31 March 2016

Letter from Lhasa, number 380.
You Were Born Rich

Letter from Lhasa, number 380. You Were Born Rich
by Roberto Abraham Scaruffi

Proctor, B., You Were Born Rich. Now You Can Discover and Develop Those Riches, LifeSuccess Productions, Scottsdale, AZ, USA, 2002.
(Proctor 2002).
Bob Proctor


This book represents a plan for taking you from where you are and driving you to where you want to be, that both financially and emotionally.

A first binomial:
1. Earn money and live rich. Money is important. Money is a servant. Money must circulate.
2. Prosperity Consciousness Exercise: you have to strongly imagine yourself wealthy. Fear not.

Without discipline, tremendous desire and diligent effort, there are no results. For changing or improving your physical world, you have to change your ideas. Image-making removes competition from one’s own life. So, one can move from the competitive level to the creative one.

Make a permanent image of what you want achieve. You need persistence. One needs faith and the ability to achieve what one imagine.

1. See yourself in possession of what you desire.
2. Let go and let God.

Expect abundance. Visualize and act. Desire and expectation about what you desire lead to results. What you expect, you’ll attract and you’ll receive!

You become what you think. Or as you think you’ll become. As you think, you are. For developing your greatness, you have to become a risk-taker. Failing becomes a failure only when you stop trying anymore. Most people prefer a series of empty compromises. Risk-taking versus irresponsibility.

Wealth is in the present and the future, not in the past. Useless looking backward and recriminating.

Achievers are visionaries. Indecision or confusion does not pay. Most people lack of the faith to get results. Of course, new ideas and practises imply the removal of the old ones. One should find the way to let one’s own energy freely flow.

For getting, one must give.

Of course, in these fields, everything may seem tautological until it do not become real. Once it become real, it does not seem any more tautological or just some banalities, of course...

Good luck!   



Proctor, B., You Were Born Rich. Now You Can Discover and Develop Those Riches, LifeSuccess Productions, Scottsdale, AZ, USA, 2002. 

Letter from Lhasa, number 379.
The 5 Choices.
The Path to Extraordinary Productivity

Letter from Lhasa, number 379. The 5 Choices. The Path to Extraordinary Productivity
by Roberto Abraham Scaruffi

Kogon, K., A. Merrill, and L. Rinne, The 5 Choices. The Path to Extraordinary Productivity, Simon & Schuster, 2015.
(Kogon 2015).
Kory Kogon,
Adam Merrill,
Leena Rinne


One needs acting on the important instead of reacting to the urgent.

Created four boxes (Q1.necessity, Q2.extraordinary productivity, Q3.distraction and Q4.waste), the author puts in Q2. Extraordinary Productivity: Proactive work, High-impact goals, Creative thinking, Planning, Prevention, Relationship building, and Learning and renewal.  

Quadrant 2 [Q2] is the place where to be for high productivity.

The returns of the other three quadrants are:
Q1 = breakeven,
Q3 = considerably less return than the energies invested in it,
Q4 = zero return.

The urgency addiction hampers from focalizing on high productivity tasks.

Facing whatever task, using a Pause-Clarify-Decide (PCD) frame, we have to constantly ask ourselves: Is it important? If you decide to waste time, be at least aware you are doing that.  

The culture of busyness, procrastination and the fear to say “no”, are all against high productivity. 

The essential skill for getting into Q2 is the Pause-Clarify-Decide frame. For creating a Q2 culture around you, you have to share the time matrix, use the language for identifying in which Qx there be, use the Pause-Clarify-Decide frame together with co-workers or employees. Craft a Q2 role statement for each role.

The thinking brain must overcome the reactive brain. Reactivity enslaves to events while one needs some insulation, for high productivity. Go for the extraordinary. Don’t settle for the ordinary. Schedule the big rocks. Don’t sort gravel! One needs to accomplish what is important, not only thinking about it.

“If there is no stillness, there is no silence. If there is no silence, there is no insight. If there is no insight, there is no clarity.”

Summarizing:
1. Act on the important. Don’t react to the urgent.
2. Go for the extraordinary. Don’t settle for the ordinary.
3. Schedule the big rocks. Don’t sort the gravel.
4. Rule your technology. Don’t let it rule you.
5. Fuel your fire. Don’t burn out.



Kogon, K., A. Merrill, and L. Rinne, The 5 Choices. The Path to Extraordinary Productivity, Simon & Schuster, 2015. 

27 March 2016

Letter from Lhasa, number 378.
State/Government-Organized Stalking-Mobbing. Repetita Iuvant. E State/Government-Organized Electronic Mind Intrusion and Torture

Letter from Lhasa, number 378.
State/Government-Organized Stalking-Mobbing. Repetita Iuvant.
E State/Government-Organized Electronic Mind Intrusion and Torture
by Roberto Abraham Scaruffi

https://italiaparla.wordpress.com/2013/10/31/tortura-psico-fisica-crimini-contro-lumanita/ * Al caso di Irene Silvestri si accennerà qua e là. Il suo interesse è che in esso si combinano S/G-OS-M e S/G-OEMI&T. Di questa seconda tipologia di operazioni di Terrorismo di Stato, lo S/G-OEMI&T, che è attacco sia al corpo che alla mente del bersaglio con armi elettroniche, non ho esperienza diretta, fino ad ora, per cui avevo in precedenza evitato di parlarne. In vari casi si combinano le due operazioni.  


Le tecnologie militari, quindi segrete e non note, sono ben più avanzate di quanto non venga pubblicamente diffuso. Sebbene, per esempio, la filmografia “futuristica” venga usata sia nei centri dell’Impero che altrove per preparare le masse a quello avverrà, molti dettagli tecnologici vengono celati.

Per esempio i visori attraversi i muri, che da almeno 16 anni esistono delle dimensioni di un telefonino usabile pure da un bimbo, sono tuttora rappresentati come pesanti aggeggi militari. Solo forse da giorni sono stati pubblicizzati dei visori attraverso i muri che sono come chips che si applicano ad un telefonino. Esistono da 16 anni con quelle caratteristiche e li mostrano solo ora. I visori attraverso i muri sono usati, nel contesto dello State/Government-Organized Stalking-Mobbing [S/G-OS-M], per la tortura bianca, la tortura di appartamento, che consiste nel seguire e nel ticchettare sul bersaglio, così come nello State/Government-Organized Electronic Mind Intrusion and Torture [S/G-OEMI&T] per localizzare il bersaglio da colpire con armi elettroniche. Ciò lo fanno, secondo precise procedure, sia da sopra che anche da affianco e sotto, od anche da una certa distanza per lo S/G-OEMI&T, a seconda di circostanze specifiche. Il pedinamento elettronico del bersaglio, al di fuori del luogo o dei luoghi di abitazione, viene invece realizzato con strumentazioni differenti, come i droni ed i satelliti. Il controllo generico del bersaglio si attua col clonaggio dei computer, con l’intercettazione delle comunicazioni elettroniche ed elettronico-vocali [una volta che si abbia in campione della voce, si intercetta la voce, qualunque supporto telefonico sia usato], così come con altri strumenti tradizionali. C’è da dire che, trattandosi di pure persecuzioni, e non di sorveglianze, impieghino davvero abbondanza di mezzi, per quanto usino in genere irregolari [“miliziani”] non pagati. L’ufficiale di Polizia Segreta interviene direttamente solo occasionalmente. Per il resto riceve rapporti telefonici quotidiani da irregolari, irregolari cui pur vengono dati strumenti tecnologici militari segreti che solo personale autorizzato, e con vincoli contrattuali, potrebbe usare. Ma, come si vedrà, le attività di Polizia Segreta sono legalmente illegal-delinquenziali, dunque coperte, copertissime. Loro sono lo Stato reale, non quello viene fatto vedere e credere ai  sudditi. I deviati non esistono, negli apparati statuali. Deviato è solo il suddito che pensa esistano norme universali. La legge, per il male funzioni, esiste solo per il suddito ordinario. Esiste una legge parallela, differente, e che sovrasta quella corrente e nota, che caratterizza le attività delle istituzioni di vertice dello Stato e loro bracci esecutivi. È la possibilità, legalmente statuita, di violare le leggi ordinarie. Oltrepassata quella soglia, puoi ovviamente fare qualunque cosa. Oltre le stragi in patria, anche le schiave bambine sul suolo USA, per il vecchio Bush o per Hillary Clinton, o per mille altri. È così ovunque nel mondo. Né vedremo brevemente i dettagli tecnici.

