26 October 2013

Letter from Lhasa, number 337.
Berlinguer P2?

Letter from Lhasa, number 337. Berlinguer P2?
by Roberto Abraham Scaruffi

È un riflesso condizionato. Se scrivi di “P2 Andreotti-Berlinguer”, c’è sempre un compagnuzzo che salta su e ti sbotta: “Scusa, su quali documenti hai letto che Berlinguer era un affiliato alla P2?”

Chissà perché non ti chiedono di Giulio Andreotti, bensì solo dell’Enrico. Normali insozzi del cervello e reazioni pavloviane indotte.

V’è un aspetto strettamente linguistico. Se uno scrive “la P2 Andreotti-Berlinguer”, non parla di affiliazione. Semmai dice cose peggiori, o migliori, a seconda della prospettiva. Il lobotomizzato ed ammaestrato pavloviano medio ovviamente ‘capisce’ e scatta per quello per cui è stato ammaestrato. È normale che succeda così. 

Le cose semplici sono le più difficili a capire. Anche perché poi il pappagallo medio non sa mai di che stia parlando. Non conosce la materia. E non è che online si trovi tutto anche uno volesse fare una ricerchina col computer.

Il potere è sempre reticolare per cui tutto appare come casuale finché un interesse forte, prevalente ed irresistibile non dica che si debba fare una certa cosa ed imponga una linea. Ovviamente ciò non viene visto dall’osservatore esterno. La politica viene fatta vedere è solo teatrino che maschera altre cose, a volte semplicemente il nulla. Non è affatto detto che il politico da esibizione mediatica faccia poi veramente politica, policies, o che ad essa contribuisca in qualche modo. 

Il PCI nasce, nel 1944 a Salerno, come partito compradoro anglo-americano e, contemporaneamente, passa sotto il co-controllo delle Polizie Segrete CC ovviamente. Col 1989, cambia tutto. Col golpe del 23/05/1992, anche in Italiozia l’ordine uscito dalla Conferenza di Teheran di fine 1943 è formalmente e definitivamente affossato. Lo vogliono gli anglo-americani che vincono pure sul terreno, in Italiozia, a livello di rapporti di forza militari all’interno del governo reale di Italiozia. Tra le burocrazie andreottiane e Mediobanca, tra le oligarchie predatorie statali e le oligarchie private compradoro-mediobancarie, il colpo di Stato del 23/05/1992 segna la vittoria rivelatasi permanente, visto che siamo oramai sui 22 anni, delle seconde.

“Burocrazie andreottiane” è una semplificazione. Sono burocrazie centrali  che ad un certo punto divengono andreottiane, o che per comodità euristica definiamo andreottiane, nel senso che Andreotti se ne fa interprete a livello di comando formale-istituzionale. La DC di Fanfani, Moro ed altri è precedente. Comunque, parlare di burocrazie andreottiane non è la stessa cosa che parlare di DC per quanto siano processi che si intrecciano. Da un certo punto in poi, sarebbe più corretto parlare di burocrazie andreottian-berlingueriane. Sono le stesse burocrazie centrali già monarchiche, poi monarco-fasciste, ripiegate su sé stesse e gelose solo del proprio sonnecchiare. Andreotti è organico ad esse. Esse sono organiche a chiunque le lasci sonnecchiare corrotte e le riempia di soldi. Sono state estese in maniera rilevante e pure riempite di soldi. Quando il blocco Quirinale-Mediobanca ha rotto e disfatto la partitocrazia, ed Andreotti è stato liquidato a livello di governo formale, col colpo di Stato del 23/05/1992, esse sono progressivamente transitate sotto la dittatura quirinalizia che è l’espressione istituzionale formale di tale dittatura mediobancaria compradora. Andreotti stava lavorando per una dittatura quirinalizio-burocratica con lui alla testa. La Mediobanca compradora lo ha battuto a livello militare ed imposto quello l’Impero voleva, una dittatura quirinalizio-mediobancaria che non disfa l’assetto burocratico predatorio limitandosi a compiacerlo mentre attua sua politiche di sfascio, dalle sprivatizzazioni, alla liquidazione di qualunque punta tecnologica e, perfino, della possibilità di continuare a fare impresa indipendente in Italiozia. Oggi, in Italiozia, solo consorzi criminali con solidi agganci burocratici ed istituzionali possono superare le barriere all'entrata per chi voglia aprire nuove imprese, anche piccole.

Non che le burocrazie predatorie statali non siano compradore. Lo sono. La differenza è che Mediobanca nasce per formalizzare la subordinazione compradora anglo-americana del capitalismo italico, specificamente di quello post-bellico che è ovviamente quello solito. È un rafforzamento del controllo anglo-americano su Italiozia, dopo il tradimento dei Savoia. Oh, certo, v’è la favoletta della filiazione francese di Cuccia. I francesi di Lazard fanno solo da interfaccia. Tipico metodo per operazioni clandestine. Se gli inglesi, o gli anglo-americani, ti controllano, ti fanno figurare come legato, legatissimo, ad una entità intermedia qui formalmente francese. Non a caso, Lazard nasce negli Stati Uniti. Prima negli USA francofoni. Poi si muove nell’area anglofona. Infine si espande in Europa. Cuccia non prende ordini da Parigi. Li prende da Londra, i creatori d’Italiozia nel 1860-61.

Una metodologia di ricerca ed analisi materialistico-fattuale, e non politicantica, non è difficile. Per quanto essa si riveli inafferrabile ed impraticabile, in pratica del tutto preclusa, per chi abbia la mente e lo spirito occupati da ideologie ed allineamenti di partito e di parte. 

La P2 era una loggia Andreotti-Berlinguer, con Berlinguer ovviamente del tutto subordinato. Per esempio, Berlinguer dà copertura a Gelli quando, in ascesa, il Grande Oriente voleva sbarazzarsene e chiede aiuto a Berlinguer. Alias, Berlinguer non si mette contro un’operazione clandestina, una delle tante, delle Polizie Segrete andreottiane. Eppoi, Gelli doveva pur già avere qualche benemerenza da quel lato lì, se Berlinguer non gli sbarra la strada.

Berlinguer è di famiglia massonica come Cossiga suo parente. Erano entrambi imparentati coi Segni. Nulla di oscuro, né di morboso. Massoneria significa poteri reali dello Stato e connessioni coi centri dell’Impero controllano e co-controllano le massonerie locali degli Stati compradori. L’Enrico Berlinguer che, del tutto propriamente, dice che il PCI è un partito cavouriano [alias compradoro inglese], ben sa che il PCI (fondato dagli inglesi a Salerno nel 1944, col cittadino sovietico Togliatti che loro si fanno passare dall’URSS come garante degli accordi di Teheran di fine 1943 e come aiuto agli anglo-americani per ricattare e meglio controllare la DC vaticana) è un partitone gli anglo-americani fabbricano da 25% dandogli soldi e beni del PNF, oltre ad armi loro, e copartecipazione al governo reale. Senza di ciò, la setta PCd’I sarebbe, pur con nome rettificato, restata all’1%. I voti si ricevono in proporzione alla clientele si controllano, all’accesso al governo/sottogoverno viene dato dai poteri reali. I consensi non nascono dalla adesione a programmi mutevoli ed evanescenti. I consensi nascono dall’accesso al governo/sottogoverno e, di conseguenza, dal potere clientelare.

Già sotto il monarco-fascismo, di cui l’URSS era grande amica, il PCI ha rapporti di collaborazione con l’OVRA/governo reale, cosa che gli porta adesioni, pur restando una piccola setta. Vi era già stato almeno un caso di cooperazione delinquenziale congiunta sovietica (Tania Schucht e chi la manipolava direttamente dall’Ambasciata Sovietica a Roma, che poi le fornisce il veleno, “la medicina per il suo bene”, da mettere nell’ultima minestrina del cognato), Togliatti-PCd'I, inglese (Piero Sraffa) e monarchico-fascista: l’assassinio per avvelenamento di Antonio Gramsci il giorno stesso il cui gli scade la libertà condizionale ed è legalmente libero, ed intenzionato a raggiungere Parigi con l’aiuto di GL di cui il PCd’I lo classifica come aderente. Nella ‘terribile’ “Italia fascista”, gli appunti di Gramsci potevano stare tranquillamente nelle casseforti della Banca Commerciale. Così come Cuccia poteva stare a Roma, con Mattioli, ad aspettare l’occupazione Alleata mentre preparava, coi soldi del ‘fascismo’, il dopoguerra. No, la Storia non è mai come va la contano.

Come e perché pensate che Berlinguer venga portato da Togliatti e subito da questi assunto come suo collaboratore stretto e successore? Che benemerenze avrebbe mai avuto secondo la conclamata ortodossia ‘comunista’? Zero. Berlinguer è cooptato nel centro del nuovo PCI anglo-americano da reti del potere reale preparano il dopoguerra dell’occupazione anglo-americana (nel cui ordine è pianificato un forte PCI) e con DC vaticana, certo subordinata agli anglo-americani ma pur sempre vaticana.

I Berlinguer sono di Sassari. Togliatti, da ragazzo, aveva vissuto e studiato a Sassari. No, non crediamo al giochetto delle assonanze e delle prossimità tanto di moda. Non è neppure decisivo che Gelli, dopo avere parlato con Togliatti si ritrovi nel Sassarese, sembrerebbe a La Maddalena più precisamente. Già gli era andato bene essere arrivato a Roma vivo. Senza altri dettagli non si può dire nulla. Del resto lì, in Sardegna, lui non è che fosse copertissimo, lo arrestano pure ma per cose pistoiesi, sebbene si dia da fare per procurarsi coperture che si rivelano non assolute.

Non è comunque questione di un conoscente dell’infanzia o dell’adolescenza che ti porta il familiare per farlo divenire segretario del PCI. È non è neppure che l’Enrico avesse qualche eccelsa qualità, a parte la disciplina (servilismo ed ottusità) al servizio dell’Impero e delle sue oligarchie compradoro-predatorie in Italiozia. Sarebbe come pensare che per puro caso e per grandi qualità sue un Enrico Letta sia divenuto capo del governo nel 2013. Le cose non funzionano mai a questo modo. Il mondo reale funziona con meccanismi di connessione para-mafiosa.

