13 April 2012

Letter from Lhasa, number 268. Adriano Sofri ripuntualizza tutto ...quasi!

Letter from Lhasa, number 268. Adriano Sofri ripuntualizza tutto ...quasi! 
by Roberto Abraham Scaruffi

Sofri, A., 43 Anni. Piazza Fontana, un libro, un film, 2012.
(Sofri 2012).
Adriano Sofri


All’ultimo interrogatorio, o quel che era, di Pinelli vi era il tenente dei CC Savino Lograno. “Riferì di aver assistito all’ultima parte, dalla soglia, anche il brigadiere dei carabinieri Attilio Sarti.” (Sofri 2012, 127).

Esemplare la testimonianza di Pasquale Valitutti, l’unico vero testimone, dal corridoio, di ciò poteva star accadendo nella stanza dove Pinelli era, oltre che di ciò i poliziotti dicono a caldo dopo il volo. Sofri lo riporta (Sofri 2012, 128). Valitutti sbugiarda chi dice Calabresi fosse altrove e distante. Valitutti vede il corridoio da cui si transita, se dalla stanza di Calabresi si va altrove. In teoria, Calabresi poteva anche essere fuori dalla porta del suo ufficio, ma non andato altrove e distante. Lo stesso Calabresi dice a Valitutti che stava scherzando con Pinelli quando lo stesso ‘cadde’. Scherzi da finestra...  

Sofri è un logico. Per cui conclude pudicamente sul punto: “La testimonianza di Valitutti, mai mutata, è l’unica che non provenga dalla polizia, e l’argomento più forte per dubitare che Calabresi fosse uscito dal suo ufficio al momento della caduta di Pinelli. Dopo la quale, Valitutti verrà rilasciato senza nemmeno essere più interrogato.” (Sofri 2012, 129)

Sofri è anche un polemista raffinato. Gerardo D’Ambrosio è quello che è. Già usciva piuttosto male dai ‘controlli’ di Sofri, che dà l’affondo:
“Curiosamente, in un’intervista del 2002 al giornalista Michele Brambilla, la memoria tradisce il giudice Gerardo D’Ambrosio fino a fargli dire: “Ottenni un’altra prova dell’innocenza di Calabresi”. “Quale?” “La testimonianza di uno degli anarchici fermati, Pasquale Valitutti: aveva visto Calabresi uscire dalla sua stanza prima che Pinelli cadesse”. Valitutti aveva detto esattamente l’opposto: di non averlo visto uscire. Un lapsus: niente di male. Ma se D’Ambrosio, ingannato dalla memoria, dà una simile importanza – la chiama addirittura prova – all’affermazione di Valitutti di aver visto Calabresi uscire, ne dovrà dare altrettanta all’affermazione effettiva di Valitutti, di non averlo visto uscire.”
(Sofri 2012, 128)

Vediamo ciò che si può inferire dalla testimonianza di Valitutti (incluso quel “Calabresi mi ha detto che stavano parlando scherzosamente del Pietro Valpreda, facendomi chiaramente capire che era nella stanza nel momento in cui Pinelli cascò. Inoltre mi hanno detto che Pinelli era un delinquente, aveva le mani in pasta dappertutto e sapeva molte cose degli attentati del 25 aprile. Queste cose mi sono state dette da Panessa e Calabresi mentre altri poliziotti mi tenevano fermo su una sedia pochi minuti dopo il fatto di Pinelli.”), combinandola su come operino le Polizie Segrete CC ed altre.

Valitutti è solo il testimone del corridoio, l’unico testimone indipendente.

Le procedure di Stato sono quelle che sono anche per pazzie e crimini di Stato, stragi incluse.

Istituzioni chiave, governo formale e/o Quirinale compradori dell’epoca (oggi, dopo il golpe del 1992-Capaci sarebbe solo il Quirinale, col governo formale come pura appendice esecutiva o tenuto all’oscuro), ordinano anche la strage di Piazza Fontana, tramite Polizie Segrete CC-NATO.

Le Polizie Segrete possono essere militari o meno ed esistono pressoché presso tutti i corpi armati. Compito istituzionale delle Polizie Segrete è tanto commettere che coprire crimini e pazzie di Stato.

Ciò che contraddistingue, caratterizza, una Polizia Segreta sono tesserini/poteri/regolamenti. Ha il potere di commettere crimini e pazzie, e di indurre e coprire altri li commettano sul campo, oltre che attivare altri apparati e privati per tali crimini e pazzie di Stato. Una Polizia Segreta può dar ordini alla magistratura, bloccare o promuovere indagini o ‘indagini’, falsificare tutto e tutti. Tutte le Polizie Segrete sono sotto stretto controllo istituzionale, per quanto abbondino le corruzioni ed inettitudini personali. Una cosa sono corruzioni ed inettitudini personali, altra cosa ‘deviazioni’ e ‘deviati’ che NON possono assolutamente esistere, se non in situazioni particolarissime, cioè quasi mai e su cose secondarie.

In Italia, ‘lo Stato’ viene identificato, non a torto visto la storia italica, coi CC, già arma dell'esercito, ora FA autonoma come Esercito, Marina, Aviazione, seppur, da sempre, con compiti ben più vasti e non solo militari-militari.

Infatti. Le Polizie Segrete CC-NATO, con procure annesse, sono ‘lo Stato’, lo Stato reale sul terreno, sul campo. I CC, o sue strutture specializzate, sono la prima Polizia Segreta o le prime Polizie Segrete. Ciò, in generale. In ogni momento specifico, la Polizia Segreta principale per una certa operazione è quella attivata per la stessa. Può essere anche una Polizia Segreta della GdF (l’unica, o quasi forse, polizia fiscale mondiale che sia un corpo militare; altra atipicità, pur tipicissima nel contesto dato, italica; ...non le scemenze, le ‘anormalità’, D’Alemiche), non necessariamente dei CC. Le istituzioni, l’istituzione se il motore è un centralizzatore prudente, spietato e freddo, un Andreotti ad esempio, chiama un ufficiale e gli dice nel modo più stringato che debba fare. ‘Bisogna che Moro non arrivi alle presidenziali d’autunno od inverno.’, ‘OK a questa destabilizzazione... ...mi riferisca...’, ‘Quel Pecorelli, quel Dalla Chiesa, pure quegli altri... ...non possono continuare a violare il Segreto di Stato sull’operazione Moro...’, ‘È il momento che il tale giuslavorista, coi suoi sponsor nel governo, la smetta di pensare di poter fare chissà cosa...’ Magari l’ufficiale domanda: ‘Dobbiamo colpire i suoi sponsor nel governo o solo lui?’ ...‘No, no, basta rimuovere lui... ...Che serva di lezione!’

Quando Pinelli cade vi sono due CC, non due artiglieri, o finanzieri o vigili urbani, con la PS. I CC sono lì a controllare che la PS faccia ciò è stato essa ordinato dalla Polizia Segreta CC su ordini governativi.