Oltre allo S/G-OS-M esistono, ben più tecnologicamente sofisticati, tutti gli interventi elettronici sulla psiche e sul corpo del bersaglio. Lo S/G-OS-M non interviene elettronicamente sulla psiche né direttamente sul corpo. Non produce voci interne, non produce ustioni, né tutta la tipologia di interventi che vanno dalla tortura elettronica alla interferenza elettronica con la psiche del bersaglio.     

Esistono bersagli solo di tortura elettronica e di interventi elettronici sulla psiche. Esistono bersagli solo di S/G-OS-M. Esistono poi casi, come questo di cui ai due link, dove, almeno per quello ho ascoltato e letto, sembrano esserci, oltre ad un netto, ed aggressivo, e pure piuttosto selvaggio, attacco elettronico, anche tutte le caratteristiche dello S/G-OS-M.

Quando alla classificazione, o denominazione, degli interventi abusivi sulla psiche come “Mind Control”, essa è del tutto inadeguata dato che il “Mind Control” è un’altra cosa. Li si potrebbe denominare come Electronic Mind Intrusion and Torture. Dato che qui si tratta di operazioni di Stato, e per evitare la solita mistificazione voluta al potere stesso come le demenze e i suoi crimini venissero, al contrario, da “forze oscure”, li si potrebbe più precisamente chiamare State/Government-Organized Electronic Mind Intrusion and Torture [S/G-OEMI&T].

Molti bersagli di questi operazioni, sia dello S/G-OS-M che dello S/G-OEMI&T, di fatto se ne vergognano, nel senso che sono cose così fuori dal mondo come correntemente rappresentato, ed incredibili, che, se raccontate, discreditano spesso solo chi le racconti, per cui il bersaglio evita di parlarne. Non è facile trovare i codici espressivi appropriati quando si vogliano mandare messaggi. Non a caso, il potere usa le fabbricazioni cinematografiche e mediatiche. Il messaggio immediato suona facilmente falso. Solo un messaggio accuratamente fabbricato sembra vero. Su queste cose non esistono prove, non nel senso corrente, nel senso che nessuno ti viene a dire, tanto meno lo dice ai media [è lì il pubblico foro dove tutto ciò vi appaia venga creduto e tutto ciò non vi appaia negato], che vieni colpito su ordini superiori, di Stato, ed, anzi, tutti coloro ne siano in qualche modo coinvolti hanno ricevuto l’ordine che tu non ne debba sapere nulla. Se anche qualcuno te lo dice, in un modo o nell’altro, da chi siano state ordinate le stramberie di cui sei bersaglio, non ripeterebbe mai nulla come testimone, né di fronte ad altri, anche perché a quel punto potrebbe divenire lui stesso bersaglio di operazioni distruttive da parte di Polizie Segrete. Inutile dunque porsi sofismi di prove nel senso tradizionale. Anche perché, alla fin  fine, è prova ciò che tutti credano mentre è stramberia, o peggio, tutto ciò gli altri siano stati condizionati a non capire e, comunque, non capiscano. Il “sistema”, siano anche solo meccanismi di auto-organizzazione caotica alla Prigogine [come in effetti è; non ci sono cupole né pupari da filmetto, per quanto certo esistano gerarchie e catene di comando], ti definisce il campo di quello sia accettabile, e dunque possibile, oggetto di discussione. Tutto il resto è ufficialmente pazzia o devianza. Appunto, le prove sono quello tutti credono, cioè quello il potere fa credere ai sudditi. Il suddito capisce poco e pure male. Figuriamoci fuori dal campo dell’universalmente accettabile ed accettato. Non ha neppure senso voler convincere l’altro, sebbene ci siano anche altri aspetti rispetto a queste questioni, relativamente alle operazioni clandestine di persecuzione e tortura, per cui non è per nulla strambo trovare il modo di parlarne e di fare conoscere questo lato oscuro, eppur vastissimo, delle attività dello Stato e degli Stati. Sebbene chi cerchi di parlarne ne parli spesso in modo del tutto inadeguato, difensivo, che suona come strambo. Non abbiate paura. Fate i nomi. Pubblicateli. Pubblicate foto ed indirizzi. Attaccate. Denunciate pubblicamente. La supplica non serve. Il piagnucolio nemmeno. Non mai rischiate di eccedere. Sono tutti molto più colpevoli di quanto non sembri. Non rischiate mai di sbagliarvi se non per largo difetto. ...Ovviamente a parte i vari che se le siano inventate... Esistono. Succede. Gli Stati lavorano attivamente per farlo succedere, per screditare i casi veri, con materiali online, variamente prefabbricati da entità statuali o da esse scopiazzati. Quello che si trova online è falso, falso di Stato, almeno al 99%. Fa lo stesso. Attaccate. Il silenzio non serve.

Esiste infatti la categoria di coloro che se le immaginano. Dopo essersele immaginate trovano magari le cose più stravaganti fatte pubblicare online dalle Polizie Segrete dell’Impero, le stesse conducono anche queste operazioni clandestine di pura persecuzione e tortura. Per cui, se le immaginano ancora di più e si convincono di essere oggetto di una o di varie di queste operazioni. O confondono uno stalking privato con uno S/G-OS-M, od altro. C’è anche chi abbia qualche mal di testa, ed altri disagi, per i motivi più vari, e, ad un certo punto, si convinca che siano onde intenzionalmente dirette da qualche entità sulla propria persona.

Oltre a chi eviti accuratamente di parlare di quello di cui sia bersaglio e vittima, che è probabilmente la categoria largamente maggioritaria, esistono coloro ne parlino e senza immaginarsi cose che non esistono. Ovviamente che si tratti di S/G-OS-M, o di S/G-OEMI&T, o di entrambe, sono cose così fuori dal senso comune, dalla percezione corrente, per cui lo stesso bersaglio non capisce. Occorre tempo per razionalizzare qualcosa, per chi riesca a razionalizzare almeno qualcosa. È come con la vista. Si vede ciò che ci si sia abituati a vedere. Un cieco dalla nascita, che dopo decenni veda, all’inizio non capisce ciò che stia vedendo. Capitano delle cose. Si ripetono. Ti seguono ovunque tu vada e con interventi distruttivi di qualunque cosa tu faccia. Continuano. No, non sono la cattiva sorte, né il caso, né l’occasionale persona avversa, né te stesso coi tuoi limiti e ricorrenze. E tuttavia moltissimi continuano a [non-]pensare su queste cose loro accadano sulla base dei limiti di pensiero consentiti. Al massimo si immaginano qualche malvagità da parte di “forze oscure”. No, qui siamo già nel consentito perché il mondo del mistero viene coltivato dai media. La “forza oscura” fa del male; lo Stato-governo [non] mi difende; dunque voto il partito di maggioranza, od altro simile, perché dice di difendermi. Da quando hanno spiegato il giochetto ad Hollande-Valls, si sono messi a fare stragi. Il Re del Belgio era già esperto nel campo e voleva rioliare gli apparati stragisti. 
Quando arrivi un carabiniere od equivalente, con un tesserino onnipotente, sul teatro designato delle operazioni, e monti e prenda il comando di un’operazione, non siamo più nel campo dei misteri cosmici o delle realtà parallele. Ovviamente l’agente di Polizia Segreta non si fa vedere. Non dal bersaglio. Od anche se a volte lo si vede, lui non si fa riconoscere. Magari neppure dice di esserlo a molti di quelli mobilita. Si mostra solo lo stretto indispensabile e solo a taluni. Magari dice di essere dell’ufficio beneficenza del Presidente. Lui stesso,a volte, neppure ben sa quello stia facendo. Segue delle procedure burocratiche, degli ordini. Gli dicono che lì c’è uno e che lui deve implementare la tale procedura. Non lo vedi, per cui ti immagini che quelli che si affannano in stramberie siano indipendenti, indipendenti che in  realtà non potrebbero tecnicamente esistere. Oppure vedi agenti di Polizia Segreta occasionalmente fattisi vedere, ma ovviamente non li riconosci. Hanno dei ricetrasmettitori in mano. Ti chiudono l’acqua. Sono venuti per un’ispezione nell’appartamento operativo. Chiedi e nessuno li aveva mai visti prima che tu arrivassi. Te li ritrovi, a volte gli stessi, dove ti sei trasferito. Ma tu ti immagini che sia il viaggiatore casuale. Poi prendi le loro targhe e foto con ostentazione, e vedi che altri, al corrente, arrossiscono. Pensi siano timidi. Il soggetto medio preferisce credere alla forze oscure, ai deviati, alla malasorte. Mannò è tutto sotto il tuo naso ed è tutto regolare, troppo regolare. È proprio lo Stato, quello vero, cioè mostrando la sua natura pazzoido-delinquenziale, che ti ha messo nel mirino. 
Immaginatevi una struttura di sterminio. Uno dà gli ordini generali, l’altro trasporta le vittime, un altro le allinea, un altro le fa entrare da qualche parte, ad altri ancora magari viene ordinato di premere un bottone senza dire a che serva, qualcuno si preoccupa poi della rimozione e dissoluzione dei cadaveri. Uno fa la storico del tutto, nei limiti consentiti. Dove è mai il colpevole? Nessuno è colpevole. Tutti lo sono. Capiscono, ma se lo negano. Non capiscono ma sanno egualmente di far parte di una macchina demenzial-criminale. Ma intanto sono coperti per cui si esaltano di potere, loro, pazzoidare e delinquere impuniti ed impunibili. Se qualcuno, secondario,  viene scoperto e dato in pasto ai media, quando ha 100 anni di età, dice che aveva solo obbedito ad ordini e che non poteva sottrarsene. Gli individui sono, in genere, insetti elementari. Certo, si vergognano, quando esposti alla pubblica gogna, ma spesso neppure troppo.
Il delinquente teme la pubblicità. Ma il bersaglio che si consideri vittima è lui stesso incline a tacere sui delinquenti ed a non denunciarli sulla pubblica piazza. Invece, in realtà, in questo campo, questo è proprio dove “loro” non sono coperti ed il bersaglio onnipotente. Nella pratica, vige la Sindrome di Stoccolma. Non siate timidi. Farvi ammazzare per farvi ammazzare, imparate a sentivi onnipotenti. Se piagnucolate, possono psichiatrizzarvi. Se pubblicate nomi, foto ed indirizzi, con le circostanze, e con le responsabilità istituzionali, non possono denunciarvi. Le Polizie Segrete non possono permettersi di entrare in indagini giudiziarie né in tribunale, su queste faccende. Hanno l’ordine di ignorare qualunque cosa diciate su di loro. Chi vi intercetta neppure lo dice loro. Se uno che avete sputtanano non ha ben capito e vi denuncia, la denuncia sparisce. Non possono permettersi clamori.    