Lo sfascio dello Stato che si realizza dall’incontro e combinazione tra Andreotti e Berlinguer (intesi come forze sociali, non come individui; non ci fossero stati loro ce ne sarebbero stati altri) è impressionante. A PCI e CGIL vengono allocate frazioni rilevanti di burocrazie pubbliche. Le capitalizzazioni pensionistiche, più rilevanti dello stesso debito pubblico attuale, vengono mangiate [c’erano, ora non ci sono più!] da quel connubio, che è ovviamente un’operazione macro sistemica voluta sia da un Impero che pompa il PCI che da un Andreotti che non controlla la DC ma il cui potere è sia militare che burocratico. Detto differentemente. Le alte burocrazie dello Stato si aprono pubblicamente al PCI. Si sentono più rassicurate ad averlo come seconda DC che a continuare col gioco pubblico della contrapposizione. DC e/o PCI purché se magni, finendola con la finzione dei puri che stanno fuori come alternativa. Del resto, nel settore pubblico, prima si è colleghi, poi si ha una tessera, alias prima c’è la corporazione, poi non importa per chi uno voti. Ci sono cordate, clan para-mafiosi, dove non è importante la fede del partecipante. Vigono logiche più massoniche che partitiche. Andreotti cura a livello di governo, a livello legislativo, questa operazione, l’inclusione del PCI a livello di burocrazie pubbliche anche centrali. Il tutto si traduce in una disorganizzazione ulteriore dello Stato e in uno sfascio più avanzato delle sue casse. 

Non che le capitalizzazioni pensionistiche se le intaschino i due personalmente e direttamente. Da un lato, gli immobili vengono svenduti sia ad interessi privati, dunque con tangenti ai partiti, che a sindacalisti ed amici. Dall’altro gli introiti se ne vanno per distribuire reddito a tutti. Lo Stato, invece di rifondere gli enti pensionistici per le quote sociali introdotte per legge, al di fuori dunque dei meccanismi attuariali-assicurativi degli enti pensionistici, usa quei fondi degli stessi enti pensionistici. Denaro in realtà privato (visto che il salario differito è parte del salario del lavoratore), espropriato e gettato via in due modi complementari. Svendi beni altrui e ti rubi, per clientelismo, i quattro soldi incassati. Ecco i fasti, questo è solo un aspetto, del connubio DC-PCI!  

A parte che tenta di farlo demolire ed assassinare come Moro ed in contemporanea, Andreotti continua a sentire Berlinguer come suo. Comunque sia morto Berlinguer, magari per caso, Andreotti lo rimpiange quando col golpe di Capaci viene avviata la sua liquidazione e col post-PCI saldamente passato apertamente a libro para dell’Impero e per esso gestito da CDB. “Con Berlinguer vivo non sarebbe successo”, esclama Andreotti quando viene posto sotto accusa prima politica poi giudiziaria, e col post-PCI usato contro di lui. Andreotti si illude, probabilmente.

Il personaggio Andreotti è del resto una combinazione demoniaca di personalità tutte egualmente false. È un attore perfetto. Fa ammazzare Lima, ordinando il crimine alle sue Polizie Segrete CC, e poi, un mese dopo, chiede ansioso e candido alla figlia del defunto, che se la beve, se abbiano scoperto nulla e se per caso l’assassinio non sia opera di Ciancimino.

Il PCI di Berlinguer passa da partito degli intellettuali compradori e luddisti, e delle milizie per terrorizzare e militarizzate gli operai, a partito delle burocrazie statali con Andreotti che regala ad esso feudi per esempio già del PSDI e della stessa DC. Con l’operazione andreottiana, il PCI passa da partito concepito come di ricatto della DC a partito simile alla DC seppure un gradino sotto di essa. Andreotti lo sgancia un po’ dagli anglo-americani (e dalla loro Mediobanca) e lo porta sotto di sé, finché riesce. In parte si illude. Perché nell’Italiozia compradora, cogli stessi apparati militari andreottiani strutturalmente permeabili all’Impero, si illude pensando che, avendo esteso la struttura clientelare del PCI, con solo ciò esso divenga un partito burocratico-nazionale cosa che neppure la DC era del tutto visto che il servilismo all’Impero, pur con filtro, in parte, vaticano, prevaleva su tutto. Esistono sempre dialettiche nei rapporti compradori. Nulla è lineare ed assolutamente gerarchico anche se alla fine, quando indispensabile, comanda il più forte, non il fantoccio, anche se il fantoccio ha pure i poteri che ogni esecutore sul campo conserva, un po’. 

Gelli ricambia il sostegno ricevuto da Berlinguer contro il Grande Oriente quando Andreotti vuole fare rapire e liquidare Berlinguer in contemporanea a Moro. Lo allerta. Berlinguer si salva grazie a milizie armate del PCI che lo proteggono. Perché Andreotti lo vuole morto? Esisteva un accordo Berlinguer-Zaccagnini per Moro Presidente della Repubblica nel giro di pochi mesi. Intollerabile per Andreotti, che si sentiva tradito da Berlinguer e che era avversario mortale di Moro. Berlinguer sfascia lo Stato con Andreotti e ne guadagna clientele, ma come Presidente gli preferisce un Moro ormai fuori gioco dall’avanzata andreottiana nello Stato e nei suoi apparati poliziesco-militari. Leone era in scadenza. Tutto il sequestro ed assassinio di Moro è in funzione delle Presidenziali 1978. Andreotti deve liquidare Moro prima. Lo fa usando le Polizie Segrete CC e la giustifica come un’operazione di Gladio, come un’emergenza contro il comunismo, dunque con copertura NATO. Nessuno credeva alla fandonia del pericolo comunista eppure tutti sfruttano, per loro interesse, le retoriche cui si deve far finta di credere ed i relativi apparati militari. L’operazione politico-militare è gestita dalle Polizie Segrete CC-Gladio su ordini di Andreotti, che usa la NATO solo come copertura necessaria da parte di un paese vassallo. Gli anglo-americani lasciano fare.

Chiaramente, più Berlinguer è stato fatto parte del sistema di potere andreottiano, più vede la forza si trova di fronte. Gli vanno bene le clientele ricevute. Ma non ci pensa neanche lontanamente a sostenere Andreotti presidente. Lo teme. Allora, Andreotti che gli ha regalato clientele denuncia la penetrazione comunista, Moro-Berlinguer, e chiede autorizzazione alla NATO per un’operazione di contrasto da lui gestita. Nonostante Via Fani ed il terrorismo fatto continuare ed intensificato dalle Polizie Segrete CC su ordine di Andreotti, Berlinguer si fida ancora meno di Andreotti. Alle Presidenziali, ne esce infine eletto un vanitoso Pertini tanto fanfarone quanto servile all’Impero. Ma non ha il potere militare di un Andreotti. Si noti che il Berlinguer della linea della fermezza regala Moro all’assassinio andreottiano. Berlinguer sa che non può opporsi. Ne esce fingendo subordinazione. Glielo lascia ammazzare. Ma si sfila relativamente ad Andreotti presidente. Appena possibile, si sfila dal governo che appoggiava esternamente.

13 marzo 1979 entra in vigore lo SME, chiaramente sgradito alla Corona britannica, dato che serve alla Germania per una futura unione monetaria. Di certo, è sgradito pure a Mediobanca-Confindustria che con una politica di continue svalutazioni ha creato un modello drogato di competitività fondato sui bassi salari e su una progressiva estensione dello sfruttamento estero di Italiozia. Una cosa sono protezionismi e svalutazioni temporanei per creare competitività nel senso di sviluppo tecnologico competitivo e fino a che non si è raggiunta la competitività reale. Altra è la competitività perché svendi quello che hai prodotto. Una svalutazione è sempre una svalutazione sistemica. È essere competitivo perché ti fai pagare meno, e sempre meno, e poi sempre meno [il modello Mediobanca-Confindustria], non perché produci meglio, con maggiore produttività del lavoro. Ecco la differenza tra politiche sviluppiste e politiche sottosviluppiste. Relativamente ad un Andreotti che, qualunque ne siano i motivi, si è sempre distinto per essere sempre stato un fedelissimo sostenitore delle politiche tedesche di unificazione doganale e monetaria, ecco che il PCI si è sempre schierato con la linea Mediobanca-Confindustria dei bassi salari e bassi consumi popolari anziché della alta produttività del lavoro come risultato organizzativo e tecnologico.    

Sullo SME cessa il sostegno PCI al governo Andreotti.
Il 20/03/1979 nasce il V Governo Andreotti, una coalizione DC-PRI-PSDI.
Domenica 5/10/1980, con Andreotti non più al governo, Gelli pubblica la sua intervista al Corriere della Sera sostanzialmente sulla linea di quello che sarà poi conosciuto come il suo Piano di Rinascita Democratica.
Il 28/11/1980, con Andreotti e Cossiga non più al governo, Berlinguer esclude altri governi colla DC dicendo che il PCI si pone come alternativo, non più complementare, ad essa. È cambiato il vento. Non lo vogliono più formalmente dentro il governo, se mai l'hanno voluto. Se ne fa una ragione e dice che è lui non vuole andare al governo colla DC, che è una rottura colle tradizionali prospettive togliattiane pur non essendovi una socialdemocratizzazione del PCI.
Il 17 marzo 1981, con Andreotti e Cossiga fuori dal governo, vengono rinvenuti gli elenchi di 962 affiliati alla P2. La P2 non serve più. Il terrorismo di massa non serviva più. La rete di Gelli continua egualmente ad operare finché è di utilità per qualcuno. Gli scaricati, i nomi ritrovati, non erano di utilità a nessuno se non per il pubblico sputtanamento.

Dal punto di vista propagandistico, il caso P2 è una montatura di frazioni di regime contro altre. Non vi erano reati né stranezze. Era pure già noto che esistesse una P2. Si è voluto caricare di valenze negative ciò non ne aveva. I complottisti hanno inventato i crimini della P2 e li hanno dati a bere agli psicolabili che se  li sono bevuti e se li bevono. In pratica, si sono attribuiti ad una supposta onnipotente P2, un’associazione privata, crimini di Stato, terrorismi di Stato, quindi realizzati ad opera di governo formale e Quirinale, e con copertura parlamentare. Ciò è stato fatto per faide di regime (a cominciare dal dualismo burocrazie centrali, da un lato, e Mediobanca compradora, dall’altro).  

Forlani, capo del governo nel momento del ritrovamento, non ha la forza militare per una purga delle Polizie Segrete e degli altri apparati militari andreottiani. Si troverà rapidamente scalzato e rimpiazzato dal retorico quanto servile Spadolini (del PRI di Mediobanca), pronto a qualunque bisogna degli apparati CC-militari e dell’Impero.

