolte
in S/G-OEMI&T. Pure altre università. Più le demenze, i crimini ed i fondi
sono distribuiti, più tutti si sentono deresponsabilizzati. “Se non lo facciamo
noi, intanto lo fanno altri...”. “Se tanti di noi, e nelle collocazioni più
differenti, fanno quelle cose, non possiamo essere tutti pazzi e
delinquenti...” Sì, lo sono tutti. Quando si ottengano fondi per queste cose,
dunque finanziamenti militari-NATO, si cerca di dimostrare risultati, e
prospettive incoraggianti, per avere altri e maggiori fondi per espandere così
l’attività maniacal-delinquenziale di ricerca o pseudo-ricerca. Anche le
università sono burocrazie corrotte ed in espansione. Solo una percentuale
infima è vera ricerca e non solo scribacchiare. Anche le docenze sono in gran
parte fasulle se, per processi formativi che una volta di risolvevano
nell’avviamento professionale od in qualche tirocinio, oggi occorra la laurea,
pur accorciata. Lo sapere come debba essere una consulenza per quelle faccende?
Deve suggerire cose che suonino ragionevoli senza escluderne altre, sì da avere
sempre ragione anche quando non funzioni, come poi non funziona. Beh, gran
parte delle consulenze commissionate alle università, pur su questioni chiave,
non le legge nessuno dei committenti. Sono solo distribuzioni di soldi. Tutti
gli Stati sono ben lieti di finanziare attività e consulenze
maniacal-delinquenziali. Sono voti o comunque consensi, oltre che
deresponsabilizzazione perché si basano su demenze anche accademiche per averne
l’impressione che anche il proprio psicotizzare e delinquere ne esca assolto.
“Ce lo hanno detto quelli che sanno...” Ne sono sicuri che sappiano?! Paghi e
loro ti adorano, adorano lo Stato paghi e garantisca privilegi, e lo dichiarano
santo qualunque cosa faccia, anzi partecipano alle sue demenze e delinquenze
più segrete certificandole come sante anche quando si dimostrino inutili e
dannose. No, utili lo sono sempre perché permettono di rubarsi stipendi e privilegi.
Le università, da sole, non hanno il potere di fare queste cose. Centri di
ricerca non ne hanno neppure l’utilità perché in una tortura a distanza non
puoi testare la percezione e le condizioni dell’oggetto di tortura, che dunque
non può essere una cavia scientifica. Quando serva proprio una cavia, la si
costruisce in modo differente. La sperimentazione scientifica la si costruisce
in modo differente, non bombardando di radiazioni il vicino di casa. Sono
dunque pure attività psicotico-delinquenziali che nessuna università, né altri,
ha l’utilità [non per ricerca], ma neppure il potere, di realizzare. Solo
apparati dello Stato, e con coperture istituzionali, lo hanno. Per cui, in
Italia, come altrove, ci sono, da decenni, finanziamenti militari-NATO alle
università che vengono così coinvolte in queste operazioni di S/G-OEMI&T,
così come in quelle di S/G-OS-M. Infatti, anche per lo S/G-OS-M, le Polizie
Segrete NATO chiedono le consulenze di accademici soprattutto quando le
operazioni siano fallite per cui si debba distruggere il bersaglio, indurlo ad
auto-sputtanarsi od anche peggio. Il consulente, sulla base delle proprie
paranoie, stila ricette operative. Se non funzionano, come spesso succede, è
ancora meglio, perché ciò giustifica nuove consulenze. Poi, qualche “analista”
delle Polizie Segrete (onanisti che fanno sintesi di consulenze divergenti e
suntini di cose che non capiscono) ne stila istruzioni operative. L’esecutore
finale si arrabatta, secondo sue sindromi, dopo non aver capito le istruzioni confuse
riceve.
Per cui, non si
creda che le cooperazioni accademiche con queste persecuzioni e torture
producano necessariamente delle sinergie.
Sono
tranquillamente anche solo meccanismi di deresponsabilizzazione. Più le
responsabilità sono distribuite, più i fallimenti non sono colpa di nessuno.
“Il professore esterno ci aveva garantito che... Lui è un’autorità, un
professore...”
V’è anche l’aspetto
della falsa coscienza, della deresponsabilizzazione etico-morale. “Cooperiamo
in tanti... Sì obbediamo agli ordini, ma non saremo mica tutti dei pazzoidi e
dei delinquenti. Anzi siamo tutti persone serie, affermate, riconosciute. Ci
saranno pure dei validi motivi se perseguitano quei soggetti, Devono essere
cattivi soggetti.” Ah, nello S/G-OS-M è coinvolta pure la Chiesa Cattolica [“il
Vaticano”], congregazioni protestanti, congregazioni giudaiche. Non dubito che
pure altre, tutte le altre, quando arrivi un agente Polizia Segreta e mostri un
tesserino che gli dà pieni poteri, od anche senza mostrarlo, ottenga
l’immediata collaborazione di chiunque. Nessuno vuole avere guai, per cose che
“non li riguardino”. Si ha la facoltà di andarsene, ma non proprio di opporsi,
né di frapporsi, quando un agente di Polizia Segreta segreta monti il teatro
delle operazioni. Se occorre il tuo appartamento per montare materiale
elettronico o per dislocarvi miliziani con visori e per i toc-toc e l’ascolto
[ascolto generico, origliamento, non sorveglianza di polizia], o per sparare
radiazioni, non è che uno possa opporsi se proprio viene preteso quel locale e
l’agente di Polizia Segreta non posso fare altrimenti. Uno più andarsene, e
liberare per altri lo spazio occupava, ma non può sbattere semplicemente la
porta in faccia. L’individuo medio si fa facilmente montare contro l’altro,
quando ciò venga preteso da fonti di autorità, di potere, e poi se ne crea
delle giustificazioni. La colpa è tua che sei un obiettivo da colpire, un
bersaglio. Loro devono avere le loro ragioni, dunque tu essere colpevole,
perché il potere ha detto loro che così debba essere. “E se poi succede a me,
ed a quelli a me prossimi, quello stanno facendo a quello od a quella?” In
realtà, ci sono stati dei casi di chi abbia semplicemente detto di no e non
gli/le sia successo nulla, ma il soggetto medio evita di mettersi contro il
potere. Collabora e poi deve farsene una
ragione, e già per farsene una ragione si deve essere pazzi furiosi,
come il soggetto medio in effetti spesso è.
La dinamica
burocratica generale è che, creati degli uffici, questi si debbano procurare il
lavoro. Più il lavoro aumenta e si espanda, e se ne dimostri la
indispensabilità, più possano sperare in ulteriori finanziamenti. Se i
finanziamenti aumentano, ecco che si può sperare aumentino ulteriormente,
espandendo l’attività degli uffici. Più lavoro, più dipendenti, più
finanziamenti sono più potere, nella logica burocratica. Coinvolgendo anche
altre istituzioni, come le accademiche, oltre agli aspetti già evidenziati, si
crea un blocco di potere e di pressione perché le attività ed i finanziamenti
possano espandersi. Un filone di attività si dovesse mai esaurire, se ne
possono e devono aprire altri perché l’espansione dell’attività e dei
finanziamenti prosegua. Un blocco di potere articolato aumenta anche le
possibilità di rubare, e di altri vantaggi, per sé e familiari, il tutto con
assoluta copertura reciproca. Gli uffici del terrorismo di Stato, in tutte le
sue forme, segue le stesse logiche burocratiche generali. Se crei una polizia,
questa si deve inventare i delinquenti. Se crei delle polizie politiche, queste
si devono creare gli oppositori pericolosi. Se crei degli antiterrorismi,
questi si devono creare i terroristi. Crei degli uffici persecuzioni, questi
devono creare ed espandere liste di soggetti definiti come pericolosi. Beh, esistono
anche dei processi di anticipazione burocratica per cui si ventila un pericolo
e si crea un ufficio che non lo risolva,
e che poi debba espandersi per aver creato od anche solo ventilato ulteriori
problemi.
Nelle burocrazie
statali, ‘pubbliche’ e para-’pubbliche’, le sigle ed i compiti formali possono
anche estinguersi, ma la burocrazia resta e si espande. Se non è più GeStaPo
diverrà DifesaDellaCostituzione. Se non è più Ovra diverrà UfficioPolitico e
AntiterrorismoCC. In Italiozia, poi, i nomi si evolvono al ritmo delle
legislature, a volte. Ne guadagnano coloro facciano timbri, stampati, targhe.
Tutto resta e si espande. Nulla si sopprime. Se si individuano enti inutili a
bizzeffe, si creano ulteriori uffici ufficialmente per sopprimerli ma che non
li sopprimono e divengono essi stessi ulteriori inutili burocrazie in
espansione. Non che sia ineluttabile. Fanno così perché vogliono fare così.
Quello dicano è pura propaganda. Le stesse denominazioni hanno valenze
propagandistiche. Puoi chiamati Antiterrorismo, ma sono utilizzati per fare e
coprire delle stragi. Ovviamente, per le attività delinquenziali bastano sotto
uffici, a volte anche solo singoli, di Polizia Segreta. Uno monta una strage,
disattivando migliaia che dovrebbero evitarle, ed ha i poteri legali di farlo.
Poi quelli avrebbero dovuto evitare la strage vengono imbeccati su finte piste.
“Abbiamo informazioni sicurissime che...” O obbedisci o cambi mestiere. La
prima cosa insegnino tutte le burocrazie è l’obbedienza militare. “Lo fai perché
ti viene ordinato. Se poi vuoi farti pure gli affari tuoi, vedi di farlo
bene...” “Noi carabinieri abbiano fatto la strage coi nostri ma ti diciamo che
devi incolpare, e piuttosto rapidamente, degli anarchici.” Puoi buttarlo dalla
finestra, od incarceralo senza alcuna base, ma non puoi dire che non c’entra
nulla se ti hanno ordinato debba essere tautologicamente colpevole. È come per
“Mani Pulite”, poi proseguita all’infinito fino ad oggi e domani, che avevano
ed hanno le liste di quelli da rovinare, e pure le liste di quelli da coprire e
spingere su. Cosa fai, ti metti tu a sovvertire quello il potere ha voluto? La
macchina stessa dell’operazione speciale non te lo permetterebbe, salvo qualche
accezione marginale e temporanea voluta da apparati militari di altra
obbedienza che potevano permetterselo.
Polizia Segreta è
un concetto, non una denominazione,
denominazione che può anche non esistere. Ti possono anche chiamare “stanza 22
del MI3” o non chiamarti in alcun modo. Quello che occorro sono dei tesserini e
regolamenti, dunque poteri, che le istituzioni attribuiscono a taluni, qua e
là, anche non gli stessi per tutti gli uffici ed ufficiali di Polizia Segreta.
Vi ritorneremo.
Il quadro legale
del terrorismo di Stato. Il terrorismo di Stato in tutte le sue forme, che si
tratti di massacri, terrorismi, mafie, assassinii, persecuzioni o qualunque
altra cosa, si fonda su un quadro giuridico che trasforma in legale ciò che è
illegale sotto la legislazione corrente. Il quadro legale di base è semplice.