L’ascolto dell’intervista di cui sopra, al link, mi ha indotto subito a pensare allo S/G-OS-M, pur combinato col più netto assalto elettronico, lo S/G-OEMI&T. Poi lo saprà la persona di cui sopra di cosa veramente si sia trattato e si tratti. Queste operazioni clandestine di persecuzione ed attacco individualizzati hanno degli inizi, delle evoluzioni, non necessariamente una fine. Come si vedrà tra poco, l’interesse qui è esplicativo, per quello io possa pensare di avere capito sullo S/G-OS-M e sulla cornice generale di queste operazioni, non giudicare. Anche solo per valutare compiutamente il caso di cui sopra occorrerebbe una valanga di dettagli che non si possono sapere.
Il secondo link è una lunga testimonianza con vari ed interessanti dettagli. Suppongo vi sia di più nel libro pubblicato dall’autrice. Tuttavia vi sono già lì dettagli utili. Lo S/G-OS-M contempla varie forme di intrusione nello spazio anche fisico del bersaglio. Lì vi è pure, non sempre succede, l’intrusione fisica nell’appartamento, siano stati davvero estranei o altri con cui l’appartamento era condiviso. Vi sono pure nette forme di gaslighting che, invece, nel semplice S/G-OS-M di solito o non vi sono o sono piuttosto rozze ed inconsistenti. Nella lunga lista delle stranezze evidenziate, alcune potrebbero anche avere altre spiegazioni rispetto a quelle suggerita dallo stesso bersaglio le ha vissute. Tuttavia ve ne sono troppe, e pure troppo inspiegabili per attribuirle al caso ed all’immaginazione. Per cui sono eventi prodotti di forze esterne e pure piuttosto onnipotenti, o comunque con grandi mezzi. Non è il familiare od il conoscente che si lanci in uno stalking. E lì, oltre lo stalking-mobbing generalizzato, vi è l’intrusione elettronica. Siamo sul terreno sia dello S/G-OS-M che dello S/G-OEMI&T. Quando mi  riferisco a eventi interpretabili in modo differente, possono anche restare sul terreno dello S/G-OS-M e connessi, non devono necessariamente essere interpretazioni differenti che li inficino. Per esempio,  il caso di gaslighting, quello della chiave e del ponpon. Potrebbe non essere stato montato in dieci minuti ma ore prima e l’amica essere stata un attrice abilissima, ed essere stata ingaggiata per la sceneggiata. Sono cose che non può valutare il lettore ma può discernere solo chi le abbia vissute direttamente dopo avervi adeguatamente riflettuto. Ci sono tante cose che si comprendono meglio col tempo. Nulla è come sembri quando si entri in un mondo in cui non esistano regole, se non quelle della tua distruzione.  