Mai sentito (ne abbiamo già accennato) di quando Gelli viene portato a Roma, da Togliatti a guerra ancora in corso, con trasporto eseguito da milizie armate del PCI, e Togliatti lo fa rifugiare in Sardegna? Solidarietà massonica ed altra. Sennò non è che Togliatti facesse favori a chicchessia, tanto meno ad un ex-ufficiale della RSI.

Ci sono comunque almeno un 2'000/2'500 affiliati P2 non noti. Si sa ci siano. Ma i nomi non sono pubblici. Gli elenchi li hanno le Polizie Segrete CC [già andreottiane], il SIS la CIA.

I mille dati in pasto al pubblico beone erano quelli che non contavano nulla, gli scaricati. Servono per capire come la P2 fosse una loggia di parastato Andreotti-Berlinguer. Lo Stato reale usava un servizio esterno per i suoi apparati chiave, l’Agenzia Gelli. Tutti coloro avevano il gradimento Andreotti-PCI stavano nella P2. Non era infiltrazione. La P2 era una struttura riservata, parallela, dello Stato reale. Alla in fine, era sbagasciata come lo Stato reale. Quando Gelli vaneggia di piani, siamo a livello di folklore. Erano come i programmi dei partiti. Fumo irrilevante. Il segretario, pur abilissimo, che si vorrebbe gran puparo di Stato... Impossibile! S’è montato la testa. Gli colpiscono, almeno formalmente, la sua P2 anche se lui continua ad operare. ...Se è coinvolto perfino, in qualche modo (se davvero lo sapeva in anticipo e se era in contatto con vice-presidente degli USA, George H. W. Bush, come da qualcuno testimoniato), nell’assassinio di Olof Palme, del 28/02/1986...   

La liquidazione della P2, almeno come loggia Andreotti-PCI, è programmata. I due magistrati ‘scopritori’ sono due allocchi, cui viene fatto credere di avere fatto la scoperta del secolo, usati nel momento la P2 non serve più come loggia Andreotti-Berlinguer e viene dunque messa in liquidazione come tale.

Si vedano altri conflitti e casi del periodo, sia a livello di istituzioni che ad altri livelli. Non che esistano regie uniche, non necessariamente. Tuttavia vi sono numerosi percorsi che si intrecciano, incluso Calvi-finanza-‘cattolica’/andreottiana, Calvi che il SIS impicca a Londra per i soldi e gli armamenti procurati agli argentini per la guerra delle Falklands, con annessa mega-rapina, eseguita dal SIS, dei fondi dell’Ambrosiano in giro per il mondo. Calvi viene usato, e poi scaricato dall’area Gelli-andreottiana quando si abbatte la rapidissima rappresaglia inglese. Uno non finanzia, di testa sua, una guerra argentina contro gli inglesi. Non necessariamente e non sempre gli interessi delle varie frazioni del Vaticano e quelli dell'area di Andreotti coincidono. La Curia romana non è la stessa cosa di un Papa e delle sue politiche. Quando Wojtyla viene colpito, chiaramente con un’operazione NATO-CC, il 13 maggio 1981, le sue politiche dell’est dovevano disturbare molti, come sempre succede quando si rimetta in discussione uno status quo comunemente concordato e fortemente voluto dagli inglesi. Una tale operazione non avrebbe potuto essere realizzata senza l’accordo e partecipazione del governo italiano. Il Vaticano è di area anglo-americana. Sui sgarri vengono rettificati da loro, non da altri. Anche se deve essere compreso che politiche contingenti USA di destabilizzazione dell’est non potevano trovare l’accordo inglese. Gli inglesi creano l’Impero sovietico per impedire un per loro mortale Impero germanico. Gli Stati Uniti seguono la logica dei bilanci trimestrali e dell’apparenza. 

Nell’ordine post bellico italiota, gli uffici giudiziari di Roma sono sotto stretto controllo DC. A quei tempi sono stretto controllo andreottiano. Mentre gli uffici giudiziari milanesi subiscono influenze plurime, incluse quelle dirette SIS-CIA-Mediobanca. I compagnuzzi del PCI e catto-comunisti li affollano sono di frequente usati per operazioni chiaramente anglo-americane. Il pragmatismo anglo-americano guarda al risultato, non alle retoriche politiche o pseudo-politiche. Del resto, le operazioni clandestine anglo-americane su territorio italiano passano attraverso le Polizie Segrete CC che, appunto, usano chi abbiano, senza formalizzarsi. Si vedano i nomi dei magistrati delle varie inchieste, incluso chi fa fallire il ricchissimo Ambrosiano senza neppure una perizia contabile (anzi ne esiste una a Londra, ma secretata dalla Corona, cioè dal SIS, per cui è irrilevante per la legge fallimentare italica), e si capisce molto. La ‘scoperta’ della P2 viene affidata a due compagnuzzi, che passano alla storia come eroi, chissà di che. Sono solo usati dalle Polizie Segrete sollecitano oppure ostruiscono indagini. Lì le hanno sollecitate. 

La ‘scoperta’ della P2 parte da una dichiarazione di un testimone di area CIA in un tribunale in Italia, durante un processo... Le Polizie Segrete CC la coprivano, non la coprono più, non almeno per quello che si vuol far trovare. Gelli fa trovare quello gli conviene o gli è stato detto. La sua fedeltà al PCI è assoluta. Non fa trovare un solo iscritto alla P2 che sia del PCI. Forse come messaggio, od era uno da scaricare, fa ritrovare la candidatura di uno del PCI ma non ancora affiliato. Gelli copre quello gli conviene coprire. Visto che lo colpiscono, minimizza il danno per sé. È quello che fa pure Andreotti che resta alcuni anni fuori dal governo, [già] allora. Gli risuccederà, poi, col golpe del 23/05/1992 realizzato contro di lui in corsa per la Presidenza della Repubblica. Ma a quel punto la sua estromissione è permanente, anche se riesce ad evitare qualunque condanna in tribunale, dato al suo potere militare, nelle Polizie Segrete CC. Si noti che Gelli, come ha fatto sparire almeno un 2'000/2'500 nominativi, poteva farli sparire tutti. In quel caso, avrebbero perquisito senza trovare nulla. C’è chi vuole, lui compreso, che il caso scoppi, nel contesto dato, ed in quei termini. La P2 Andreotti-Berlinguer non serviva più.

Quel che scrivo qui è tutto pubblicato, in italiano, in libri. Trovare biblioteche fornite, non le italiote, per chi sia interessato. Magari a Londra... Studiare se si vuol conoscere.


Invece per i luoghi comuni ed i riflessi condizionati di parte, non serve. Basta inventare secondo stereotipi ed idiosincrasie personali e di parte. 

24 October 2013

Letter from Lhasa, number 336.
L’impossibile Nuovo Rinascimento Italiano

Letter from Lhasa, number 336. L’impossibile Nuovo Rinascimento Italiano
by Roberto Abraham Scaruffi

Fontana L., V. Atella, ans D.M. Kammen,
Il Nuovo Rinascimento Italiano, http://www.ceistorvergata.it/blog/?page_id=98,
&
Energy efficiency as a unifying principle for human, environmental, and global health, http://f1000r.es/y8, http://f1000research.com/articles/2-101/v1/pdf, http://f1000research.com/articles/2-101/v1#reflist, April 2013.
(Fontana 2013)
Luigi Fontana,
Vincenzo Atella,
Daniel M. Kammen


Ecco, sì, a volte, o spesso, o sempre, le cose vanno giocate e comprese di psicologia, od anche di psicologia. Loro sono “un gruppo di intellettuali ed artisti italiani”, beh, ora c’è pure un americano, che, nel 2013, “iniziarono un processo di profondo rinnovamento culturale e scientifico che segnò il passaggio dal Medioevo all’era moderna prima in Italia e poi nel resto d’Europa”, anzi nel mondo. Il medioevo è finito, finito di nuovo. Loro sono qui per aprire la nuova era finalmente possibile. 

O, se loro non iniziarono nulla, a parte la loro cultura e ricerca personale e di gruppo, se sono un gruppo, vorrebbero od avrebbero voluto iniziare questo nuovo rinascimento.

Nulla di male, ovviamente. Non è sarcasmo. E non v’è nulla di male a fare certe operazioni intellettuali. Lo credono. Lo dicono. Probabilmente non vi credono. Non importa. Non serve giudicare le intenzioni. Si sono egualmente risolti a questa iniziativa.

“Pensiamo sia giunto il momento per rilanciare l’Italia come attore principale di un Nuovo Rinascimento che ponga al centro delle politiche sociali e industriali la valorizzazione della salute dell’uomo e dell’ambiente, il capitale culturale, artistico e naturale per uno sviluppo economico duraturo perché ecosostenibile.”

Un progetto turistico, a voler semplificare. Che non regge per vari motivi ambientali, di ambiente sistemico.

Sì, lo confermano che è un progetto turistico anche loro lo combinano con ben altro: “un’Italia che i turisti provenienti da ogni angolo del mondo vogliono visitare e prendere a modello perché è diventata il Giardino dell’Eden.”

Un semplificatore, che poi è solo tentare di afferrare il nocciolo della loro esposizione, direbbe: turismo, auto elettriche ed ecologia spinta. Ottimo!

Nessuno ci aveva ancora pensato. Lo fanno loro. Nulla di male. È che spesso sono i ‘piccoli’ dettagli che rendono impossibili le cose.

No, molti ci avevano già pensato. Si pensi a quelli si erano lanciati come Verdi, magari proveniendo da LC o ciò ne era rimasto, e si erano ritrovati democristiani, o loro frammentazioni e parodie successive. Si pensi pure a molti altri. In tanti propongono nuove rinascite o rivoluzioni sociali, tecnologiche, sistemiche od altre. È che, in genere, non afferrano le precondizioni, impossibili o meno che siano, per ciò auspicano. 

“E’ ora di invertire la rotta per uscire dall’attuale crisi economica e di valori secondo una logica non convenzionale. Abbiamo idee, capitale umano e tecnologie per farlo. L’Italia può e deve diventare leader nel mondo su queste tematiche, investendo massicciamente in questi settori e promuovendo programmi e progetti di ricerca armonici ed interdisciplinari che abbiano un risvolto applicativo immediato sulla popolazione, l’ambiente e sulle industrie locali e nazionali.
“Il Nuovo Rinascimento italiano deve partire da un nuovo approccio alla soluzione dei problemi mediante un disegno sistemico, integrato e transdisciplinare con una visione di lungo periodo. Il pensare in maniera sistemica spesso rivela interconnessioni e soluzioni d’insieme, che sono più semplici, economiche e capaci di risolvere problemi complessi con un unico investimento.”