Che si tratti di dilatazioni dello stato di emergenza o dello stato di
eccezione, o della normativa sulla cosiddetta “sicurezza dello Stato”, od anche
solo del segreto di Stato, o di trattati internazionali e vincoli da loro
imposti, o di poteri attribuiti al capo dello Stato ed al capo del governo, in
tutti gli Stati del mondo esiste la facoltà, pur nell’assoluto rispetto della
legge formale, di creare appartati che
possano usare poteri eccezionali, dunque violare qualsiasi legge corrente, in
situazioni giudicate particolari. Norme, a volte anche solo consuetudini, si
trasformano in regolamenti per uffici, uffici militari, di polizia, di polizia
fiscale, così come di qualunque apparato si ritenga possa necessitare di
strumenti speciali per fronteggiare situazioni particolari. Anche la Polizia
Penitenziaria, anche quando erano solo Guardie Penitenziarie, dunque da decenni
o da sempre, ha, in sue sezioni speciali, il potere illegale di ascoltare
tutto, avendo microfoni in tutte le celle e nelle sale colloqui, anche di
quelli con gli avvocati, e di entrare in una cella, di strangolare uno e poi
appenderlo ad un termosifone a mezzo
metro dal suolo e conclamare, ufficialmente creduti, che si è suicidato
ranicchiando le gambe. Se sono coperti dalla gerarchia, anche istituzionale,
nessuno li tocca. Il Codice Penale, per loro, non vale. A livello più generale,
le situazioni particolari possono essere un assassinio, bloccare un’azione
giudiziaria, creare fondi riservati, porre il segreto di Stato su tutto ciò per
cui neppure se ne possa legalmente parlare. Il segreto d’ufficio, per cui non
si possano divulgare gli affari altrui di cui si sia venuti a conoscenza
nell’espletamento della propria funzione, diviene Segreto di Stato per cui vi
sono questioni nessuno possa sapere al di fuori della gerarchia istituzionale
abbia giurisdizione sull’ufficio stesso. Liquidata la possibilità del giudizio
da parte della cosiddetta “pubblica opinione” e della prosecuzione giudiziaria,
un ufficio, e le istituzioni lo controllino, è onnipotente. Creata la
possibilità di assassinare, si possono poi anche decidere 1000 assassinii al
giorno coi droni od anche in modo tradizionale. Prima magari solo di cittadini
stranieri. Poi si approva, in modo strettamente legale, una norma che consenta
pure di far fuori concittadini senza seguire le procedure giudiziarie ma con la
semplice approvazione da parte di un comitato presidenziale ed
interministeriale, o di qualunque altra composizione. Quando il Presidente
della Repubblica Antonio Segni chiamò il generale DeLorenzo e gli ordinò di
preparare delle liste di proscrizione di elementi da arrestare in caso colpo di
Stato, evidentemente De Lorenzo non poteva né disobbedire né poi poter dire che
gli era stato ordinato dal Presidente della Repubblica. E si era ancora prima
dell’era delle stragi di Stato e dei terrorismi egualmente di Stato. Beh l’era
delle mafie di Stato, e pure con qualche strage, esisteva da sempre, per cui i
CC erano già pratici della materia. Creata una macchina delinquenziale di Stato
si possono anche ordinare stragi “per ragioni di sicurezza nazionale”. Della
serie: “ne ammazziamo qualche migliaia per il benessere di decine o centinaia
di milioni”. È tautologico. Lo fai perché lo fai. Ed è giusto perché nessuno
può dire sia sbagliato né perseguirti. Lo fanno in tutti i paesi. Non è che poi
vengano a dire, né lo potrebbero per il vincolo del segreto di Stato, che tutto
è successo per decisioni istituzionali e solo per esse. Queste cose le fanno
pure riducendo il coinvolgimento consapevole al minimo. Non che facciano
riunioni di centinaia di generali per dire che devono montare le stragi
dell’11/9/2001. Andreotti chiamava un ufficiale dei CC-Gladio [e poi con altra
denominazione quando Gladio era stata svuotata, per cui Andreotti la “denuncia”,
ma solo la Gladio finta, il teatrino, la sezione stay-behind], dunque con
copertura NATO, per ordinare assassinii ed altro. Negli USA, Cheney avrà fatto
una mini-riunione di fedelissimi già sperimentati relativamente ad operazioni
delinquenziali, per dire che, con accordo di Bush, si doveva realizzare
qualcosa di spettacolare, ovviamente per “l’interesse nazionale” [le guerre
d’Asia]. Uno dà gli ordini per ottenere un certo risultato. Chi obbedisca non
sa, ne deve sapere, cosa l’ordine produca. Se lo capisce deve stare zitto. Come
sono quei piloti e personale dell’Aeronautica Militare variamente ammazzati per
la faccenda di Ustica? Ovviamente quando uno venga assassinato, così come per
qualunque operazione speciale, arriva l’ufficiale di Polizia Segreta che dà gli
ordini su cosa se ne debba far figurare e dire. Un medico ti attesta che uno è
morto dal sonno. Qualche magistrato volesse mai mettere il naso viene
disattivato od orientato. E così via.
Si guardi anche
solo qualche elemento della la legislazione sul segreto di Stato.
Anche solo con essa
si può fare tutto. Il Capo del Governo sembra onnipotente sebbene poi occorre
la firma del Presidente della Repubblica che, soprattutto in regime di
dittatura quirinalizia, non è solo una firmetta. Anche prima del colpo di Stato
del 23-25 maggio 1992, sebbene allora vi fosse un dualismo tra la cosiddetta
partitocrazia [il regime che esce dall’occupazione angloamericana, che deve
fare affidamento sul radicamento vaticano nella penisola, dunque sui partiti,
sia quello vaticano (DC) ed appendici che quelli, come il PCI, dagli stessi
creato come anti-Vaticano, pur in qualche modo riassorbito, ma non del tutto,
nel “sistema dei partiti” a direzione DC, appunto “la partitocrazia”], dunque
il governo, ed il Quirinale. In effetti, ci sono dei rapporti di forza reali
per cui un S.Berlusconi [interdetto fin dal suo primo accesso al governo, per
cui doveva delegare tutta la materia a G.Letta che certo rispondeva al
Quirinale e non al capo formale del governo] non ha potuto impedire che
apparati su cui, in teoria, aveva un potere assoluto indagassero, e pure in
modo del tutto pretestuoso, su di lui per rovinarlo variamente [chi al
contrario tentasse di indagare su Prodi, cioè sull’area delinquenziale di Stato&inglese
delle sprivatizzazioni-ruberie&sfondamento, si trovava senza scrivania e
trasferito in Sardegna].
Anche solo con
questo primo comma dell’art. 39 delle legge sopra linkata, “Sono coperti dal
segreto di Stato gli atti, i documenti, le notizie, le attività e ogni altra
cosa la cui diffusione sia idonea a recare danno all’integrità della
Repubblica, anche in relazione ad accordi internazionali, alla difesa delle
istituzioni poste dalla Costituzione a suo fondamento, all’indipendenza dello
Stato rispetto agli altri Stati e alle relazioni con essi, alla preparazione e
alla difesa militare dello Stato.”, e col punto 1 dell’art. 1, “Al Presidente
del Consiglio dei ministri sono attribuiti, in via esclusiva: a) l’alta
direzione e la responsabilità generale della politica dell’informazione per la
sicurezza, nell’interesse e per la difesa della Repubblica e delle istituzioni
democratiche poste dalla Costituzione a suo fondamento; b) l’apposizione e la
tutela del segreto di Stato; c) la conferma dell’opposizione del segreto di
Stato; d) la nomina e la revoca del direttore generale e di uno o più vice
direttori generali del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza; e) la
nomina e la revoca dei direttori e dei vice direttori dei servizi di informazione
per la sicurezza; f) la determinazione dell’ammontare annuo delle risorse
finanziarie per i servizi di informazione per la sicurezza e per il
Dipartimento delle informazioni per la sicurezza, di cui dà comunicazione al
Comitato parlamentare di cui all’articolo 30.”, si possono creare
uffici-stragi, -assassinii, -persecuzioni, -torture etc e porli fuori da
qualunque interferenza giudiziaria, e si possono mandare militari ed agenti
speciali a magistrati che stiano indagando, o stiano per indagare, su qualsiasi
cosa dicendo loro che essa ricade sotto la giurisdizione del loro ufficio e che
dunque si deve evitare. A parte che il magistrato non è che faccia mai
indagini. Le fa fare. Basta che chi le dovrebbe fare non le faccia. Un militare
o poliziotto deve obbedire ai superiori prima che al magistrato. Un ufficiale
di Polizia Segreta che, su ordine istituzione, debba bloccare un’indagine la
blocca. Nessun magistrato può opporsi.
Se poi un magistrato proprio non capisce ed insiste a voler fare quello gli è
stato è stato impedito, un capo del governo non voglia ancora continuare con le
procedure formali di ostruzione, o non solo con quelle, può sempre fare come
fece Craxi [che già si era mosso maldestramente e con troppo clamore pubblico
sulla faccenda] ed i CC con Carlo Palermo: un’autobomba etc. Ovvio che nel
terrorismo di Stato in tutte le sue forme circolino valanghe di soldi. Ci
mangiano abbondantemente militari e funzionari, così come ci mangiano statisti,
comunque usino poi i soldi. Il militare o funzionario di sicuro se li mette in
tasca. Se prelevi milioni per un
riscatto, nessuno può sapere se magari non sia stato pagato nulla, o molto
meno, ed anche se lo sanno si coprono, soprattutto se ci mangia tutta la catena
di comando di un’operazione.
Dunque, sfruttando
qualunque norma specifica, od anche semplici appigli normativi, si possono
create tutte le burocrazie delinquenziali di Stato si voglia, purché si abbia
copertura istituzionale. Per il burocrate conta chi gli paghi lo stipendio, chi
gli dia ordini cui debba obbedire, dunque per cui sia legalmente coperto, e chi
ne copra la propria corruzione personale. Per cui non si azzardano a fare di
testa propria, se non a rischio di fare una brutta fine.
Se un’agenzia USA
non ha il potere legale-istituzionale per intercettare cittadini americani, li
fa, legalmente, intercettare da una struttura britannica presso la propria
agenzia e poi, legalmente, si fa passare le intercettazioni. Oppure si fanno
fare una norma per cui possano quello prima era vietato. Per quanto
malfunzionino, le burocrazie seguono regole, procedure. Tanto più che possono
facilmente chiedere alle istituzioni quello di cui necessitino. Esiste
un’interazione bidirezionale in tutte le catene di comando. L’esecutore dipende
da chi comandi. Ma anche chi comandi dipende dagli esecutori che dunque non è
che siano senza poteri di fronte ai vertici
istituzionali. Un Presidente magari ordina di chiudere Guantanamo ed
ecco che si è creato un blocco di potere che non vuole per cui alla fine
occorrono otto anni o chissà quanto per obbedire al suo ordine.