12 dicembre 1969. Nel momento, v’è il II Governo Rumor (05.08.1969 - 27.03.1970), governo DC, Presidente del Consiglio Mariano Rumor, Vicepresidente del Consiglio Paolo Emilio Taviani, vari sottosegretari alla Presidenza del Consiglio, Luigi Gui alla Difesa, Franco Restivo all’Interno, con vari sottosegretari tra cui Cossiga (che poi farà rapida carriera) alla Difesa. Presidente della Repubblica (1964-1971) è Giuseppe Saragat. La Regina britannica è sempre la stessa. Presidente degli USA è Richard Nixon. Senza le firme della varie istituzioni italiche interessate e senza copertura NATO, nessuna Polizia Segreta CC o altra organizza destabilizzazioni clamorose. Bombe carta, stragi, scontri di piazza, inondare le strade di droghe, taglieggiamenti, ‘mafie’ etc. Non è che un ufficiale di Polizia Segreta ed il relativo ufficio decidano loro il ‘livello dello scontro’. È ‘la politica’, le istituzioni in carica, che devono dare direttive precise.

Governi e Presidenti cambiano, ma i programmi continuano. O, se mancano le firme, o si interrompe il programma stragista, o altro, o si cambiano ministri e sottosegretari etc. competenti. Anche il Parlamento, in alcune sue istituzioni chiave, è perfettamente informato. Che poi le cose non siano raccontate a chi non direttamente coinvolto e/o che tutti facciano finta di non sapere o vendano le balle delle forze oscure ed esterne, fa parte del teatrino politico di pazzi arrivati al potere o sulla soglia del potere o di un qualche potere. Uno andasse a dire certe cose lo internerebbero... ‘Ha avuto un crollo nervoso. Delira. Figuratevi se noi facciamo tali cose!’ E chi si vuole rovinare la carriera od anche solo i benefici anche solo delle soglie del potere e la pensione?

Dunque, le istituzioni compradore (altre non ve ne sono in aree compradore!) ordinano. I CC eseguono. I CC coprono. I ‘fascisti’ dei CC mettono le bombe quel giorno, ed eventuali altri eseguano le stragi dei CC-NATO-istituzioni, sono TUTTI coperti e, se in pericolo di esser scoperti, fatti espatriare ed arricchire all’estero con assistenza ‘NATO’ & anglo-americana.

Provate voi a fuggire ed a fare fortuna in Giappone, Canada, Nicaragua o Brasile etc se avete conti aperti con Polizie Segrete e siete moralmente puliti! Un giochetto da ragazzi fuggirvi e restarvi, e con gran conforto, se avete assistenza CC e ‘NATO’.

Ufficiali deviati?! Li avrebbero ritrovati con una pallottola nella testa o improvvisamente deceduti di ‘morte naturale’. No, non ci sono deviati. Se qualcuno lo hanno poi rovinato fu perché deviò quando arrestò Riina mentre l’ordine quirinalizio era di proteggerlo. Lotte Quirinale-andreottiani, quando l’andreottismo, con Capaci del Quirinale[spadoliniano]-Mediobanca, era la parte perdente pur ancora forte in settori dei CC ed altrove. Appunto. Sono contingenze particolari in fasi molto particolari, di mutamento radicale della Costituzione materiale.

L’ordine del 1969, ancora più decisamente col 12/12, è la ‘pista anarchica’. Pinelli deve essere accusato del 12/12 od almeno di altre cose per poi legarlo, per assonanza al 12/12, e tramite lui, vero anarchico, montare la ‘pista anarchica’ e da essa quella della sinistra cosiddetta extra-parlamentare. Della serie: ‘Ma con chi vi siete messi!’ Anche al PCI sarebbe andata bene, se l’avessero montata bene, cosa i CC stragisti non riuscirono a fare.

I CC danno l’ordine alla PS di montare la ‘pista anarchica’. ‘Abbiamo informazioni sicurissime che...’ Le Polizie Segrete operano tramite interfacce. Le stragi ed i terrorismi le e li realizzano con neri, rossi o altri colori od incolori. La ‘pista anarchica’ la deve montare la PS visto che ‘i fascisti’ dei CC non sono eterodiretti ma vi sono, in posizione di comando, ‘fascisti’ agenti diretti dei CC stragisti. In un caso del genere, il CC stragista necessita ancor più che d’ordinario dell’interfaccia della PS.

Errore tecnico. I CC avrebbero dovuto creare un movimento anarco-stragista, non usare dei ‘fasci’ dei CC con la PS che monta artificiosamente casi contro anarchici. ...Occorre tempo... Le montature a volte reggono, altre no. Lì, non ressero. Anzi! Quando i CC monteranno il terrorismo rosso opereranno decisamente meglio. Figuriamoci se avessero accollato ad immaginari rossi dei crimini di fascisti dei CC. No, montano un terrorismo rosso ed eterodiretto, non di agenti diretti dei CC. Gli agenti dei CC influenzano ed orientano, su ordini istituzionali, ma in posizioni di commando formale e di esecuzione ci sono, almeno in apparenza, compagnuzzi convinti di fare la storia. ...Dei Sofri, anche se Adriano Sofri, troppo intelligente, rifugge dal terrorismo e si inventa la LC delle femministe. Della serie: ‘Fate sesso. Non ammazzamenti’. I CC non gliela perdoneranno. Già si pregustavano una LC che passava alla ‘lotta armata’ come PotOp, non dei già-lottacontinuisti che passano all’insurrezione, cosa differente da una LC che, in blocco, passa a.

Vi sono differenze tecniche fra l’eterodiretto e l’agente diretto. Un eterodiretto, un Moretti magari, non si rende neppure del tutto conto o non si rende affatto conto, all’inizio, o per un po’ od a lungo, e viene infine arrestato, se gli va bene, e si fa decenni di galera. Un agente diretto dei CC, chessò uno Zorzi o qualcuno di Via Fani, se non riescono a tenerlo coperto al 100%, lo fanno espatriare e, con assistenza NATO ed anglo-americana, i CC fanno avere asilo e bella o buona vita all’estero. Lo stesso fanno coi ‘mafiosi’ dei CC. Se, poi, qualche istituzione revoca la copertura, li fanno cadere, talvolta.

Sofri, l’analista Sofri, non si avventura su questa strada che è il contesto vero, non quello degli ilari Ilari fatto di ‘storici’ ritagli di giornali ...robetta da agitprop para-CC da Commissioni Stragi. Non è neppure il semplicistico contesto del ‘c’abbiamo provato’. Provato a far cosa?!

Anzi, Sofri dice chiaramente, in un grido di dolore, che lui non fu agito ma agì. Dice che rigetta l’ipotesi di un contesto che determina, almeno in parte, o spesso in gran parte, o del tutto, chi agisce: “Tutto quello che avvenne allora, tutto quello per cui la sua generazione pensò di battersi, fu giocato sopra la testa sua e della sua generazione da poteri troppo forti e ubiqui. Una piovra, diciamo. Io non sono d’accordo. Se fosse stato davvero così, se tutti, nelle fabbriche, nelle strade, nelle università, nelle galere, fossimo stati giocati da quell’onnipotenza tenebrosa, allora saremmo privati di tutto, anche dei nostri errori e delle nostre colpe.” (Sofri 2012, 110).