Luoghi comuni a parte sulla crisi di valori, le soluzioni sono in effetti spesso semplici e rapide. Piccolo dettaglio: non c’è chi le imponga. Sì, in tutti i developmental States, c’è un centro onnipotente e sviluppista. Non c’è in Italiozia che è un Predatory State. I ‘piccoli’ dettagli fanno la differenza, in queste cose. Senza un centro sviluppista e con poteri assoluti (assoluti rispetto agli interessi burocratici e particolari), non si fa nulla.

Non è neppure vero ci sia il capitale umano. Lo sviluppo è organizzazione. Quello che in Italiozia manca. La disorganizzazione è totale. Non c’è cultura organizzativa. Ci saranno tanti geni e pure qualche organizzatore. Ma è cosa differente. Per cui, non hanno idee, non hanno capitale umano, non hanno tecnologia per fare quello dicono. Ah, certo, c’è abbondanza di cacciatori di posti sul mercato. Loro, i tre, od il “noi” italiota, non hanno altro. 

“Massicci investimenti” come, come quell’avanzatissimo centro di ricerca in Sicilia che paga i dipendenti per non fare nulla ed incassare i finanziamenti pubblici? Italiozia è tutta così, oggi più che mai. ‘Investi’ e sono soldi buttati via, che deprimono l’economia perché le tasse e la spesa pubblica altissima fuori controllo sfasciano tutto e tutti.

Human health is a very delicate matter because it is conflicting with the interests of the health care complex to create a greater dependence of people from it providing them a growing quantity of frequently useless health cares. Rational solutions are easy, while practical ones are very difficult even from the point of view, the hypothetical perspective, of an absolute dictator, and with the additional problem and danger of whatever absolute dictator. Already nowadays people are controlled and managed from growing dictatorial networks imposing their ephemeral ‘bests’, not real ones, about everything. However, it seems as some human destiny planners would like further governance over people, a kind of totalitarian NWO.   

It is also very sounding to talk about energy consumption reduction and new ways of industrial and economic organization, as the authors do.

Unfortunately, development always is something imposed before becoming current practice. Development supposes a different organizational culture. An entity with absolute powers needs to decide that and to act accordingly for spreading such culture and so creating a developmental order and nation.

Would it be so easy in Italy?

Il motore di Italiozia è fuso dalla spesa pubblica fuori controllo. Le imprese non aprono, anzi chiudono e se ne vanno all'estero, perché il sistema-Italiozia è in putrefazione.

La spesa pubblica andrebbe ridotta subito di un 80% e non superare il 10% PIL. Dove dominano disorganizzazione e corruzione, i principi economici anglo-sassoni semplicemente non funzionano.

Statalismo, socialismo e liberismo, variamente combinati, sono possibili nel Regno Unito e nell’area anglofona, così come nell’area germanica e nordica. Funzionano nel sud-est asiatico e forse in qualche altro luogo. Altrove non funzionano. Il punto è che, in molti altri luoghi, non funziona nulla.

In Italiozia, lo Stato è un fardello. Non adempie a vere funzioni collettive. A quel punto, tagliato un 80% di spesa pubblica, si rimetterebbe tutto in moto da solo.

Con lo sfascio attuale, neppure il turismo è competitivo. Uscire dall’euro (che alcuni demagogicamente agitano) non risolverebbe alcun problema e neppure sarebbe possibile dato che non sono cose possano decidere a Roma, visto che di fatto le decidono a Berlino, pur con interferenza anglo-americana dato che i centri dell'Impero vorrebbe liquidare l'euro.


Siccome nessuno può fare nulla, non esistendo, in Italiozia, classi dirigenti non compradore e con visioni di sviluppo, continuerà l'implosione progressiva. I vertici istituzionali e gli apparati dello Stato ben interpretano questa implosione inarrestabile. 

17 October 2013

Letter from Lhasa, number 335.
Testimonianza storica di un ufficiale tedesco

Letter from Lhasa, number 335. Testimonianza storica di un ufficiale tedesco
by Roberto Abraham Scaruffi

La pubblico come documento storico. È ben costruito, chiaro, coerente, colto, motivato. Riferisce la sua esperienza personale.

Ovviamente può dire il vero come non dirlo, dove parla di quello che ha visto ed ascoltato. Anche coloro che hanno riferito a lui possono avere detto come non avere detto il vero con lui.

Da un punto di vista euristico, se quanto appena detto (il dubbio euristico) vale per un vinto, vale ancor di più per i vincitori, dunque con apparati terroristici di Stato ancora più padroni del pensiero dei loro sottoposti come di tutti gli altri. 

Quanto da lui scritto/detto appare plausibile. Ciò non significa vero. Plausibile significa plausibile. Del resto, la propaganda di ogni giorno ha abituato a tante menzogne fatte passare come vere per il solo fatto di essere ripetute ossessivamente e suadentemente che quando uno, chiunque sia, chieda documenti storici dove in realtà non vi sono, il lobotomizzato, o l’interessato, subito reagisca istericamente. 

Interrogato su vicende più larghe, dà il suo punto di vista che contraddice i dogmi della propaganda anglo-americana. Anche la sua, o quella veicolata attraverso di lui, potrebbe essere propaganda. Tuttavia le uniche vere prove mai esibite dai vincitori sono i filmetti che ripetono le loro tesi e che entrano suadentemente nelle menti deboli seducendole, lobotomizzandole. La rappresentazione cinematografica subito appare come vera nella memoria, e trasmette i valori il film intende trasmettere.  

Ciò non toglie nulla agli enormi massacri realizzati durante l’ultimo conflitto cosiddetto mondiale. Vi sono poi stati tanti conflitti successivi con ulteriori immani stragi. La sua testimonianza non cambia nulla sugli stermini etnici, e non, che ci sono stati.

Chessò, solo per fare un mini-esempio, se su 2'091 ebrei di Roma deportati (sugli 8'000-12'000 allora in Roma), ne sono ritornati solo 101 (se i conti correntemente esibiti sono precisi), i termini quantitativi non cambiano qualunque fossero le precise politiche tedesche in materia. L’esercito russo violenta tutta le donne tedesche, anche bambine, che incontra quando entra in territorio tedesco. In misura meno sistematica, lo fa anche altrove. In Germania, è una precisa politica dunque su ordini centrali. Gli USA evitavano di prendere prigionieri di guerra giapponesi. Li ammazzavano subito o poco dopo averli catturati. Loro massacri di prigionieri vi sono pure in Europa, Italia inclusa. I prigionieri di guerra erano trattati decisamente meglio dai tedeschi che dagli Alleati che si davano senza problemi a massacri, pestaggi, torture, denutrizioni, anche a guerra finita. I prigionieri tedeschi, ed altri, nelle Russie, semplicemente spariscono. Ne ritornano pochissimi. Anche gli emigrati dalle Russie, pure di decenni prima, che gli anglo-americani regalano ai sovietici per essere liquidati, a guerra finita, pure a guerra fredda già iniziata. Tutti sanno che il massacro di Katyn fu opera sovietica. A Norimberga vengono, per esso, condannati i tedeschi. La credibilità Alleata, su qualunque cosa, è tutta lì.  

Quanto alle politiche tedesche in materia di campi di concentramento per civili, sono tuttora oggetto di contestazione e discussione storica, pur sgradite all’accademia ufficiale dei vincitori ed ad essi prostituita, proprio perché troppo grande era ed è l’interesse dei vincitori ed altri a falsificare, cosa che hanno abbondantemente fatto anche con la tortura, e con gli accademici ed i giudici al seguito. Resta comunque il numero rilevante sia di assassinati che di deceduti per altre cause.

Non cambia nulla, o poco, rispetto alla realtà dei fatti che ciò sia avvenuto coi gas o senza. Sembra piuttosto ottusità burocratica degli uffici propaganda anglo-americani che una volta costruite delle menzogne per loro suggestive vogliano poi tenerle in piedi costi quel che costi. Si è voluto dare a bere che i tedeschi avessero utilizzato su scala industriale gas per assassinare civili (che hanno assassinato in altri modi, sia diretti che indiretti, a parte quelli morti per altre cause), mentre non li hanno mai usati per ostacolare l’avanzata nemica. Tra l’altro il capo supremo tedesco era ossessionato dai gas, che aveva sperimentato su sé stesso, in guerra. Non a caso, non ordina di usarli, se ne avevano, neppure quando le orde slave sono su Berlino. 

L’autore del testo, della testimonianza (ora venduta come ‘testamento’ solo perché è deceduto), non dice nulla, non direttamente, sull’oggetto della sua condanna. Lui fu condannato per caso, dato che era solo un esecutore. Altri furono prosciolti, per lo stesso reato, a parte chi ebbe la responsabilità dell’operazione, Kappler, ma anch’egli non fu condannato per la rappresaglia ordinatagli. Costui, il 15 agosto 1977, fu fatto fuggire dalla detenzione a Roma, su operazione clandestina coordinata del governo italiano e tedesco, e morì in Germania il 9 febbraio 1978.

L’operazione delle Fosse Ardeatine era una normale rappresaglia 10:1 a seguito dell’operazione terroristica di Via Rasella, una strage, ordinata da Giorgio Amendola, del PCd’I. In galera, ci sono solo gli altri, non quelli del PCd’I. Chissà chi ce li ha fatti finire o chi ha cooperato a farceli finire, e chissà perché di questo ‘grande’ ed ‘eroico’ PCd’I non vi siano detenuti.

Giorgio Amendola è uno che spende il suo nome, liberale e massonico, per averne in cambio, dal PCd’I, l’accettazione in una chiesa totalizzante e per la quale lui è disposto a qualunque crimine. Giorgio Amendola si sceglie il PCd’I che diviene la sua ragione di vita. Dopo la guerra, si colloca a destra, nello stesso, perché è la posizione più comoda e sicura per chi non creda a nulla, oltre al conforto la grande chiesa possa dargli. Crede al potere per il potere, di cui resta inevitabilmente ai margini, a parte quel suo essere muratore di un PCI di regime. Cioè non crede a niente. Sono storielle quelle della sua reazione al decesso, sulla soglia dei 44 anni, del padre accademico, giornalista e deputato liberale, come conseguenza delle botte fasciste. Un antifascista andava in GL. Lui, pur spavaldo negli atteggiamenti, ha paura. Cerca protezione, chi gli dica cosa pensare e cosa fare. La trova nel PCd’I-URSS, anche se dall’URSS reale lo tengono lontano. Dalla Spagna pure. Nel terrorismo anti-tedesco, e contro qualunque nemico del partito sia possibile colpire, sfoga solo la sua voglia di sangue che tuttavia non lo placa. Muore, per noia, per insensatezza esistenziale, prima dei 73 anni, dopo che da un anno manca dal parlamento. 