Come esistono
uffici che gestiscono mafie e terrorismi, e con segreto di Stato, e dunque
copertura giudiziaria, esistono uffici, possono anche essere gli stessi, che
gestiscono persecuzioni, e persecuzioni-assassinii, quali sono gli S/G-OS-M e
gli S/G-OEMI&T. Essendo l’Italia un paese compradoro e subordinato, per
genesi ed eventi storici, tutto avviene, in questo ambito, sotto supervisione
inglese ed angloamericana-NATO. Tutte le operazioni delinquenziali di Stato più
delicate avvengono non solo sotto il segreto di Stato ma ottenendo l’esplicita
copertura NATO. Per cui divengono operazioni CC-NATO. Il Segreto di Stato è
così pressoché automatico e neppure può essere mai tolto. Tutto lo stragismo di
Stato ottiene previa copertura NATO, anzi viene fatto figurare come ordinato
dalla NATO. In pratica, la DC, con copertura PCI, di fronte alla situazione di
disordine del 1968-69, da essa stessa provocata [se blocchi, o ti fanno
bloccare, lo sviluppo, poi si crea un qualche surriscaldamento sociale,
soprattutto se venga ad arte alimentato – nessuno si ribella senza spinte di
potere per cui si senta coperto], avvia una stagione stragista che fa figurare
come voluta dalla NATO. DC-PCI ed altri fanno finta di non saperne nulla. Tutti
sanno che ci sono di mezzo i CC, dunque le istituzioni, ma viene raccontato che
obbediscono ad ordini NATO, e comunque non ci vanno, in genere, giudizialmente
di mezzo. Qualcuno, tra CC e militari, che viene rovinato giudizialmente non è
perché delinquesse [tutti delinquono in quegli ambienti!] ma perché si era
trovato parte perdente di faide interne. Quando Andreotti fa ammazzare Moro per
ragioni personali, perché Moro sta per divenire presidente della repubblica,
Andreotti si fa dare la copertura NATO per cui figura come un’operazione Gladio
contro il comunismo [Andreotti fa raccontare agli USA, ascoltato, che Moro è un
pericoloso comunista – anche se la Guerra Fredda è stata un finzione, gli Stati
debbono ben fingere di credere alle loro finzioni!]. Quando Andreotti lancia,
con Cossiga, la Grande Purga di Milano per divenire Presidente, si fa dare la
copertura NATO per fronteggiare una supposta destabilizzazione pur post-guerra
fredda. Alla Grande Purga CC-NATO contro Craxi e Forlani, aggancia gli
assassinii che lui stesso ordina in Sicilia per liquidare la sua stessa
corrente, almeno coloro che non gli servono per divenire Presidente. Così come
(pur battuto militarmente a Capaci con la strage contro di lui ordinata da
inglesi-Spadolini-Scotti che scavalcano i suoi CC usando il Sisde-Contrada)
Andreotti fa agganciare dai sui CC, all’operazione Grande Purga CC-NATO [pur
passata con Capaci sotto il controllo del Quirinale-Mediobanca, almeno per
quanto riguarda la Procura di Milano di tradizionale sottomissione inglese],
l’arresto di Riina [protetto dal Quirinale-inglesi], le stragi del 1993, che i
suoi CC fanno realizzare a Brusca, ed anche l’arresto di poche ore di CDB
[agente Mediobanca-inglese]. I CC di Andreotti vengono poi uno per uno variamente
liquidati, ma non per loro crimini coperti dal segreto di Stato e di
Stato-NATO, bensì per robetta secondaria. Tutti gli ufficiali dei CC più si
salga più rubano. Se ne vuoi incastrare qualcuno è facile.
In qualunque paese
del mondo, per assassinii e persecuzioni occorrono decreti specifici. Le
decisioni sono assunte da comitati o comunque con firme multiple. Sono
procedure burocratiche standard. Si vedano la ricerca storica e le informazioni
sui vari paesi del mondo, od almeno su quelli su cui se ne sappia qualcosa. In
URSS, poi nella sua area, prima di esecuzioni ed imprigionamenti si stilavano
liste che dovevano essere firmate da varie figure istituzionali, che variavano
a seconda della nazionalità delle vittime per cui, nel caso, occorrevano più
firme pertinenti. Senza tutte le firme, nessun magistrato o boia faceva nulla.
Nelle esecuzioni extra-giudiziarie degli USA, si segue lo stesso procedimento,
sia che bastino varie le firme istituzionali o che il tutto venga formalizzato
attraverso riunioni di comitati che decidano in genere all’unanimità. Anche in
Israele, non è che le esecuzioni dirette vengano decise da un singolo militare
o funzionario. Dappertutto esistono sistemi di controlli incrociati dunque di
firme multiple. Questo, in genere. Se la Regina di Inghilterra fa ordinare di
eliminare Diana, non me li immagino che lo abbiano scritto da qualche parte. Ma
neppure che non abbiano scritto nulla. La avranno denominata con uno
pseudonimo. Anche G.Andreotti non ce lo vedo a comparire in prima persona,
soprattutto per i crimini maggiori, per cui avrà usato tecniche più mediate ed
impersonali, per cui i nomi li avrà fatti scrivere ad altri che li avranno
coperti con espressioni di fantasia. Allo stesso tempo, nessuno avrà ammazzato
Lima ed altri, su ordine di G.Andreotti, senza coperture certe, per cui anche
identificazione certa, e scritta, dei bersagli. Senza degli atti formali,
dunque con esplicite coperture istituzionali, nessun burocrate si muove. Se il
Sisde-Contrada avesse ricevuto a voce, dagli inglesi-Spadolini-Scotti, l’ordine
di far saltare per aria Falcone, lo avrebbero incriminato, e magari ammazzato
in cella, per quello invece che per robetta secondaria. Nel caso di S/G-OS-M e
S/G-OEMI&T, si tratta di operazioni di lungo periodo e dove il bersaglio
debba essere chiaramente individuato. Non possono fare a meno di ordini
scritti, e con chiaramente delineate le caratteristiche dell’operazione contro
quel certo nominativo, dunque di decreti istituzionali segreti. Si può vedere
nel secondo link in testa, che è una testimonianza. Se hanno l’ordine di
colpire lei non possono fare nulla quando il figlio si trovi frapposto tra lei
e le radiazioni. Sono banali procedure burocratiche, ordini. Hai l’ordine di
colpire un certo bersaglio, ma non sei autorizzato contro altri. I pidocchietti
usati come irregolari/miliziani devono
ben essere obbedienti, almeno per quel capiscano. Non possono fare di testa
loro. Infatti a seconda del paese in cui
si vada, e dunque si ricada sotto differenti decreti segreti, ci sono
permanenze e ci sono variazioni secondarie che dipendono da usi locali. Ma
tutto è sempre strettamente regolamentato. Sono operazioni contro uno specifico
bersaglio e chiaramente personalizzate.
Esiste un sistema
di decreti segreti, per tutte le operazioni di terrorismo di Stato. Senza
decreti segreti, nessuno ammazza né perseguita nessuno. Perché il proprio nome
finisca in un decreto segreto occorrono dei dossier che poi vengono valutati.
Si deve conclamate che il candidato bersaglio sia pericoloso, pericolosissimo,
sospetto o colpevole di qualcosa, pur non dimostrabile in tribunale, e che
dunque debba essere spinto a scoprirsi. Infatti non sono sorveglianze. Sono
persecuzioni. Non importa che il dossier
sia raffazzonato ed inventato. Esso deve comunque contenere le testimonianze di
prossimi, prossimissimi, al candidato bersaglio, che attestino che lo stesso
sia pericoloso, pericolosissimo. Per per esempio, se la famiglia fa blocco e
non si fa complice dell’ufficiale di Polizia Segreta che sta montando il
dossier, non v’è dossier e non vi sono decreti né operazioni di persecuzione.
Il dossier, più meno raffazzonato, viene poi approvato e si passa alla fase
esecutiva. Esistono tecniche classiche per montare un dossier dal nulla, anche
senza nulla di reale di cui poter sospettare il candidato bersaglio. Ma occorre
pur sempre la cooperazione dei suoi prossimi, o prossimissimi, o classificati
tali [anche se il candidato bersaglio non è a contatto con essi da decenni].
Occorre che vi siano soggetti supposti prossimi che conclamino in deposizioni
dirette all’ufficiale di Polizia Segrete, ed in giro [sì che poi le calunnie
ritornino alla Polizia Segreta attraverso informative di confidenti di corpi
militari e di polizia normali] qualche colpa e pericolosità del bersaglio. Per
l’approvazione di un dossier di persecuzione, così come per qualunque
dossier-operazione di terrorismo di Stato, dunque per l’emissione di un decreto
segreto, occorrono le firme del Presidente della Repubblica, del capo del governo,
dei ministri dell’Interno e della cosiddetta Difesa. Senza le quattro firme non
esiste decreto segreto né operazione di terrorismo di Stato. Ottenuto il
decreto segreto, la Polizia Segreta Carabinieri può colpire il bersaglio.
Iniziata l’operazione in Italia, se un dossier analogo viene poi presentato
alle istituzioni italiche che lo approvino ed
ad appositi comitati NATO, se ne può ottenere la classificazione come
operazione NATO, per cui il bersaglio può essere seguito e colpito in pratica
in tutto il mondo. Gli angloamericani arrivano ovunque.
Il CoPaSiR, il
“controllo” “parlamentare”, è a livello di pornografia tragicomica. I
parlamentari appena eletti, vengono subito istruiti dalle burocrazie
parlamentari. Viene loro spiegato che sono divenuti impiegati pubblici con
mille privilegi ma che non contano un cacchio, sebbene ciò non si debba
risapere. Per cui, devono muoversi in pubblico come fossero onnipotenti mentre,
in parlamento, devono fare i cagnolini obbedienti anche perché, oltre alla
burocrazie parlamentari che ovviamente sono lì per controllarli e manipolarli,
ci sono dappertutto le burocrazie quirinalizie che tutto controllano e
governano. A quei livelli, le burocrazie
sono composte solo di militari e sbirri. Il parlamentare deve essere spiato e
guidato. I deliri mediatici, nei limiti del “dibatto” stereotipato, anche
accesissimo ma stereotipato, chomskyano [“The smart way to keep people passive
and obedient is to strictly limit the spectrum of acceptable opinion, but allow
very lively debate within that spectrum....”], sono consentiti. Ma in
parlamento... ...O lo capiscono, od una procura che magicamente li rovini la si
trova sempre. Poi, ognuno viene allocato a Commissioni. In Parlamento, c’è il
teatrino. In Commissione, il preteatrino. Tra le Commissioni, ci sono quelle
sensibili. Ve ne è una sensibilissima, il CoPaSiR. I possibili candidati
vengono ben vagliati. Sono preferiti carabinieri e di area carabiniera. Ai
candidati finali viene ben chiesto se abbiano capito che lì, trattandosi di
cose piuttosto delicate, non devono sapere nulla di significativo, approvare
tutto e non riferire nulla perché il Segreto di Stato cui sono sottoposti
comporta il non dire fuori quello eventualmente visto e capito lì dentro, e se
dunque abbiano ben compreso quello che può succedere loro se mai violino le
regole dell’omertà di regime. Costituito il CoPaSiR coi più conformisti e
mafiosi, questi sono ovviamente controllatissimi dalla burocrazia della
commissione, in pratica composta da carabinieri o loro agenti. Tanto per
tenerli occupati, viene dato loro qualche vecchio dossier di qualche assassinio
di Stato di decenni fa. Vengono magari autorizzati a dire ai familiari ed altri
che non possono dire nulla se non che contiene cose troppo scottanti perché si
possano risapere. Su ogni affare delicato, vengono adeguatamente disinformati e
devono attestare che va tutto bene. Figuratevi cosa possono mai sapere delle
operazioni clandestine, cioè delle gestioni di mafie, terrorismi, assassinii e
persecuzioni di Stato. Vengono al massimo informati che c’è qualche decina di
migliaia di individui pericolosissimi che, sulla base di decreti segreti,
vengono adeguatamente trattati per disattivarli [perseguitarli, mentre nessuno,
ovviamente, sottopone a S/G-OS-M od a
S/G-OEMI&T terroristi o mafiosi – le persecuzioni sono per altri]. Loro,
ovviamente, approvano ed esprimono apprezzamento per la “professionalità” dei
boia e per l’onore di essere messi al corrente, pur solo a grandi linee, di
tali operazioni che invece, alla massa dei parlamentari, neppure possono essere
accennate. Si sentono parte di un’élite cui sono ovviamente assicurati dei
privilegi supplementari. Loro cooperano con sporcaccionate e delinquenze di
Stato. “Lo Stato” li copre nelle loro.
