Letter from Lhasa, number 326.
Ernesto Galli della Loggia pollitologo da giornaletto parrocchiale
by Roberto Abraham Scaruffi
Galli della Loggia, E., L'inevitabile successione, Corriere della Sera, 2012.
Ernesto Galli della
Loggia
SUNTINO DA EGdL.
Con la recente condanna definitiva, Berlusconi è giunto alla fine della sua
carriera politica. No, anzi, non ne sono del tutto sicuro. Siccome Italiozia è
un paese civile, le sentenze giudiziarie sono sacre. Su questo non v’è dubbio.
Per questo, Berlusconi deve togliersi di mezzo. Certo, potrebbe fare il leader
del PdL dalla cella o casa o villa di detenzione. La sua ora, l’ora
dell’abbandono, è comunque giunta. Sarebbe contraddittorio che gli succedesse
la figlia Marina. Eppure nella Destra non esiste nessuno possa sostituirlo. Si
deve dunque costruire una cosa differente, di Centro e Destra, una destra che
copra tutto il non-Sinistra. Fatto fuori Berlusconi, ciò diviene finalmente
possibile. Chi non è della Sinistra non è infetto. Per cui deve divenire
normale vi sia una Destra, non solo una Sinistra. Prima di seppellire
Berlusconi, gli si deve riconoscere un qualche ruolo positivo, almeno a parole,
e fare la solita riformetta del sistema giudiziario. Almeno dagli anni ’70, la
borghesia corporativa e redditiera, ed i capitalismo predatorio, si sono
cercati protettori politici a sinistra. È ora di chiarire che anche a destra vi
siano esseri umani più o meno normali.
Ovviamente chi
vuole l’articolo integrale se lo legga. Il suntino sopra è mio e non di Ernesto
Galli della Loggia.
Sì, insomma,
Berlusconi aveva tentato di rappresentare il capitalismo, e pure il
proletariato, fuori dalle oligarchie e burocrazie predatorie, esterni al blocco
mediobancario (con annesse sinistre e confederazioni sindacali). Non che vi sia
riuscito molto bene. Anzi, non v’è riuscito per nulla, per quanto lui abbia
continuato ad essere percepito come del tutto estraneo dalle stesse. Di qui
l’assalto giudiziario, su iniziativa mediobancaria-quirinalizia, di cui è stato
oggetto dal giorno stesso in cui è entrato in politica.
Il giorno stesso
che entrò in politica, gli aprirono subito procedimenti giudiziari, anzi,
neppure procedimenti giudiziari, indagini del tutto illegali del tipo “vediamo
che inventarci per fotterlo e sputtanarlo mondialmente”. Siccome il CSM è sotto
il controllo dittatoriale del Presidente della Repubblica, è del tutto chiara
la fonte istituzionale che dirige le purghe e le persecuzioni eseguite dal
sistema giudiziario e dalle Polizie Segrete CC quirinalizie di cui il sistema giudiziario
è braccio legal-formale.
Ora, Ernesto Galli
della Loggia, sul massimo quotidiano della cupola del capitalismo predatorio
‘mediobancario’-compradoro, scrive che Berlusconi deve finalmente scomparire e
pure il suo cognome.
In realtà, non essendosi
creato alcun vero blocco modernizzatore (quello che il ‘berlusconismo’ non ha
saputo essere), e non essendovi neppure alcun sintomo che possa formarsi,
qualunque logica sia formale, che sociale, che politologica vorrebbe che, la
figlia Marina, per le caratteristiche che ha, subentrasse al padre o, con lo
stesso, prendesse la testa delle non-Sinistre, per la frazione di consenso
popolare che riuscirà ad avere il centro/centro-sinistra berlusconiano.
Vi fosse qualcosa
di meglio, qualcuno potrebbe dire, con qualche plausibilità: “I Berlusconi si
facciano da parte ché sono d’ostacolo al meglio.” A parte che, poi, ognuno fa
quel che crede e gli elettori, variamente influenzati, e si spera senza troppe
frodi elettorali, votano chi preferiscono. I Berlusconi in politica sono
ostacolo, per quelli lì, quelli a nome di cui parla Ernesto Galli della Loggia,
visto che scrive sulla loro gazzetta, al loro esproprio. Vi ricordate i
Rizzoli, ma anche molti altri? I Berlusconi in politica sono d’ostacolo a farsi
espropriare, ma pure ad altro.
Infatti, se Marina
Berlusconi non entra in politica, e Silvio Berlusconi sparisce dalla stessa, è
molto probabile che l’assalto per la distruzione di Mediaset, non solo dei
Berlusconi, continui con più forza, vista l’accelerazione impressa da
G.Napolitano alla liquidazione di Silvio Berlusconi. Per il regime
mediobancario-predatorio, colpa genetica della Fininvest-Mediaset fu ed è di
aver mostrato che un capitalismo competitivo è possibile al di fuori del blocco
parassitario-predatorio dell’area Mediobanca.
Per questo,
liquidato Craxi, hanno cercato di distruggerla e papparsela i soliti oligarchi
predatori che si fanno finanziare le proprie aziende dallo Stato e che hanno
prosperato e prosperano di truffe ed evasioni fiscali. È pubblico per gli
Agnelli che, giudizialmente coperti, abbiano sistematicamente creato
consistentissimi fondi illegali in giro per il mondo. Inoltre si veda il ruolo
della finanza di CDB, in Italiozia, e della sua stampa di supporto alla stessa.
Ma i casi sono ben più numerosi. È che sono coperti dal regime.
