19 March 2014

Letter from Lhasa, number 343.
Forget Strategy. Get Results

Letter from Lhasa, number 343. Forget Strategy. Get Results
by Roberto Abraham Scaruffi

Tobin, M., Forget Strategy. Get Results. Radical Management Attitudes That Will Deliver Outstanding Success, Wiley, 2014.
(Tobin 2014).
Michael Tobin


This a book about thinking differently. One needs constantly rethinking the way one does what one does. You always operate in adverse waters. For success, you need to think differently and to find inventive solutions.

Even if some fear is normal and immanent, it is better to act as one were fearless, so to remove whatever fear. Usually, people fear what does not exist or what they do not know. So, appreciate the excitement and take the lesson from whatever situation. Danger is real while fear is a choice, a paralyzing choice. Consequently, it needs to be eliminated. 

The author presents his four freedoms for business.
1. The freedom to have a vision. A vision is better than a strategy. A strategy may even be absolutely useless and harmless. A vision is liberating and it is adaptive relatively to changing contexts.
2. The freedom to do things differently. “Best practice” creates patterns are ways for not solving problems, for replicating them. Innovative ways create and exploit new chances. 
3. The freedom that technology offers. Technology is now ubiquitous and assists those who know how to exploit it even only as simple users.
4. The freedom to trust your instincts and your staff.

Flexibility. Vision is flexible, while strategy is rigid and static. When you have nothing to prove anymore, and you are beyond the fear of being broken in front of other people, you are ready to absorb new ideas.

Facing unhappy situations, there are basically three options: love it, leave it, change it. There is also a fourth one, do nothing, although for one going on disliking one’s own situation be really not a great choice. Of course, in extreme cases, no one of this options works. In such a case, one has to pursue other, decidedly more difficult perhaps, options. It is quite different if the problems are inside you or they are stick on you from external omnipotent forces. In the former case, you are part of the problem[s]. In the latter, you have to deal with apparently unsolvable problems elsewhere created and made to appear as your problems. They are ‘yours’ only because they are made to happen to you while not really depending on you.      

Failure is part of life and of business. Anyway, don’t let you to be influenced by what other people think or seem to think. In addition, between success and failure there is a wide range of possibilities. Failure is not bad by itself. It is only bad the inability to learn from it. Don’t worry too much about mistakes if you can learn from them.

The fear of failure may be of some help but not when it paralyzes you. In such a case, it transforms from a normal and physiological anxiety into absolute paralysis, failure without even trying, or apparently trying although actually pursuing fiasco. 

The greatest successes come from the faith to take risk, more than from business skills.

The best way to sell a product is to sell yourself. Selling yourself is the beginning of everything.

Only faith drives you through difficult times, when everything seems lost. Faith in what? Faith... ...Just faith!

A vicious circle may be broken by extremely atypical means. Sometimes, it is just a question of fortune. When you act, fortune will assist you!

Use adverse experiences for creating and strengthening your fortitude.

In business, one needs to have fun from what one be doing.



Tobin, M., Forget Strategy. Get Results. Radical Management Attitudes That Will Deliver Outstanding Success, Wiley, 2014. 

15 March 2014

Letter from Lhasa, number 342.
Il Gattopardo immortale

Letter from Lhasa, number 342. Il Gattopardo immortale
by Roberto Abraham Scaruffi

Friedman, A., Ammazziamo il gattopardo, Rizzoli, Milano, Italy, 2014.
(Friedman 2014).
Alan Friedman


A.Friedman è un’affabilissima vecchia puttana, e la Rizzoli ancora di più, senza l’affabilissima, e ben peggio come maggior gruppo editoriale delle oligarchie finanziario-predatorie. Abile e brillante, come giornalista, dall’eloquio ricco di tratti vividi quanto inutili, non ha alcuna formazione, o se la ha non la mostra né la usa, su questioni di sviluppo e sottosviluppo. Neppure su banali questioni storiche, sembrerebbe.

A.Friedman non riesce neppure a dire che i garibaldini di Mazzini e dei Savoia erano terroristi organizzati dagli inglesi per una delle loro solite operazioni clandestine, terroristiche. Oggi le chiamano, quando sono su larga scala e finalizzate alla creazione di uno dei loro Stati o governi fantoccio, regime changes. Italiozia fa parte di questa categoria. Felicemente plurima, Londra decide che la penisola debba essere unita per poter essere usata per contenere Francia, Austria ed altri.

Non che si debba rifare la storia universale quando si scrive su qualcosa. Ma se si scrive su Italiozia [anche su qualunque altro soggetto], e delle dimensioni di un libro, si deve dire al lettore di che cosa si stia parlando. Non che A.Friedman non lo dica. Ben lo dice a chi abbia formazione e conoscenze per capirlo, cioè proprio a pochissimi: parla di un non-paese, di uno Stato, immaginario e con rappresentazione di background funzionalizzata ad un’operazione agitprop lui sta facendo col suo lavoro pubblicato dalla Rizzoli.