Il PCd’I è una setta ultra-minoritaria, poi montata dagli Alleati che, nel 1944, fecero arrivare il cittadino sovietico Togliatti come altro loro fantoccio sul campo per implementare gli accordi di Teheran di fine 1943 e per bilanciare la DC vaticana. Togliatti arriva a Napoli il 27 marzo del 1944. Fanno carte false. Lo fanno ridivenire italiano od anche italiano. Ma non per i sovietici che continuano a considerarlo loro e che, non a caso, se lo fanno morire sul loro territorio. Lui, uno scaltro avventuriero, senza alcuna moralità, rotto a qualunque crimine al servizio del più forte, si barcamena e chiaramente, alla fine, preferisce dove lo paghino meglio e dove gli diano più potere. Eseguita la sua missione speciale su incarico Alleato, cercano di ammazzarlo in Italia. Alla fine, la morte lo raggiunge su territorio sovietico. Un caso, forse, che fossero quattro anni prima dell’invasione della Cecoslovacchia. Può pure essere che abbiano deciso di invadere la Cecoslovacchia proprio quattro anni dopo, non qualche giorno prima, non qualche giorno dopo, come ricorrenza maniacale. In profondo ed aperto dissenso con Kruscev e con gli altri dirigenti sovietici, che pur lo consideravano proprietà loro, usarono contro di lui lo stesso veleno usato per assassinare Gramsci, con paralisi ed ictus, dopo averlo obbligato ad una vacanza estiva al caldo torrido di Yalta con la scusa di discutere le reciproche divergenze? Le cure errate, anzi giuste per ammazzarlo, garantirono il successo della liquidazione.
Evitiamo d appesantire il testo, che non è sul Palmiro, con lunghe citazioni:
Chiami uno in Russia. Poi ti presenti solo quando è deceduto.
Già ci siamo dilungati troppo. Tronchiamo qui. Solo qualche altra parola...
Se non è morto per caso, possibilissimo a 71 anni, si guardi chi fosse nelle posizioni istituzionali chiave a Mosca ed a Roma, nel momento del decesso, e si saprà chi dette ordini e nulla osta. Terrorismo di Stato e relazioni internazionali funzionano a questo modo. Lui aveva due cittadinanze. Dunque una liquidazione avrebbe dovuto essere decisa da due Stati. È la prassi  burocratica sul punto.

L’attentato terroristico di Via Rasella, un’operazione senza rischi, è del 23 marzo 1944, contro una compagnia dell’SS-Polizei-Regiment Bozen. Gli Alleati occupano Roma il 4 giugno 1944

Cogli Alleati sulla via per Roma, con la strage di Via Rasella, e conseguente rappresaglia tedesca, il PCd’I si sbarazza di concorrenti sia nel CLN (monarchici, militari, GL) che fuori dal CLN (Bandiera Rossa). Un classico. È quello fanno gollisti e PCF che, quando gli Alleati sono sulla via per Parigi, vanno a denunciare alla Gestapo i partigiani parigini, in genere stranieri ed ebrei. Poi possono conclamare “la resistenza francese”. Il PCF diviene “il partito dei fucilati”. Era un partito di imboscati e peggio.

Né il PCd’I né il PCF nascono o rinascono per caso, dopo la guerra. Il PCd’I, in particolare, era una piccola setta di agenti sovietici senza influenza. In Italia, gli antifascisti sono quelli di GL ed i socialisti non convertitisi al fascismo del già socialista rivoluzionario Mussolini infine fattosi savoiardo. L’URSS è in ottimi rapporti col monarco-fascismo. La storia delle coperture del PCd’I togliattiano da parte del monarco-fascismo non è stata ancora scritta. Si sa della cooperazione (pure gli inglesi sono nel gioco, lì) per ammazzare Gramsci. Un dettaglio. V’è molto di più. Al contrario, sono state diffuse tante balle. Anche il PCF è una setta di agenti sovietici, pur meno piccola, date le condizioni di legalità che si coniuga con la debolezza relativa della Francia che non si liberà mai dalla sconfitta ad opera inglese, dunque cogli stessi che hanno bisogno di partiti-contro perché l’inferiorità francese si perpetui. Nessuno dei due PC mostra grande valore durante la guerra. Si preoccupano di vivacchiare e di accumulare mentre sperano nel dopo. C’è chi li vuole proprio così. Sono stati entrambi scelti dagli inglesi insofferenti del gollismo (tentano perfino di assassinare De Gaulle, quando questi era esule da loro), in Francia, e del Vaticano, colla sua DC, in Italia. Il Vaticano, ardentemente fascista quando il Re ed i CC giocano la carta mussoliniana, non appena la guerra è irrimediabilmente persa per cui il Re ed i CC progressivamente di sfilano, si sfila con essi e più veloce. Non potendo sopprimere né il gollismo né il Vaticano, non c’è di meglio, per gli inglesi, che creare il contraltare ‘rosso’ ad essi. Normali tecniche di dominazione imperiale. Tenti di controllare il nemico o suddito. Lo controlli meglio creando e manovrando pure il nemico in casa del nemico-suddito. Sì, è tutto un teatrino. Eppur funziona proprio così. Ci sono leggi politologiche piuttosto semplici anche se non le raccontano. A seconda delle dimensione desideri di un partito, gli dai mezzi, e clientele e potere reale, in proporzione. Un occupante ha tutti mezzi per giocarsela a questo livello. Ovviamente, il gollismo è più duro della DC. Il sistema-Francia è più solido, o meno debole, del sistema-Italia. Le differenze PCF-PCI sono tutte lì, non nelle fantasie vi contavano e vi contano.  

Herbert Kappler eseguì la rappresaglia ordinata da Berlino e da Kesselring. L’obbedienza non è una virtù. Tuttavia, per tutti coloro fanno i moralisti sugli altri, la è. L’ordine era di 320 esecuzioni, essendo subito morti 32 soldati tedeschi, ed essendo quello l’ordine Kappler aveva ricevuto. Ne muore un altro, per cui Kappler, di sua iniziativa ne aggiunge altri dieci. Si sbagliano, sono 15, il totale va a 335. In realtà, poi, i deceduti tedeschi, per quell’attentato, saranno 42. 

Al PCd’I di Giorgio Amendola (e di Togliatti in viaggio per l’Italia) va piuttosto bene, perché saranno uccisi tutti i detenuti politici o para-politici disponibili sul momento: 39 ufficiali, sottufficiali e soldati resistenza militare, circa 52 del Pd’A-GL, circa 68 di Bandiera Rossa. Ai tedeschi dovranno essere forniti altri, sospetti, ebrei e comuni, per completare il numero richiesto.    

Kappler è l’esecutore degli ordini da Berlino e di Kesselring. Gli altri sono plotoni di esecuzione. Lo stesso Kappler non sarà condannato per tutti i 335, bensì solo per i 15 eccedenti. Colpevole per i 320 sarà solo Albert Kesselring, condannato alla fucilazione, commutata in carcere a vita e scarcerato nel 1952. Divenne consulente di Konrad Adenauer su questioni militari.

Tutti assolti o, più precisamente, di fatto condonati, in pratica, per la rappresaglia, un massacro visto il numero, anche se tecnicamente una rappresaglia 10:1. Fu un massacro anche quello di Via Rasella. A parte Kesselring che la ordina, pur su decisione o codecisione ancora superiore, e Kappler condannato solo per i 15 in più, tutti gli altri sono legalmente innocenti visto che nessuno ha condannato altri, a parte, più di mezzo secolo dopo, Priebke e un altro finito lì per caso, Hass.

I due sono presenti ed eseguono, con altri, l’uccisione degli ostaggi. Esecutori. È per caso che finiscono condannati. A nessuno ne importava nulla di loro, fino a che esce fuori il nome del primo ed, al seguito, si scopre che il secondo, pur ufficialmente morto, è vivo con altre identità. 

Si noti che i 5 in più, in più per Kappler (15 in più secondo gli ordini originari), sono uccisi perché la rappresaglia è concepita come un’operazione ragionieristica, non terroristica. I tedeschi, l’avessero fatta per terrorizzare la popolazione od i terroristi/partigiani, avrebbero voluto si sapesse della rappresaglia. È il contrario. Vogliono resti segreta. I cinque si ritrovano in più, quando se ne trovano 15 invece degli altri 10 decisi arbitrariamente da Kappler, sono ammazzati perché non vadano a raccontare della rappresaglia. Se i tedeschi avessero voluto terrorizzare chi ad essi si opponeva, avrebbero semmai avuto interesse a che si sapesse. L’avrebbero magari eseguita pubblicamente o quasi. 

Erich Priebke non è che fosse differente dagli altri dei plotoni di esecuzione. Ci va di mezzo per caso. Viene citato in un libro di un franco-argentino, nel 1991 ed intervistato nel 1994 da un giornalista americano. A seguito dell’intervista ne viene chiesta l’estradizione.

Vive e lavora in Argentina, come molti altri come lui, per quasi mezzo secolo, dopo essere fuggito, o solo uscito, da un campo di concentramento inglese e, poi, con aiuti della Chiesa e della CRI, alias anglo-americani ed italiani, sennò non avrebbero fatto finta di non vedere, essersi infine rifugiato all’estero. Con moglie e due figli vive in pseudo-clandestinità, in Italia, per quasi per un paio di anni prima di raggiungere, con loro, l’Argentina via mare, a fine 1948. Solo nei film si vive senza soldi ed i viaggi non costano nulla.

Estradato, arriva a Roma nel novembre 1995. L’1 agosto 1996, il Tribunale Militare ne dichiara il “non doversi procedere, essendo il reato estinto per intervenuta prescrizione” e ne ordina l’immediata scarcerazione.

La sentenza di proscioglimento e scarcerazione non viene eseguita. Viene poi annullata. È prima condannato a 15 anni, poi ridotti a 10. Infine è condannato all’ergastolo, che sconta come detenzione domiciliare.

