Letter from Lhasa, number 346. L'uomo che sussurra ai potenti
by Roberto Abraham Scaruffi
Bisignani, L., and P. Madron, L'uomo che sussurra ai potenti. Trent’anni
di potere in Italia tra miserie, splendori e trame mai confessate,
Chiarelettere, Milano, Italy, 2013.
(Bisignani 2013).
Luigi Bisignani,
Paolo Madron
Siamo qui nel
sottobosco del potere, che è poi il potere stesso, come esso funzioni
realmente. Specificamente, con Bisignani, ci troviamo nel sottobosco del potere
e nel potere andreottiano.
Bisignani banalizza
tutto all’andreottiana che è poi una tecnica per tacere responsabilità
personali del vari protagonisti. Viene suggerito che tutto vada come vada
perché così non poteva non essere. A volte può essere vero, ma solo ai livelli
bassi. In genere, vi sono precise scelte, o non scelte che è egualmente una
scelta, personali, di individui in carne ed ossa.
Di certo vero che
Andreotti non avesse alcuna visione, non almeno come progetto generale. Era lui
quello che raccontava che se si fa un vestito per un gobbo, esso debba essere
colla gobba. La sua strategia era il suo potere personale adattandosi al
contesto dato. Il potere, il governo, sono il potere esercitato tramite le
polizie segrete, che è poi, in genere, di fatto, potere di delinquere per il
puro gusto di delinquere. Questo erano Andreotti e l’andreottismo, non certo
differenti dal togliattian-berlinguerismo, né da altri.
Bisignani
ridicolizza il ruolo di Mediobanca, la corruzione delle oligarchie prostituite
del nord, per sfumare quello dell’andreottismo, cioè della corruzione
burocratica romana. Ad essa corrispondeva la corruzione delle oligarchie della
cosiddetta Galassia del Nord. Al
padrino mafioso Cuccia, direttamente investito dall’Impero, corrispondevano i
padrini mafiosi della DC e cespugli che uscivano dal di-fatto-compromesso
Alleati-Vaticano-StatoItalico. Un padrino istituzionale decisivo, ad un certo
punto e fino al golpe di Capaci, ma pure dopo di esso, visto che
l’operazione-ForzaItalia non se la inventa S.Berlusconi, è G.Andreotti.
L’autore si
sofferma su Cuccia e, specificatamente, quando, col solito Gianni Agnelli come
prosseneta, distrugge il gruppo Ferruzzi, con smembramento e distruzione di
attività. Il tutto con la solita Procura di Milano che cura l’assalto militare-giudiziario.
Il tutto si svolge secondo lo stile mafioso di Enrico Cuccia che è subentrato
alla macchina in corsa lanciata da G.Andreotti quando cerca, è sicuro,
sicurissimo, di divenire Presidente della Repubblica con le sue Polizie Segrete
CC che variamente delinquono per il suo progetto del momento. La Grande Purga
1992-93, con Procure annesse, la lancia G.Andreotti. Colpisce la sua stessa
corrente [dall’assassinio di Lima ai colpi giudiziari agli altri] perché,
ormai, non ne ha più bisogno.
Andreotti sa che
ormai l’Impero ha deciso per la dittatura quirinalizia ed al Quirinale vuole
esserci lui. A Capaci, Mediobanca e l’Impero lo stoppano. A quel punto le sue
Polizie Segrete reagiscono, su suo ordine, con l’arresto di Riina e con lo
stragismo del 1993 che fanno realizzare agli stessi riiniani lasciati in
circolazione, debitamente eterodiretti, manipolati. Intanto, inducono
Berlusconi, con Dell’Utri ed i suoi altri prossimi, a creare FI. No, tutto
questo Bisignani non può dirlo. Resta tutto in sottofondo.
Dal libro emerge
tuttavia la conferma indiretta che Berlusconi è interdetto [solo gli
anglo-americani possono averlo interdetto, tramite la dittatura
Quirinale-Mediobanca] dall’occuparsi di Servizi. Insomma, è interdetto dal
governare. S’arrabattano Gianni Letta e gli altri andreottiani, per cui
Berlusconi mette la faccia, pur in regime di dittatura Quirinale-Mediobanca.
Assistiamo ad un
Giulio Andreotti che scatenò le sue Polizie Segrete CC e la sua Procura di
Milano contro il PSI di Craxi e tutto il sistema politico che finge di non
saperne nulla, anzi non sa nulla [si è convinto di non saperne nulla - tipico
delle operazioni di Polizia Segreta e dei personaggi istituzionali le ordinano,
come dei loro fantaccini sul campo] di quello che sta succedendo, e Bisignani
che gli crede o così finge quando riporta la cosa!!!
Le Polizie Segrete
‘giudiziarie’, cioè CC, manipolano i media col ricatto. Emblematico che siano
state fatte uscire le intercettazioni di conversazioni tra Bisignani ed altri
ma non quelle tra lo stesso ed il suo amico Ferruccio De Bortoli, direttore del
Corriere della Sera che viene fatto scatenare contro Bisignani e la cosiddetta
P4, uno dei tanti colpi lanciati dal blocco Quirinale-Mediobanca contro il
blocco andreottiano. Va anche detto che, ad ogni modo, il Corriere della Sera è una delle gazzette delle Polizie Segrete CC
quirinalizie.
Come tutti i libri,
le testimonianze, su queste vicende, uno capisce quello che può sulla base di
quello già conosce ed aggiunge nuove conoscenze sulla stessa base.
Bisignani, L., and P. Madron, L'uomo che sussurra ai potenti. Trent’anni
di potere in Italia tra miserie, splendori e trame mai confessate,
Chiarelettere, Milano, Italy, 2013.