Per il brillante giornalista sono più affabulatorie le storie sui gattopardi. Omette che sono politiche imperiali, tipicamente di area anglofona. La fabbrica dei gattopardi è a Londra. Li ha ammazzati in patria per diffonderli, od alimentarli se già esistono, presso chi debba imperializzare. Gli inglesi, da tempo presenti in Sicilia, ne creano le mafie che poi usano per iniziare, da lì, lo sfondamento del Regno delle due Sicilie. Che i mille terroristi, sbarcati incolumi solo perché una nave inglese si piazza davanti ai cannoni borbonici, si moltiplichino solo perché le masse suddiche siano attratte dalla voce di G.Garibaldi è una leggenda per allocchi. Londra ha già contattato agrari ed altri per dire che nulla cambierà ma che si devono sottomettere ai Savoia e che altro non può essere. Ecco che, a quel punto, tutti aspettano le camice rosse scelte dall’Impero per lo sfondamento e mandano i picciotti ad ingrossarle. La storia poi si ripete. Quando occupano Italiozia dopo che hanno appiccicato i Savoia ad Hitler sicuri che il cancro italico avrebbe indebolito la già a loro inferiore Germania, la risottomettono colle mafie e coi garibaldini del loro PCI togliattiano mentre del Vaticano continuano a non fidarsi affatto. Torniamo al XIX secolo. Le più forti FFAA della penisola italica, le borboniche, cadono perché così deve essere. Non per ragioni strettamente militari. Chi combatte sapendo che comunque perderà perde comunque, in un modo o nell’altro. Perché così hanno deciso a Londra.  

La storia più recente, post-bellica, è quella che è, che deve essere. Governi che non possono e non vogliono. Non vogliono. Ma neppure possono. Ed ecco che la spesa pubblica diviene cronicamente fuori controllo.

Già dall’inizio dell’estate 2011, Napolitano voleva rimuovere Berlusconi. Sai che novità... A.Friedman vuole enfatizzare il colpo di Stato di G.Napolitano di Savoia del novembre 2011. Ma è solo uno dei tanti della dittatura Quirinale-Mediobanca instaurata il 23/05/1992 a Capaci. Non che prima procedesse tutto secondo le regole della democrazia formale. Vi erano golpe continui e da fonti differenti.

Se gli USA, tramite il loro A.Friedman, enfatizzano proprio e solo ora la dittatura quirinalizia è perché deve essere successo qualcosa con G.Napolitano. Sebbene lui faccia di tutto per eccellere in servilismo all’Impero, gli anglo-americani devono percepirlo come troppo vicino ai tedeschi, almeno su certe cose. L’ultimo dei Savoia (ottuso, formalista, maneggione ed inetto come i predecessori) si è erto a controllore delle macro-compatibilità contabili imposte dal nuovo Reich germanico, mentre gli USA vorrebbero un’iniezione inflazionistica per drogare il moribondo sistema italiotico.

I governi cercano di liberalizzare, più per moda voluta dall’Impero, per meglio sfasciare, che perché sappiano quello che stiano facendo. Ma quando sono vere liberalizzazioni contro corporazioni, queste impediscono di farlo. A.Friedman non dice nulla di nuovo né di innovativo sul punto.

Per la Camusso è evidente che per creare lavoro non si debba licenziare di più. Questo mostra che non capisce nulla di lavoro, tra tantissimi che non ne capiscono nulla. Non è un’attenuante anche perché non è per nulla detto che sia in buona fede, cosa infatti del tutto improbabile, per quanto spesso la malafede si coniughi con l’ignoranza. Magari mostra di non capire mentre capisce tutto ma, ciononostante, deve recitare la sua parte. Del resto, gli slogan banali e falsi seducono. Invece, è proprio licenziando di più che si crea lavoro. Ovviamente, questo è solo un aspetto della questione.

Sarebbe interessate sapere quello che costano i sindacalisti sul sistema economico e sociale, anche senza accanirsi a calcolare i rilevantissimi danni ulteriori producono con la loro presenza, danni che non c’entrano nulla colla tutela dei lavoratori che i sindacati non tutelano. Dunque incidono sulla produttività del lavoro e sulla competitività. Ovviamente anche questo è solo un aspetto. Sebbene sia poi la somma di tanti aspetti che crei inferiorità e superiorità, sfasci od eccellenze. 

Monti, a parte che il suo governo, pur pompatissimo da media, non ha fatto nulla di rilevante, soliti danni a parte, diviene un politicante così bruciandosi come Presidente della Repubblica. Quando le scelte sono apparentemente inspiegabili è perché è successo qualcosa. Verosimile che G.Napolitano di Savoia, politicante di lungo corso, lo abbia indotto o fatto indurre a bruciarsi. Lo ha illuso che avrebbe raccolto grandi consensi per cui si sarebbe garantito la sicura elezione al Quirinale. Invece lo ha così bruciato. Napolitano preparava la sua personale successione a sé stesso. Per cui ha usato Monti politicante per avere un parlamento con maggioranza non para-‘berlusconiana’ [andreottiana], oltre che per mettere fuori gioco Monti stesso, scelto dai poteri mondiali per il Quirinale. A parte questo ‘risultato’ [ci sarebbe stato un G.Letta al Quirinale invece di uno organico alla Mediobanca compradora come G.Napolitano di Savoia! – non una grande differenza, a fini pratici], Monti dà, sul suo ruolo politicantico, giustificazioni infantili e ridicole a A.Friedman.     