L’onnipotenza tenebrosa è il principio di realtà, non il manipolatore assoluto impossibile. Certo che c’è chi manipola, ma solo perché non può essere altrimenti, a grandi linee. C’è chi dà i soldi per pacchi di giornali magari invenduti ed invendibili, chi orienta politiche editoriali, chi crea mode. O che non dà i soldi e non crea altre mode. Si chiama industria pubblicitaria, di cui gli Stati imperiali od imperialisti sono maestri. Veramente disarmante dimenticarsene in nome di un ‘ma non posso credere che non potessero non mettercelo in quel posto’. Eddai, accontentati che magari ti sei divertito, almeno un po’ od in certi contesti o che comunque avevi l’illusione di far quel che volevi, ...più o meno!

I gridi di dolore non sono mai grandi argomenti logici, storici, scientifici. Sono patetiche suppliche. Illusioni. Appunto. Sofri si scioglie come in un pianto del tipo: ‘Ma allora ci hanno fottuto al 100%’. Se a lui hanno attribuito un omicidio CC-zorziano (cosa che solo lui può sapere; io dico che glielo hanno attribuito i CC per chiudere il caso di un omicidio loro; non ce lo vedo lui ad ordinare un omicidio, non perché non ne fosse capace; ...ma perché non era così stupido!), non lo avranno fottuto al 100% ma pur sempre in percentuale elevata. Anche lì, lui preferì la difesa logico tecnica, se qualcosa non mi è sfuggito. In effetti non conosco i dettagli minutissimi. Ma da molte cose che lui stesso disse e scrisse la sua fu una difesa tecnica. Non che dovesse essere ‘politica’. Ma in una difesa sui fatti, nessuno può dire se uno sia stato il mandante di uno dice lo sia stato, come nessuno può dire che donne bionde od altri dei primi ‘accertamenti’ fossero errati ed invece vi fosse il frittellaio campano (come lui stesso si auto-accusò, come autista della coppia, ...un’altra teoria dei doppi?) con un pretoriano di fiducia (che invece non ‘confessò’) del Sofri stesso.

Non che una difesa politica sarebbe stata meglio. Neri, rossi e mafiosi sono tutti variamente usati e capeggiati ‘dallo Stato’. Certo, che poi il singolo fa quel che crede o crede di fare quel che crede. Non che un cretinotto o magnaccia di una Polizia Segreta sia, in sé, un grande manipolatore della storia. Non so se La Storia esista, dunque neppure mi torna che essa abbia dei manipolatori. Tuttavia, è con campagne mediatiche ed operazioni sporche o meno che si crea il contesto. Nulla succede per caso, se non qualche dettaglio secondario.

Che un operaio ‘lotti’ anziché andare a scuole serali, od aprirsi un negozio o laboratorio, certo è molto coreografico, ma poi un proletario povero resta tale ed un Sofri pure resta quello era prima, sebbene al Sofri-Sofri sia capitato un macigno sulla testa creato, e non per caso, da un ufficiale dei CC che passava la notte con un Marino. Inventiamo ma non troppo: “Ti fai la galera per rapine e poi ti facciamo la terra bruciata sì che puoi vivere di elemosine fuori dalla chiesa, ...se vivi. Oppure ‘confessi’ che facevi l’autista del pretoriano di Sofri e su mandato del Sofri & Co. stesso?” Voi che avreste fatto? Io mi sarei messo a dormire. Marino, invece, non dormiva più. Prima gli hanno prospettato la cosa, settimane o mesi prima. ‘Dai, parla in giro che hai una cosa grossa sulla coscienza ed, infine, ‘confessa’...’ Poi, siccome non si decideva, lo hanno messo in cella. O la galera per le rapine, o impunità e soldi. E lo hanno preparato per la confessione formale al procuratore dei CC. ‘Ecco bravo. L’azione penale è obbligatoria, certo. Ma, se accusi Sofri & Co., il procuratore, anzi noi buttiamo via tutto!, non si preoccupa delle tue rapine. ...Sciocchezze. Che vuoi siano un po’ di rapine, ...se ci aiuti contro Sofri & Co.! ...Abbiamo informazioni sicure che loro abbiano fatto quella cosa... ...Solo non sappiamo chi fosse l’autista... ...Ecco pensaci... In fondo, devi solo dire la verità! Non ti chiederemmo mai di mentire... ...Noi abbiamo informazioni sicurissime che proprio quelli siano i colpevoli... ...Ci manca solo l’autista...’

‘Grazie’ alle lotte, in Italiozia vi sono tuttora ai salari più bassi delle aree almeno statisticamente sviluppate. Dove non lottavano, o senza chiassate, hanno salari alti. Non che i salari dipendano dalle lotte. Dipendono da altre cose. Certo, col luddismo non produci salari più alti. In fondo, lo stesso Sofri, non che sia colpa sua, è stato duramente colpito con la montatura (Marino è stato coltivato da un ufficiale dei CC in un momento in cui era particolarmente ricattabile, non identificato con una qualche indagine). Avrebbero dovuto premiarlo dato che con le sue, e d’altri, minchiate luddiste contro le ristrutturazioni, cioè contro la modernizzazione, i salari, anche i salari, siano restati bassi. O alzi la produttività del lavoro con la tecnologia o ti rifai con salari inferiori. Vi sono anche fattori di efficienza-inefficienza dello Stato dunque di tassazione e servizi e loro qualità o non qualità. Se invece che dare la medaglia dei bassi salari a Sofri, lo hanno colpito non è stato per le ‘lotte’ funzionali al mantenimento dell’arretratezza relativa del capitalismo italiano. È stato per la sua LC delle scopate, pur dopo fasi estremiste ma non insurrezionaliste, anziché farla passare alla ‘lotta armata’ come i CC avrebbero volute quando ‘il governo’-NATO pretendeva il terrorismo ‘rosso’ di massa. Ed LC era una vera organizzazione di massa perfetta per quelle cose. Sofri, invece, contraddisse i CC-NATO.        

