12 August 2013

Letter from Lhasa, number 326.
Ernesto Galli della Loggia
pollitologo da giornaletto parrocchiale

Letter from Lhasa, number 326. Ernesto Galli della Loggia pollitologo da giornaletto parrocchiale

by Roberto Abraham Scaruffi

Galli della Loggia, E., L'inevitabile successione, Corriere della Sera, 2012.
Ernesto Galli della Loggia

SUNTINO DA EGdL. Con la recente condanna definitiva, Berlusconi è giunto alla fine della sua carriera politica. No, anzi, non ne sono del tutto sicuro. Siccome Italiozia è un paese civile, le sentenze giudiziarie sono sacre. Su questo non v’è dubbio. Per questo, Berlusconi deve togliersi di mezzo. Certo, potrebbe fare il leader del PdL dalla cella o casa o villa di detenzione. La sua ora, l’ora dell’abbandono, è comunque giunta. Sarebbe contraddittorio che gli succedesse la figlia Marina. Eppure nella Destra non esiste nessuno possa sostituirlo. Si deve dunque costruire una cosa differente, di Centro e Destra, una destra che copra tutto il non-Sinistra. Fatto fuori Berlusconi, ciò diviene finalmente possibile. Chi non è della Sinistra non è infetto. Per cui deve divenire normale vi sia una Destra, non solo una Sinistra. Prima di seppellire Berlusconi, gli si deve riconoscere un qualche ruolo positivo, almeno a parole, e fare la solita riformetta del sistema giudiziario. Almeno dagli anni ’70, la borghesia corporativa e redditiera, ed i capitalismo predatorio, si sono cercati protettori politici a sinistra. È ora di chiarire che anche a destra vi siano esseri umani più o meno normali.

Ovviamente chi vuole l’articolo integrale se lo legga. Il suntino sopra è mio e non di Ernesto Galli della Loggia. 

Sì, insomma, Berlusconi aveva tentato di rappresentare il capitalismo, e pure il proletariato, fuori dalle oligarchie e burocrazie predatorie, esterni al blocco mediobancario (con annesse sinistre e confederazioni sindacali). Non che vi sia riuscito molto bene. Anzi, non v’è riuscito per nulla, per quanto lui abbia continuato ad essere percepito come del tutto estraneo dalle stesse. Di qui l’assalto giudiziario, su iniziativa mediobancaria-quirinalizia, di cui è stato oggetto dal giorno stesso in cui è entrato in politica.

Il giorno stesso che entrò in politica, gli aprirono subito procedimenti giudiziari, anzi, neppure procedimenti giudiziari, indagini del tutto illegali del tipo “vediamo che inventarci per fotterlo e sputtanarlo mondialmente”. Siccome il CSM è sotto il controllo dittatoriale del Presidente della Repubblica, è del tutto chiara la fonte istituzionale che dirige le purghe e le persecuzioni eseguite dal sistema giudiziario e dalle Polizie Segrete CC quirinalizie di cui il sistema giudiziario è braccio legal-formale.  

Ora, Ernesto Galli della Loggia, sul massimo quotidiano della cupola del capitalismo predatorio ‘mediobancario’-compradoro, scrive che Berlusconi deve finalmente scomparire e pure il suo cognome.

In realtà, non essendosi creato alcun vero blocco modernizzatore (quello che il ‘berlusconismo’ non ha saputo essere), e non essendovi neppure alcun sintomo che possa formarsi, qualunque logica sia formale, che sociale, che politologica vorrebbe che, la figlia Marina, per le caratteristiche che ha, subentrasse al padre o, con lo stesso, prendesse la testa delle non-Sinistre, per la frazione di consenso popolare che riuscirà ad avere il centro/centro-sinistra berlusconiano.

Vi fosse qualcosa di meglio, qualcuno potrebbe dire, con qualche plausibilità: “I Berlusconi si facciano da parte ché sono d’ostacolo al meglio.” A parte che, poi, ognuno fa quel che crede e gli elettori, variamente influenzati, e si spera senza troppe frodi elettorali, votano chi preferiscono. I Berlusconi in politica sono ostacolo, per quelli lì, quelli a nome di cui parla Ernesto Galli della Loggia, visto che scrive sulla loro gazzetta, al loro esproprio. Vi ricordate i Rizzoli, ma anche molti altri? I Berlusconi in politica sono d’ostacolo a farsi espropriare, ma pure ad altro. 

Infatti, se Marina Berlusconi non entra in politica, e Silvio Berlusconi sparisce dalla stessa, è molto probabile che l’assalto per la distruzione di Mediaset, non solo dei Berlusconi, continui con più forza, vista l’accelerazione impressa da G.Napolitano alla liquidazione di Silvio Berlusconi. Per il regime mediobancario-predatorio, colpa genetica della Fininvest-Mediaset fu ed è di aver mostrato che un capitalismo competitivo è possibile al di fuori del blocco parassitario-predatorio dell’area Mediobanca.

Per questo, liquidato Craxi, hanno cercato di distruggerla e papparsela i soliti oligarchi predatori che si fanno finanziare le proprie aziende dallo Stato e che hanno prosperato e prosperano di truffe ed evasioni fiscali. È pubblico per gli Agnelli che, giudizialmente coperti, abbiano sistematicamente creato consistentissimi fondi illegali in giro per il mondo. Inoltre si veda il ruolo della finanza di CDB, in Italiozia, e della sua stampa di supporto alla stessa. Ma i casi sono ben più numerosi. È che sono coperti dal regime. 