Giornalisti de che... A pagina 169, l’autore definisce “sparatoria con la polizia” [l’FBI], la polizia che spara ad uno arrestato, ammanettato, denudato e disarmato per ammazzarlo mentre definisce semplicemente “arrestato” uno, pur disarmato e verificato lo fosse, cui la polizia spara per ammazzarlo non riuscendovi. Cronache della guerra terrorista mondiale dichiarata dagli Imperi anglo-americani contro tutto e tutti, a seconda del luogo e del momento! Ma anche il livello etico e professionale di un A.Friedman. Davvero infimo.  

A.Friedman si accorge solo ora, col governo Napolitano-Monti e Napolitano-E.Letta di un Quirinale e di un G.Napolitano golpisti, di cui lui parla come di un Napolitano divenuto interventista. Il Quirinale è apertamente e permanentemente interventista dal e col 23 maggio 1992.

Anche A.Friedman sta facendo politica e non storia né giornalismo. Il Quirinale è apertamente e dittatorialmente golpista dal e col colpo di Stato di Capaci [23/05/1992, per mettere una data convenzionale – chiaramente se quel golpe chiave è possibile, è perché G.Spadolini, dal Quirinale, dà ordini eversivo-terroristi e viene obbedito]. Episodi golpisti del Quirinale sono precedenti. Si pensi al 1964, ma ve ne sono pure prima. Inoltre, per precisione storica, si deve sempre sottolineare che la dittatura quirinalizia subentra ai golpismi e terrorismi sia ‘andreottiani’ che cucciano-mediobancari ed anglo-americani; si vedano gli scontri anche istituzionali, per esempio tra la finanza ‘cattolica’ e la Mediobanca compradora. Napolitano è golpista dalla sua elezione a Presidente del Quirinale e del CSM.

Non è rilevante trovare una ragione delle balle politicantiche di un A.Friedman. Per quanto, volendo, non sia difficile. Gli USA, di fronte alla sfascio di Italiozia praticato dagli inglesi, che vogliono un Mediterraneo di Repubbliche Islamiche estremiste e lo sfascio dell’euro tedesco, e ben praticato ed impersonato dall’ultimo dei Savoia, G.Napolitano, sono spaventati da un’Italiozia che esca dalla mediocrità andreottian-berlingueriana, e poi post-tale, e semplicemente si dissolva con problemi di sicurezza, dunque, per le basi militari statunitensi. ... A.Friedman come FBI-CIA del giornalismo estero-d’Italiozia, di quelli vogliono un Monti-Pinochet... I britannici ‘ragionano’ di Germania e Russia, in Europa, gli USA di loro basi militari. Almeno per ora. Con la dronizzazione delle loro FFAA, cambieranno i termini della questione. Stanno già cambiando, in effetti. Ma il pensiero è sempre in ritardo sulla realtà materiale.        

A.Friedman dipinge sia S.Berlusconi che CDB come degli outsiders. Beh, il primo sceglie, o non trova di meglio che, le coperture di Craxi e Gelli-Andreotti, il secondo si pone al servizio delle oligarchie compradore, Agnelli-Cuccia. CDB si pone al servizio degli indistruttibili, non crea nulla di imprenditoriale, fa soldi a palate distruggendo. S.Berlusconi si fa proteggere da quelli che ha sottomano (il Craxi del vorrei ma non posso del sistema compradoro DC-PCI, Vaticano-Mediobanca, e l’Andreotti che ha sempre terrore dei monopoli e pure che possano resistere al suo potere) per creare nuove imprese in un settore nuovo e che cozzava col monopolio RAI. G.Letta è l’uomo delle Polizie Segrete CC andreottiane presso S.Berlusconi. CDB di E.Cuccia si muove negli apparati civili e militari come uomo dei SIS-CIA che non si fidano dell’andreottismo, “dei preti”.    

A.Friedman dice, allegoricamente, che, il 25 ottobre 2013 (quando lui intervista S.Berlusconi), G.Letta non c’è più. Per chi raccoglierà ora i voti S.Berlusconi, se il reale Presidente del Consiglio dei ‘suoi’ governi non c’è più? Le oligarchie andreottiane di G.Letta-Quirinale sono passate al Quirinale-E.Letta, ma i voti sono restati a S.Berlusconi? E che se ne fa? E le coperture, per quel che era possibile in regime di dittatura quirinalizia-mediobancaria, di Polizia Segreta dei CC andreottiani?

Dall’intervista con M.D’Alema si comprende chiaramente come questi non capisca nulla della storia d’Italia né, in generale, delle dinamiche sociologiche e politiche. Non che altri ne capiscano. È che neppure se ne preoccupano. Invece, M.D’Alema, un saccente, si è creato uno schemino di comodo, stile-PCI, come giustificazione per aver finto di governare senza governare e per aver fatto finta politica per non cambiare nulla. Solo per occupare seggiole. Per vanità personale. Del resto, è restato un parvenu ignorante che si esalta della vana considerazione di gente lui giudica ‘importante’. È di famiglia di voltagabbana arrivisti: il padre, già fascista estremista, divenne terrorista e massacratore comunista non appena fu chiaro ed ufficiale che la guerra era perduta. In casa, si tiene pile di libri, di puro arredamento, anche se poi preferisce le sue vigne. Come quando preferiva il suo panfilo mentre altri scrivevano libri che poi lui firmava come autore.