Prima era raccomandato per salvarsi e fuggire. Ora è raccomandato, da altri, per fungere da esempio. 

Con Priebke viene condannato Karl Hass. È un altro che ci va di mezzo ancora più per caso. Per lui, come per altri 10, era stato dichiarato il non luogo a procedere, nel 1962. Dopo la guerra viene reclutato dall’Intelligence militare statunitense. Quando la Digos va ad arrestarlo, ad Albiate (Milano), nell’estate 1996, la Polizia Segreta CC lo aveva avvisato preventivamente per cui era fuggito tre ore prima, in treno, a Ginevra. Sono i CC che supervisionano la Digos e la PS, non direttamente gli USA. Lui aveva lavorato anche in Italia, in Alto Adige, per i CC e per l’Interno. Dopo essere tornato dalla Svizzera, spontaneamente, come testimone, finisce incriminato, e poi condannato, perché rifiuta di rendere falsa testimonianza contro Priebke che, forze superiori, vogliono ormai condannato. Tratta il ritorno per testimoniare, ma lo fregano. Segno che entità superiori si sono mosse e vogliono Priebke condannato a qualunque costo. Hass resta preso nell’ingranaggio nonostante le sue benemerenze post-belliche. Anche Hass sconta la pena ai domiciliari, in una casa di cura. Non si fa notare, o non vogliono notarlo, per cui non è famoso come l’altro. Viene a mancare nel 2004, a 91 anni.

Da notare che il tutto succede nella repubblichetta super-compradora che esce dal colpo di Stato di Capaci del 23 maggio 1992. Prima, nessuno s’era accanito contro nessuno. Gli stessi anglo-americani, impiccato chi non aveva nulla da vendere, avevano salvato un po’ tutti, o direttamente o con cooperazione vaticana. Idem i sovietici.

Nella nuova repubblichetta compradora, se un’ambasciata estera pretende una condanna e nessuno, più in alto (nell’ordine mondiale), si oppone, il sistema giudiziario italiota viene posto al servizio di tali richieste. I due sono finiti in un tritacarne di questo tipo.

V’è un aspetto si preferisce ignorare e che invece rende assolutamente simili questi personaggi a quelli che ora li insultano pur obbedendo alle stesse logiche ed agli stessi riflessi condizionati. Il pidocchio, personaggio senza identità personale e senza moralità, si costruisce un’identità apparente proprio nel linciaggio.

Proprio nel linciaggio dell’altro, il pidocchio si crea una comunità ed un’identità, la comunità e l’identità di coloro che linciano perché un qualche potere lo chiede loro e perché loro, i linciatori, si sentono coperti. Dando sfogo ai propri istinti più abietti, in competizione, con gli altri pidocchi, a chi sia peggio, dunque a chi sia più pidocchio, e legalmente coperti dal potere, il pidocchio sente di esistere e di far parte di una comunità.

Lo chiamano onore. Lo chiamano identità religiosa. Lo chiamano identità etnica e culturale. È solo pidocchieria. Un individuo vero non ha bisogno di coprirsi dietro agli altri né di coprirsi dietro ad altro.

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È appena comparso un brevissimo video di Priebke che fornisce altri elementi sullo stesso.


Non si può mai sapere ciò che una persona pensi. Si sa quello che dice e quello che fa. Dà una versione piuttosto ingenua sulle motivazioni, secondo lui, dei GAP del PCd’I nell’operazione di Via Rasella. È materia fuori dal suo campo. In fondo, è uno che è stato tirato dentro a cose più grandi di lui dopo aver tranquillamente lavorato, per quasi mezzo secolo, in Argentina. Prima lo hanno lasciato vivere. Poi, ad ottant’anni, lo hanno fatto divenire famoso. 








Letter from Lhasa, number 334.
It is not Zersetzen. It is S/G-OS, alias Disrupt & Discredit [D&D] or Vigorous Harassment

Letter from Lhasa, number 334. It is not Zersetzen. It is S/G-OS, alias Disrupt & Discredit [D&D] or Vigorous Harassment 
by Roberto Abraham Scaruffi


This work, Zersetzen/Zersetzung, in its different releases, is variously deceptive while vividly representing the reality of State/Government-Organised Stalking [S/G-OS], alias, in Secret Police/government jargon, Disrupt & Discredit [D&D] or Vigorous Harassment [VH].

Its general frame is deceptive. It uses the elements of S/G-OS for collocating them in a frame showing this kind of clandestine operations as a deviation from some hypothetical right way. On the contrary, S/G-OS is key part of the war of The Prince / State / Government for destroying and keeping annihilated society/sociality and people.

Society/Sociality is independent relatively to State/government, where and if it exist. Consequently, State/government needs to liquidate it until its roots, family and individuality. That is realized in different ways. S/G-OS operations are Secret Police, alias government, clandestine operations targeting individuals and their relational sphere.

S/G-OS operations do not target ‘dissidents’. They try to create terrorism, revolt, to be manipulated, managed and hetero-led. There is no possible comparison with Stasi or Gestapo techniques. Whatever comparison is highly deceptive.

S/G-OS is a classic police scheme with government ordering its Secret Police departments to create terrorists and terrorisms. It is not a persecution for making a dissident unemployed and variously discredited. Not only that. Certainly, an S/G-OS operation wants its target unemployed, discredited, disrupted and obstructed in its current patterns of life and environments, but only of pushing it to some different, predetermined [from the Secret Police in charge of the operation], way.

If power wants a target liquidated, it liquidates it. An assassination is rapid and usually easy. If all legal ways are obstructed, for the target, it is because power wants to push the target to the only option apparently let opened and variously indirectly suggested to the target.  

S/G-OS has a totalitarian program: “The target must not work, formally study, live. The target must be pushed to clandestinity/illegality.” In fact the Secret Police officer in charge of a certain S/G-OS operation creates or activates parallel militias on the working place, study place and living place of the target for its permanent harassment and obstruction.

The current life of the target is banned. It must be pushed to a different, predetermined, direction.

Of course, firstly, a Secret Police officer directly asks for and gets the cooperation of the top levels, of the people in charge, of the operating theatres, what means owners, managers, headmasters, rectors. Got their cooperation and activation against the target, the Secret Police officer directly or indirectly organizes parallel militias for attacking and obstructing the target’s current activities.

In an S/G-OS operation, everything must appear as casual to the target. This is another key element of the NATO manuals (elaborated with the help of academicians or pseudo-academicians) about the implementation of S/G-OS operations.

More than “character assassination”, S/G-OS is a character building. It states how one person should behave, who and what the target should impersonate. “We ban you from your current life while we tell you that you already are...”

That is done according to a pseudo-sociological theory that if one is insistently told to be something or somebody, one will conform to these unanimously suggested expectations. It is not actually so easy, although this theory be founded on some normal mythomania and conformism there be in anybody.

Not only. This theory might work on a soldier, on a cop, on a ‘normal’ paranoid personality. Soldiers, cops, Statesmen/women, criminologists, academicians have invented a clandestine operation fit for themselves, thinking that it would have worked with everybody else. 

For instance, they hypothesize that if, in a group, you tell a pupil that he/she is the best, the most intelligent, and you treat him/her consistently with these assertions, he/she’ll excel and become the first of the group, while it you tell him/her that he/she is the worst, absolutely worthless, and you treat him/her consistently with these assertions, he/she will get miserable results. It is not so easy. Even if there were the cooperation of the family of the target and a generalized mobbing against it, it is not at all certain that this para- o pseudo-psychological, -sociological and -anthropological theory could work. It could partially work in some cases. It could be irrelevant in other cases. It could produce opposite results with certain subjects.

Statesmen/women, soldiers and cops, bureaucrats, academicians, and other supposed specialists and consultants, do not understand each other. They use different jargons and obey to different conditioned reflexes. They cannot effectively communicate. Over this incommunicability paradigm, and over their reciprocal non-understanding and misunderstanding they have created State Terrorism operations, S/G-OS included. All their State Terrorism operations are vicious creations coming from reciprocally non-understanding and misunderstanding vicious minds and personalities.   

It is highly deceptive, and self-absolving, even only to suggest that S/G-OS and other people persecution and exploitation techniques come from other sources [Stasi etc]. The UK and the USA are masters in everything. Of course their clients too. These are anyway universal police and bureaucratic techniques used for evil purposes.

If one wants to be more precise, it is quite sure that ancient Empires/States/governments already knew and practised all the various forms of State Terrorism, S/G-OS included. Unfortunately, the art and the technology of power are the art and the technology of manipulating other people.

All these deceptions about S/G-OS and other persecutions, harassment, tortures, are spread thanks to the internet for confusing people, for cheating real targets, for influencing non-TI [Targeted Individual] psychopaths so that they could absolve themselves convincing themselves that they be insane since external forces, so that they be not really insane but only subjugated from somebody or something else. These non-TI psychopaths are very useful for permitting State/government agents to claim that all people telling that they are under S/G-OS be actually psychopaths inventing everything.

Of course, it is possible to be a psychopath and a TI too. Secret Police agents and the Statesmen/women signing S/G-OS, and other persecutions and crimes, secret decrees, as well as their academic advisers, bureaucrats, and their militians on the field, are super-psychopaths. Differently they could not order, implement, be involved in such insanities and crimes.

Similarly, there are real S/G-OS TIs convinced from all these deceptions of being targets also or only of something else. A full awareness of that be happening is extremely rare.

While many people are ashamed or unaware of what be really happening to them, online one can discover abundance of just psychopaths having suddenly discovered the literature about S/G-OS and other forms of State Terrorism, and using this literature for self-deresponsabilizing relatively to their pathologies. They create an external absolution while the problem is inside them. These fake TIs are created and encouraged from the massive State/government-spread deception there is online. That is done for slandering and discouraging real TIs.  

Another deception is about “Secret Services”. It is not a question of secret and intelligence services. Without Secret Police powers there are not S/G-OS and other State/government-organized persecutions, harassment, tortures, insanities and crimes.

Secret Police departments and officers are by whatever military, para-military, police and para-police, or also other corps. They are even by Refugee Boards and Courts. Of course, they call themselves in other ways or in no way, not “Secret Police Unit [or whatever]” of a certain bureaucracy. They have special cards-regulations according them the power to commit crimes (whatever crime), to obstruct or to promote judiciary actions, to be legally unaccountable, of course under tight institutional orders and control.     