Qualcuna ha trovato l’informazione, o la disinformazione, che lei fa parte di un gruppo di cavie di qualche team dell’Università di Roma e glielo dice, dopo che lei le accenna di quello le sta accadendo [si veda il secondo link]. Questa è la “notizia” riportata dal bersaglio, l’unico che possa sapere la dinamica precisa dell’evento. Un evento come venga esposto può essersi costruito in modi differenti. Hai dei parametri. Ne sono possibili altre combinazioni. 
Cavie o bersagli, le università danno consulenze per perfezionare, fingere di perfezionare, queste operazioni secondo i fini  maniacal-delinquenziali, che variano da caso a caso, delle Polizie Segrete CC-NATO agli ordini istituzionali. Anche le università di  Torino e del Piemonte erano e sono coinvolte in S/G-OEMI&T. Pure altre università. Più le demenze, i crimini ed i fondi sono distribuiti, più tutti si sentono deresponsabilizzati. “Se non lo facciamo noi, intanto lo fanno altri...”. “Se tanti di noi, e nelle collocazioni più differenti, fanno quelle cose, non possiamo essere tutti pazzi e delinquenti...” Sì, lo sono tutti. Quando si ottengano fondi per queste cose, dunque finanziamenti militari-NATO, si cerca di dimostrare risultati, e prospettive incoraggianti, per avere altri e maggiori fondi per espandere così l’attività maniacal-delinquenziale di ricerca o pseudo-ricerca. Anche le università sono burocrazie corrotte ed in espansione. Solo una percentuale infima è vera ricerca e non solo scribacchiare. Anche le docenze sono in gran parte fasulle se, per processi formativi che una volta di risolvevano nell’avviamento professionale od in qualche tirocinio, oggi occorra la laurea, pur accorciata. Lo sapere come debba essere una consulenza per quelle faccende? Deve suggerire cose che suonino ragionevoli senza escluderne altre, sì da avere sempre ragione anche quando non funzioni, come poi non funziona. Beh, gran parte delle consulenze commissionate alle università, pur su questioni chiave, non le legge nessuno dei committenti. Sono solo distribuzioni di soldi. Tutti gli Stati sono ben lieti di finanziare attività e consulenze maniacal-delinquenziali. Sono voti o comunque consensi, oltre che deresponsabilizzazione perché si basano su demenze anche accademiche per averne l’impressione che anche il proprio psicotizzare e delinquere ne esca assolto. “Ce lo hanno detto quelli che sanno...” Ne sono sicuri che sappiano?! Paghi e loro ti adorano, adorano lo Stato paghi e garantisca privilegi, e lo dichiarano santo qualunque cosa faccia, anzi partecipano alle sue demenze e delinquenze più segrete certificandole come sante anche quando si dimostrino inutili e dannose. No, utili lo sono sempre perché permettono di rubarsi stipendi e privilegi. Le università, da sole, non hanno il potere di fare queste cose. Centri di ricerca non ne hanno neppure l’utilità perché in una tortura a distanza non puoi testare la percezione e le condizioni dell’oggetto di tortura, che dunque non può essere una cavia scientifica. Quando serva proprio una cavia, la si costruisce in modo differente. La sperimentazione scientifica la si costruisce in modo differente, non bombardando di radiazioni il vicino di casa. Sono dunque pure attività psicotico-delinquenziali che nessuna università, né altri, ha l’utilità [non per ricerca], ma neppure il potere, di realizzare. Solo apparati dello Stato, e con coperture istituzionali, lo hanno. Per cui, in Italia, come altrove, ci sono, da decenni, finanziamenti militari-NATO alle università che vengono così coinvolte in queste operazioni di S/G-OEMI&T, così come in quelle di S/G-OS-M. Infatti, anche per lo S/G-OS-M, le Polizie Segrete NATO chiedono le consulenze di accademici soprattutto quando le operazioni siano fallite per cui si debba distruggere il bersaglio, indurlo ad auto-sputtanarsi od anche peggio. Il consulente, sulla base delle proprie paranoie, stila ricette operative. Se non funzionano, come spesso succede, è ancora meglio, perché ciò giustifica nuove consulenze. Poi, qualche “analista” delle Polizie Segrete (onanisti che fanno sintesi di consulenze divergenti e suntini di cose che non capiscono) ne stila istruzioni operative. L’esecutore finale si arrabatta, secondo sue sindromi, dopo non aver capito le istruzioni confuse riceve. 
Per cui, non si creda che le cooperazioni accademiche con queste persecuzioni e torture producano necessariamente delle sinergie.
Sono tranquillamente anche solo meccanismi di deresponsabilizzazione. Più le responsabilità sono distribuite, più i fallimenti non sono colpa di nessuno. “Il professore esterno ci aveva garantito che... Lui è un’autorità, un professore...”
V’è anche l’aspetto della falsa coscienza, della deresponsabilizzazione etico-morale. “Cooperiamo in tanti... Sì obbediamo agli ordini, ma non saremo mica tutti dei pazzoidi e dei delinquenti. Anzi siamo tutti persone serie, affermate, riconosciute. Ci saranno pure dei validi motivi se perseguitano quei soggetti, Devono essere cattivi soggetti.” Ah, nello S/G-OS-M è coinvolta pure la Chiesa Cattolica [“il Vaticano”], congregazioni protestanti, congregazioni giudaiche. Non dubito che pure altre, tutte le altre, quando arrivi un agente Polizia Segreta e mostri un tesserino che gli dà pieni poteri, od anche senza mostrarlo, ottenga l’immediata collaborazione di chiunque. Nessuno vuole avere guai, per cose che “non li riguardino”. Si ha la facoltà di andarsene, ma non proprio di opporsi, né di frapporsi, quando un agente di Polizia Segreta segreta monti il teatro delle operazioni. Se occorre il tuo appartamento per montare materiale elettronico o per dislocarvi miliziani con visori e per i toc-toc e l’ascolto [ascolto generico, origliamento, non sorveglianza di polizia], o per sparare radiazioni, non è che uno possa opporsi se proprio viene preteso quel locale e l’agente di Polizia Segreta non posso fare altrimenti. Uno più andarsene, e liberare per altri lo spazio occupava, ma non può sbattere semplicemente la porta in faccia. L’individuo medio si fa facilmente montare contro l’altro, quando ciò venga preteso da fonti di autorità, di potere, e poi se ne crea delle giustificazioni. La colpa è tua che sei un obiettivo da colpire, un bersaglio. Loro devono avere le loro ragioni, dunque tu essere colpevole, perché il potere ha detto loro che così debba essere. “E se poi succede a me, ed a quelli a me prossimi, quello stanno facendo a quello od a quella?” In realtà, ci sono stati dei casi di chi abbia semplicemente detto di no e non gli/le sia successo nulla, ma il soggetto medio evita di mettersi contro il potere. Collabora e poi deve farsene una  ragione, e già per farsene una ragione si deve essere pazzi furiosi, come il soggetto medio in effetti spesso è.
La dinamica burocratica generale è che, creati degli uffici, questi si debbano procurare il lavoro. Più il lavoro aumenta e si espanda, e se ne dimostri la indispensabilità, più possano sperare in ulteriori finanziamenti. Se i finanziamenti aumentano, ecco che si può sperare aumentino ulteriormente, espandendo l’attività degli uffici. Più lavoro, più dipendenti, più finanziamenti sono più potere, nella logica burocratica. Coinvolgendo anche altre istituzioni, come le accademiche, oltre agli aspetti già evidenziati, si crea un blocco di potere e di pressione perché le attività ed i finanziamenti possano espandersi. Un filone di attività si dovesse mai esaurire, se ne possono e devono aprire altri perché l’espansione dell’attività e dei finanziamenti prosegua. Un blocco di potere articolato aumenta anche le possibilità di rubare, e di altri vantaggi, per sé e familiari, il tutto con assoluta copertura reciproca. Gli uffici del terrorismo di Stato, in tutte le sue forme, segue le stesse logiche burocratiche generali. Se crei una polizia, questa si deve inventare i delinquenti. Se crei delle polizie politiche, queste si devono creare gli oppositori pericolosi. Se crei degli antiterrorismi, questi si devono creare i terroristi. Crei degli uffici persecuzioni, questi devono creare ed espandere liste di soggetti definiti come pericolosi. Beh, esistono anche dei processi di anticipazione burocratica per cui si ventila un pericolo e si crea un  ufficio che non lo risolva, e che poi debba espandersi per aver creato od anche solo ventilato ulteriori problemi.
Nelle burocrazie statali, ‘pubbliche’ e para-’pubbliche’, le sigle ed i compiti formali possono anche estinguersi, ma la burocrazia resta e si espande. Se non è più GeStaPo diverrà DifesaDellaCostituzione. Se non è più Ovra diverrà UfficioPolitico e AntiterrorismoCC. In Italiozia, poi, i nomi si evolvono al ritmo delle legislature, a volte. Ne guadagnano coloro facciano timbri, stampati, targhe. Tutto resta e si espande. Nulla si sopprime. Se si individuano enti inutili a bizzeffe, si creano ulteriori uffici ufficialmente per sopprimerli ma che non li sopprimono e divengono essi stessi ulteriori inutili burocrazie in espansione. Non che sia ineluttabile. Fanno così perché vogliono fare così. Quello dicano è pura propaganda. Le stesse denominazioni hanno valenze propagandistiche. Puoi chiamati Antiterrorismo, ma sono utilizzati per fare e coprire delle stragi. Ovviamente, per le attività delinquenziali bastano sotto uffici, a volte anche solo singoli, di Polizia Segreta. Uno monta una strage, disattivando migliaia che dovrebbero evitarle, ed ha i poteri legali di farlo. Poi quelli avrebbero dovuto evitare la strage vengono imbeccati su finte piste. “Abbiamo informazioni sicurissime che...” O obbedisci o cambi mestiere. La prima cosa insegnino tutte le burocrazie è l’obbedienza militare. “Lo fai perché ti viene ordinato. Se poi vuoi farti pure gli affari tuoi, vedi di farlo bene...” “Noi carabinieri abbiano fatto la strage coi nostri ma ti diciamo che devi incolpare, e piuttosto rapidamente, degli anarchici.” Puoi buttarlo dalla finestra, od incarceralo senza alcuna base, ma non puoi dire che non c’entra nulla se ti hanno ordinato debba essere tautologicamente colpevole. È come per “Mani Pulite”, poi proseguita all’infinito fino ad oggi e domani, che avevano ed hanno le liste di quelli da rovinare, e pure le liste di quelli da coprire e spingere su. Cosa fai, ti metti tu a sovvertire quello il potere ha voluto? La macchina stessa dell’operazione speciale non te lo permetterebbe, salvo qualche accezione marginale e temporanea voluta da apparati militari di altra obbedienza che potevano permetterselo.
Polizia Segreta è un concetto, non  una denominazione, denominazione che può anche non esistere. Ti possono anche chiamare “stanza 22 del MI3” o non chiamarti in alcun modo. Quello che occorro sono dei tesserini e regolamenti, dunque poteri, che le istituzioni attribuiscono a taluni, qua e là, anche non gli stessi per tutti gli uffici ed ufficiali di Polizia Segreta. Vi ritorneremo. 