Non che altrove non succeda lo stesso, anche se magari non lo fanno così platealmente... Ma Sofri, con la sua lunga esperienza militante di base e di vertice, verticissimo, ed allo stesso tempo ed anche, un po’, o molto, per il ‘caso Calabresi’, nei tribunali, non li ha mai notati i procuratori (i commissari politici dei CC, se non avvocati d’accusa dei CC) e gli essi ufficiali dei CC in divisa andare a parlare coi giudici, le figure ufficialmente terze del processo? Gli stessi ufficiali dei CC, massicciamente presenti nelle aule e nel retro dei tribunali soprattutto per  processi più politici (siano essi di militanti et similia o ‘di mafia’), Sofri che pensa ci stiano a fare? Ad occuparsi della ‘sicurezza’? A perdere tempo? Sono una coreografia certo, ma tutt’altro che vuota. Con la corografia, affermano che le sentenze sono loro che le fanno. Del resto, sono loro che sovrintendono alle indagini, con Procure al seguito. Anche se le indagini possono essere affidate a GdF, PS o vigili urbani od altri, alla fine, se sono questioni di Stato, un ufficiale della Polizia Segreta CC, od anche di altra, può contattare o far contattare l’investigatore per comunicare: “Abbiamo informazioni sicurissime che...”. E l’investigatore deve credere all’ufficiale della Polizia Segreta mandato dalle istituzioni hanno ordinato una certa operazione. Le prove si inventano come si possono far sparire. Certo, giudici possono contraddire i CC o chi sia in carico per una certa operazione, ma poi che può succedere loro? Idem militari o funzionari di altri corpi, o degli stessi CC ma di altre strutture del corpo, dell’Arma (che ora è una FA delle FFAA, la prima FFAA vista la pluralità di compiti e di poteri, oltre che il numero dei militari).

Dalla testimonianza di Valitutti (se esatta, nella sua semplicità e scarnezza, ma nessuno sembra mai averla davvero contestata), oltre che da altri elementi, e da pre-conoscenze, ci si trova di fronte ad un quadro abbastanza chiaro, su Pinelli e connessi che è un po’ il centro di questo ultimo libro di Sofri in difesa della verità o di una certa verità, differente da altre, ‘ufficiali’ o d’altri, che in effetti sembrano proprio non reggere.

V’è una delle solite operazioni di una Polizia Segreta CC, su mandato istituzionale, che ad un certo punto produce la strage di Piazza Fontana. Fu casuale, un errore, come suggerito o fatto suggerire da varie fonti? È possibile, ma vista la campagna CC-diStato in corso allora o ci si trova di fronte ad una campagna stragista o ad una campagna che ad un certo punto diviene stragista. La strage di Piazza Fontana è seguita da altre da parte degli stessi ‘fascisti’ dei CC poi in vario modo coperti e salvati dallo Stato, per cui, se qualcuno degli stessi poteva essere eterodiretto, un po’ tutti sapevano di essere coperti, anche se taluni più ed altri meno. Già nel terrorismo di massa poi rosso, ed anche nel nero, successivo prevale invece più, sembrerebbe, l’elemento dell’etero-direzione che degli agenti diretti, infiltrati o reclutati o forniti, che pur vi sono e nei momenti e posizioni chiave. Moretti poteva non sapere, all’inizio, di lavorare per Andreotti che voleva divenire Presidente della Repubblica al posto di Moro. Certo non lo sapevano moltissimi dei suoi. Uno Zorzi e molti altri neri lo sapevano che lavoravano per i CC-NATO stragisti, che non erano altro che le ‘moderate’ istituzioni DC, DC-PCI, e del centro-sinistra d’allora, NON un fantomatico ‘oltranzismo atlantico’. Oltranzismo di che e di chi? Lo stragismo (come altro terrorismo e le ‘mafie’) è il funzionamento normale delle istituzioni ‘moderate’ in molti periodi ed aree. Sono politiche del centro. Gli estremismi e gli estremisti si fabbricano. Il populista Sofri può essere stato felice, e operai ed altri con lui, a spendersi in cortei e ‘lotte dure’. I salari più bassi dell’occidente ed uno degli Stati più scassati ne sono le conseguenze volute dal sistema compradoro che creava i rossi per creare i neri ed i neri per creare i rossi, e poi i massacri, i terrorismi e che, ancora più da sempre, aveva creato e gestito ‘le mafie’. Ma non è un fantomatico ed astratto sistema. Sono i partiti ‘moderati’, ed inevitabilmente compradori in Italiozia, che sottoscrivono le destabilizzazioni permanenti e le fanno implementare dai CC ed altri corpi militari e civili. Non esistono centrali occulte. Sono occulte solo per chi non le voglia vedere. 

E non si pensi che il ’68 nasca dal nulla, per cui ‘lo Stato’, ‘il sistema’, si attivi contro di esso. Si creano il ’68 ed il ’69 per giustificare il ‘terrorismo fascista’ dei CC. E si crea il ‘terrorismo fascista’ dei CC per farlo scontrare con ‘l’insurrezione operaia e studentesca’ il sistema stesso provoca. Sono politiche sistemiche, politiche coscienti di sottosviluppo, che creano insurrezioni od emergenze operaie e studentesche. Esse non nascono dal nulla, né conducono a nulla. Non fanno la storia, o la fanno solo come chiassate. Se modernizzi, l’operaio è ben pagato e pensa solo a far più soldi. Se imposti politiche di modernizzazione accelerata, lo studente pensa a studiare e poi a far soldi, non ‘a lottare contro’. Se crei il centro-sinistra con un PSI para-PCI fai una scelta di sottosviluppo. ‘Le lotte’ che scassano ne sono una conseguenza, de tutto voluta, che crea ancor più sottosviluppo, non una reazione modernizzatrice al sottosviluppo. Il ’68 ed il ’69, come il seguito ed i precedenti, hanno connotazioni luddiste. Il populista Sofri non può dirlo. Dalle scemenza panzieriane, alle idiozie m-l, a tutto il resto... ...chi pensa a costruire qualcosa per sé o per gli altri resta lontano dalle ‘lotte’. Certo, anche tra chi ‘lotta’ c’è chi se lo fa fruttare, ...per sé! Sebbene la famiglia, dunque le connessioni, porti più a migliori posizioni, anche nei gruppetti, che l’essere dei gran ‘lottatori’.  

Sofri, e molti con lui, si ribella ad una banale e naturale analisi delle cose con quegli usuali strazianti: ‘Ma allora io non sono nulla, non sono responsabile neppure dei miei errori e delle mie sconfitte?’

I movimenti si creano con campagne propagandistiche e con politiche. Chi controlla i mezzi di propaganda controlla le menti ed i cuori delle persone. Li determina in gran parte. Chi controlla le politiche può decidere per politiche sviluppiste o sottosviluppiste od altre, dunque creare movimenti, o movimenti di chi lavora o quelli delle chiassate.     

L’implosione del centrismo (per insufficienti determinazione e coraggio sviluppisti, non perché ‘centrismo’) ed il centro-sinistra sono l’abbandono di politiche sviluppiste (la continuazione di certo limitato sviluppismo ‘fascista’) e l’implementazione attiva di politiche sotto-sviluppiste. Irrilevante, come effetti, le abbia ordinate Londra di fronte al miracolo economico italico degli anni ’50 o fossero prodotto della stupidità italiotica. In un’area geneticamente compradora, conta più Londra di eventuale stupidità delle proprie oligarchie compradore, dunque non decidenti nulla in maniera indipendente. Ma v’è ovviamente una qualche interazione. Aree compradore del mondo sono divenute avanguardie tecnologiche, mentre altre si limitano a vivacchiare ai confine del mondo sviluppato. Questioni di storia. Ma, poi, ‘la storia’ sono le oligarchie delle varie aree, dei vari Stati. C’è chi sfrutta occasioni mentre c’è chi si fa fregare rinunciando ad opportunità.  