Davvero demolitorio, relativamente alla ‘cultura’ di M.D’Alema, quello che scrive A.Friedman [pp. 324-325]: “E lui mi rivolge un complimento che un po’ mi prende in contropiede, perché dichiara: «La leggo sull’“Herald” ogni giorno, e spesso sono d’accordo con quello che scrive». E io non so cosa dire: devo informare D’Alema che non scrivo per l’«International Herald Tribune» da circa dieci anni, dal 2003? No. Mi limito a un semplice «Grazie, tanto» e sorrido, saluto, salgo in macchina e parto.”

M.D’Alema non ha neppure capito che Prodi lo buttano giù, entrambe le volte, il Quirinale e Mediobanca. Chiaro che si siano sempre coperti dietro ometti. I poteri reali operano così. A.Friedman, che non è detto non abbia un qualche interesse a rappresentarlo come lo rappresenta [gli USA sono sempre più terrorizzati della sicurezza delle loro basi militari se Italiozia crolla], lo raffigura bene: esperto in retorica politichese ma che non capisce nulla di nulla.

Dalle risposte che dà, banali e da agitprop, e da quelle che non dà, si capisce che D’Alema pensa sempre ad un suo futuro politico ed istituzionale. Si dedica alle vigne, come prima ai panfili, perché proprio di leggere, studiare, scrivere non ha mai avuto la vocazione. Ma sta male lontano dai telegiornali, dall’avere le mani in pasta. Se è vero che Renzi lo manda per un altro quinquennio al Parlamento europeo, eccolo sistematolo per un altro po’! ...Dai loro posti, e ti eviti scissioni che comunque non andrebbero molto lontano. Il pecorone che votava PCI e sinistra-DC è come tutti gli altri: va con chi può dispensare favori senza preoccuparsi di bandiere ed altre vanità. 

A.Friedman, tutte le volte che vorrebbe farsi normativo, tace sull’essenziale che, verosimilmente, non comprende. Italiozia viene creata a Londra e da Londra, ed è del tutto priva di oligarchie sviluppiste. Per cui non può non essere quel che è, né non fare quel che fa, né fare ciò che ‘dovrebbe’. ...‘Dovrebbe’ per chi? Per la sicurezza delle basi militari USA? Per quello, le soluzioni per gli USA sono altre, non i vaneggi alla A.Friedman.

Nell’aria fritta di A.Friedman, la sua ‘ricetta’, i suoi dieci punti per la crescita, manca proprio l’elemento chiave che, da solo, risolverebbe molti problemi, troppi: il taglio drastico, magari di un 80%, della spesa pubblica. Impossibile?! Non fattibile?! Perché mancano oligarchie sviluppiste. Anche i dieci punti di A.Friedman sono impossibili, oltre ad esse delle belinate. Nessuno potrà mai realizzarli, neppure parzialmente. La questione è  che i dieci punti di A.Friedman sono aria fritta. Mentre se non si capisce che la spesa pubblica è la fonte di tutti i mali, e se non si agisce di conseguenza, lo sfascio inarrestabile non può che aggravarsi. È quello sta succedendo e continuerà a succedere.  

A.Friedman non comprende, o così mostra, le questioni istituzionali e la loro importanza decisiva anche rispetto alle questioni economiche. Perché lo Stato cresce sempre più, funziona sempre meno, e con sprechi, costi e danni che produce in espansione inarrestabile? Perché i governi formali, e pure quelli reali in parte, non controllano gli apparati burocratici ma anzi sono da essi controllati. I governi non hanno i poteri per governare per cui gli stessi parlamenti e parlamentari obbediscono alle corporazioni burocratiche ed altre. La stessa sintesi della disastrata produzione legislativa dei parlamenti non avviene sul terreno di ciò possa essere vantaggioso per tutti ma su quello del tu mi aiuti a proteggere la mia corporazione ed io ti aiuto a fare lo stesso per la tua. Non esiste neppure una sintesi tra le pressioni delle differenti lobby bensì solo la reciproca collaborazione tra le espressioni politico-istituzionali delle varie lobby di fatto nello sfascio di tutto e di tutti. E ciò proprio perché la cornice istituzionale di Italiozia si regge su governi senza poteri per governare, ...a meno che non si presentino in permanenza al parlamento con provvedimenti bloccati [di solito provvedimenti lenzuolo che sono l’orgasmo delle burocrazie corrotte che prosperano sui bizantinismi, le complicazioni, le arbitrarietà] dal voto di fiducia. Ma anche ottenute leggi, norme, l’implementazione resta in mano ad apparati burocratici corrotti che nessuno può demolire e rimpiazzare con servizi moderni ed efficienti. 

Io sfascio per proteggermi mentre coopero a che tu faccia lo stesso purché mi aiuti nella protezione dei miei interessi. Di fatto sfasciamo assieme ognuno per proteggere i propri interessi del momento. Oggi ci proteggiamo e domani sarà quel che sarà, tanto sul lungo periodo saremo tutti morti per cui inutile preoccuparsi delle conseguenze del nostro comune sfascio.    