Il quadro legale del terrorismo di Stato. Il terrorismo di Stato in tutte le sue forme, che si tratti di massacri, terrorismi, mafie, assassinii, persecuzioni o qualunque altra cosa, si fonda su un quadro giuridico che trasforma in legale ciò che è illegale sotto la legislazione corrente. Il quadro legale di base è semplice. Che si tratti di dilatazioni dello stato di emergenza o dello stato di eccezione, o della normativa sulla cosiddetta “sicurezza dello Stato”, od anche solo del segreto di Stato, o di trattati internazionali e vincoli da loro imposti, o di poteri attribuiti al capo dello Stato ed al capo del governo, in tutti gli Stati del mondo esiste la facoltà, pur nell’assoluto rispetto della legge  formale, di creare appartati che possano usare poteri eccezionali, dunque violare qualsiasi legge corrente, in situazioni giudicate particolari. Norme, a volte anche solo consuetudini, si trasformano in regolamenti per uffici, uffici militari, di polizia, di polizia fiscale, così come di qualunque apparato si ritenga possa necessitare di strumenti speciali per fronteggiare situazioni particolari. Anche la Polizia Penitenziaria, anche quando erano solo Guardie Penitenziarie, dunque da decenni o da sempre, ha, in sue sezioni speciali, il potere illegale di ascoltare tutto, avendo microfoni in tutte le celle e nelle sale colloqui, anche di quelli con gli avvocati, e di entrare in una cella, di strangolare uno e poi appenderlo ad  un termosifone a mezzo metro dal suolo e conclamare, ufficialmente creduti, che si è suicidato ranicchiando le gambe. Se sono coperti dalla gerarchia, anche istituzionale, nessuno li tocca. Il Codice Penale, per loro, non vale. A livello più generale, le situazioni particolari possono essere un assassinio, bloccare un’azione giudiziaria, creare fondi riservati, porre il segreto di Stato su tutto ciò per cui neppure se ne possa legalmente parlare. Il segreto d’ufficio, per cui non si possano divulgare gli affari altrui di cui si sia venuti a conoscenza nell’espletamento della propria funzione, diviene Segreto di Stato per cui vi sono questioni nessuno possa sapere al di fuori della gerarchia istituzionale abbia giurisdizione sull’ufficio stesso. Liquidata la possibilità del giudizio da parte della cosiddetta “pubblica opinione” e della prosecuzione giudiziaria, un ufficio, e le istituzioni lo controllino, è onnipotente. Creata la possibilità di assassinare, si possono poi anche decidere 1000 assassinii al giorno coi droni od anche in modo tradizionale. Prima magari solo di cittadini stranieri. Poi si approva, in modo strettamente legale, una norma che consenta pure di far fuori concittadini senza seguire le procedure giudiziarie ma con la semplice approvazione da parte di un comitato presidenziale ed interministeriale, o di qualunque altra composizione. Quando il Presidente della Repubblica Antonio Segni chiamò il generale DeLorenzo e gli ordinò di preparare delle liste di proscrizione di elementi da arrestare in caso colpo di Stato, evidentemente De Lorenzo non poteva né disobbedire né poi poter dire che gli era stato ordinato dal Presidente della Repubblica. E si era ancora prima dell’era delle stragi di Stato e dei terrorismi egualmente di Stato. Beh l’era delle mafie di Stato, e pure con qualche strage, esisteva da sempre, per cui i CC erano già pratici della materia. Creata una macchina delinquenziale di Stato si possono anche ordinare stragi “per ragioni di sicurezza nazionale”. Della serie: “ne ammazziamo qualche migliaia per il benessere di decine o centinaia di milioni”. È tautologico. Lo fai perché lo fai. Ed è giusto perché nessuno può dire sia sbagliato né perseguirti. Lo fanno in tutti i paesi. Non è che poi vengano a dire, né lo potrebbero per il vincolo del segreto di Stato, che tutto è successo per decisioni istituzionali e solo per esse. Queste cose le fanno pure riducendo il coinvolgimento consapevole al minimo. Non che facciano riunioni di centinaia di generali per dire che devono montare le stragi dell’11/9/2001. Andreotti chiamava un ufficiale dei CC-Gladio [e poi con altra denominazione quando Gladio era stata svuotata, per cui Andreotti la “denuncia”, ma solo la Gladio finta, il teatrino, la sezione stay-behind], dunque con copertura NATO, per ordinare assassinii ed altro. Negli USA, Cheney avrà fatto una mini-riunione di fedelissimi già sperimentati relativamente ad operazioni delinquenziali, per dire che, con accordo di Bush, si doveva realizzare qualcosa di spettacolare, ovviamente per “l’interesse nazionale” [le guerre d’Asia]. Uno dà gli ordini per ottenere un certo risultato. Chi obbedisca non sa, ne deve sapere, cosa l’ordine produca. Se lo capisce deve stare zitto. Come sono quei piloti e personale dell’Aeronautica Militare variamente ammazzati per la faccenda di Ustica? Ovviamente quando uno venga assassinato, così come per qualunque operazione speciale, arriva l’ufficiale di Polizia Segreta che dà gli ordini su cosa se ne debba far figurare e dire. Un medico ti attesta che uno è morto dal sonno. Qualche magistrato volesse mai mettere il naso viene disattivato od orientato. E così via.
Si guardi anche solo qualche elemento della la legislazione sul segreto di Stato.
Anche solo con essa si può fare tutto. Il Capo del Governo sembra onnipotente sebbene poi occorre la firma del Presidente della Repubblica che, soprattutto in regime di dittatura quirinalizia, non è solo una firmetta. Anche prima del colpo di Stato del 23-25 maggio 1992, sebbene allora vi fosse un dualismo tra la cosiddetta partitocrazia [il regime che esce dall’occupazione angloamericana, che deve fare affidamento sul radicamento vaticano nella penisola, dunque sui partiti, sia quello vaticano (DC) ed appendici che quelli, come il PCI, dagli stessi creato come anti-Vaticano, pur in qualche modo riassorbito, ma non del tutto, nel “sistema dei partiti” a direzione DC, appunto “la partitocrazia”], dunque il governo, ed il Quirinale. In effetti, ci sono dei rapporti di forza reali per cui un S.Berlusconi [interdetto fin dal suo primo accesso al governo, per cui doveva delegare tutta la materia a G.Letta che certo rispondeva al Quirinale e non al capo formale del governo] non ha potuto impedire che apparati su cui, in teoria, aveva un potere assoluto indagassero, e pure in modo del tutto pretestuoso, su di lui per rovinarlo variamente [chi al contrario tentasse di indagare su Prodi, cioè sull’area delinquenziale di Stato&inglese delle sprivatizzazioni-ruberie&sfondamento, si trovava senza scrivania e trasferito in Sardegna]. 
Anche solo con questo primo comma dell’art. 39 delle legge sopra linkata, “Sono coperti dal segreto di Stato gli atti, i documenti, le notizie, le attività e ogni altra cosa la cui diffusione sia idonea a recare danno all’integrità della Repubblica, anche in relazione ad accordi internazionali, alla difesa delle istituzioni poste dalla Costituzione a suo fondamento, all’indipendenza dello Stato rispetto agli altri Stati e alle relazioni con essi, alla preparazione e alla difesa militare dello Stato.”, e col punto 1 dell’art. 1, “Al Presidente del Consiglio dei ministri sono attribuiti, in via esclusiva: a) l’alta direzione e la responsabilità generale della politica dell’informazione per la sicurezza, nell’interesse e per la difesa della Repubblica e delle istituzioni democratiche poste dalla Costituzione a suo fondamento; b) l’apposizione e la tutela del segreto di Stato; c) la conferma dell’opposizione del segreto di Stato; d) la nomina e la revoca del direttore generale e di uno o più vice direttori generali del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza; e) la nomina e la revoca dei direttori e dei vice direttori dei servizi di informazione per la sicurezza; f) la determinazione dell’ammontare annuo delle risorse finanziarie per i servizi di informazione per la sicurezza e per il Dipartimento delle informazioni per la sicurezza, di cui dà comunicazione al Comitato parlamentare di cui all’articolo 30.”, si possono creare uffici-stragi, -assassinii, -persecuzioni, -torture etc e porli fuori da qualunque interferenza giudiziaria, e si possono mandare militari ed agenti speciali a magistrati che stiano indagando, o stiano per indagare, su qualsiasi cosa dicendo loro che essa ricade sotto la giurisdizione del loro ufficio e che dunque si deve evitare. A parte che il magistrato non è che faccia mai indagini. Le fa fare. Basta che chi le dovrebbe fare non le faccia. Un militare o poliziotto deve obbedire ai superiori prima che al magistrato. Un ufficiale di Polizia Segreta che, su ordine istituzione, debba bloccare un’indagine la blocca.  Nessun magistrato può opporsi. Se poi un magistrato proprio non capisce ed insiste a voler fare quello gli è stato è stato impedito, un capo del governo non voglia ancora continuare con le procedure formali di ostruzione, o non solo con quelle, può sempre fare come fece Craxi [che già si era mosso maldestramente e con troppo clamore pubblico sulla faccenda] ed i CC con Carlo Palermo: un’autobomba etc. Ovvio che nel terrorismo di Stato in tutte le sue forme circolino valanghe di soldi. Ci mangiano abbondantemente militari e funzionari, così come ci mangiano statisti, comunque usino poi i soldi. Il militare o funzionario di sicuro se li mette in tasca. Se prelevi  milioni per un riscatto, nessuno può sapere se magari non sia stato pagato nulla, o molto meno, ed anche se lo sanno si coprono, soprattutto se ci mangia tutta la catena di comando di un’operazione.
Dunque, sfruttando qualunque norma specifica, od anche semplici appigli normativi, si possono create tutte le burocrazie delinquenziali di Stato si voglia, purché si abbia copertura istituzionale. Per il burocrate conta chi gli paghi lo stipendio, chi gli dia ordini cui debba obbedire, dunque per cui sia legalmente coperto, e chi ne copra la propria corruzione personale. Per cui non si azzardano a fare di testa propria, se non a rischio di fare una brutta fine.
Se un’agenzia USA non ha il potere legale-istituzionale per intercettare cittadini americani, li fa, legalmente, intercettare da una struttura britannica presso la propria agenzia e poi, legalmente, si fa passare le intercettazioni. Oppure si fanno fare una norma per cui possano quello prima era vietato. Per quanto malfunzionino, le burocrazie seguono regole, procedure. Tanto più che possono facilmente chiedere alle istituzioni quello di cui necessitino. Esiste un’interazione bidirezionale in tutte le catene di comando. L’esecutore dipende da chi comandi. Ma anche chi comandi dipende dagli esecutori che dunque non è che siano senza poteri di fronte ai vertici  istituzionali. Un Presidente magari ordina di chiudere Guantanamo ed ecco che si è creato un blocco di potere che non vuole per cui alla fine occorrono otto anni o chissà quanto per obbedire al suo ordine. 