Perché la Polizia
Segreta dei Carabinieri? Quando gli inglesi si inventano e creano Italiozia,
nel 1860-61, coi loro terroristi e coi Savoia, la struttura militare, e con
compiti anche di polizia non solo militare [dunque, di fatto, e non solo di
fatto, di controllo sulle polizie civili], con uno status di primazia su tutti,
sono i Carabinieri. I regimi passano e loro si rafforzano ed estendono la loro
area di influenza. Non che siano una struttura monolitica. Sono una galassia
anche con guerre di bande al loro interno. Ma alla fine, proprio per la loro
struttura centralizzata e presente ovunque, in tutte le altre burocrazie
militari e civili dello Stato, a tutti i livelli, e pure più distribuiti sul
territorio della Polizia di Stato [più concentrata nelle aree urbane], un po’ tutte
le sporacaccionate, demenze, delinquenze di Stato passano innanzitutto
attraverso loro e personale di altri corpi controllato da loro. Loro sono “lo
Stato”, dunque il Quirinale ed il dominio inglese. Gli altri, anche i militari
della GdF, sono “il governo”. I governi passano, lo Stato resta e si espande.
Da quando i CC sono pure divenuti FA, nel 2000 [prima erano solo Arma
dell’Esercito], aggiungendosi, come prima FA, alle tre FFAA già esistenti, è
come se negli USA i Marines fossero pure polizia per le strade, polizia
militare delle altre FFAA, fossero presenti, e con funzioni di controllo, nella
CIA, nell’FBI ed in decine di altri corpi e funzioni. Se lo raccontaste
all’estero non ci crederebbe nessuno, eppure è così. Dare apparecchiature
militari segrete ad irregolari od a contrattisti accademici od altri, occupare
locali, mobilitare datori di lavoro ed istituti formativi, mobilitare
proprietari ed amministratori di immobili ed inquilini, magari pure il
negoziante sotto casa ed altro vicinato, bloccare indagini e prosecuzioni
giudiziarie, in Italia lo fanno soprattutto ufficiali di Polizia Segreta dei
Carabinieri, dunque con poteri speciali. In realtà, in uffici speciali, di
Polizia Segreta, che spesso sono interforze, possono esserci pure altri, sia di
altre FA della Difesa, che della PS e della GdF. Ma la struttura privilegiata,
e che controlla gli altri, sono soprattutto loro. Per questo, ogni volta che
venga creata un’entità speciale, per esempio la DIA [la “antimafia”, quella
voluta da Falcone, un illuso che si era
montato la testa e pensava di potersi creare la sua FBI personale], viene
creata interforze e senza un vero reclutamento autonomo: perché i CC devono
essere presenti anche direttamente per spiare gli altri. Si tenga ben presente
che, essendo burocrati, anche tutti questi di uffici speciali, seguono la via
gerarchica, dall’alto in basso, ovunque intervengano. Prima contattano i
vertici [proprietari, direttori, amministratori, rettori etc]. Poi, avuta via
libera, gli altri. Se, nella catena gerarchica, qualcuno si frappone, non
possono fare nulla, prima di aver rimosso la frapposizione. Avuta via libera
per arrivare fino ai livelli più bassi, allora reclutano vari che, oltre ad
implementare le demenze ed il delinquere loro richiesto, si controllino pure
tra di loro sì da avere verifiche
incrociate su come proceda l’operazione. Solo ufficiali di Polizia Segreta
possono muoversi a questo modo. Il personaggio anonimo verrebbe subito mandato
a quel paese da chiunque. Non esiste il passante casuale che sia andato a
parlare male di me al vertice dell’azienda, ed organizza stalking-mobbing sul
luogo di lavoro. Neppure l’invidioso anonimo andato dal rettore per dire che
deve farmi fuori e non darmi il titolo di studio, pur a programma formativo
concluso con successo. Non esiste quello che mi abbia messo in cattiva luce nel
vicinato. Chi lo facesse, senza un “tesserino”, verrebbe preso per pazzo e
magari passerebbe pure guai. Ovviamente, i media dell’Impero, cioè pressoché
tutti, diffondono teorie cospirative sulle forze oscure planetarie. Non
funziona così. Solo le istituzioni di vertice dello Stato, e loro apparati
militari e polizieschi con poteri speciali, possono montare e coprire queste
operazioni. In Italiozia, pressoché solo (o comunque principalmente) i
Carabinieri di uffici speciali, uffici preposti alle demenze e delinquenze di
Stato, su ordini istituzionali. Ordine istituzionale significa anche che
l’ufficio speciale lo possa richiede l’ordine, non che lo subisca per cui stia
ad aspettare passivamente quello venga ad esso ordinato. Di solito, non è il
politico-istituzione che punti qualcuno, bensì sono gli stessi uffici speciali
che sottopongano richieste. Il potere, anche in queste cose, è una rete, non
una gerarchia unidirezionale. Del resto, la burocrazia corrotta che voglia
espandersi deve mostrarsi pro-attiva, creare listi di sospetti da perseguitare
variamente. Più sono, più può pretendere fondi. Magari non hanno i soldi per la
benzina delle auto della polizia, ma
hanno i miliardi che si rubano gli ufficiali e funzionari degli uffici della
demenza e delinquenza di Stato.
Normale che ad un
bersaglio diano questa sensazione e facciano ascoltare queste cose: “Io sono
stata staccata a marzo del 2014, dopo ripetute denunce inviate in tutto il
mondo, quando qualcuno è entrato nella centrale operativa ed ha chiesto
"Chi siete?" e qualcun'altro ha risposto "Siamo massoni del Club
di Roma. Questo è un esperimento finanziato dai Bilderberg e sostenuto da
Napolitano".” Queste cose le può montare, ed anche smontare, solo un
ufficiale di Polizie Segrete CC-NATO con pieni poteri e su mandato
istituzionale. Non si montano da sole perché NapolitanoSavoia [il figlio
naturale dell’ultimo Re d’Italia, collaborazionista degli occupanti
angloamericani che infatti lo infilano, poi, nel PCI da loro creato nel 1944 ed
abbondantemente foraggiato e dotato di poteri di sottogoverno reale, non nella
DC-Vaticano di cui non si fidano dunque dove non infilerebbero mai un loro
“principe”] dica ad amici suoi che possano montare persecuzioni. Queste cose si
montano solo con decreti segreti istituzionali, dunque con atti formali. Non
esistono massoni o club indipendenti da Stati che possano montarsi reti
eversive e segrete. Solo gli Stati possono farlo. Nessuno se ne frega nulla di
denunce giudiziarie che anzi possono usare per far passare l’obiettivo per
pazzo. Nessuno ti dice, ne si fa sentire dire, che un’operazione, od un suo
aspetto, sia iniziata né che sia finita. Per liquidare un teatro di operazioni
o parte di esso, basta un colpo di telefono. Nessuno, di un teatro di
operazioni, o di parte di esso, apre la porta a sconosciuti. Ad una coppia di
scemotti che guardoneggi e ticchetti, o azioni apparecchiature psicotroniche,
nessuno dice il motivo di quello stiano facendo, né da dove arrivino ordini e
finanziamenti, tanto meno nomi istituzionali, né loro svelerebbero nulla di
quello stessero facendo anche perché non mostrerebbero le loro apparecchiature
a nessun estraneo. Se proprio aprono la porta di casa, prima nascondono le
apparecchiature, poi dicono che abitano lì e fanno gli stupiti di fronte a
qualunque domanda appena strana. Dovesse proprio crearsi una situazione che non
possano gestire, telefonano subito all’ufficiale di Polizia Segreta in carico
dell’operazione che interviene subito. NapolitanoSavoia, gli altri idem, è un
delinquente pazzoide che non intercede per nessuno ma neppure si espone in
prima persona per operazioni clandestine. La regola base, seguita sia dalle
istituzioni che dagli officiali di Polizia Segreta [questi ultimi per quel che
possono – un po’ devono inevitabilmente esporsi; a volte sono più scemi della
media per cui, per esempio, il colonnello dei CC-Sismi Camillo Guglielmi, sulla
base del banale impulso a confessare, sente il bisogno di far sapere che lui
era in Via Fani per supervisionare il rapimento di Moro, per cui si lascia
dietro un testimone da lui stesso creato], per le operazioni di terrorismo di
Stato, è non esporsi in prima persona,
di usare interfacce plurime e conclamare di non saperne nulla. Del resto, una
faccia del segreto di Stato è che non si debba risapere, l’altra è che non se
ne possa neppure parlare. La pena per la violazione del segreto di Stato arriva
fino a 15 anni. Se lo si considera “spionaggio” [dato che la legge la manipolano
come vogliano, potrebbero pure inventarsi lo “spionaggio esterno”, senza
destinatario]. Ma possono, più radicalmente, ricorrere ad uno S/G-OS-M o/e
S/G-OEMI&T, eventualmente con assassinio, o montare direttamente un
assassinio. Per violare il segreto di Stato, se ne deve essere soggetti. Chi
non ne sia soggetto, dipende come si muova. In Italiozia, non amano la
pubblicità, dunque neppure le vie giudiziarie. Dipende dalla materia e dai
contesti.
Una frase delirante
di quel tipo [“"Siamo massoni del Club di Roma. Questo è un esperimento
finanziato dai Bilderberg e sostenuto da Napolitano"”] è preparata prima
da qualche scemo che la ha voluta far sentire per qualche motivo demenziale. È
in linea con quel vogliano far credere.
La propaganda di
Stato e di Stati diffusa online è pure peggio. Il tono è questo: “Look into the
satanic occults of freemasons highest level, the Jesuits under the Black Pope
then work you're way down the pyramid of genocide (Bilderberg etc). I'm a
victim too. This goes straight thru Wall Street - all roads lead to Rome
Banksters & their US DOD DARPA RAYTHEON etc.” Gli Stati ed i governi
cercano di coprire il loro delinquere con queste frottole demenziali. La gente
le legge, abbocca e le ripete, a parte coloro le diffondano perché stipendiati.