Alla base di questo meccanismo sta un quadro istituzionale che produce governi senza i poteri per governare ed irresponsabili relativamente agli elettori. Gli elettori possono solo decidere le sfumature di coloro da cui preferiscono farsi sfasciare anche se in tutti gli sfasci ci siano comunque quelli ne guadagnino e quelli che credano di prevalere sugli altri, sugli altri micro-gruppi. Questo costituisce la base sociale dello sfascio.

La riforma Costituzionale Berlusconi-Bossi del 2006, vergognosamente affossata, anzi ovviamente affossata come dovuta autodifesa, dal regime, con referendum anti-promulgativo, creava governi formali coi poteri per governare. Per questo era intollerabile per il regime sfascista.

Le burocrazie e le oligarchie sfasciste fanno le leggi confuse, corporative e sfasciste [che sfasciano, o per sfasciare]. In realtà, non le scrivono direttamente governi senza poteri né parlamenti che sono solo dei votifici secondo procedure bizantine dove nessun parlamentare ha alcun potere se non quello di votare quello voluto dalle burocrazie ed oligarchie sfascisto-predatorie. Le scrivono strutture burocratiche. Infatti queste burocrazie ed oligarchie sfascisto-predatorie hanno, per esempio, sempre e solo prodotto riforme burocratiche che hanno sempre incrementato lo sfascio dello Stato. Gli Andreotti ed i Berlinguer erano i loro bracci politico-istituzionali, e poi chi ha preso il loro posto. A.Friedman vorrebbe che questi stessi apparati sfascisti creassero una qualche efficientizzazione del sistema che non possono creare potendo essi solo incrementare lo sfascio. Ecco perché A.Friedman è una vecchia puttana che vende solo fumo ed illusioni forse sperando che alla fine non crolli tutto perché sennò le basi militari USA in Italiozia restano in territorio ostile, senza acqua, casini e fornitori locali.

A.Friedman peggiora i deliri cerca di vendere gettandosi sulle fantasie sulle terze vie, quelle tipiche creazioni dell’immaginario politico-politicantico, quei fumi propagandistici che tempo fa usarono per accreditare come grandi riformatori inutile gentaglia al loro soldo come gli ex-PCI e la fazione già cattocomunista della DC. A.Friedman cerca di rilustrare e rivendere quei vaneggi sperando che, come vorrebbe la CIA, qualche prodigio del destino pieghi i tedeschi ad autorizzare un’iniezione di liquidità inflazionistica che drogherebbe per qualche altro mese od anno il corpo putrescente di Italiozia. Blair opera con uno Stato che funziona e che può governare, pur sotto il controllo di una Casa Reale comunque sviluppista. Prodi è il vecchio troione che dà soldi altrui a tutti i suoi padrini predoni mentre conta balle da babbeo solo per vanità e per infinocchiare gli elettori. Le terze vie erano e sono solo vuoto marketing. Bill Clinton non riusciva a trattenere le risate, mentre si sottraeva, quando D’Alema tentava di disquisire con lui di Ulivo mondiale.

Le terze vie sono come il terzo mondo. Di mondo ve ne è uno solo. Vi è chi dirige lo sviluppo, e chi riesce in vario modo ad agganciarsi a loro e ad usufruirne. Vi sono coloro destinati solo a farsi sfruttare per sempre perché non sanno fare altro. Italiozia è geneticamente tra questi ultimi, col solo vantaggio[/svantaggio] di posizione di essere attaccata ad aree di sviluppo, per quanto la Grecia mostri come si possa sprofondare rapidamente nella miseria anche con l’euro e nessuno si impietosisca quando rivendichi il diritto alla predazione ed allo sperpero, ed a farsi mantenere “dall’Europa”, “tanto compriamo le loro merci” dicevano. Appunto. Ti hanno regalato soldi “tanto compravi le loro merci”, invece di impiegarli in modernizzazioni, poi ti hanno sfondato senza pietà visto che coi ladroni furbi ed arroganti non serve discutere.

A.Friedman si avvia verso la conclusione del suo libro col piccolo cabotaggio: Matteo Renzi, un giovanotto corrotto [a meno che non sia la nuova frontiera della moralità farsi pagare il fitto da chi poi si ripaga coi soldi cosiddetti pubblici] ultimo raccatto delle agenzie pubblicitario-propagandistiche del faccendiere CDB[-Mediobanca-Quirinale]. La CIA spera in una qualche iniezione di liquidità, ottenuta chissà come, che permetta ad Italiozia di trascinare la sua esistenza ancora un po’ e dunque alle base militari USA di poter operare in ambiente amico senza farsi aviotrasportare tutto dagli USA. Dunque A.Friedman, vecchia puttana del potere USA, si liscia il Renzi della CIA.

- Faccio tutto io. Ho ben chiari problemi e soluzioni.
- Oh, ma come sei bravo. Aspettavamo tutti te. Finalmente! Un’era nuova si apre per la nostra alleata Italiozia!

Fra qualche anno...
- Che delusione! È noi che ci speravamo... 