Come esistono uffici che gestiscono mafie e terrorismi, e con segreto di Stato, e dunque copertura giudiziaria, esistono uffici, possono anche essere gli stessi, che gestiscono persecuzioni, e persecuzioni-assassinii, quali sono gli S/G-OS-M e gli S/G-OEMI&T. Essendo l’Italia un paese compradoro e subordinato, per genesi ed eventi storici, tutto avviene, in questo ambito, sotto supervisione inglese ed angloamericana-NATO. Tutte le operazioni delinquenziali di Stato più delicate avvengono non solo sotto il segreto di Stato ma ottenendo l’esplicita copertura NATO. Per cui divengono operazioni CC-NATO. Il Segreto di Stato è così pressoché automatico e neppure può essere mai tolto. Tutto lo stragismo di Stato ottiene previa copertura NATO, anzi viene fatto figurare come ordinato dalla NATO. In pratica, la DC, con copertura PCI, di fronte alla situazione di disordine del 1968-69, da essa stessa provocata [se blocchi, o ti fanno bloccare, lo sviluppo, poi si crea un qualche surriscaldamento sociale, soprattutto se venga ad arte alimentato – nessuno si ribella senza spinte di potere per cui si senta coperto], avvia una stagione stragista che fa figurare come voluta dalla NATO. DC-PCI ed altri fanno finta di non saperne nulla. Tutti sanno che ci sono di mezzo i CC, dunque le istituzioni, ma viene raccontato che obbediscono ad ordini NATO, e comunque non ci vanno, in genere, giudizialmente di mezzo. Qualcuno, tra CC e militari, che viene rovinato giudizialmente non è perché delinquesse [tutti delinquono in quegli ambienti!] ma perché si era trovato parte perdente di faide interne. Quando Andreotti fa ammazzare Moro per ragioni personali, perché Moro sta per divenire presidente della repubblica, Andreotti si fa dare la copertura NATO per cui figura come un’operazione Gladio contro il comunismo [Andreotti fa raccontare agli USA, ascoltato, che Moro è un pericoloso comunista – anche se la Guerra Fredda è stata un finzione, gli Stati debbono ben fingere di credere alle loro finzioni!]. Quando Andreotti lancia, con Cossiga, la Grande Purga di Milano per divenire Presidente, si fa dare la copertura NATO per fronteggiare una supposta destabilizzazione pur post-guerra fredda. Alla Grande Purga CC-NATO contro Craxi e Forlani, aggancia gli assassinii che lui stesso ordina in Sicilia per liquidare la sua stessa corrente, almeno coloro che non gli servono per divenire Presidente. Così come (pur battuto militarmente a Capaci con la strage contro di lui ordinata da inglesi-Spadolini-Scotti che scavalcano i suoi CC usando il Sisde-Contrada) Andreotti fa agganciare dai sui CC, all’operazione Grande Purga CC-NATO [pur passata con Capaci sotto il controllo del Quirinale-Mediobanca, almeno per quanto riguarda la Procura di Milano di tradizionale sottomissione inglese], l’arresto di Riina [protetto dal Quirinale-inglesi], le stragi del 1993, che i suoi CC fanno realizzare a Brusca, ed anche l’arresto di poche ore di CDB [agente Mediobanca-inglese]. I CC di Andreotti vengono poi uno per uno variamente liquidati, ma non per loro crimini coperti dal segreto di Stato e di Stato-NATO, bensì per robetta secondaria. Tutti gli ufficiali dei CC più si salga più rubano. Se ne vuoi incastrare qualcuno è facile.    
In qualunque paese del mondo, per assassinii e persecuzioni occorrono decreti specifici. Le decisioni sono assunte da comitati o comunque con firme multiple. Sono procedure burocratiche standard. Si vedano la ricerca storica e le informazioni sui vari paesi del mondo, od almeno su quelli su cui se ne sappia qualcosa. In URSS, poi nella sua area, prima di esecuzioni ed imprigionamenti si stilavano liste che dovevano essere firmate da varie figure istituzionali, che variavano a seconda della nazionalità delle vittime per cui, nel caso, occorrevano più firme pertinenti. Senza tutte le firme, nessun magistrato o boia faceva nulla. Nelle esecuzioni extra-giudiziarie degli USA, si segue lo stesso procedimento, sia che bastino varie le firme istituzionali o che il tutto venga formalizzato attraverso riunioni di comitati che decidano in genere all’unanimità. Anche in Israele, non è che le esecuzioni dirette vengano decise da un singolo militare o funzionario. Dappertutto esistono sistemi di controlli incrociati dunque di firme multiple. Questo, in genere. Se la Regina di Inghilterra fa ordinare di eliminare Diana, non me li immagino che lo abbiano scritto da qualche parte. Ma neppure che non abbiano scritto nulla. La avranno denominata con uno pseudonimo. Anche G.Andreotti non ce lo vedo a comparire in prima persona, soprattutto per i crimini maggiori, per cui avrà usato tecniche più mediate ed impersonali, per cui i nomi li avrà fatti scrivere ad altri che li avranno coperti con espressioni di fantasia. Allo stesso tempo, nessuno avrà ammazzato Lima ed altri, su ordine di G.Andreotti, senza coperture certe, per cui anche identificazione certa, e scritta, dei bersagli. Senza degli atti formali, dunque con esplicite coperture istituzionali, nessun burocrate si muove. Se il Sisde-Contrada avesse ricevuto a voce, dagli inglesi-Spadolini-Scotti, l’ordine di far saltare per aria Falcone, lo avrebbero incriminato, e magari ammazzato in cella, per quello invece che per robetta secondaria. Nel caso di S/G-OS-M e S/G-OEMI&T, si tratta di operazioni di lungo periodo e dove il bersaglio debba essere chiaramente individuato. Non possono fare a meno di ordini scritti, e con chiaramente delineate le caratteristiche dell’operazione contro quel certo nominativo, dunque di decreti istituzionali segreti. Si può vedere nel secondo link in testa, che è una testimonianza. Se hanno l’ordine di colpire lei non possono fare nulla quando il figlio si trovi frapposto tra lei e le radiazioni. Sono banali procedure burocratiche, ordini. Hai l’ordine di colpire un certo bersaglio, ma non sei autorizzato contro altri. I pidocchietti usati come  irregolari/miliziani devono ben essere obbedienti, almeno per quel capiscano. Non possono fare di testa loro. Infatti a seconda  del paese in cui si vada, e dunque si ricada sotto differenti decreti segreti, ci sono permanenze e ci sono variazioni secondarie che dipendono da usi locali. Ma tutto è sempre strettamente regolamentato. Sono operazioni contro uno specifico bersaglio e chiaramente personalizzate.
Esiste un sistema di decreti segreti, per tutte le operazioni di terrorismo di Stato. Senza decreti segreti, nessuno ammazza né perseguita nessuno. Perché il proprio nome finisca in un decreto segreto occorrono dei dossier che poi vengono valutati. Si deve conclamate che il candidato bersaglio sia pericoloso, pericolosissimo, sospetto o colpevole di qualcosa, pur non dimostrabile in tribunale, e che dunque debba essere spinto a scoprirsi. Infatti non sono sorveglianze. Sono persecuzioni. Non importa  che il dossier sia raffazzonato ed inventato. Esso deve comunque contenere le testimonianze di prossimi, prossimissimi, al candidato bersaglio, che attestino che lo stesso sia pericoloso, pericolosissimo. Per per esempio, se la famiglia fa blocco e non si fa complice dell’ufficiale di Polizia Segreta che sta montando il dossier, non v’è dossier e non vi sono decreti né operazioni di persecuzione. Il dossier, più meno raffazzonato, viene poi approvato e si passa alla fase esecutiva. Esistono tecniche classiche per montare un dossier dal nulla, anche senza nulla di reale di cui poter sospettare il candidato bersaglio. Ma occorre pur sempre la cooperazione dei suoi prossimi, o prossimissimi, o classificati tali [anche se il candidato bersaglio non è a contatto con essi da decenni]. Occorre che vi siano soggetti supposti prossimi che conclamino in deposizioni dirette all’ufficiale di Polizia Segrete, ed in giro [sì che poi le calunnie ritornino alla Polizia Segreta attraverso informative di confidenti di corpi militari e di polizia normali] qualche colpa e pericolosità del bersaglio. Per l’approvazione di un dossier di persecuzione, così come per qualunque dossier-operazione di terrorismo di Stato, dunque per l’emissione di un decreto segreto, occorrono le firme del Presidente della Repubblica, del capo del governo, dei ministri dell’Interno e della cosiddetta Difesa. Senza le quattro firme non esiste decreto segreto né operazione di terrorismo di Stato. Ottenuto il decreto segreto, la Polizia Segreta Carabinieri può colpire il bersaglio. Iniziata l’operazione in Italia, se un dossier analogo viene poi presentato alle istituzioni italiche che lo approvino ed  ad appositi comitati NATO, se ne può ottenere la classificazione come operazione NATO, per cui il bersaglio può essere seguito e colpito in pratica in tutto il mondo. Gli angloamericani arrivano ovunque. 
Il CoPaSiR, il “controllo” “parlamentare”, è a livello di pornografia tragicomica. I parlamentari appena eletti, vengono subito istruiti dalle burocrazie parlamentari. Viene loro spiegato che sono divenuti impiegati pubblici con mille privilegi ma che non contano un cacchio, sebbene ciò non si debba risapere. Per cui, devono muoversi in pubblico come fossero onnipotenti mentre, in parlamento, devono fare i cagnolini obbedienti anche perché, oltre alla burocrazie parlamentari che ovviamente sono lì per controllarli e manipolarli, ci sono dappertutto le burocrazie quirinalizie che tutto controllano e governano. A quei livelli,  le burocrazie sono composte solo di militari e sbirri. Il parlamentare deve essere spiato e guidato. I deliri mediatici, nei limiti del “dibatto” stereotipato, anche accesissimo ma stereotipato, chomskyano [“The smart way to keep people passive and obedient is to strictly limit the spectrum of acceptable opinion, but allow very lively debate within that spectrum....”], sono consentiti. Ma in parlamento... ...O lo capiscono, od una procura che magicamente li rovini la si trova sempre. Poi, ognuno viene allocato a Commissioni. In Parlamento, c’è il teatrino. In Commissione, il preteatrino. Tra le Commissioni, ci sono quelle sensibili. Ve ne è una sensibilissima, il CoPaSiR. I possibili candidati vengono ben vagliati. Sono preferiti carabinieri e di area carabiniera. Ai candidati finali viene ben chiesto se abbiano capito che lì, trattandosi di cose piuttosto delicate, non devono sapere nulla di significativo, approvare tutto e non riferire nulla perché il Segreto di Stato cui sono sottoposti comporta il non dire fuori quello eventualmente visto e capito lì dentro, e se dunque abbiano ben compreso quello che può succedere loro se mai violino le regole dell’omertà di regime. Costituito il CoPaSiR coi più conformisti e mafiosi, questi sono ovviamente controllatissimi dalla burocrazia della commissione, in pratica composta da carabinieri o loro agenti. Tanto per tenerli occupati, viene dato loro qualche vecchio dossier di qualche assassinio di Stato di decenni fa. Vengono magari autorizzati a dire ai familiari ed altri che non possono dire nulla se non che contiene cose troppo scottanti perché si possano risapere. Su ogni affare delicato, vengono adeguatamente disinformati e devono attestare che va tutto bene. Figuratevi cosa possono mai sapere delle operazioni clandestine, cioè delle gestioni di mafie, terrorismi, assassinii e persecuzioni di Stato. Vengono al massimo informati che c’è qualche decina di migliaia di individui pericolosissimi che, sulla base di decreti segreti, vengono adeguatamente trattati per disattivarli [perseguitarli, mentre nessuno, ovviamente, sottopone a  S/G-OS-M od a S/G-OEMI&T terroristi o mafiosi – le persecuzioni sono per altri]. Loro, ovviamente, approvano ed esprimono apprezzamento per la “professionalità” dei boia e per l’onore di essere messi al corrente, pur solo a grandi linee, di tali operazioni che invece, alla massa dei parlamentari, neppure possono essere accennate. Si sentono parte di un’élite cui sono ovviamente assicurati dei privilegi supplementari. Loro cooperano con sporcaccionate e delinquenze di Stato. “Lo Stato” li copre nelle loro.