La valutazione degli effetti non cambia. Può essere una questione storica e/o etica, l’analisi delle determinanti. Idem rispetto al grido straziante: ‘Ma allora non è servito a nulla, se eravamo tutti manipolati.’ Esiste la manipolazione. Sempre difficile e spesso inutile personificare il manipolante, sebbene vi siano gli interessi che manipolano il mondo e le sue singole parti a tutti i livelli. Che poi Taiwan sia potenza tecnologica e l’Olivetti affondata da sinistre-sindacati e non solo, o che qualcuno mandi ‘i giudici’ milanesi ed altri a sfasciare punte di eccellenza della chimica ed altri, etc etc, ciò dipende da come i manipolati interagiscano coi manipolanti.  I ‘lottatori’ esistono perché qualcuno paga letteratura, centri di propaganda, e li lascia ‘lottare’. Chi ‘lotti’ è sempre oggettivamente più manipolato di chi pensi ed operi per il proprio tornaconto personale. È una legge storico-sociologica. Le ‘minoranze attive’ sono in realtà usate per meglio manipolare le maggioranze silenziose. ‘Lottare’ non è una virtù.   

Già quel ‘tutti manipolati’, si usi questa precisa espressione o meno, dei ‘gridi di dolore’, dei ‘ma non è servito a nulla’, rimanda a menti uniche non esistono e che, se e quando esistono, sono differenti dal demone individuale o collettivo cinematografico. Le correnti culturali, di centro, ‘comuniste’, ‘fasciste’ etc si creano da parte di chi controlli i media. Chessò, la Cambridge ‘comunista’ non è che potesse nascere o possa continuare ad esistere senza la promozione della Corona Britannica. È ben più di un centro di propaganda, di agit-prop. È un centro di studio e contatti diretti con un mondo (le Russie, le Cine etc) l’Impero britannico determina e controlla. Sono centrali di agenti speciali, di professori agenti speciali. Sennò nessuno si creerebbe il nemico ideologico in casa. Le correnti e le strutture si creano e si usano. Così come i rubinetti delle forniture di armi, anche solo pistole, ai ‘movimenti’ ed ai gruppi si possono aprire come chiudere e sono strettamente controllare. Non è l’occasionale ed individuale venditore od acquirente che determini movimenti od evoluzioni di movimenti. Solo Stati e loro poteri lo possono. Le ‘lotte armate’ e le ‘rivoluzioni’ si creano prima nell’immaginario e poi si fanno arrivare armi, attrezzature varie, aiuti, conoscenze e coperture, anche se i protagonisti apparenti o visibili possono non saperlo, o fingono di non saperlo. Se qualcuno di loro lo capisce, lo capisce quando è troppo tardi oppure si crea la giustificazione che è il Kgb contro la Cia, per via delle contraddizioni inter-imperialiste. Balle! Passa tutti per i CC, od altre denominazioni in altri Stati. Nessuno si sognerebbe mai..., salvo casi particolarissimi. È come l’oro Cia-Vaticano agli oppositori polacchi: non bastava sequestrarlo se a qualcuno in [alto]loco, in Polonia o nelle Russie ed altrove, non avesse fatto comodo lasciar fare e magari mangiarci pure? Per tutte la attività illegali si usano ‘impiegati’ di Polizie Segrete sotto stretta direzione istituzionale. Non è il grido di dolore del militante deluso o meno, le visoni pregiudizialmente contro od a favore, o l’incredulità del lobotomizzato medio (non che il militante non lo sia) che cambi, né spieghi, realtà. Nella realtà, non esistono né i militanti puri e disinteressati, né i James Bond. Sofri non lo sa?! ...Se lo deve e vuole negare... 

Nel grido di dolore dei Sofri è implicito un auto-consolatorio: ‘Poteva andare differentemente.’ Certo! ...Se poteri decisivi l’avessero voluto. Potevano non toccare Sofri. Potevano pure farlo divenire il locale Mao, o Lenin, o Stalin, ...se a Londra mai l’avessero deciso. Potevano non ammazzare Calabresi se non fosse arrivato, per indagini sue, proprio allo stragismo ‘fascista’ di Stato, dei CC. Potevano implicare Sofri in qualcos’altro. Potevamo non implicarlo in nulla e lasciargli fare il Sarajevo-bosniaco o quel che voleva e poteva. Rovinatolo potevano precludergli ogni possibilità di comunicare. Invece, al contrario, dalle gazzette delle procure, alle altre gazzette dei CC, lo fanno scrivere ed esprimere. Un caso, forse (improbabile! impossibile!). Sebbene ci sia poco e nulla da ascrivere al caso, nel poter scrivere sui mezzi di propaganda ed indottrinamento di massa. Avrebbero fatto lo stesso se Sofri avesse denunciato tutto nei dettagli e non solo con slogan (oltre che con ricostruzioni precise, ma limitate e parziali come il suo ultimo brillante libro)? Può essere che non sarebbe più vivo, come potrebbe essere che avrebbe rotto equilibri [improbabile!] e che magari potesse esprimersi come ora od ancor di più. Tutto viene alla fine funzionalizzato ‘dal sistema’, non il Moloch forse marcusiano od apparentemente marcusiano, bensì il Moloch reale, che digerisce tutto anche più di quello marcusiano essendo, il Moloch reale, una auto-organizzazione del caos, mentre si preferisce vedere personalizzato o troppo personalizzato quello immaginario. Per quanto, sebbene abbondino gli autori dei ‘misteri’ e delle ‘trame oscure’, o sono io che non ho notizia o non sembrano esistere gli autori di quello sta sotto il naso o, se qualcuno esiste, esiste del tutto in proprio e forse letto dai quatto increduli e non manzoniani lettori. I lettori manzoniani sono in realtà venticinque, nei Promessi Sposi. Uno ‘scrittore’ indipendente delle cose da me prospettate, per cui si autopubblica su internet e dove non lo censurino, può arrivare ai 25 click, ma i lettori temo sarebbero ben più prossimi ai 4 e magari solo per dovere d’ufficio. Eppure ‘i misteri’ stanno tutti sotto il naso. Basti vedere chi era a capo dei vari Quirinali, governi e ministeri competenti quando l’uno o l’altro ‘mistero’ si sia verificato.

Sono proprio ‘le istituzioni democratiche’, e chi le rappresenti nei vari momenti e posizioni, non impiegatucoli dello Stato che cospirino nell’ombra, che ordinano e danno il via libera a mafie, stragi, terrorismi, destabilizzazioni. Se Sofri vuol fare il giochetto omertoso o di chi non ha capito nulla, lo faccia. In effetti, non lo facesse, magari non potrebbe più scrivere dove ora scrive. 