Un classico, per tutte le penne prostituite e per tutte le menti piene di tritume. In fondo, il giornalismo agitprop vive di immagini che abbiano la vita di un flash da assunzione di narcotici. Il pidocchio medio se la beve. Domani se ne inventerà e propinerà alle masse un’altra a seconda delle esigenze del momento.

A Renzi una cosa gli scappa, uno “ha il dovere di fare le cose, non ha il diritto”, anche se la dice interpretata da furbetto. Appunto, anche Renzi, ultima creazione degli uffici agitprop di CDB [per cui cui ho una grandissima ammirazione, cosa evidente dato che non ne parlo mai bene: uno che truffa e preda a quel livello, agente sul campo delle porcate più grandi del Cuccia che va allo scontro sempre più frontale con l’andreotto-berlinguerismo, fino ad affossarlo con la sua dittatura quirinalizia per lo sfascio irreversibile di Italiozia, e che riesce pure a vendersi come imprenditore schumperietiano, lui un banale, pur colossale, prenditore-predatore, e come gran politico, pur banale, sebbene colossale, faccendiere di regime, del potere reale cucciano-mediobancaio-SIS-CIA... ...ecco, tale CDB deve essere un genio!], che spera di far cassa di soldi Vostri dal suo nuovo fantoccio, è di cultura e capacità politico-istituzionali sotto lo zero visto che non ha idea su quale terreno stia operando. Eppur lo dice pur non rendendosene conto. Uno avrebbe il dovere di far quel che promette. Ma poi non ne ha il diritto ...perché il quadro istituzionale comunque non lo permette. Questo vale anche per i sindaci che devono limitarsi a gestire, magari gonfiandole ulteriormente, macchine burocratiche che non controllano realmente. Anzi, razionalizzassero, si metterebbero contro quelli immediatamente dovrebbero colpire, licenziare. Invece, più e peggio spendono, più ampliano il loro consenso, almeno quello direttamente clientelare. Tanto gli altri, quelli che producono, poi li votano lo stesso od a seconda del clima propagandistico creato dai grandi speculatori che controllano i media per cui, se li fai felici, loro fanno dire che sei ottimo. Ed è ancor peggio salendo nella gerarchia dei livelli di spesa fino al governo centrale che ti racconta di tagli mentre le spese complessive crescono. Per cui, controllano i tagli mentre non controllano le spese che sono chiaramente fuori controllo. In pratica, ti tagliano quello che ti danno mentre spendono di più per quello che va alla predazione burocratica ed a quella oligarchica.

Insomma, A.Friedman e M.Renzi si intendono bene, benissimo. Limoneggiano. Si eccitano reciprocamente. I loro vaneggi convergono. M.Renzi racconta quello che non farà, che sono poi le balle raccontano tutti, senza particolari novità. A.Friedman fa il suo lavoro sporco di vendere alle masse la nuova speranza non saprà ne potrà far nulla di diverso dai predecessori. ...Purché le basi USA possano continuare ad operare in territorio ‘amico’... ...Fino al 2020, che sembra l’orizzonte temporale assegnato a A.Friedman, o che lui si assegna. Poi, grazie ai droni, non avranno neppure più bisogno di basi all’estero. Governeranno le armate di cielo e di mare da qualche deserto USA. Quelle di terra non saranno più necessarie. La mitica bandierina collocata su una collina conquistata sarà lanciata da un satellite, magari solo come proiezione ottica, se proprio qualche nostalgico la vorrà ancora. In 6 anni, se ne vedranno delle belle visto che il dronizzazione, l’automazione, dell’attività militare procede ormai a ritmi esponenziali. Inoltre, dalle bombe laser alle armi a energia diretta, gli strumenti di guerra sono già radicalmente mutati, anche se preferiscono non dirlo mostrando ancora soldatini sul campo Il ridimensionamento, ma solo in personale umano, appena lanciato, delle FFAA USA ne è la conseguenza e manifestazione.      

E la fine del libro è arrivata. Gli USA sono stufi di G.Napolitano di Savoia, che non vale una pippa e fa solo danni. Non è che avere gli USA alla fine contro trasformi un cialtrone in un eroe! Eppoi, il ‘difetto’ di G.Napolitano è solo la frenesia di far vedere più che  mai l’interventismo quirinalizio sebbene non è che Scalfaro si celasse. Gli USA devono avere altri motivi che non sono magari ancora manifesti dato che, a ben vedere, il servilismo di G.Napolitano agli USA non è stato inferiore a quello coi tedeschi ed il loro nuovo Reich. Gli USA temono forse sfasci troppo e troppo rapidamente mentre ai tedeschi lo sfascio altrui va bene [centralizzano meglio e più rapidamente tutto nelle loro mani] purché siano preservate alcune macro-compatibilità contabili dunque il loro euro-Reich. E sì, perché, anche se G.Napolitano si sta ergendo a tutore delle macro-compatibilità contabili dell’euro, la spesa ed il debito pubblico continuano ad aumentare. La corruzione, di cui lui è massimo tutore istituzionale, pure.   