Dunque, se parli di queste cose, di quello ti stia succedendo, cercano tutti di
farti passare o per pazzo od in mala fede, dato che scuoti le loro certezze da
insetto medio. Del tipo: “Perché dovrebbero mai fare e farti ciò?!” Se mai ti credano
e cerchino una spiegazione “razionale” [la “razionalità” corrente è una
costruzione ideologico-propagandistica], devono credere alle forze oscure dato
che nessuno Stato, si fa credere, farebbe ciò. Della serie: “te la sei voluta”,
“sono comunque poteri indipendenti ed oscuri”, “...i deviati”.
Cosa è una Polizia
Segreta? Non è una denominazione ma un concetto. Si possono chiamare in
qualsiasi modo od anche non avere alcuna denominazione. Ciò che caratterizza un
ufficiale di Polizia Segreta è il potere si delinquere e di ottenere obbedienza
di altre burocrazie dello Stato (cioè di dare loro ordini), dunque anche di
bloccare indagini giudiziarie, su ordine istituzionale. Ovviamente, su tutto
ciò, c’è la copertura del Segreto di Stato per cui non si può mettere il naso
in queste cose e chi ne sia stato coinvolto non può parlarne. Che si tratti di
militari e funzionari dello Stato, o di parlamentari del CoPaSiR o di
Commissioni Stragi etc, non possono parlare di informazioni coperte dal Segreto
di Stato di cui siano venuti a conoscenza in ragione della loro funzione,
dunque neppure di queste attività maniacali e delinquenziali di Stato.
Vincoli
internazionali, NATO ed altri, approfondiscono od aggravano il tutto, nel senso
che a quel punto il Segreto di Stato è ancora più segreto, ed il delinquere e
pazzoidare di Stato è ancora più coperto. Anche le tecnologie militari usate
per fini demenzial-delinquenziali sono superiori a quelle la sola
sottosviluppata Italia potrebbe avere di suo. Uno Stato compradoro, come lo
sono un po’ tutti, pur di grado differente, a parte la Corona Britannica, entra
in una rete di dipendenza ed anche di accesso a tecnologie applicate viene ad
esso concesso di usare per le attività maniacal-delinquenzali di Stato e delle
propria rete di dipendenza. Dal punto di vista formale, occorrono sempre
decreti segreti del governo “locale” per svolgere attività
demenzial-delinquenziali sul proprio territorio su richiesta estera, seppur
alla fine tutti amino il quieto vivere per cui siano propensi, anche se non
sempre e non in tutto, a cooperare con richieste estere, soprattutto se
provenienti dai centri dell’Impero. Le stesse strutture di polizia pura, o che
tali sembrino, come l’Interpol od uffici ed altri accordi internazionali, sono
ovviamente funzionalizzate alle attività demenzial-delinquenziali di Stato e
degli Stati. Se c’è in flag che uno debba essere localizzato e perseguitato ciò
viene fatto si muova in pressoché qualunque paese del mondo, per quanto per la
persecuzione o peggio occorra di solito un decreto segreto locale, dello Stato
dove ci si trovi. Oppure ci si deve agganciare ad operazioni generali già
esistenti. O magari no. Nel senso che attività psicotico-delinquenziali contro
un suddito di altro Stato debbano essere esplicitamente e formalmente
richieste, allo Stato estero, dal suo Stato di nazionalità formale. Poi occorre
un atto formale dello Stato estero, un altro decreto segreto, dove si statuisca
che esso prenda in carico il cittadino estero su richiesta estera e lo sottoponga,
e con eventuali limiti decisi localmente, a quanto richiesto. A volte sono cose
che riescono a montare in poche ore, in altri casi occorrono giorni e giorni.
Gli Squadroni della Morte / Polizie Segrete, che siano dei Carabinieri-NATO, o
inglesi o belgi o cinesi o taiwanesi, o statunitensi o giapponesi o canadesi o
brasiliani o francesi o tedeschi, sono composti da pidocchietti obbedienti. Non
si permetterebbero mai di fare cose di testa propria. Di testa propria
picchiano solo moglie e figli.
Un principio di
base, giuridico-politologico, delle relazioni internazionali, è che ogni
individuo sia proprietà privata del Principe, cioè del “proprio” Stato di
nazionalità formale. Per cui, nessun altro Stato può neppure toccare chi sia
formalmente cittadino di altro Stato, a parte che per crimini correnti ed
evidenti. Per cui, qualunque persecuzione ed assassinio di cittadini di altri
Stati può essere eseguita solo su richiesta dello Stato di appartenenza
formale. Tra l’altro, lo stesso vale quando si richieda asilo/rifugio in altri
Stati. Come prima cosa, la locale Polizia Segreta chiede ai colleghi dello
Stato di provenienza del richiedente asilo/rifugio. Se riceve come risposta che
a loro non ne importa nulla, si attivano le procedure normali di asilo/rifugio.
Se ricevono la risposta che assolutamente non si debba concedere asilo/rifugio,
esso non viene concesso e cercano pure di evitare, se riescono, che inizi la
procedura di asilo/rifugio. Questo vale per qualunque cambio di nazionalità, o
di residenza permanente. Occorre l’autorizzazione, o la non opposizione, della
Polizia Segreta-Stato del paese di nazionalità
formale. Se si sia oggetto di terrorismo di Stato, dunque bersaglio di
operazioni di Polizia Segreta, non viene concesso nessun cambiamento di nazionalità
perché, a quel punto, lo Stato ti stia perseguitando perderebbe un bersaglio,
un “cliente” dei suoi Squadroni delle Morte. Per esempio, se si sia sotto
persecuzione [S/G-OS-M, S/G-OEMI&T o altro] e si voglia fare la conversione
al giudaismo, le Polizie Segrete interverranno sul rabbino, che di solito
obbedirà, perché tu non possa avere “i pezzi di carta” per poter divenire poi
cittadino di Israele, per cui non potrebbero più continuare l’operazione
clandestina contro di te. Se vai in Israele, possono chiedere allo Stato di
Israele la collaborazione per lo S/G-OS-M od altro, ed non ho idea come esso si
comporti di fronte a certe stravaganze; magari coopera o forse no. Ma se
divieni cittadino di Israele, od anche di Israele, divieni proprietà di un’altra
entità, od anche di un’altra entità, per cui si blocca la persecuzione
originaria. O riescono a montarne un’altra, coi tuoi nuovi proprietari, oppure
la persecuzione deve finire, cosa intollerabile per le Polizie Segrete /
Squadroni della Morte dei CC. Dunque, qualunque Stato estero che riceva la
richiesta di cooperare a persecuzioni contro un cittadino estero, di solito
coopera. Idem se riceva la richiesta di favorire un soggetto estero. Se, ad
esempio, un terrorista od un mafioso, od altro delinquente, anche ricercato
internazionalmente, che si trovi all’estero e cerchi di restavi, viene
raccomandato da una Polizia Segreta del proprio Stato di appartenenza, gli
viene facilmente concesso asilo/rifugio, od almeno la residenza permanente.
Anche quando si veda il teatrino di furiosi scontri pubblici tra Stati su asili
concessi a ricercati internazionali, sono davvero solo finzioni per il popolino
idiota mentre, a livello di governi reali, avevano pienamente cooperato fin
dall’inizio e continuano a cooperare. Per assassinii di cittadini di uno Stato
eseguiti all’estero valgono le stesse regole. Se un Regeni viene ammazzato al
Cairo dopo essere stato prelevato dalla Polizia Segreta del Presidente
egiziano, e con la presenza al Cairo del generale che comanda l’Aise, gli unici
dubbi che si possano avere è se il generale fosse presente o meno
all’assassinio, e se l’abbia ammazzato lui o meno. Altri dubbi non ne possono
esistere. Nessuno ammazza un individuo di nazionalità estera, e pure senza
alcun motivo razionale. Il personale delle ambasciate e consolati è connesso
alle Polizie Segrete CC. Altrimenti non sarebbe in quelle posizioni. Non a
caso, il capo del DIS è un ambasciatore. Nel caso specifico dell’Egitto, gli
agenti segreti italici ufficiali al Cairo sono uno della Marina e l’altro
dell’Esercito. Lo stesso direttore dell’Aise Alberto Manenti, è un generale
dell’Esercito. All’Aisi c’è invece in carabiniere. Nello Stato reale c’è solo
gentaglia inaffidabile e non credibile. Qualunque cosa dicano è a priori falsa.
Qualunque cosa facciano è a priori pazzoide e delinquenziale. I risultati si
vedono. Loro dicono di non saperne mai nulla, quando succeda qualcosa [da loro
stessi realizzata]. Ed allora che ci stanno a fare?! No, mentono. Pazzoidano,
delinquono e mentono.
Sia lo S/G-OS-M che
lo S/G-OEMI&T sono operazioni di distruzione ed assassinio bianco [occulto]
del bersaglio che cercano di realizzare attraverso persecuzioni e torture. Il
loro altro aspetto è che gli Stati si creano ed usano delle reti di terrorismo
sociale diffuso formate dagli irregolari/miliziani che si mettono variamente a
disposizione e cooperano con questo psicotizzare e delinquere di Stato. Si
devono certo avere delle [dis-]attitudini, da parte del pidocchietto medio.
Arriva un Carabiniere o funzionario, ti dice “ho bisogno della sua
collaborazione”, e tu ti presti a qualunque demenza e crimine sentendoti
coperto. Eppure moltissimi soggetti sono così. È un istinto innato alla
sottomissione.
Non esiste colpa
del bersaglio. Viene in qualche modo selezionato. Si monta un dossier. Si
ottiene il decreto segreto presidenzial-governativo, eventualmente con
classificazione NATO subito o successivamente. La persecuzione-distruzione del
bersaglio inizia. L’operazione si conclude solo con la distruzione del
bersaglio. Può anche essere, se esistono davvero casi di cessazione, che sia
saltato qualche parametro per cui le Polizie Segrete decidano di lasciare
perdere.
Come viene
selezionato il bersaglio? Sulla base dei titoli di prima pagina di cui necessitino
i CC-Stato per conclamare pericoli immanenti e sulla base della facilità di
creare un dossier per ottenere il decreto segreto presidenzial-governativo.
Devono ottenere una pluralità di deposizioni dirette od indirette di persone
prossime, prossimissime, ad esso che dicano che il candidato bersaglio è
pericoloso, va controllato e banalità del genere, dunque lo Stato debba
interessarsi allo stesso “per evitare che si metta nei guai”. Cioè ti rovinano,
“per il tuo bene”, intanto, alla fine, tautologicamente è sempre colpa del
bersaglio, del tipo del “non siamo riusciti a fare nulla, se la è voluta,
evidentemente non potevamo fare nulla” una volta che lo hanno rovinato e
distrutto. Sono a chiunque noti certi ritornelli correnti, al livello del
paranoico medio, che sono solo false coscienze rappresentate con formulazioni
stereotipate ed inconsistenti. No, se il soggetto fosse mai un delinquente od
un terrorista non verrebbe neppure preso in esame. Infatti il deviante è
già ora direttamente reclutato, ora eterodiretto dallo Stato. Lo S/G-OS-M e lo
S/G-OEMI&TO non sono per loro. Non sono sanzioni ma persecuzioni. Occorre
che il soggetto non sia un deviante per forzarlo a divenirlo. Infatti sia lo
S/G-OS-M che lo S/G-OEMI&T precludono ogni possibilità di vita normale
affinché il bersaglio si lasci sospingere in altra direzione, dove possa essere
eterodiretto, ed in qualche modo si autodistrugga, o civilmente od anche solo
fisicamente secondo percorsi funzionali ad esigenze demenzial-delinquenziali di
Polizie Segrete e delle istituzioni le comandano.