Quel sottile omaggio a Napolitano, uno sempre d’accordo e complice con qualunque crimine delle Polizie Segrete ed altre, ed ora manovratore delle stesse come Capo Supremo del Quirinale, certo non nuoce a Sofri. Un tale personaggio (Napolitano) si commuove per quello non è mai stato o come auto-esaltazione quale impiegatucolo del male? Avesse almeno invitato pure il comandante generale dei CC, il quadretto sarebbe stato appena più completo o meno incompleto. Oppure, li rappresentava lui, ed anche di più, come capo supremo del Quirinale dunque pure delle Polizie Segrete CC con procure annesse. Si chiama le famiglie già di Pinelli e di Calabresi e non invita pure il già ufficiale dei CC presente alla tortura di Pinelli?! Una macabra presa in giro ‘degna’ del personaggio Giorgio Napolitano.

Per cui... Istituzioni e NATO (anglo-americani) danno l’ordine della campagna terroristo-stragista. Una Polizia Segreta CC la implementa. 12/12/1969. Si arriva a Piazza Fontana. La Polizia Segreta CC ordina alla PS di montare la pista anarchica anche per il 12/12. “Abbiamo informazioni sicurissime che...”. La PS la monta. “Abbiamo informazioni sicurissime che Pinelli...” Pinelli deve essere indotto a confessare. Non ha nulla da confessare. Se Valitutti intuisce bene i trambusti ode, nell’ufficio di Calabresi e con lui, Calabresi, il puro e l’intellettuale capitato per caso nella PS credendo fosse un monastero di tranquilli missionari, che magari si sarà tappato occhi ed orecchie [??? !!!], pestano Pinelli, dopo le torture psicologiche, la privazione del sonno etc precedenti. Pinelli deve confessare. O confessa o confessa. Per cui ci sono dei CC presenti a controllare che tutta vada secondi gli ordini della Polizia Segreta CC. È la classica situazione ‘o confessa o confessa’. Gli ordini sono precisi. Quando non regge più le botte, non avendo nulla da confessare, o non volendo confessare (ma manca qualunque indizio potesse essere stato colpevole di qualcosa), si getta dalla finestra. Omicidio da parte degli interroganti sotto forma di suicidio come male minore in una situazione senza via d’uscita. Se ti torturano senza speranza cessino e c’è una finestra aperta, e non al pian terreno, né ad un piano basso, che puoi raggiungere, ad un certo punto decidi se continuare a farti torturare o farla finita. Troppo semplice. Forse è per questo che non so se altri abbiano già suggerito l’ipotesi del tutto verosimile.

A quel punto, ‘le indagini’ si orientano su altri predestinati o sul già predestinato, con Pinelli, Valpreda. L’incidente, il decesso di Pinelli, essendosi verificato nel corso di una operazione della Polizia Segreta CC e con Calabresi e gli altri come esecutori di ordini superiori, dei CC, Calabresi deve essere salvato. La magistratura, compagnuzzi magistrati inclusi, fa carte false pur di salvare Calabresi e tutti gli altri. Il resto della PS ovviamente idem. “Calabresi non era nella stanza.”, “Nella stanza non stava succedendo nulla.”, “Pinelli ha capito che ormai era stato smascherato o ingannato dai suoi compagni e di fronte a ciò ed alla mostruosità del crimine, si è gettato dalla finestra.”, “No, anzi, stava guardando la luna ed ha avuto un malore.”, “Il suo alibi era crollato, per cui era chiaro che...” Tutte balle. Sono ‘citazioni’-suntino, ovviamente, qualunque siano state le reali e precise parole variamente pronunciare sulla cosa. 

Lo stavano pestando e magari minacciando di fronte alla finestra. O ha fatto un balzo come hanno detto. Della serie: ‘È uno tranquillo e pacifico. Si fa pestare a morte all’infinito senza reagire né sottrarsi.’ ...Sennò lo legavano o lo tenevano bloccato... Lui non ha retto il pestaggio che sapeva sarebbe continuato fino alla confessione di uno non ha nulla da confessare e comunque non è disposto a confessioni false. Ha fatto un passo di più. Tra l’essere ammazzato dopo ore di sofferenze ed ammazzarsi da solo, ha fatto il passo della disperazione. Quando si capisce o ci si convince che il pestaggio non finirà mai o si concluderà con una firma magari tremolantissima sotto un verbale preconfezionato... Resta omicidio da parte degli interroganti. Suicidio involontariamente indotto da parte degli interroganti che avrebbero continuato a pestarlo fino a ‘confessione’. Tali erano gli ordini superiori ricevuti.

Certo, potrebbero avere detto: “Correte fuori e urlate che si è gettato per farvi sentire da Valitutti.” Possibile ma improbabile. Può essere stata la spontanea disperazione di quelli lo stavano pestando per ottenere la confessione ordinata loro. Si deve obbedire agli ordini. Se ti ordinano di ottenere una confessione ‘perché abbiamo informazioni sicure che...’, od anche solo perché qualcuno in alto vuole la confessione, il militare o sbirro deve ottenere la confessione, una firma sotto un foglio di confessione. Si deve obbedire agli ordini superiori. L’ordine superiore era la confessione di Pinelli. Se non confessava il 12/12 perché stava giocando a carte, che magari confessasse attentati precedenti senza vittime ‘che poi ci pensiamo noi a pasticciare ed a farlo parte dello stesso disegno criminoso ha condotto al 12/12.’ I casi si montano così. ‘Ha ammesso che... ...Questo dimostra che loro sono implicati...’ Anche se poi denuncia una firma sotto tortura, i magistrati (compagnuzzi inclusi) credono alla confessione non alla ritrattazione. La ‘confessione’ di un Pinelli avrebbe permesso di accusare poi chiunque, nel contesto di un grande disegno criminoso anarchico. 

Calabresi è sotto shock. C’è Valitutti fuori. Non possono ammazzare pure lui. L’ordine era ottenere false confessioni, non ammazzarli. La Polizia Segreta CC pretende confessioni anarchiche, pur sapendo che sono lavori dei ‘fasci’ loro su ordini ed organizzazione CC-NATO. Appunto. ‘Noi stragiamo. Ma chiudiamo il caso fregando altri che non c’entrano nulla. ...Tanto sono anarchici, ...comunque dei delinquenti.’ I casi restati aperti sono sempre sospetti. Si devono trovare dei colpevoli ufficiali.      