Di sicuro, stanno ora dossierando su Marina. Quando entra in politica, se vi entra, aprono i soliti fascicoli formali presso le procure di Milano e Palermo, magari pure altrove, per lo sputtanamento mondiale e la sua liquidazione giudiziaria. Della serie: “Marina Berlusconi boss delle mafie mondiali, trafficante di droga, e di violazioni fiscali e societarie etc.” Il solito. E giullari e gazzettieri si scatenano sui media. 

Berlusconi è subentrato al pentapartito, un centro-sinistra, liquidato a seguito del colpo di Stato mediobancario-quirinalizio che inizia con la strage di Capaci (23 maggio 1992), che instaura la dittatura quirinalizia, che continua fino ad oggi con un regime di purghe CC-giudiziario-quirinalizie per controllare il governo formale e lo stesso parlamento ridotto a votificio dei diktat voluti dal Quirinale.

Il colpo di Stato mediobancario-quirinalizio di Capaci, subentra ad un golpe CC-giudiziario in corso di Andreotti, per divenire Presidente della Repubblica. Andreotti viene stoppato con la strage e golpe mediobancario di Capaci. Andreotti voleva instaurare un suo regime personal-burocratico, considerando quella che è la sua base sociale. Su suo ordine alle sue Polizie Segrete CC, inizia la Grande Purga a Milano come intimidazione al PSI di Craxi di cui ha bisogno dei voti per divenire Presidente e sapendo che Craxi gli è invece personalmente avverso. Risolto questo problema, e divenuto Presidente, obiettivo vero di Andreotti è la Mediobanca compradora anglo-americana, che è passata all’opposizione col 1991 (facendo uscire il PRI dal governo Andreotti) e che dunque lui sa essergli avversa. Mediobanca lo sbalza dalla macchina del golpe, se ne impadronisce e la usa per i propri fini.  

Proprio perché Berlusconi subentra, come base sociale ed elettorale, al centro-sinistra DC-PSI, anche se si allarga fino all’ex-MSI (un piccolo e marginale partito – l’ideologia del mussolinismo è comunque di sinistra, social-democratica), lo si può definire di centro-sinistra o, eventualmente, di centro, un centro che guarda a sinistra. Berlusconi, di area PSI-craxiana, dunque social-democratica, usa solo strumentalmente una retorica anti-‘comunista’. Ad ogni modo, tale retorica è tipica di tutte le socialdemocrazie. Non ha una connotazione necessariamente di destra.

Chi in Italiozia è liberal-compradora (liberale per distruggere, non per costruire e progredire) è soprattutto la sinistra. Col golpe di Capaci e l’assalto quirinalizio-CC-giudiziario al centro, viene sfondata del tutto la già traballante economia d’Italiozia. Le privatizzazioni si riducono ad una grande frode e pure costosissima visto che il debito pubblico balza, con la Grande Purga 1992-1993, dal 100% PIL al 130% PIL (rifinanziano le aziende pubbliche prima di regalarle). Settori di potenziale avanguardia e competitivi vengono progressivamente smantellati per via giudiziaria ed amministrativa. Tale è il regime plebiscitario-sinistro della dittatura quirinalizia di Capaci.  

Da un punto di vista politologico, in Italiozia vi è una competizione politico-sociale tra due sinistre, un centro-sinistra berlusconiano, ed il comunismo ultra compradoro braccio armato della dittatura quirinalizio-mediobancaria. Non si capisce chi possa mai avere “i valori della destra”. Forse, chi non c’è. Hanno sfasciato Italiozia proprio grazie a questo sinistrismo voluto dagli Alleati, per Italiozia, a Teheran a fine 1943. Quando la DC, spiccatamente di sinistra cattolica, rischia di far progredire eccessivamente Italiozia con politiche sviluppiste, gli Alleati vanno alla sfondamento di quella DC e, poi, la imbrigliano nell’alleanza con un PSI accentuatamente sotto-sviluppista. 

Ernesto Galli della Loggia, professore di storia, oltre che editorialista del Corriere della Sera, la butta tutta e solo su Berlusconi sì, Berlusconi no. In effetti, la linea politico-sociale del Corriere è far fuori Berlusconi per poter predare ancora meglio e sfondare Italiozia ancora più rapidamente profittandone. 

Disfatto il PdL, o FI (se ricambieranno nome), per fare una ‘destra’ controllata al 100% dalle oligarchie compradore burocratiche e mediobancarie, come lo sono già le sinistre, che cosa ottengono? Pensano solo di poter predare ancora meglio. Non hanno altri programmi.

Fanno scrivere editoriali di copertura agli Ernesto Galli della Loggia, mentre loro pensano solo a predare. Non che non predino già a man bassa. Lo stesso incremento della spesa pubblica e del debito pubblico, che evidenziano uno Stato fuori controllo (oltre che inutile e dannoso), mentre contano che tagliano, lo testimonia. Vedono Berlusconi come un ostacolo a predare ancora di più e più liberamente.


Il dramma di Italiozia, e la ragione del suo sfascio progressivo e della sua marginalizzazione ormai realizzata nella UE, è l’assenza storica di oligarchie sviluppiste (vedi la teoria e pratica del developmental State). Ovvio che le oligarchie predatorie debbano parlare e preoccuparsi d’altro, dei loro gretti affarismi.