Come viene testata
la riuscita dell’operazione? Con titoli possibilmente da prima pagina sui
media. “Trovato morto. Si era convinto di essere perseguitato”, “Trovato
impiccato, scriveva su facebook che le Polizie Segrete e lo Stato ...”, “Ha
messo tragicamente fine alla propria vita. Da decenni era ossessionato da ...”,
“Aggredisce il vicino. Diceva che lo spiava e molestava con tecnologia
militare. Rinchiuso per cure psichiatriche”, “Infarina il candidato presidenziale
socialista Hollande [perché variamente perseguitata dai DisServizi francesi].
Rinchiusa in clinica psichiatrica [per tre settimane]”, “Viveva ormai da
decenni per strada. Diceva che gli i carabinieri [[i carabinieri farebbero
scrivere “la polizia”]] gli avevano fatto perdere tutto”, “Perso da anni il
lavoro, si è lanciato contro la caserma urlando Dio è grande.. Ha perso una
mano senza danni ad altri”, “Vecchi sospetti e nuove leve arrestati per banda
armata. Avevano armi [[arrugginite ed inutilizzabili]] sotterrate in campagna”,
“Vecchio capo del terrorismo lombardo [[un rapinatore per sé]], ritornato nella
sua Gela stava ricostituendo una colonna brigatista con la malavita locale.
Arrestati perché volevano sequestrare xy, Lui dichiarava che tutti dovevano
guadagnare non più di un operaio”. Demenze da carabinieri. Spesso sono cose
montate da Polizie Segrete con lo S/G-OS-M e/o lo S/G-OEMI&T. Le notizie
non è che si trovino appese ad un lampione. Sono distribuite dai CC. Tutti
hanno, dalla nascita, un fascicolo personale presso i CC. Quando succede
qualcosa, costoro lo tirano fuori [ora basta una videata a terminale] e vedono
cosa possano combinare sulla base di quello vedono scritto, oggi su uno schermo
di un terminale. Le veline per i giornalisti, che oggi distribuiranno per
email, su queste cose, sono quattro banalità spesso inconsistenti distribuite
dai CC e dunque già orientano il giornalista che deve poi infiorare il tutto in
prosa bella ed avvincente per il lettore. Per un paio di giorni riempiono qualche
spazio su quotidiani ed altri media. In tanti casi di procedure giudiziarie,
finisce tutto nel nulla dopo anni ed anni di “indagini” [cioè il fascicolo che
resta in uno scaffale] che non portano a nulla. L’individuo è colpito ed
eventualmente distrutto, altrimenti possono insistere ancora, e loro hanno
fatto apparire di aver difeso l’ordine. Individui vengono distrutti perché lo
Stato possa vantare pericoli imminenti o fatti scampare, o sempre in agguato,
dunque giustificare i suoi apparati, dunque soldi e coperture per la
delinquenza di Stato. Rovinatoti, ma tu ancora vivo, possono insistere con S/G-OS-M e/o lo S/G-OEMI&T. Per creare
allarme “sociale”, lo si vede quale siano i temi ricorrenti: il già individuato
che ritorna, il lupo solitario (meglio se in sonno, sì che possa essere
chiunque) pronto a colpire, l’eterodosso che non poteva non commettere qualche
stramberia meglio se devastante per il prossimo, la persona qualunque che ad un
certo punto si sveglia e “colpisce”. Banalità ficcate nella testa della gente
che si beve tutto quello veda sui media od origli dagli altri. Devi avere paura
di tutto e di tutti, e sentire un calore rassicurante e sottomissorio solo
quando vedi una divisa od un tesserino di corpi statali o pubblici. Quelli sono
i veri pazzi ed i veri delinquenti. Devi essere un insetto obbediente loro. Non
si capisce neppure, razionalmente, tutto questo affanno perché poi, al 99% ed
oltre, sono tutti insetti terrorizzati ed obbedienti. No, il potere è tale
perché lo si usa, e se il potere non terrorizza e non delinque impunito che
potere sarebbe mai?! Il potere logora chi non lo abbia mentre rafforza chi lo
eserciti. Se il Principe non è dispotico non è tale. È una legge
psico-socio-politologica che va avanti da migliaia di anni e sempre resterà
tale.
Lo S/G-OS-M. Lo
S/G-OS-M è di concezione piuttosto semplice. Il bersaglio non deve lavorare,
studiare formalmente, abitare indisturbato, neppure frequentare partiti, gruppi
ed associazioni senza essere in vario modo seguito ed etichettato. In pratica,
il bersaglio non deve, non gli viene permesso, di vivere normalmente o di
vivere del tutto, cioè gli viene negato di poter vivere. Per cui lo si sospinge
o alla clandestinità, od alla strada o a delle reazioni pazzoidi e/o violente
che possano essere sanzionate dai servizi psichiatrici e/o dalle normali
procedure di polizia e giudiziarie. Si potrebbe anche chiudere qui, questo
punto. Vi è già tutto. No, anzi, esiste un altro aspetto psico-sociologico,
invero appena accennato nelle righe sopra, egualmente parte essenziale dello
S/G-OS-M, che si combina a questa attività ostruttiva e che spiega quel
“etichettato” buttato lì poche righe sopra. Esiste una teoria psico-sociologica
che si suppone funzioni, in media, su personalità diciamo standard o supposte
tali. In realtà, non è affatto detto funzioni ed, anche quando sembra funzioni,
non è affatto detto che funzioni nel modo lineare vorrebbero. È una teoria, od
un desiderio, non una legge. È la teoria secondo cui se tutti dicono a
qualcuno, in pratica convincendolo, di essere una certa cosa, una certa persona
o personaggio, costui lo diverrà. Secondo questa teoria, se tutti dicono ad un
soggetto che questi è un genio diverrà il primo della classe. Se tutti dicono a
qualcuno che è un cretino, costui diverrà o rimarrà un cretino. La base di
verità di questa teoria è che si sia influenzati dall’ambiente circostante e
che l’ambiente circostante influenzi la propria auto-percezione e dunque il
proprio essere. Vi è poi una base di falsità di questa teoria. Infatti che poi
però l’individuo sia meccanicamente determinato da quello gli venga suggerito
essere e pensi essere non è affatto detto. Uno universalmente disprezzato può
reagire eccellendo. Mentre uno universalmente esaltato può non rivelarsi
all’altezza delle “aspettative”. Quello ti venga suggerito e detto è solo una
variabile della realtà che non ti spinge necessariamente dove i suggeritori
vorrebbero. Comunque questa teoria viene usata correntemente nelle procedure di
Polizia Segreta che governano lo S/G-OS-M. Da un lato c’è l’attività ostruttiva
che spinge il soggetto fuori dal suo ambiente di lavoro regolare, di studi
formali, di abitazione e sociale. Dall’altro, coloro con cui il soggetto entri
in contatto hanno ricevuto la disinformazione che il soggetto sia..., sia
quello nel decreto segreto di S/G-OS-M è stato scritto il soggetto debba
essere. Ostruita la vita normale e legale del soggetto con lo S/G-OS-M, con la
parte “suggerimento” il soggetto viene sospinto verso una qualche attività
illegale o anormale predeterminata. Ciò almeno nelle intenzioni. Si hanno
dunque questi due aspetti, l’attiva di Stato ostruttiva e la sua parte
propositiva, il suggerimento/imposizione, la via, l’unica, ti venga lasciata da
poter percorrete. Questo secondo aspetto è un cappello messo in testa al
soggetto. È un po’, almeno per assonanza, come la teoria dei cappelli di E. De
Bono, solo che qui non ci sono i sei cappelli per pensare, ma un cappello che
ti viene messo in testa e cui tu devi uniformarti. È vero che le persone si
uniformino, in genere, al capello si trovino in testa. Il delirio delle
istituzioni e delle loro Polizie Segrete, consulenti etc è che possano metterti
in testa un cappello per fregati, e che
si vede essere solo per fregarti, e che tu ti debba uniformare a questo ruolo
da loro scelto per fregarti. Ovviamente nel momento in cui il soggetto dovesse
mai entrare nel ruolo assegnato, continuano a seguirlo da vicino ed ad
etero-dirigerlo per fini psicotico-delinquenziali di Stato mentre lo stesso si
autodistrugge. Non è che se uno vada in clandestinità, non sappiano in ogni
momento dove sia, a livello di Polizie Segrete. Ecco il senso dello S/G-OS-M.
Lo ripetiamo. Si ostruisce ogni possibilità
di esistenza normale e legale del bersaglio per cui non può, almeno nella intenzioni della macchina
dello S/G-OS-M, lavorare, studiare formalmente, vivere, avere una qualunque
vita sociale trovandosi continuamente oggetto di interferenze di apparati
statuali che ovviamente non si mostrano al bersaglio. Il bersaglio avverte le
interferenze irresistibili. Qualche volenteroso magari glielo dice pure almeno
un po’, e per quel abbia capito e ne possa. Ma tutto sembra avvenire come per
irresistibili forze cosmiche, come fosse colpa o destino del bersaglio stesso.
Lo si vede che sono ostruzioni sistematiche e non casuali. L’agente di Polizia
Segreta è pure un povero scemo che deve usare dei poveri scemi, scemi
relativamente a queste attività. Per cui, il bersaglio lo vede e lo sente che
ovunque vada gli vengano pure ripetute, e senza che abbia alcun senso gliele
dicano [dunque come decontestualizzate, dette solo per l’impulso a confessare
di essere stati imbeccati da Polizie Segrete che pur hanno imposto loro di non
dire nulla dell’imbecco in sé], cose su di lui, veritiere o meno, che lì
proprio non potrebbero sapere e che, guarda caso, escono dal fascicolo della
Polizia Segreta Carabinieri. Sono pure cose del tutto sconnesse. L’ufficiale di
Polizia Segreta avvicina i suoi polli, che cooperano: “Il governo ci ha
ordinato di fagli il mazzo... ...È una cosa segretissima... ...Oh, dall’alto...
No, non è uno pericoloso... …C’è un’indagine in corso, un’indagine segretissima
di cui nessuno deve sapere, ma non è pericoloso... ...Dobbiamo fargli il mazzo
perché sa l’aramanico, il calcolo differenziale ed è un esperto informatico...”
Tu magari stai facendo lo sguattero perché non ti fanno fare altro, a volte
neppure ti fanno fare quello, e ti si avvicina qualcuno cui è stato richiesto
stalking-mobbing contro di te e ti butta lì, quasi fosse una colpa tua: “Ah, ma
parli l’aramaico, sei un grande matematico e pure un super-programmatore?!”
