Letter from Lhasa, number 311. Il Potere del Numero Sei
by Roberto Abraham Scaruffi
Lore, P., Il Potere del Numero Sei, Editrice Nord,
Italy, 2012.
(Lore 2012).
Pittacus Lore
Un’astronave ne
ha portati sulla terra diciotto, nove + nove, i numerati ed i loro assistenti,
nove Garde e nove Cêpan. La stessa dovrebbe riportarli indietro. Ora è nascosta
da qualche parte sulla terra. I nove si sono celati in luoghi differenti del
pianeta, ciascuno con relativo assistente. Hanno facoltà speciali, le eredità,
che appaiono e si sviluppano col tempo. Ciascuno ha uno scrigno, da aprire un
giorno, con cose misteriose in esso che danno ulteriori poteri.
Si scopre poi che
v’è stata un’ulteriore astronave, forse con una quindicina di ‘chimere’ e tre
Cêpan, di sicuro con una neonata, forse con altri.
I Mogadorian
danno la caccia ai nove per ucciderli e ne hanno già uccisi tre. L’uno, il due
ed il tre, dato che possono ucciderli in modo sequenziale, secondo il numero
ciascuno di loro è. I relativi assistenti sono pronti ad immolarsi per
proteggere il relativo numerato.
“Pittacus Lore è
il capo degli Antenati, gli anziani che governavano il pianeta Lorien prima
della sua distruzione. Vive sulla Terra da dodici anni, preparandosi per la
guerra che deciderà il destino dei Nove e, con loro, quello dell’intera
umanità. Nessuno sa dove viva.”
Nello scrigno vi
sono oggetti che danno altri poteri aggiuntivi quando uno è pronto. Poteri
esterni e reificati, predisposti da qualcun altro.
La storia si
sviluppa come in un film d’azione hollywoodiano Soliti pochi buoni contro un
mare sterminato di cattivi. La fine è aperta. È una serie di libri. I buoni si
stanno raggruppando forse per lo scontro finale.
Stona il richiamo
ad incantesimi, per soggetti provenienti da una civilizzazione superiore. L’autore
non riesce evidentemente a costruire un magico meno banale. Gli
allenamenti/preparazione sono lasciati relativamente sul vago. Macchinosa la
faccenda dello scrigno con materiali ed oggetti che danno poteri speciali.
Misterioso da dove arrivino i fondi se non si dice come eventuali poteri
speciali permettano di accedere a, alias
sottrarre da qualche parte, denaro e simili. Tipico comunque della filmografia
hollywoodiana che eroi ed antieroi dispongano di mezzi illimitati. I dialoghi
sono spesso da bar. Si poteva combinare la spontaneità adolescenziale di taluni
protagonisti con qualche profonda conoscenza originale od innata. No, l’autore
s’inventa solo il pianeta di buoni perché di sconfitti e sterminati, e di
cattivi che sono tali solo perché vogliono uccidere la residua pattuglia di
buoni in cerca di rivalsa. Non si capisce perché abbiano lasciato andar via (così
sembrerebbe...) la pattuglia di residui buoni che hanno come sola missione
quella di sterminare i numerosissimi cattivi che hanno segretamente colonizzato
pure zone della terra, o comunque creato basi in esse. Il tutto sembra più
concentrato sull’azione mentre manca un qualunque spessore culturale e
psicologico. Il mito, un po’ ridicolo, del libro magico è qui sostituito dallo
scrigno di oggetti variamente magici. Un semplice cambio formale.
Lore, P., Il Potere del Numero Sei, Editrice Nord,
Italy, 2012.