Perché la Polizia Segreta dei Carabinieri? Quando gli inglesi si inventano e creano Italiozia, nel 1860-61, coi loro terroristi e coi Savoia, la struttura militare, e con compiti anche di polizia non solo militare [dunque, di fatto, e non solo di fatto, di controllo sulle polizie civili], con uno status di primazia su tutti, sono i Carabinieri. I regimi passano e loro si rafforzano ed estendono la loro area di influenza. Non che siano una struttura monolitica. Sono una galassia anche con guerre di bande al loro interno. Ma alla fine, proprio per la loro struttura centralizzata e presente ovunque, in tutte le altre burocrazie militari e civili dello Stato, a tutti i livelli, e pure più distribuiti sul territorio della Polizia di Stato [più concentrata nelle aree urbane], un po’ tutte le sporacaccionate, demenze, delinquenze di Stato passano innanzitutto attraverso loro e personale di altri corpi controllato da loro. Loro sono “lo Stato”, dunque il Quirinale ed il dominio inglese. Gli altri, anche i militari della GdF, sono “il governo”. I governi passano, lo Stato resta e si espande. Da quando i CC sono pure divenuti FA, nel 2000 [prima erano solo Arma dell’Esercito], aggiungendosi, come prima FA, alle tre FFAA già esistenti, è come se negli USA i Marines fossero pure polizia per le strade, polizia militare delle altre FFAA, fossero presenti, e con funzioni di controllo, nella CIA, nell’FBI ed in decine di altri corpi e funzioni. Se lo raccontaste all’estero non ci crederebbe nessuno, eppure è così. Dare apparecchiature militari segrete ad irregolari od a contrattisti accademici od altri, occupare locali, mobilitare datori di lavoro ed istituti formativi, mobilitare proprietari ed amministratori di immobili ed inquilini, magari pure il negoziante sotto casa ed altro vicinato, bloccare indagini e prosecuzioni giudiziarie, in Italia lo fanno soprattutto ufficiali di Polizia Segreta dei Carabinieri, dunque con poteri speciali. In realtà, in uffici speciali, di Polizia Segreta, che spesso sono interforze, possono esserci pure altri, sia di altre FA della Difesa, che della PS e della GdF. Ma la struttura privilegiata, e che controlla gli altri, sono soprattutto loro. Per questo, ogni volta che venga creata un’entità speciale, per esempio la DIA [la “antimafia”, quella voluta da Falcone,  un illuso che si era montato la testa e pensava di potersi creare la sua FBI personale], viene creata interforze e senza un vero reclutamento autonomo: perché i CC devono essere presenti anche direttamente per spiare gli altri. Si tenga ben presente che, essendo burocrati, anche tutti questi di uffici speciali, seguono la via gerarchica, dall’alto in basso, ovunque intervengano. Prima contattano i vertici [proprietari, direttori, amministratori, rettori etc]. Poi, avuta via libera, gli altri. Se, nella catena gerarchica, qualcuno si frappone, non possono fare nulla, prima di aver rimosso la frapposizione. Avuta via libera per arrivare fino ai livelli più bassi, allora reclutano vari che, oltre ad implementare le demenze ed il delinquere loro richiesto, si controllino pure tra  di loro sì da avere verifiche incrociate su come proceda l’operazione. Solo ufficiali di Polizia Segreta possono muoversi a questo modo. Il personaggio anonimo verrebbe subito mandato a quel paese da chiunque. Non esiste il passante casuale che sia andato a parlare male di me al vertice dell’azienda, ed organizza stalking-mobbing sul luogo di lavoro. Neppure l’invidioso anonimo andato dal rettore per dire che deve farmi fuori e non darmi il titolo di studio, pur a programma formativo concluso con successo. Non esiste quello che mi abbia messo in cattiva luce nel vicinato. Chi lo facesse, senza un “tesserino”, verrebbe preso per pazzo e magari passerebbe pure guai. Ovviamente, i media dell’Impero, cioè pressoché tutti, diffondono teorie cospirative sulle forze oscure planetarie. Non funziona così. Solo le istituzioni di vertice dello Stato, e loro apparati militari e polizieschi con poteri speciali, possono montare e coprire queste operazioni. In Italiozia, pressoché solo (o comunque principalmente) i Carabinieri di uffici speciali, uffici preposti alle demenze e delinquenze di Stato, su ordini istituzionali. Ordine istituzionale significa anche che l’ufficio speciale lo possa richiede l’ordine, non che lo subisca per cui stia ad aspettare passivamente quello venga ad esso ordinato. Di solito, non è il politico-istituzione che punti qualcuno, bensì sono gli stessi uffici speciali che sottopongano richieste. Il potere, anche in queste cose, è una rete, non una gerarchia unidirezionale. Del resto, la burocrazia corrotta che voglia espandersi deve mostrarsi pro-attiva, creare listi di sospetti da perseguitare variamente. Più sono, più può pretendere fondi. Magari non hanno i soldi per la benzina  delle auto della polizia, ma hanno i miliardi che si rubano gli ufficiali e funzionari degli uffici della demenza e delinquenza di Stato. 
Normale che ad un bersaglio diano questa sensazione e facciano ascoltare queste cose: “Io sono stata staccata a marzo del 2014, dopo ripetute denunce inviate in tutto il mondo, quando qualcuno è entrato nella centrale operativa ed ha chiesto "Chi siete?" e qualcun'altro ha risposto "Siamo massoni del Club di Roma. Questo è un esperimento finanziato dai Bilderberg e sostenuto da Napolitano".” Queste cose le può montare, ed anche smontare, solo un ufficiale di Polizie Segrete CC-NATO con pieni poteri e su mandato istituzionale. Non si montano da sole perché NapolitanoSavoia [il figlio naturale dell’ultimo Re d’Italia, collaborazionista degli occupanti angloamericani che infatti lo infilano, poi, nel PCI da loro creato nel 1944 ed abbondantemente foraggiato e dotato di poteri di sottogoverno reale, non nella DC-Vaticano di cui non si fidano dunque dove non infilerebbero mai un loro “principe”] dica ad amici suoi che possano montare persecuzioni. Queste cose si montano solo con decreti segreti istituzionali, dunque con atti formali. Non esistono massoni o club indipendenti da Stati che possano montarsi reti eversive e segrete. Solo gli Stati possono farlo. Nessuno se ne frega nulla di denunce giudiziarie che anzi possono usare per far passare l’obiettivo per pazzo. Nessuno ti dice, ne si fa sentire dire, che un’operazione, od un suo aspetto, sia iniziata né che sia finita. Per liquidare un teatro di operazioni o parte di esso, basta un colpo di telefono. Nessuno, di un teatro di operazioni, o di parte di esso, apre la porta a sconosciuti. Ad una coppia di scemotti che guardoneggi e ticchetti, o azioni apparecchiature psicotroniche, nessuno dice il motivo di quello stiano facendo, né da dove arrivino ordini e finanziamenti, tanto meno nomi istituzionali, né loro svelerebbero nulla di quello stessero facendo anche perché non mostrerebbero le loro apparecchiature a nessun estraneo. Se proprio aprono la porta di casa, prima nascondono le apparecchiature, poi dicono che abitano lì e fanno gli stupiti di fronte a qualunque domanda appena strana. Dovesse proprio crearsi una situazione che non possano gestire, telefonano subito all’ufficiale di Polizia Segreta in carico dell’operazione che interviene subito. NapolitanoSavoia, gli altri idem, è un delinquente pazzoide che non intercede per nessuno ma neppure si espone in prima persona per operazioni clandestine. La regola base, seguita sia dalle istituzioni che dagli officiali di Polizia Segreta [questi ultimi per quel che possono – un po’ devono inevitabilmente esporsi; a volte sono più scemi della media per cui, per esempio, il colonnello dei CC-Sismi Camillo Guglielmi, sulla base del banale impulso a confessare, sente il bisogno di far sapere che lui era in Via Fani per supervisionare il rapimento di Moro, per cui si lascia dietro un testimone da lui stesso creato], per le operazioni di terrorismo di Stato, è non esporsi in  prima persona, di usare interfacce plurime e conclamare di non saperne nulla. Del resto, una faccia del segreto di Stato è che non si debba risapere, l’altra è che non se ne possa neppure parlare. La pena per la violazione del segreto di Stato arriva fino a 15 anni. Se lo si considera “spionaggio” [dato che la legge la manipolano come vogliano, potrebbero pure inventarsi lo “spionaggio esterno”, senza destinatario]. Ma possono, più radicalmente, ricorrere ad uno S/G-OS-M o/e S/G-OEMI&T, eventualmente con assassinio, o montare direttamente un assassinio. Per violare il segreto di Stato, se ne deve essere soggetti. Chi non ne sia soggetto, dipende come si muova. In Italiozia, non amano la pubblicità, dunque neppure le vie giudiziarie. Dipende dalla materia e dai contesti. 
Una frase delirante di quel tipo [“"Siamo massoni del Club di Roma. Questo è un esperimento finanziato dai Bilderberg e sostenuto da Napolitano"”] è preparata prima da qualche scemo che la ha voluta far sentire per qualche motivo demenziale. È in linea con quel vogliano far credere.  
La propaganda di Stato e di Stati diffusa online è pure peggio. Il tono è questo: “Look into the satanic occults of freemasons highest level, the Jesuits under the Black Pope then work you're way down the pyramid of genocide (Bilderberg etc). I'm a victim too. This goes straight thru Wall Street - all roads lead to Rome Banksters & their US DOD DARPA RAYTHEON etc.” Gli Stati ed i governi cercano di coprire il loro delinquere con queste frottole demenziali. La gente le legge, abbocca e le ripete, a parte coloro le diffondano perché stipendiati. Dunque, se parli di queste cose, di quello ti stia succedendo, cercano tutti di farti passare o per pazzo od in mala fede, dato che scuoti le loro certezze da insetto medio. Del tipo: “Perché dovrebbero mai fare e farti ciò?!” Se mai ti credano e cerchino una spiegazione “razionale” [la “razionalità” corrente è una costruzione ideologico-propagandistica], devono credere alle forze oscure dato che nessuno Stato, si fa credere, farebbe ciò. Della serie: “te la sei voluta”, “sono comunque poteri indipendenti ed oscuri”, “...i deviati”.