Calabresi, in stato di shock, si fa la parte con Valitutti. Tutto avviene a caldo. Realmente a caldo. Pinelli è ancora vivo, sebbene nel cortile moribondo. Fosse mai sopravvissuto, chissà avrebbe confessato che s’era gettato durante un pestaggio ed un qualche D’Ambrosio avrebbe omesso il pestaggio o lo avrebbe fatto rinviare a giudizio per tentato suicidio. ‘L’anarchico s’è gettato per infangare la PS!’ Calabresi ‘confessa’ a Valitutti che stavano scherzando quando Pinelli s’è gettato. Sarà stato parte dello scherzo. No, non era organizzato quel ‘s’è gettato’. Uscirà fuori poi la balla di ‘è la fine dell’anarchia’ con salto nel vuoto. Non potevano certo dire che s’era gettato sotto tortura. Sconvolti dall’incidente, mandano Valitutti a casa sperando stia zitto. Anzi non sperando nulla tanto ora montano il mostro Valpreda che occupa i media. ‘Pinelli si getta perché sono scoperti. Ecco vi offriamo egualmente il colpevole certo del 12/12: Valpreda.’ Beh, anche se Valitutti parla, e parlò, nessuno lo ha saputo, a livello di massa, ed i magistrati hanno fatto carte false. I CC stragisti dicono o fanno dire a D’Ambrosio che Valitutti conferma che Calabresi non era nella stanza. Valitutti dice il contrario. I magistrati hanno l’ordine di credere agli ufficiali della Polizia Segreta, non ad un Valitutti qualunque. Poi, poco dopo il volo di Pinelli, si giustificheranno con Valitutti, involontario testimone seppur dal corridoio senza visione sulla porta della stanza: “Inoltre mi hanno detto che Pinelli era un delinquente, aveva le mani in pasta dappertutto e sapeva molte cose degli attentati del 25 aprile. Queste cose mi sono state dette da Panessa e Calabresi mentre altri poliziotti mi tenevano fermo su una sedia pochi minuti dopo il fatto di Pinelli.” (Sofri 2012, 128-129). Chiaramente, i funzionari ed agenti della PS avevano informazioni ‘sicurissime’ dalla Polizia Segreta CC, ‘informazioni’, balle in realtà, cui non potevano non credere. ‘Non possiamo dirti che lo stavamo torturando, anche se puoi avere intuito il trambusto. Ti diciamo che, qualunque cosa stessa succedendo e sia successa, Pinelli era un grande delinquente. Avevamo informazioni sicurissime lo fosse.’

Calabresi poi si vergogna. Cade tutto contro Pinelli, anche se la Polizia Segreta CC ordina alla magistratura di certificare che l’alibi di Pinelli non reggeva. Non solo Pinellli aveva detto la verità sul suo 12/12/1969, ma neppure emergerà altro a suo carico relativamente ad altri crimini. Eppure avranno ben cercato di infangarlo. Nulla. Propaganda. Guerra di parole. Ma poi nulla riusciranno a trovare contro Pinelli.

Calabresi cerca di suo. Arriva ai CC stragisti ed ai ‘fasci’ dei CC e delle istituzioni. Ne parla con la moglie, dicendo chiaramente che è terrorismo di Stato e solo di Stato. La PS lo scarica. Sono sue indagini private. Nessuno nella PS ed all’Interno vuole rovinarsi carriera e vita per uno che non ha capito che la verità la decide chi ha il potere politico-militare. Se ti ordinano di rovinare uno, lo rovini. Se non ci riesci, magari te la passano. Ma non ti metti ad indagare di tuo sullo Stato, sul governo sui fasci dei CC.

Riporta (Sofri 2012, 125):
Allegra, Antonino. Era allora a capo dell’Ufficio Politico della Questura di Milano, di cui Calabresi era uno dei commissari, incaricato di seguire la sinistra extraparlamentare.
“Il 5 luglio del 2000, in una seduta della Commissione parlamentare “sulle stragi”, ha questo scambio con il sen. Mantica (Forza Italia):
““MANTICA. Le ricordo – ed è scritto in un libro – che il Calabresi pochi giorni prima di morire avrebbe confidato alla moglie di essere stato in Friuli o nel Veneto e di aver perlustrato un enorme deposito di armi e di esplosivi.
“ALLEGRA. Questa notizia non corrisponde a verità. Non so se abbia sbagliato la
moglie o chi ha scritto il libro …”.
“Fra altre frasi degne di nota, Allegra pronunciò in quella sede anche la seguente:
“L’infiltrazione può essere effettivamente pericolosa”.”

Se ordini ai tuoi ‘fasci’ di mettere bombe, dai loro esplosivo etc per farlo, istruzioni precise, li copri, non è ‘infiltrazione’. Sono tuoi miliziani, come CC paralleli. Beh, ciò un impiegato dello Stato non poteva dirlo. Magari non l’avrà neppure capito. Se ti ordinano delle cose ma non ti ordinano di capire, tu cheddeviffa? In effetti, un ufficiale di Polizia Segreta, CC od altra, può ordinare ad un suo collega o ad un dirigente di PS od altri di ‘incastrare Pinelli’ od altri. Non è che gli spieghi i dettagli di un’operazione o di un singolo episodio stragista stragista. È proprio perché solo le istituzioni ordinano, e l’agente di Polizia Segreta riceve da esse l’ordine esecutivo, sanno tutto, e gli altri solo quello di loro competenza, che è poi facile montare ‘i misteri’, ‘le forze oscure’.       

Appunto. Calabresi indaga di suo ed arriva ai ‘fasci’ dei CC e delle ‘istituzioni democratiche’, ed agli stessi CC ed alle stesse istituzioni. A quel punto deve essere liquidato. Provvede la Polizia Segreta CC, il 17 maggio 1972, chiunque essa abbia mandato a sparare. Non Bompressi e Marino. Una ‘esecuzione proletaria’ in due è una cosa che non esiste. A fare una cosa da agenti segreti, va uno solo. A fare una cosa secondo i criteri operativi dell'epoca andavano almeno una mezza dozzina. In realtà, va un commando dei fasci dei CC, e con adeguate coperture, con un agente della Polizia Segreta CC che guarda il tutto ed ordina alle sale operative di tenere la zona libera da pattuglie ed agenti. Si devono evitare interferenze. I CC avranno ben chiesto alla PS di montare una pista Lotta Continua. La PS scarica Calabresi ma non deve essere stata troppo entusiasma di ritogliere le castagne dal fuoco ai CC. Per cui, contrariamente a tutti i costumi, per cui sono quelli dello stesso corpo che danno la caccia a chi ha fatto fuori uno dei loro (la PS non poteva certo dar la caccia ai fasci dei CC usati per far fuori Calabresi), provvedono i CC a chiudere il caso montando il caso Sofri e Co. Il caso Calabresi è chiuso. Mentre quello Piazza Fontana è restato aperto per quanto sia evidente che siano stati i fasci dei CC, lo Stato stesso visto che nessun CC organizza stragi se non su ordini istituzionali precisi. Delinquenti e pazzi sì, ma, infine, impiegati di Stato del crimine di Stato. Null’altro.

...Pure codardi e chissà che altro. L’ufficiale dei CC Umberto Bonaventura, tra Pastrengo e SISMI, sempre coinvolto in operazioni tutte inevitabilmente variamente sporche (sporche per uno Stato con una qualche etica di legalità e verità, l’italiotico non ha), è quello che coltiva Marino per 17 giorni consecutivi perché accusi Sofri & Co. Condono delle rapine in cambio di soldi ed accusa a Sofri & Co. Interrogato, dalla Commissione Pellegrino, sulla scoperta della base BR in via Montenevoso a Milano dell’1 ottobre 1978, Bonaventura racconta senza problemi di varie irregolarità. La Procura copre tutto. Chi è il procuratore del momento? È il signor Ferdinando Pomarici. È lo stesso che ‘scopre’ Marino accusatore di Sofri e Co., oltre che di sé stesso, dopo essere stato coltivato da Bonaventura. Le Polizie Segrete CC operano. Le Procure coprono.

