17 May 2014

Letter from Lhasa, number 346.
L'uomo che sussurra ai potenti

Letter from Lhasa, number 346. L'uomo che sussurra ai potenti
by Roberto Abraham Scaruffi

Bisignani, L., and P. Madron, L'uomo che sussurra ai potenti. Trent’anni di potere in Italia tra miserie, splendori e trame mai confessate, Chiarelettere, Milano, Italy, 2013.
(Bisignani 2013).
Luigi Bisignani,
Paolo Madron


Siamo qui nel sottobosco del potere, che è poi il potere stesso, come esso funzioni realmente. Specificamente, con Bisignani, ci troviamo nel sottobosco del potere e nel potere andreottiano.

Bisignani banalizza tutto all’andreottiana che è poi una tecnica per tacere responsabilità personali del vari protagonisti. Viene suggerito che tutto vada come vada perché così non poteva non essere. A volte può essere vero, ma solo ai livelli bassi. In genere, vi sono precise scelte, o non scelte che è egualmente una scelta, personali, di individui in carne ed ossa.

Di certo vero che Andreotti non avesse alcuna visione, non almeno come progetto generale. Era lui quello che raccontava che se si fa un vestito per un gobbo, esso debba essere colla gobba. La sua strategia era il suo potere personale adattandosi al contesto dato. Il potere, il governo, sono il potere esercitato tramite le polizie segrete, che è poi, in genere, di fatto, potere di delinquere per il puro gusto di delinquere. Questo erano Andreotti e l’andreottismo, non certo differenti dal togliattian-berlinguerismo, né da altri.

Bisignani ridicolizza il ruolo di Mediobanca, la corruzione delle oligarchie prostituite del nord, per sfumare quello dell’andreottismo, cioè della corruzione burocratica romana. Ad essa corrispondeva la corruzione delle oligarchie della cosiddetta Galassia del Nord. Al padrino mafioso Cuccia, direttamente investito dall’Impero, corrispondevano i padrini mafiosi della DC e cespugli che uscivano dal di-fatto-compromesso Alleati-Vaticano-StatoItalico. Un padrino istituzionale decisivo, ad un certo punto e fino al golpe di Capaci, ma pure dopo di esso, visto che l’operazione-ForzaItalia non se la inventa S.Berlusconi, è G.Andreotti.

L’autore si sofferma su Cuccia e, specificatamente, quando, col solito Gianni Agnelli come prosseneta, distrugge il gruppo Ferruzzi, con smembramento e distruzione di attività. Il tutto con la solita Procura di Milano che cura l’assalto militare-giudiziario. Il tutto si svolge secondo lo stile mafioso di Enrico Cuccia che è subentrato alla macchina in corsa lanciata da G.Andreotti quando cerca, è sicuro, sicurissimo, di divenire Presidente della Repubblica con le sue Polizie Segrete CC che variamente delinquono per il suo progetto del momento. La Grande Purga 1992-93, con Procure annesse, la lancia G.Andreotti. Colpisce la sua stessa corrente [dall’assassinio di Lima ai colpi giudiziari agli altri] perché, ormai, non ne ha più bisogno.

Andreotti sa che ormai l’Impero ha deciso per la dittatura quirinalizia ed al Quirinale vuole esserci lui. A Capaci, Mediobanca e l’Impero lo stoppano. A quel punto le sue Polizie Segrete reagiscono, su suo ordine, con l’arresto di Riina e con lo stragismo del 1993 che fanno realizzare agli stessi riiniani lasciati in circolazione, debitamente eterodiretti, manipolati. Intanto, inducono Berlusconi, con Dell’Utri ed i suoi altri prossimi, a creare FI. No, tutto questo Bisignani non può dirlo. Resta tutto in sottofondo.  

Dal libro emerge tuttavia la conferma indiretta che Berlusconi è interdetto [solo gli anglo-americani possono averlo interdetto, tramite la dittatura Quirinale-Mediobanca] dall’occuparsi di Servizi. Insomma, è interdetto dal governare. S’arrabattano Gianni Letta e gli altri andreottiani, per cui Berlusconi mette la faccia, pur in regime di dittatura Quirinale-Mediobanca.

Assistiamo ad un Giulio Andreotti che scatenò le sue Polizie Segrete CC e la sua Procura di Milano contro il PSI di Craxi e tutto il sistema politico che finge di non saperne nulla, anzi non sa nulla [si è convinto di non saperne nulla - tipico delle operazioni di Polizia Segreta e dei personaggi istituzionali le ordinano, come dei loro fantaccini sul campo] di quello che sta succedendo, e Bisignani che gli crede o così finge quando riporta la cosa!!!

Le Polizie Segrete ‘giudiziarie’, cioè CC, manipolano i media col ricatto. Emblematico che siano state fatte uscire le intercettazioni di conversazioni tra Bisignani ed altri ma non quelle tra lo stesso ed il suo amico Ferruccio De Bortoli, direttore del Corriere della Sera che viene fatto scatenare contro Bisignani e la cosiddetta P4, uno dei tanti colpi lanciati dal blocco Quirinale-Mediobanca contro il blocco andreottiano. Va anche detto che, ad ogni modo, il Corriere della Sera è una delle gazzette delle Polizie Segrete CC quirinalizie.

Come tutti i libri, le testimonianze, su queste vicende, uno capisce quello che può sulla base di quello già conosce ed aggiunge nuove conoscenze sulla stessa base.



Bisignani, L., and P. Madron, L'uomo che sussurra ai potenti. Trent’anni di potere in Italia tra miserie, splendori e trame mai confessate, Chiarelettere, Milano, Italy, 2013.