Cose che non vengono da te, né che se le trovino online, non necessariamente
vere. Bensì cose tirate fuori dal tuo fascicolo personale dei CC-NATO e che ti
ripetono decine di volte nei posti più differenti e non comunicanti tra di loro. La cosa si ripete in
altra forma anche ad altri livelli e con altre richieste e domande ti vengano
rivolte, da fonti plurime, ossessivamente, e solo a te, non ad altri, e senza
che vi sia alcuna caratteristica tua personale per cui te le debbano porre,
dunque il tutto è chiaramente montato a seguito di un qualche ordine esterno.
Il principio di casualità è semplice. Quando vi sia un bias statistico, un
campione [statistico] non è casuale. Eppure appare tutto come così senza senso.
Per cui il bersaglio medio si colpevolizza, si chiede cosa abbia lui mai fatto,
non può credere vi sia una regia e tanto meno di Stato, un programma preciso
che segua regole sue e di cui sia divenuto oggetto, bersaglio. Intanto il
bersaglio viene sospinto, almeno nelle intenzioni, in una direzione precisa per
ulteriore manipolazione da parte dell’apparato dello S/G-OS-M. Tutti sanno che
il bersaglio è già xy. Quello egli “sia” tracima e raggiunge il bersaglio che
così sa che tutti sanno lui essere xy. Xy può essere qualunque cosa stabilita
nel decreto di S/G-OS-M e dunque inserita nelle procedure operative dello
S/G-OS-M. Il futuro pre-scelto per il bersaglio può essere davvero qualunque:
terrorista islamico, insegnante che disperata si impicca, mafioso di qualunque
funzione e grado, terrorista politico di qualunque funzione, grado,
collocazione. La demenza non si concilia molto con la scienza, per cui sia i carabinieri che i
loro consulenti accademici sono spesso dei dementi che se le inventano solo per
rubarsi soldi pubblici... Anche lo statista li usa, e si fa da essi usare, non
è che divenga tale perché eccella in qualche cosa a parte che nell’intrallazzo.
Per cui, lo stesso terrorismo di Stato è piuttosto raffazzonato. Dunque pure la
selezione dei bersagli per i programmi di persecuzione e manipolazione. Tu,
magari, hai la forma mentis di un liberista alla Milton Friedman. Ma i
“geni” della Polizia Segreta Carabinieri hanno stabilito che tu debba divenire
il capo delle nuove BR. ...Almeno temporaneamente... Essendo loro mancato, dopo
il recesso e la scarcerazione, un R.Curcio che fu rimosso dai CC da capo BR [da
libero non era manipolabile, cioè non voleva assassinii, mentre M.Moretti lo
era], e venne dunque sostituito con M.Moretti, e poi delirò in carcere [dove fu
al 100% manipolato dai CC-Stato] facendo il finto ideologo come i CC volevano
per poter diffondere le sue panzanate e dunque accreditare una “cultura
BRista”, ecco che ora hanno bisogno di te. Ti fanno andare in clandestinità. Lo
hanno già pure comunicato a tutti che a giorni tu vai in clandestinità. Poi ti
arrestano in mezzo a qualche ferrovecchio e ti danno un vent’anni di carcere
dove ti manipolano perché tu scriva deliri ideologici per un “nuovo BRismo”,
per esempio per giustificare che si debbano ammazzare giuslavoristi. Sì, i
pochi lo furono, furono ovviamente ammazzati su operazioni della polizia
Segreta Carabinieri, su mandato istituzionale [Presidente, capo del governo,
Interno, Difesa, con approvazione britannica], ed anche senza che gli Squadroni
della Morte Dei Carabinieri fossero riusciti, pur avendo operazioni in corso
per riuscirvi, a fabbricare ideologi/teorici che giustificassero plausibilmente
[in effetti, è impossibile trovare qualcuno che possa razionalmente
giustificare il sottosviluppi smo] l’tilità di buttar giù giuslavoristi.
Qualche scemo cui metter in mano una pistola lo trovano facilmente, sebbene si
veda che arranchino, nonostante avrebbero voluto trovarne, con islamici
italici. Coi neri e rossi italici è sempre stato più semplice. C’è abbondanza
di cretini ansiosi di mostrarsi. Gli “islamici” se li faranno inviare di
importazione, non appena vogliano qualche strage. Sono cose che si montano in
pochi giorni. Chiedi ai sauditi od al Qatar, od anche a chiunque altro. Armi ed
esplosivi li possono fornire gli stessi carabinieri sul posto, usando
interfacce. ...Dicevamo... I carabinieri ti hanno assegnato il ruolo da
ideologo BR in carcere. Ma tu sei in libertà e senza precedenti penali, né
psichiatrici. Ed hai pure una forma mentis liberista alla Milton Friedman e vuoi solo farti i fatti
tuoi. Eppure loro pretendono da te che... E lo pretendono pure familiari ed
altri che hanno fornito loro le deposizioni per i dossier prima per lo S/G-OS-M e poi per lo S/G-OS-M=NATO... Quando
tutti attorno a te ti dicono di avere saputo da fonti certe, certissime, che tu
sia il capo del nuove BR, tu non te ne senti per nulla esaltato, anzi proprio
non te ne frega nulla, per cui non ti trasponi nel ruolo assegnatoti dai
CC-istituzioni. Neppure hai contatti con quegli ambienti, né ne avevi. Eppure
lo sapete come sia il pidocchio medio, carabinieri ed accademici di supporto
inclusi, soprattutto quando si senta coperto? Ha la sindrome del più furbo. Se
il bersaglio entra nel ruolo e si fa usare, eventualmente incarcerare, ed
immiserire da ogni punto di vista, va tutto bene per l’apparato dello S/G-OS-M,
che è un’operazione di uso e distruzione, o di distruzione ed uso del
bersaglio. Se invece il bersaglio non entra nel ruolo, non si mette il
cappello, e neppure simili, allora va tutto male ed il bersaglio deve essere
distrutto, cioè spinto ad autodistruggersi civilmente e fisicamente, in assenza
di decreti specifici per l’assassinio diretto. Almeno va psichiatrizzato e
criminalizzato. Se neppure questo riesce va magari ridotto a vivere per strada
od a farla finita. Anche questo può non essere così semplice e comunque non
realizzarsi. Si tenga anche presente che gli apparati dello S/G-OS-M hanno
istruzioni, procedure, consulenze di accademici e premi Nobel con ricette di
sicuro successo ma che poi magari falliscono. Per cui sui sono sempre sicuri,
sicurissimi, che... “Ancora pochi giorni e... Ora abbiamo trovato la ricetta
giusta...” Ma mai si realizza, a volte. Per decenni sono sicuri, sicurissimi,
che il loro obiettivo, il loro fine contro il bersaglio, sarà oramai raggiunto
...entro pochi giorni. I giorni passano, così i mesi, gli anni, i decenni e non si realizza nulla, e loro
falliscono. No, loro, non falliscono. Loro hanno sempre ragione. Non possono
fallire. Loro non falliscono mai. Ecco, devono insistere perché ora, entro
pochi giorni... Così come dispongono, se lo sono inventati, creati, fatto
assegnare, del bersaglio, ecco che dispongono di centinaia, di migliaia,di
decine di migliaia, di irregolari/miliziani che escono di testa e devono loro
essere impasticcati e ricoverati. Per esempio, stare per ore, giorni,
settimane, mesi, con un visore in mano per fare il tale od il talaltro rumorio
sul bersaglio, secondo precise istruzioni, od usare armi elettroniche, produce
un’esaltazione iniziale di onnipotenza che si traduce presto in angoscia e
depressione dell’irregolare/miliziano. Colpiscono ma ecco che il bersaglio non
è colpito, magari neppure disturbato. Vorrebbero colpire il bersaglio ma
colpiscono solo un pavimento od un muro. Il bersaglio è lì, distante. Loro lo
attaccano ma senza toccarlo né danneggiarlo e lui forse neppure li sente, se li
sente non li nota. Avevano detto loro che avrebbero ottenuto un risultato
distruttivo immediato, se ne erano esaltati, ma poi devono solo stare impotenti
dietro un minivisore-ed-origliatore a colpire uno che non si sente colpito.
Stanno male loro. Dovevano demolire lui in poche ore o giorni. Le prime ore, il
primo giorno, si sentivano onnipotenti. Ora cominciano a pensare che
onnipotente sia il bersaglio, che continua a vivere normalmente. Il tempo
passa. Ne sono demoliti loro. L’ufficiale di Polizia Segreta deve chiedere
abiezioni a datori di lavoro, rettori, parlamentari, medici, avvocati,
professori, studenti, gente di ogni tipo debba utilizzare oppure entrare in
contatto col bersaglio, senza poter dire loro, anzi dicendolo variamente, che
si tratta di una pura persecuzione di
Stato senza particolari motivi razionali. Inventa, o lascia loro inventino
ruminando da soli qualunque fantasia perversa per auto-giustificare la loro
sottomissione psicotico-delinquenziale, ma quello lui dà a bere, pur creduto o
fintamente creduto, è assolutamente inverosimile e falso. Ecco che o ottengono
un decreto segreto più radicale e di liquidazione immediata del bersaglio,
oppure lo S/G-OS-M deve continuare con le procedure e routines hanno già
fallito e nella speranza che infine abbiano un qualche successo, almeno nel condurre
il bersaglio alla propria diretta auto-liquidazione, od almeno ad un totale
immiserimento per permetta di dire un domani che uno si era ridotto alla strada
dopo avere conclamato che era perseguitato da fantomatiche Polizie Segrete. Le
veline stampa le preparano poi loro... Oppure, siccome i bersagli non
raggiungono in genere una particolare consapevolezza di quello stia loro
accadendo e ne evitano qualunque accenno, nessuno conclamerà nulla e l’apparato
dello S/G-OS-M avrà solo logorato, e variamente manipolato, un bersaglio che si
è avvitato nella depressione e nella disperazione. Scriveranno allora nei
rapporti operativi che il bersaglio non ha capito cosa gli stesse succedendo e
che loro lo hanno progressivamente annichilito come da istruzioni ricevute, se
le istruzioni originarie o successive erano quelle. Un successone da vantare
con le istituzioni per poter continuare ed espandere la loro attività.
Lo S/G-OEMI&T.
Lo S/G-OEMI&T è intrusione, manipolazione e tortura elettronica, almeno
nelle intenzioni, usando tecnologie militari sofisticate. La cooperazione con
l’Accademia non significa, come nel caso dello S/G-OS-M, che siano esperimenti.
Gli esperimenti si fanno in altro modo e non occorrono cavie involontarie.
Tanto per usare nomi di oggi, Mattarella-Renzi-Alfano-Pinotti non ti fanno un
decreto segreto del tipo “si fornisce xy come cavia involontaria per il
Politecnico di Milano”, bensì “per ragioni di sicurezza dello Stato, si dispone
l’attività di contrasto e controllo rispetto a xy secondo la procedura u1, e44,
z5, che si affida all’Ufficio Operazioni Speciali del DIS che attiva le
collaborazioni necessarie [[AISI ed AISE]]”. Al DIS possono anche essere solo
tre militari o funzionari che fanno da passacarte, che delegano, all’AISI ed all’AISE.