Sul Caso Mitrokhin, Bonaventura sembra avere opinioni differenti da suoi colleghi o, meglio, dai poteri ufficiali dell’epoca del dossier Mitrokhin. Così vien dato a bere. Il 15/10/2002 viene ascoltato dalla Commissione Mitrokhin. Lo riconvocano. Non fa in tempo perché il 07/11/2002, pochi giorni prima la seconda convocazione, viene trovato morto. I CC ‘certificano’ subito il decesso naturale. Poco dopo, pure l’autopsia, viene raccontato. Senonché, il 18/11/2002, viene annunciato che, contrariamente a quanto prima diffuso, gli esiti degli esami medico-legali disposti dal pubblico ministero, escluderebbero l'infarto al miocardio o coronarico e l'ictus come cause del decesso. Agitato per una banale Commissione parlamentare? Altri agitati? Naturalità della vita e della morte?

07/11/2002. Regime di dittatura quirinalizia. Presidente della Repubblica è Carlo Azeglio Ciampi, del blocco di potere si temeva Bonaventura avrebbe potuto contribuire a smascherare o ‘smascherare’. Anche se non è che crolli il mondo per qualche traffico politicantico attorno ad un dossier come il Mitrokhin. Il governo è il Berlusconi II (dall’11 giugno 2001 al 23 aprile 2005). Dei Servizi si occupa Gianni Letta in contatto costante col Quirinale. Berlusconi è interdetto da qualche potere superiore. Non è autorizzato, da sempre, ad occuparsi, neppure formalmente, di Servizi. Alla Difesa v’è il sonnacchioso Antonio Martino, grande liberista ...alla napoletana. Senza firme istituzionali sotto ordini di servizio, nessuna Polizia Segreta ammazza nessuno. Ed, in genere, assassinii da parte di agenti esteri (magari anglo-americani in questo caso) sono cose da film. I padroni esteri di Stati e relativi governi del momento non hanno bisogno di operare loro quando hanno gli sguatteri in loco. ‘Presidente, i Servizi devono rimuovere un problema...’, ‘Sottosegretario con delega ai Servizi, i Servizi devono rimuovere un problema...’. ‘Signor Ministro, idem’, ‘È un grave problema di sicurezza... ...la stessa NATO ci chiede...’ Che siano loro in prima persona, o gli addetti militari loro od altri con delega su queste questioni, che fanno, non firmano? Poi, fanno tutti finta di non sapere. ‘Trame oscure’, ‘Accertare le responsabilità’, ‘Lasciamo lavorare la magistratura’. ...È tutto teatrino per i polli. Le logiche burocratiche seguono catene gerarchiche e definite da leggi e regolamenti. Certo anche i 63enni impiegati dello Stato muoiono di loro. Può essere il caso qui accennato. Me se, per caso, i decessi nei Servizi e nelle Polizie Segrete CC ed altre fossero superiori alla media, allora ci sarebbe un contributo non naturale, almeno in parte dei decessi. In tal caso, le istituzioni che firmano sotto fogli autorizzino azioni sono quelle dette ed altre, incluso l’Interno quando vi siano aspetti di sua competenza. Le burocrazie hanno le loro logiche, anche su queste cose. Per esempio, ad un Maroni non chiedono la sua autorizzazione per ammazzare un suo consulente al Lavoro. L’operazione la hanno decisa altri ministeri e centri. Se con Maroni all’Interno non ci sono state operazioni ‘BR’, può essere perché mancava la sua firma, mai qualcuno gliela avesse chiesta. E se qualcuno avesse pianificato quelle cose, gliela avrebbero chiesta. Gliela avranno di sicuro chiesta per altre cose, più silenziose e non meno gravi, visto che il terrorismo di Stato ha tante facce. Senza firme sotto un qualche ordine di servizio, magari vago ed allusivo (ma poi dettagliato a voce), che garantisca il Segreto di Stato, e connessa impunità, nessun agente di Polizia Segreta delinque ufficialmente. Una cosa è rubacchiare (lì comunque ti coprono), altra operare per terrorismo di Stato nelle sue varie forme. Ci sono sale operative e chi chi le dirige a livello istituzionale. Nessun agente o loro miliziani paralleli va in giro ad ammazzare, o far ammazzare, ed altro, senza coperture totali. Dalle stragi, agli omicidi, ai gang-stalking, ci sono procedure di autorizzazione e copertura per ogni singolo caso. 

Come è possibile che nel giorno di una strage clamorosa, dunque quando le cose si fissano, giuste o sbagliate, nella mente delle persone, i proprietari e gestori di un bar, padre e figlio, diano una versione, mentre ben quattro clienti, non smentiti da altri, confermino la versione del sospetto di comodo di Stato, del sospetto predestinato del momento, Pinelli?   

Sofri accenna che i gestori del bar potessero essere “intimoriti”. Intimoriti da cosa o da chi?

È tutto molto più semplice. Se gestori di un bar, o PS in pensione o di passaggio, contraddicono clamorosamente o meno testimoni qualunque, è perché qualcuno s’è presentato ed ha ordinato loro di dire il meno possibile. ‘Se proprio non potete dire che Pinelli non c’era perché ci sono troppo testimoni che c’era, dite il meno possibile.’ Che devono fare dei gestori di un esercizio pubblico chiudibile o danneggiabile dalle autorità anche senza particolari giustificazioni, od attaccabili personalmente anche in modo più cruento? ‘Pinelli dev’essere passato un momento.’ Qualche funzionario, dirigente, ufficiale, magistrato, pur poi sbugiardato, potrà conclamare nella confusione da loro stessi creata: ‘Alibi crollato’. In realtà, Pinelli ha detto la verità sul suo 12/12. 

Il geneticamente intelligentissimo Sofri, prigioniero di antifascismi non si capisce che siano se non stereotipi para-Imperiali e di altre formulette come l’oltranzismo atlantico (oh, che caso, gli anti-fascisti per definizione che usano proprio ‘i fascisti’! ...e non solo!) non può andare oltre la logica formale e giochetti dialettici connessi. Gli 11/9, i 7/7 etc. li organizzano proprio Presidenti, Corone e governi ‘moderati’, ‘democratici’ antifascisti ed anticomunisti, od anti-nulla, anche senza fascisti o comunisti usa e getta. Basta un ufficiale, o pochissimi, con ordini di servizio ed un tesserino che possa aprire e chiudere tutte le porte, ed essere insindacabile allo Stato ‘normale’, dunque legalmente protetto dal Segreto di Stato, che significa potere legale di commettere qualunque illegalità.

Banalità del crimine, di tutti i crimini di Stato.              


Sofri, A., 43 Anni. Piazza Fontana, un libro, un film, 2012.