It is better to underline that these operations of State Terrorism are illegal according to the current ‘normal’ law although they be not at all illegal since there is a precise legal frame allowing them and covering them by the State Secret. There are laws according extraordinary powers to government, included the power to commit crimes for actually vague “reasons of State security” or similar concepts or claims.

Since it is impossible to really control government, and no really independent source could determine whether there really be or not any “reasons of State security”, it is sufficient to claim that there be for getting infinite powers, outside whatever current law, for covering whatever crime and with the cover of the State Secret. Consequently, no judiciary could ever inquiry just a “reason of State security”, with annexed State Secret, be raised. In addition, the State Secret makes impossible, for whomever, to know anything about crimes committed under the claim of the “reasons of State security”. Whatever secondary or relevant episode of State Terrorism, from an unknown assassination to 9/11, is ordered, implemented and covered using this legal frame.

This legal frame is created and works in this way, in whatever country of the world:
1. Laws accord special powers to government for “reasons of State security” and with the connected State Secret. These laws give government the power to further regulate the matter by specific and detailed regulations.
2. By government-created regulations, Secret Police departments and officers are instituted by various military, para-military, police and para-police, or also other corps. A Secret Police officer has the legal power, on government orders, to commit crimes, to give orders to the judiciary, as well to whatever public bureaucracy. Consequently, he/she can easily get the obedience of whomever and whatever. 
3. For whatever operation of State Terrorism, a government secret decree is necessary. No Secret Police officer would be involved in assassinations and massacres, as well as in persecutions etc, without being sure to be legally unaccountable, so without full legal cover.

For each S/G-OS operation, as well as for assassinations etc, there is a government secret decree for each single TI. It is as the assassination “executive orders” of the US Presidents. In countries where there is not a monocratic power, both the head of State and the formal government (head of the government and one or more ministers), eventually also parliament, need to sign these secret decrees. If one signature lacks, nothing can be done.

Wherever and whenever there be terrorist operations from hetero-led terrorist groups, there is a previous secret decree of the formal institutions of that country to one of its Secret Police departments or officers. Eventually, for intra-institutional feuds, some assassinations or other crimes are masked behind other frames, so that formal Statesmen/women sign something different from a decree with the formal name of the target.

The coup d’État against Kennedy was an operation clearly could not be done with the signature of the target. For the Moro assassination, Giulio Andreotti, who ordered it for hampering him from becoming President of the Republic in a few months, covered himself behind NATO frames. For S/G-OS operations, electronic torture et similia (improperly called “mind control”), there are specific decrees for each target. The State Secret covers the same existence of all these criminal and insane operations.

There are clandestine operations of State Terrorism and there is the State Secret not only about them but also about their same existence. It is not allowed to talk about them. If there are questions about them, government has the legal power, actually the legal duty, to lie so to legally claim that they do not exist. According to this occult legislation (but deriving from parliamentary public laws giving government special powers “for reasons of State security”, for whatever “state of exception”, “state of emergency” et similia, also mini-exceptions and emergencies), government is absolutely unaccountable relatively to whatever current legality. The Prince, the Sovereign, can do whatever he wants since he apodictically acts for the public good. In the name of this public good, he has the right and the duty to transcend the rule of law. Since “the public good” is practically indefinable, this supposed public good allows government to do whatever it want.       

Manipulating media, as well as idiotic people believing them, tales about ‘Illuminates’, ‘Reptilians’ etc are widely spread. More precisely, ‘Reptilians’, intended as parallel realities interfering with our visible one, other dimensions for instance, are perhaps possible. We cannot anyway discuss what we cannot see or infer. ‘Illuminati’ intended as a mysterious secret lodge governing humanity, is something impossible. Secret lodges are Secret Police-controlled and led entities. More powerful of the most powerful governments are only the few people/networks controlling them. They are bureaucratic and private oligarchies. They do not have a name. They are not a society or a club. They are networks. Sometimes they have rites, although inessential.

The author of this work, a real TI (or, at least, he decidedly seems such for what he describes), although understanding his troubles come from State/government apparatuses, does not show any comprehension of bureaucratic command chains. MI5/6 and CSIS act on formal government orders, what means secret decrees signed from Prime Ministers, Ministers, Royal House, with a formal statement that one is targeted, submitted to S/G-OS, since some “reason of State security”. Nothing could happen without the written order of these entities. The government secret decree states the characteristics of the S/G-OS, which anyway follows patterns precisely defined in NATO manuals. However variations are always possible according to the supposed characteristics of the target and according to what be wanted it to do.

Psychological profiles of the targets are elaborated for each S/G-OS operation, although they be highly unreliable. They are elaborated from insane, criminal and ignorant soldiers and cops in constant interactions with psychopath academicians or pseudo-academician, researcher or pseudo-researches, and basically evil people supposedly near to the TI, as family members, relatives, acquaintances, ‘friends’ or supposed such.

Since committees govern such clandestine operations, everything needs to appear plausible. For appearing plausible, each party of this committee work tries to minimise its own risks of appearing wrong. It is a bureaucratic law. Success is not important. Instead one needs to minimize one’s own risks.

For a bureaucracy, it is preferable a sure moderate [or felt as moderate] failure than the risk of a real failure as a consequence of having operated for a real success. A bureaucracy likes irresponsibility so that an eventual success be a common one, while a failure without any detectable responsible. Something of the kind: “We have followed predetermined and unanimously accepted procedures.” For whatever bureaucrat, it is better to be wrong with whomever else than to risk to achieve success alone.

Consequently, whatever be told and written, about the target, relies on the ground of banality and obviousness. What means that such psychological profiles, for such S/G-OS operations, do not work. It would be anyway highly doubtful that even with a precise psychological profile of the target such S/G-OS implementation committees could ever elaborate a personalized S/G-OS. They just simulate to do what they cannot actually do.

Anyway, the S/G-OS goes on along its traditional program: “The target must not work, formally study, live. The target must be pushed to clandestinity/illegality.” When a target unmasks such operations, so they are really and clamorously failed, the S/G-OS program becomes: “The target must not work, formally study, live. The target must be psychologically and physically annihilated and removed.” It is a war can evolve in different ways according to specific conditions. There are too many variables making substantially indefinable the outcomes of such fights or interactions.

The stalkers’ mortality is decidedly high, while an S/G-OS operation is not an open and direct assassination of the target. So, an S/G-OS operation can last decades with very high costs for government and its militians, and with growing government discredit if its activities become public.

The author well represents the deniability (from power/government) of what purposely happens. ‘They’ do everything (apart from what one, although a real TI, if too emotional, might sometimes imagine they do while they be not actually doing) while they want to convince even you that you, not them, have some problem. In their favour, there is that talking about such things may be perceived as self-discrediting, for a target.

Of course, it depends on the way one publicly talk about what they do. One needs to find an unemotional way and also a mass media-style way for relating what happening. People believe more to what published than to what told, about these matters. It is better not to talk too much. It is more proper and useful to extensively write.

There are many fake TIs, or also real ones, using emotional approaches and an overcharged expressive style. Nobody usually contradicts emotional presentations. What is not sure is that someone might really believe them, apart from other fake TIs so creating a self propelling community of fake although uncontradictable subjects. However this mass of fake TIs is easily used for discrediting real cases, if some government agent is sent in special mission on forums and para-forums.    

Another aspects usually undervalued is that it is easier, for power, to manipulate organizations, groups, instead than individuals. Not only the apparent strength of a group is the number of its members, so its fake cases contribute to its apparent strength. Even a pure group of real TIs is easily manipulable from power, since innate group dynamics.

For instance, there are mass petitions, or also lawsuits, even continuously repeated, in some cases. It would be senseless opposing them, because one would seem sent from power/government for avoiding clamours, although one could abstain from participating. However, despite the honesty of the promoters, which is always difficult to assess (as it is usually impossible or problematic to know whether and how an activist be manipulated), is it really useful or instead is counterproductive to show an indestructible faith on the some powers/governments/institutions striking you? Of course, also petitions and lawsuits may be forms of denunciation, although the denunciation work might be more effective in other ways than through petitions and lawsuits where languages/jargons are more restricted since the formality of these acts.    

Unity and organization can be strength, in certain matters. They are not such in matters of individual rights and freedoms where whatever unity and organization not only recreate authoritarian patterns but they are also inevitably manipulated from power.      

An additional aspect, absolutely ignored, since people do not understand bureaucratic procedures, and how legal and psychological aspects be filtered by bureaucracies, is the building of a target.

We must start by saying that from the point of view of what State/government and power be, interpersonal links of submission, dependency, ownership over other people, there is no difference between current times and feudal and anterior ones. The Prince / State / government / bureaucracies are considered [or they consider themselves and act as] owners of those improperly called citizens.

The etymological meaning of ‘citizen’ is inhabitant of a city or town, although its historical meaning be that of titular of rights as a freeman. This ownership/entitlement of rights has being largely claimed although it largely be appearance.

Even when the vote of everybody became officially equal, with the same formal power, it has been manipulated before and perverted later the instant of its formal expression. It is absolutely inevitable that wealth and material power weight more than a formal expression of will. In addition, there never is a pure expression of will, instead just the expression of a preference among a predetermined range of possibilities. When means that also the moment of the expression of a supposed free will is manipulated or perverted from those owning real power. One can choose among predefined choices. Whatever the majority choose, there are not real differences. 

All that can happen because people are not equal. They cannot be equal. Dependency/Ownership of individuals from other people and property rights over other people are going on also if not declared as such.   

If there is no substantial difference, about the property and dependency of individuals from The Prince, the complexification of power makes it less monocratic, more similar to a network also if with hierarchies inside it, although even in ancient time there was not absolute monocracy. Power always has been a complex matter.

There are networks of hierarchies, not monocratic hierarchies. Consequently, the more power becomes more complex, the more usual proprietary rules are adapted to this complexification of power. Actually, as already told, power as not absolutely monocratic and as a network is not a novelty of nowadays realities. However, now, there is certainly abundance, a real proliferation, of committees (soviets), and of routinary and procedural ways of decision.

Committees/soviets, as whatever ‘democratic’ technique, exalt the worst of people. Also absolute power does that, being it highly depended from who the monocratic decision makers be. We have no preference and no solution. We are only expressing how reality be, of course from the point of view of who is now writing here.

Unfortunately, State Terrorism, is its various forms, does not seem a pathology just of nowadays times. That should induce whatever political scientist, social analyst etc, if there really are (or are there only power cantors?), to question the evil nature of power. We are not proposing any anarchist alternative. The game of ‘alternatives’ is a tricked game.