Di sicuro, stanno
ora dossierando su Marina. Quando entra in politica, se vi entra, aprono i
soliti fascicoli formali presso le procure di Milano e Palermo, magari pure
altrove, per lo sputtanamento mondiale e la sua liquidazione giudiziaria. Della
serie: “Marina Berlusconi boss delle mafie mondiali, trafficante di droga, e di
violazioni fiscali e societarie etc.” Il solito. E giullari e gazzettieri si
scatenano sui media.
Berlusconi è
subentrato al pentapartito, un centro-sinistra, liquidato a seguito del colpo
di Stato mediobancario-quirinalizio che inizia con la strage di Capaci (23
maggio 1992), che instaura la dittatura quirinalizia, che continua fino ad oggi
con un regime di purghe CC-giudiziario-quirinalizie per controllare il governo
formale e lo stesso parlamento ridotto a votificio dei diktat voluti dal
Quirinale.
Il colpo di Stato
mediobancario-quirinalizio di Capaci, subentra ad un golpe CC-giudiziario in
corso di Andreotti, per divenire Presidente della Repubblica. Andreotti viene
stoppato con la strage e golpe mediobancario di Capaci. Andreotti voleva
instaurare un suo regime personal-burocratico, considerando quella che è la sua
base sociale. Su suo ordine alle sue Polizie Segrete CC, inizia la Grande Purga
a Milano come intimidazione al PSI di Craxi di cui ha bisogno dei voti per
divenire Presidente e sapendo che Craxi gli è invece personalmente avverso.
Risolto questo problema, e divenuto Presidente, obiettivo vero di Andreotti è la
Mediobanca compradora anglo-americana, che è passata all’opposizione col 1991
(facendo uscire il PRI dal governo Andreotti) e che dunque lui sa essergli
avversa. Mediobanca lo sbalza dalla macchina del golpe, se ne impadronisce e la
usa per i propri fini.
Proprio perché
Berlusconi subentra, come base sociale ed elettorale, al centro-sinistra
DC-PSI, anche se si allarga fino all’ex-MSI (un piccolo e marginale partito – l’ideologia
del mussolinismo è comunque di sinistra, social-democratica), lo si può definire
di centro-sinistra o, eventualmente, di centro, un centro che guarda a
sinistra. Berlusconi, di area PSI-craxiana, dunque social-democratica, usa solo
strumentalmente una retorica anti-‘comunista’. Ad ogni modo, tale retorica è
tipica di tutte le socialdemocrazie. Non ha una connotazione necessariamente di
destra.
Chi in Italiozia è
liberal-compradora (liberale per distruggere, non per costruire e progredire) è
soprattutto la sinistra. Col golpe di Capaci e l’assalto
quirinalizio-CC-giudiziario al centro, viene sfondata del tutto la già
traballante economia d’Italiozia. Le privatizzazioni si riducono ad una grande
frode e pure costosissima visto che il debito pubblico balza, con la Grande
Purga 1992-1993, dal 100% PIL al 130% PIL (rifinanziano le aziende pubbliche
prima di regalarle). Settori di potenziale avanguardia e competitivi vengono
progressivamente smantellati per via giudiziaria ed amministrativa. Tale è il
regime plebiscitario-sinistro della dittatura quirinalizia di Capaci.
Da un punto di
vista politologico, in Italiozia vi è una competizione politico-sociale tra due
sinistre, un centro-sinistra berlusconiano, ed il comunismo ultra compradoro
braccio armato della dittatura quirinalizio-mediobancaria. Non si capisce chi
possa mai avere “i valori della destra”. Forse, chi non c’è. Hanno sfasciato
Italiozia proprio grazie a questo sinistrismo voluto dagli Alleati, per
Italiozia, a Teheran a fine 1943. Quando la DC, spiccatamente di sinistra
cattolica, rischia di far progredire eccessivamente Italiozia con politiche
sviluppiste, gli Alleati vanno alla sfondamento di quella DC e, poi, la
imbrigliano nell’alleanza con un PSI accentuatamente sotto-sviluppista.
Ernesto Galli della
Loggia, professore di storia, oltre che editorialista del Corriere della Sera,
la butta tutta e solo su Berlusconi sì, Berlusconi no. In effetti, la linea
politico-sociale del Corriere è far fuori Berlusconi per poter predare ancora
meglio e sfondare Italiozia ancora più rapidamente profittandone.
Disfatto il PdL, o
FI (se ricambieranno nome), per fare una ‘destra’ controllata al 100% dalle
oligarchie compradore burocratiche e mediobancarie, come lo sono già le
sinistre, che cosa ottengono? Pensano solo di poter predare ancora meglio. Non
hanno altri programmi.
Fanno scrivere
editoriali di copertura agli Ernesto Galli della Loggia, mentre loro pensano
solo a predare. Non che non predino già a man bassa. Lo stesso incremento della
spesa pubblica e del debito pubblico, che evidenziano uno Stato fuori controllo
(oltre che inutile e dannoso), mentre contano che tagliano, lo testimonia.
Vedono Berlusconi come un ostacolo a predare ancora di più e più liberamente.
Il dramma di
Italiozia, e la ragione del suo sfascio progressivo e della sua
marginalizzazione ormai realizzata nella UE, è l’assenza storica di oligarchie
sviluppiste (vedi la teoria e pratica del developmental
State). Ovvio che le oligarchie predatorie debbano parlare e preoccuparsi
d’altro, dei loro gretti affarismi.