Visto che A.Friedman ha sul gozzo G.Napolitano perché tiene in vita il governo Letta-Alfano, il motivo nascosto degli USA deve essere l’andreottismo che è passato dai governi G.Letta a quello/i E.Letta. Non che l’andreottismo sia nobilitato perché gli inglesi lo hanno sempre avversato mentre gli USA pensavano di essersene disfatti col colpo di Stato di Capaci [23/05/1992] e la Grande Purga 1992-93.

Pur non sfasciando meno dei successori formali, gli USA vedono l’andreottismo come resistenza burocratica alla sottomissione totale di Italiozia ai loro voleri. Fatti loro comunque, fatti loro delle burocrazie predatorie d’Italiozia e degli USA-UK. Non stiamo cercando di vendere i sofismi senza senso di comunistoidi e fascistoidi prostituiti per cui uno se lo debba tagliare per far dispetto all’odiata moglie, od una se la debba cucire per far dispetto all’odiato marito. Lo sfascio operato dalla dittatura quirinalizia non è nobilitato dallo sfascio operato dalla partitocrazia, così come lo sfascio operato dalla partitocrazia non è nobilitato dallo sfascio operato dalla dittatura quirinalizia. Un sistema statalista e sclerotizzato è ancor più resiliente di altri alle forme Costituzionali materiali visto che il sistema statalista-sclerotizzato è parte essenziale della stessa Costituzione materiale. Del resto, se la Costituzione Berlusconi-Bossi del 2006 avrebbe anche potuto creare governi coi poteri per governare se i poteri formali fossero poi stati davvero usati, il passaggio, avvenuto nel 1992-93, dalla dittatura partitocratica DC-PCI, Vaticano-angloamericani, alla dittatura quirinalizia della Mediobanca-Cuccia compradori è stato un cambiamento istituzionale che non non ha inciso minimamente sulla natura sottosviluppista del sistema italiota e sul potere delle burocrazie sottosviluppisto-predatorie e delle oligarchie sottosviluppisto-predatorie. Queste ultime hanno potuto realizzare le predazioni delle sprivatizzazioni cucciane, che avrebbero potuto essere facilmente imposte pure ai governi andreottian-berlingueriani od al quadripartito [quadripartito dopo l’uscita del PRI-Mediobanca dal governo formale]. Qui sta Il Gattopardo, non nei vaneggi di un A.Friedman chiaramente in stato confusionale e senza alcuna lucidità analitica.     

I grandi sistemi marci si affossano con piccoli ma sostanziali cambiamenti che li liquidino e creino le basi per sviluppi differenti. Nella cultura politico-istituzionale e scientifico-sociale anglo-sassone mancano del tutto conoscenze e capacità relative allo State building. Lo praticò con successo l’Inghilterra per sé stessa e le sue aree anglofone ma non per altri. Un modello di successo di State building fu, al contrario, proficuamente esportato dal Giappone. La Germania si è invece rapportata alla questione dello State building secondo il suo modello costitutivo fondato sulla espansione doganale della Prussia e successiva federazione politica pur sempre con egemonia del governo centrale ‘prussiano’. 

Intellettualmente, A.Friedman qui si barcamena per vendere un prodotto per esigenze agitprop dei suoi committenti. Il Gattopardo fa parte del DNA dell’Italiozia creata dai britannici con la loro operazione terroristica del 1860-61. Per ammazzare il Gattopardo, innanzitutto deve sparire Italiozia. Sparire significa sparire davvero, con libere secessioni, ciascuna con la propria quota di debito pubblico [senza possibilità di bancarotta con rimborso parziale] rapportata alla popolazione nel momento della secessione. Poi ognuno farà quel che crede. Non esistono possibili terapie in un’Italiozia unita e preservata nelle sue mille follie e cancrene a tutti i livelli sistemici.

Ah, ora il governo Renzi è finalmente arrivato. Promette soldi a tutti prima delle elezioni europee sapendo già che dovrà ritoglierli, e toglierne, ad elezioni europee realizzate, ancora di più di quelli promessi ora.

Eccola “l’alternativa” al Gattopardo della vecchia puttana del governo USA A.Friedman! Cacchio!!! Voleva ammazzare Il Gattopardo, diceva. Sta facendoci lingua-in-bocca!



Friedman, A., Ammazziamo il gattopardo, Rizzoli, Milano, Italy, 2014. 

07 March 2014

Letter from Lhasa, number 341.
Joseph Marie de Maistre
between misunderstanding and fear

Letter from Lhasa, number 341. Joseph Marie de Maistre between misunderstanding and fear
by Roberto Abraham Scaruffi

de Maistre, J. M., Quatre chapitres inédits sur la Russie, Libraire D’Aug. Vaton Editeur, Paris, France, 1859.
(de Maistre 1859).
Joseph Marie de Maistre


Joseph de Maistre, a Savoyard philosopher, politician, writer, historian, lawyer, magistrate and diplomat, reflects all the sordidness and backwardness of the Kingdom of Piedmont-Sardinia. While the British looked at novelties as chances to be exploited, the De Maistre approach is fearful because he does not understand the nature of State/government, of power. The advices he provides are defensive and odd because he is apprehensive of what he cannot understand and so he does not know how to use. Finally he provides advices for perpetuating backwardness and instability instead of modernization and of a real Conservative program [Conservative in its British meaning, not in its etymological one] based on it.