State/government evidently has an innate evil nature. The absence of some external order would be perhaps even worse. We have not the custom to suggest imaginative sugary utopias. Freely discussing problems is more scientific and intellectually honest than recurring to current servile stereotypes and idiosyncrasies as academicians and other subjects usually do.

Not only freedoms’/liberties’ questions contradict current propagandas. Also what had been called ‘democracy’, although presented as very sounding, presents insuperable theoretical, practical, factual problems.

The mechanism of whatever committee/soviet is that whatever member, for not being excluded and discriminated, behaves as he/she thinks the other people would expect he/she behave. As a result of that, whatever collective/democratic structure (committee/soviet) creates as a generalized conformism at the worst possible level. There is a kind of competition for not being worse than the other ones, of course ‘worse’ while appearing absolutely reasonable. This not being worse actually means not being better than other ones, because noble feelings are not usually appreciated. Instead apparently reasonable worse ones are.

All that resolves in a combination of infamy, evil, paranoia, schizophrenia, eventually masking everything behind sugary feelings, for appearing absolutely conformist, the most conformist. ‘Democracy’ cannot work without conformism. At the same time, conformism is the grave of whatever really human and positive impulse, so of whatever freedom.   

‘Democracy’ works in this way. You need to be wrong together with other people instead than right alone. Wherever there be committees/soviets, what occurs everywhere in nowadays world, that is what happens.

That is what takes places also in current State Terrorism. Even the Presidents of the USA and the British Crown decide assassinations and persecutions through committees, not individually.

Function of routines and procedures is avoiding thinking, so automatizing decisions. Useful in certain fields, they become deresponsabilization of the decision makers, in matters of rights and freedoms. There is an additional element. Whatever criminal machine deresponsabilizes its cogs, its members, fragmenting the different aspects of its working.

Taylorism has a double face: efficiency and deresponsabilization. The cogs of a mechanism have no apparent responsibility about what the machine be doing. If the same decision maker is a secret one or, anyway, a collective one, no one is responsible for whatever might be ordered to a criminal machine. These are traditional techniques of bureaucratic deresponsabilization. No one has moral and legal responsibility of whatever.  

That is even more evident with drones. They are also physically distant from decision makers and executers, who act according to confuse information.  

 A target, a TI, is not abstractly selected. The State Terrorist machine is an adaptive machine. A target needs to be built. One of the goals of an S/G-OS operation is to isolate the target. However, until a target is not isolated, or sufficiently isolated, an S/G-OS operation may not start.

First, someone needs to propose someone else as a target, as a potential TI. There is a kind of candidacy process. It may be an intra-institutional feud, where somebody more powerful proposes the liquidation of a competitor. It may be a company, a public bureaucracy, a family or its factions, a political party or a trade union, or the same Secret Police, by one of its officers, or as a collective request, for some further evil utilization of a certain individual.

The first application is of this kind: “We highlight this subject, because xxx, for Disrupt&Discredit [D&D] or Vigorous Harassment”, alias for S/G-OS, or also for worse programs.     

If the application is deemed, and not simply discharged, so if the Secret Police / government is interested in it, the Secret Police / government needs to built a consensus around it. In practice, it needs to verify that the potential target be not covered from some powerful or relevant entity, be it a political party, a trade union, a family, a public bureaucracy, a Masonic lodge, a relevant company or other private or non-private interest.

Verified that a potential target is uncovered or without relevant cover, the proposal of the clandestine operation against a specific target is submitted to real government, in its different branches [head of State, head of the formal government, competent ministers, a competent Parliament commission], and a secret decree with the name of the target and the characteristics of the clandestine operation against it is issued, or it is not if the real government is not unanimous about that. Such decrees may be later changed, updated, upgraded or downgraded.

An operation may be rectified, cancelled, upgraded or downgraded in various ways, extended abroad but now with other entities agreement and co-participation. “Other entities” means, for instance, NATO what means worldwide extension since the Anglo-Americans have the control of nearly the whole world, even of the large majority of apparently enemies countries/States/governments, in these matters.

Yes, even apparently enemy countries actually cooperate in matters of State Terrorism. Usually, there are not national or unfriendliness barriers, for persecutions and other crimes. Even the refugees industry is a tricked market where individuals are sold and bought. “You where honest there. We make you our criminal here!”   

Of course, since it is everything secret, relatively to the target, and covered from the State Secret (what means that may not even be told that such operations exist), there is total official denial even when the target becomes absolutely aware of what be going on. At the same time, different justifications/lies are provided to the different cogs of the insane and criminal S/G-OS [or other operation] machine. Many of them are irregulars, with high mortality. Finally, State/government and its parallel militias are more annihilated than their targets.  

This paper, from Mr. Roderick Russell, is very valuable as a testimony of a real case of very harsh S/G-OS. Classic S/G-OS usually avoids any physical contact and any direct physical harm of the target, while in this case there is this variation. Classic S/G-OS wants to convince the target that everything be casual and he be a misfit person, while here the attack is frontal and absolutely evident. Here, the direct family of the S/G-OS target is directly attacked together with the main target, so directly involved, as additional targets, in the same S/G-OS operation. We have not many details about the original family and the enlarged family of the target. However the direct family (wife and children) of the target has not been broken up, so it is variously attacked in all its members.

It is absolutely evident that the formal institutional orders to attack the target and his family by a very harsh S/G-OS come from governments, PMs and ministers + Royal House and Parliament (which devolve their powers on these matters to useless Commissions not interfering with whatever Secret Police / government insanity and crime), while the main target, Mr. Roderick Russell, seems to believe that “Secret Services” give orders to government.

The ‘applicant’ for the harsh S/G-OS operation against the target clearly is Grosvenor, for what the target tells in this paper. He seems to have broken some unwritten agreement that a job for this company is a job for life, without any possibility of leaving it. Probably there are also other aspects he may not tell.    

At page 42-43, the author asks why media be “so fearful of the intelligence agencies?” Nobody, apart from people’s innate conformism, is fearful of whatever “intelligence agency”. On the contrary, nearly everybody is fearful of somebody, a Secret Police officer, can ruin your life or even assassinate you while being legally unaccountable and precisely because legally unaccountable. No one has any defence apart from one’s own morality, what may not be of any practical utility. In addition, the average ‘animal’ is variously adaptive and without any intention to resist very powerful entities.

If one does not understand the command chain: institutions => Secret Police departments and officers => their legal unaccountability, and what a Secret Police and Secret Government be, clearly one tries to discuss silly questions and giving senseless answers.

It is not a ‘banal’ question of “corrupted power elites”. It is something decidedly more terrible. There is the formal law. Government has the formal and legal power to violate this formal law while enjoying absolute unaccountability.  

In presence of an apparently irresistible power attacking you, the average subject escapes, subtracts oneself or, eventually, looks for your ‘defects’: “What have you done?”, “It is not possible they attack you!”, “Why you?”, “If they attack you, it surely is because you did something!”, “YOU must be guilty!”.  

Whatever lynching has its roots in the fear of the power ordering it and in the innate evil and sadism giving satisfaction when committing crimes in a condition of absolute unaccountability. There is an additional aspect. For people without any morality and without any real personal identity, lynching is constitutive of a personal and of a collective identity. The same lynching is an identity. “I am because I lynch in cooperation with other louses as me!”: this is the leitmotif of the common louse. 

Yes, as the author personally tested, ‘ordinary’ police corps, the CSIS-MI5/6 etc, formal institutions, the judiciary, media, Amnesty International, the Canadian Human Right Commission, the whole “Human Rights Industry”, whoever and whatever becomes a branch, militians, of the Secret Police just a Secret Police officer shows his/her card and says: “We need your help!”

Actually, people whose help (for committing insanities and crimes, for persecuting other people) is asked may subtract themselves, leave the operational theatre, but not oppose what is going on. They might easily become a Secret Police target.      

Of course, as the author states and proves, there is nothing extraordinary about his case. Persecutions are common and current government practice. Official ‘justice’ is perverted. Documents disappear. They can do whatever they want. ...You too...

Complaining to formal authorities/institutions is opposed from people in office and from their Secret Police apparatuses because the simulation that those in office know nothing must be preserved. Power must diffuse the myth, must instil the belief, that obscure forces be the only responsible of what actually is just State Terrorism.

The author is absolutely wrong when he mythicizes State Terrorism and its persecutions: “Zersetzen is a highly sophisticated and prolonged slander, intimidation and harassment campaign” (p. 47).
  
“Highly sophisticated”?! Secret Police officers show a card giving them absolute powers over other State/government apparatuses and absolute unaccountability. They are legally unaccountable insane and covered State/ government mafiosi and terrorists. By these powers, they persecute people on the working place, in educational institutions, in their living place and in whatever they do. With the same card/cover they organize and lead mafias and terrorist groups. For that, they use written manuals, what means pre-defined routines and procedures.

Where is the sophistication?! They are just insane and criminal chaps with total cover, so legally unaccountable, and at the orders of insane and criminal Statesmen/women. Cooperation with the academic world further broadens the area of responsibility and fragments the perception of being really committing insanities and crimes, so that each one of these louses (Statesmen/women, Secret Police officers, external ‘experts’, of course also their militians on the field) feels or simulates to feel as a cog of a big and unrestrainable machine. Each one feels or simulates to feel morally absolved and convinces oneself of acting for some highest reason of State, ...persecuting people, assassinating, organizing mafias and terrorisms. They are just obtuse and insane criminal psychopaths exalted by impunity.     

Yes, it is a sounding tale that Secret Police departments be out of control. Simply, it is not possible. They want YOU believe that they be out of control. In this way, nobody is morally and politically responsible. They already have legal unaccountability, but only when they act under institutional control and act on institutional order.

They want you believe that there be obscure forces, secret and indefinable conspiracies, elusive mysteries. It always very difficult to see what is just under your nose.

They do not want you know that. The belief that they be out of control solves whatever problem, from this point of view. On the contrary, they always are under tight institutional control: Crown, formal government, prime minister, ministers, parliament.

If somebody and something devolves or has been obliged to devolve one’s own power, there is anyway some final accountability, for instance of the Head of State, for instance the Crown, in the British Empire area. The same author argues about that (p. 49), while going on mixing this understanding with the claim that secret apparatuses be out of control.


The only limit they have consists in their bureaucratic routines and procedure. Their committee/soviet structure is also a restraint making them slow. If you are alone, you have no constraint, and you can act rapidly, if you have no fear.