Poi, di fatto, ci sono i CC. “La pratica” viene assegnata ad un militare o
funzionario. Nessuno si arrischia ad uscire dalle procedure stabilite. Anche
perché di tutto deve restare traccia scritta per cui ci si può mettere il naso
volendo ed avendone le autorizzazioni. E ci sono uffici ispettivi interni che
vanno periodicamente a controllare. Nessuno vuole ritrovarsi suicidato in un
fosso o nella vasca da bagno, od essere rimandato per strada, a rubacchiare a
qualche immigrato, mentre in quegli uffici si può rubare alla grande. Sia nello
S/G-OS-M, che nello S/G-OEMI&T, vi è solo un normale learning-by-doing del
miliziano sul campo che integra le procedure e routines predefinite, e
comunicatigli, con piccoli accorgimenti per cercare di fare più male al bersaglio.
Come nello S/G-OS-M, quello si creda e quello eventualmente fatto credere, non
corrisponde necessariamente alla realtà. Chi si ritrovi bersaglio di queste
operazioni comincia inevitabilmente a ricercare delle spiegazioni per
razionalizzare quello accada. Le spiegazioni si cercano inevitabilmente sul
terreno di quello si sia abituati e pensare, a credere, a capire. Ah, certo, si
trovano le spiegazioni online. Si assuma tranquillamente che un 99% di quello
sia online venga dagli stessi Stati e da gente da essi variamente manipolata.
Più i siti sono professionali, più sono direttamente di entità sotto il
controllo degli uffici delle Polizie Segrete. Si vada a vedere le proprietà dei
siti e lo si capisce. Poi ci sono le stesse vittime che, magari volenterose,
sono variamente manipolate ed auto-manipolate quando offrono spiegazioni. Se ne
vedano magari le testimonianze dirette ma si tralascino i commenti e le pretese
di sistematizzazione. Già chi la butti in politica con epiteti del tipo “i
nazi”, “i comunisti”, “i fascisti”, “il demonio”, “il male” etc di certo non ha
capito che queste operazioni le pensa, organizza ed implementa lo Stato, quello
reale, “il bene”. Per cui non si pretendano sistematizzazioni analitiche da
chi, vittima di ideologismi, scriva le sua ricette. Vi sono anche i volenterosi
fasulli. Una ha letto di gaslighting. Ecco che se ne esce per strada a Lugano
con la macchina fotografica e comincia a fotografare tutti quelli che incontra,
e ad insultarli, perché, per i colori che indossino, per come muovano la mano,
per come la guardino, o perché stiano facendo lavori sotto casa sua, sono stati
mandati come parte di un complotto pianificato dalle forze oscure. Lo ha letto
online. Rispetto allo S/G-OS-M, lo S/G-OEMI&T accentua nettamente le
caratteristiche distruttive di queste operazioni. Il bersaglio viene
bruciacchiato. La sua psiche viene direttamente penetrata e variamente
sconvolta. Il bersaglio sente come una radio che gli si accenda dentro la
testa, come avesse un chip-altoparlante dentro l’orecchio, anzi più in
profondità. È quello che da decenni si può produrre con apparecchietti a
contatto per apprendimento nel sonno. Qui avviene a distanza, senza contatto né
prossimità dell’interfaccia o della fonte di trasmissione. No, non sono “le
voci”. Chi “senta le voci” non sente una radio, un altoparlante, si accenda
dentro la proprio testa. Lo S/G-OEMI&T è ancora meno identificabile, come
operazione di Stato, dello S/G-OS-M, perché, in teoria, ci si potrebbero anche
procurare bruciacchiature con forze psichiche, o potrebbero anche avere cause
universali ma con reazioni specifiche di un certo soggetto. In qualche modo, lo
potrebbe anche ciò venga indotto, o comunque si ascolti, dentro la propria
testa. Sebbene vedendo gli elementi presentati da vari casi si discerne come ci
si trovi in genere di fronte ad operazioni esterne, e con tecnologie militari
segrete, non ad immaginazioni od alterazioni interne del soggetto.
La rete sociale
diffusa del terrorismo di Stato. Gli irregolari sul campo vengono reclutati in
tutti gli ambienti ed in qualunque fascia di età. Del resto, le apparecchiature
usate le può usare pure un bimbo di quattro anni. Anche anziani di 70 od 80 si
eccitano sentendosi improvvisamente divenuti agenti segreti. L’ufficiale di Polizia
Segreta recluta chiunque si trovi davanti e non gli si sottragga. Nel momento
in cui debba occupare ed usare locali e strutture, si può trovare di fronte
chiunque, e moltissimi sono eccitati dallo psicotizzare e delinquere sotto
assoluta copertura [beh, non sono coperti, quando se ne pubblichino nomi,
indirizzi, foto e circostanze, ma è anche vero non è come apparire in gogna
TV]. Ognuna di queste operazioni clandestine di persecuzione e tortura finisce
per coinvolgere, nel tempo, anche centinaia di individui reclutati, in gran
parte indirettamente, senza contatto personale-diretto, dall’ufficiale di
Polizia Segreta in carico dell’operazione. Il singolo militare o funzionario
deve seguire vari casi od anche altre cose. Per cui deve necessariamente usare
irregolari, sebbene diano ad essi apparecchiature militari segrete che non
potrebbero ricevere secondo la normativa corrente. Ma i poteri dell’Ufficiale
di Polizia Segreta, e la copertura può assicurare, fanno divenire tutto
possibile. Visto che i nomi degli irregolari usati finiscono nei databases
delle polizie e Polizie Segrete, ecco che viene costituita una rete piuttosto
numerosa di individui a possibile disposizione per qualunque operazione
maniacal-delinquenziale di Stato. Nulla di formale. Taluni non saranno mai più
chiamati. Anche lo fossero, potrebbero sempre negarsi. Ma hanno comunque fatto
esperienza, e sotto il vincolo del più assoluto segreto (per quanto vi sia chi
ne accenni in giro) di attività maniacal-delinquenziali di Stato. Può anche essere
una referenza, se abbiano a fare anche con altri apparati dello Stato per
qualunque motivo. Stare dietro a visori attraverso i muri e dispositivi di
ascolto, ed eventuali altri dispositivi elettronici, ed essere costantemente
all’erta per reagire, secondo procedure preassegnate, a comportamenti del
bersaglio, è un’attività piuttosto stressante anche per maniaci e delinquenti.
Se all’inizio vi è l’ebbrezza del nuovo e del proibito, successivamente
l’irregolare si nevrotizza sempre più. Gli era stato garantito un qualche
rapido trionfo sul bersaglio. Se esso non si verifica, anche il senso di
onnipotenza scema. Noia, tensioni e crescenti nevrosi subentrano. Neppure c’è
il contatto diretto col corpo del bersaglio. Per cui, il sadico batta muri e
spari radiazioni non ha la soddisfazione di fare direttamente male al
bersaglio. I miliziani sul campo di queste operazioni, in vari casi, sono
demoliti ben più del bersaglio, dalle loro attività di supposta demolizione.
Chiunque entri a contatto col bersaglio viene reclutato dall’ufficiale di
Polizia Segreta. Che sia un medico, un avvocato, un docente, un imprenditore,
per quanto si celi, si vedrà il cambiamento di atteggiamento. Comincerà a porre
domande strane, che di solito non pone ad altri, al bersaglio. La sindrome del
pidocchio si impadronisce di lui, non appena un ufficiale di Polizia Segreta
chieda sottomissione e costui gliela accordi. Per cui, cercherà di crearsi una
falsa coscienza, come tutti gli altri, e cercherà di dimostrarsi che la colpa è
nel bersaglio e che dunque lui sia stato
obbligato ad allinearsi alla richieste dell’ufficiale di Polizia Segreta nella
persecuzione contro il bersaglio perché queste richieste sono legittime,
giuste. Se il bersaglio scopre il gioco dicendogli che sa tutto, che sa che lui
sia contattato e stia collaborando, reagirà ancora più istericamente ed in
stato confusionale. Provate. Del resto, il soggetto medio [“grandi” accademici
inclusi - non è questione di cultura, anche quando ne abbiano almeno un po’],
che già fa fatica, e pure peggio, relativamente a qualunque pensiero razionale,
logico, di fronte all’inverosimile si sente piccato e diviene aggressivo. Ciò
vale anche quando si sia fatto reclutare da un ufficiale di Polizia Segreta, o
sia stato in qualunque modo coinvolto, anche solo marginalmente, in una di
queste operazioni. La colpa deve essere del bersaglio. Lui deve assolversi.
Ovviamente, per un bersaglio, che inevitabilmente si muove in ambiente avverso,
per qualunque iniziativa intenda intraprendere occorre la “intelligence de la
situation” in queste cose. Se si capisce, si deve pure imparare a muoversi. Non
serve l’atteggiamento paranoico di chi chieda spiegazioni. Si deve attaccare e
sul sicuro. Vanno ridicolizzati e sputtanati. Il delinquente teme la pubblicità.
Voi dovete adorala. Rendeteli “famosi”! Oppure è meglio lasciar perdere.
Antisemitismo strutturale dello S/G-OS-M, dello
S/G-OEMI&T e di tutte le persecuzioni implementate dagli Squadroni della
Morte / Polizie Segrete dei Carabinieri, Difesa, Polizia, GdF etc. Esiste un
terrorismo di Stato universale, e ne esistono forme di gruppo ed individuali
che hanno le stesse caratteristiche dell’antisemitismo. Le attività stragiste,
ed altre, degli Squadroni della Morte / Polizie Segrete Carabinieri ed altre
agli ordini istituzionali sono terrorismo di Stato universale, diretto contro
tutti.
“‘Structural
anti-Semitism’ refers to ideas that are not explicitly directed at Jews,
but are similar to anti-Semitic ideas in their concepts and argument.” Quando
su decreto segreto di Quirinale, capo del governo, Interno, Difesa,
implementato dalle Polizie Segrete Carabinieri ed altre, si vieti a singoli di
esercitare attività lavorative, di poter studiare formalmente, si montino
persecuzioni ed interdizioni di ogni genere, eventualmente anche torture, siamo
appieno sul terreno dell’antisemitismo. Lo si denunci come tale,
chiunque ne sia coinvolto dal lato dei persecutori. Questo vale, mutatis
mutandis, in tutto il mondo. Gli stessi irregolari/miliziani e tutti i
collaborazionisti, anche marginali, di persecuzioni, hanno una forma mentis
e comportamenti antisemiti. Se lo vogliono. Li si qualifichi per quello che
fanno, anche sotto questo aspetto.
Vi è chi si
organizzi. Vi è un gran lavorio su questo, con continue suppliche e petizioni
internazionali. Le organizzazioni hanno dissinergie, non sinergie,
soprattutto su queste cose. In aggiunta, ogni organizzazione diviene a priori
manipolabile in vario modo contro gli stessi volenterosi vorrebbero unire le
forze. Finiscono per unire debolezze e per farsi pure del male. Tante suppliche
e denunce legali, soprattutto collettive, sembrano auto-sputtanamenti. Sono al
livello del: “facciamo appello alla FFAA ed alle varie polizie, oltre alle
istituzioni le comandano, affinché facciano luce sulle demenze ed i crimini da
loro stessi commessi”. Non importa se questo sia provocato intenzionalmente od
un risultato spontaneo. Ognuno faccia comunque come preferisca. Proprio per
quanto detto, non vendiamo ricette né ne compriamo.