At the same time, he is intellectually honest and sincere. He tell what everybody, in the power networks, thinks. While usually rulers and their intellectuals mystify, he talks freely and honestly. Power usually uses double speech. There is what it thinks and there is what it tells for mystifying what it actually does. De Maiste who, evidently, does not know the real art of power, which is the art of deceiving people for better exploiting and dominating them, tells what power thinks but it avoid to openly tell.

According to the author, before Christianity, slavery was considered a necessary part of the political order because that is a consequence of human nature and psychology. For him, if everybody has real civil rights, there is no way to govern a nation.

All this is incontestable. In fact, nowadays events show, everyday more, that freedoms, rights, democracy, absence of slavery, are only nominal while, by subtler and stronger other ways, the slavery and inequality have been formally denied be everyday reaffirmed and even in the harshest and more barbarian ways. People are persecuted and assassinated, from State/government, even without any formal and apparently fair judgment. States/Governments claim and want you to believe that you have rights while, in front of State/government, you have not.

There are partially secret laws giving unlimited and unaccountable power to governments, and to their Secret Police officers and corps. The nowadays monstrous development of State Terrorisms and militarism in all its forms, and the correlated unaccountability of State/government relatively to people and to formal/current law, provides a wide range of examples about that.   

The author asserts that, in antiquity, the large majority of people was in slavery. For him, no nation can be governed only by law. So religion is used if it can control people. In Russia, that would be improbable, for him, so, more than removing serfdom, what would have explosive consequence, it would be essential to reinforce nobility and other free social strata.

If you cannot sufficiently deceive people, you need to use pure force, so to preserve  formal hierarchies. That is a form of weakness for power. A strong power convince its people to be free and a real protagonist, as the British Crown did with its British subjects. It went on doing what it wanted while people was grateful to such a ‘liberal’ Crown claiming to be subjected to people and law while it was actually not.

In de Maistre, there is here a hierarchical vision of reality, which is absolutely realist. Is nowadays world less hierarchical that in antiquity? It does not seem. Nothing never changed and changes, from this point of view.

At the same time, one should underline that deceiving people making them believe that they are free, and manipulating them in other and more substantive way, is more effective and efficient than open discrimination. Nowadays world is more hierarchical and dominated by centralized aristocracies, but they are hidden ones. People must inevitably obey without any different possible choice, although usually thinking to live in a new era of democracy and freedoms.

De Maistre remains more attentive to forms than substance. Soviet Russia [we know he lived well before...], largely democratic at the lowest levels, created by its oppressive and super-terrorist means, a more aristocratic regime than the Czarist one and, finally, a stronger Russian power. ‘Communism’ was more DeMaistrian than Czarism although he would have disavowed it if he would have lived at that times. The same might be told about China, Korea, Vietnam etc. US and British ‘capitalism’ have been even more aristocratic and, since that, more successful, and world real Empires.

The key element is finally development and developmentalism, alias strong oligarchies capable of real achievements. This determines the success or the failure of social and political orders. The British monarchy could continuously restructure its social base, while the Russian one could not and finally perished. It was not capable to created different, more updated, forms of serfdom.   

His excessive attention to forms leads the author to his distrust for natural sciences. He is absolutely fearful of them. Actually the art or science of government can and must fruitfully use natural sciences.

For the author, religion is necessary or useful for submitting people. Science opposes religion. For submitting science, one needs Catholicism. This seems his vision. He does not understand that sciences can become new religions and that, anyway, also sciences are usable and actually used for submitting people. 

Enlightenment, Protestants, Jews, also a lot of other things, make him afraid because, for him, they weaken power. He has a fundamentalist vision of power instead than a functionalist or a pragmatic one. Power seems from him an achievement by itself. It come from God and so it is right and useful just for that. It is the natural order. Whatever power really be, science makes it stronger, not weaker. It is on the contrary its incapability to use science which makes it weaker and destructible.

His advice for Russia is all defensive. Limit the emancipation of peasants, their emancipation from serfdom. Do not consider emancipation as moral. Accord nobility both for landowning and merit at the same time. Limit the function of science and it propagation. Favour Orthodox and Roman Christianity, overall the latter. Watch over Protestant teaching because it is a universal dissolvent. Watch over foreigners, because 99% of them are dangerous, overall Germans and Protestants.     

For him, Calvinism is subversive while Jesuits are the best conservative force. Sovereignty comes from God and the sovereign personifies this sovereignty coming directly from God. That makes the sovereign holy and all revolt against him unjustifiable.    

The inconsistency of his political thought is not that he insists on the divine origins of political authority but that, finally, for him, only the power he likes, an immobilist one, has divine origins. Differently, to claim the divine origins of whatever political power would be a tautology. While to claim the divine origins of the power[s] we like is just a propagandist attitude. If power were really divine, that did not need to be claimed, apart from that this assertion were a metaphor or an allegory.  

De Maistre adores forms while abhorring the substance of reality he does not really understand.



de Maistre, J. M., Quatre chapitres inédits sur la Russie, Libraire D’Aug. Vaton Editeur, Paris, France, 1859.