Cosa è una Polizia Segreta? Non è una denominazione ma un concetto. Si possono chiamare in qualsiasi modo od anche non avere alcuna denominazione. Ciò che caratterizza un ufficiale di Polizia Segreta è il potere si delinquere e di ottenere obbedienza di altre burocrazie dello Stato (cioè di dare loro ordini), dunque anche di bloccare indagini giudiziarie, su ordine istituzionale. Ovviamente, su tutto ciò, c’è la copertura del Segreto di Stato per cui non si può mettere il naso in queste cose e chi ne sia stato coinvolto non può parlarne. Che si tratti di militari e funzionari dello Stato, o di parlamentari del CoPaSiR o di Commissioni Stragi etc, non possono parlare di informazioni coperte dal Segreto di Stato di cui siano venuti a conoscenza in ragione della loro funzione, dunque neppure di queste attività maniacali e delinquenziali di Stato.
Vincoli internazionali, NATO ed altri, approfondiscono od aggravano il tutto, nel senso che a quel punto il Segreto di Stato è ancora più segreto, ed il delinquere e pazzoidare di Stato è ancora più coperto. Anche le tecnologie militari usate per fini demenzial-delinquenziali sono superiori a quelle la sola sottosviluppata Italia potrebbe avere di suo. Uno Stato compradoro, come lo sono un po’ tutti, pur di grado differente, a parte la Corona Britannica, entra in una rete di dipendenza ed anche di accesso a tecnologie applicate viene ad esso concesso di usare per le attività maniacal-delinquenzali di Stato e delle propria rete di dipendenza. Dal punto di vista formale, occorrono sempre decreti segreti del governo “locale” per svolgere attività demenzial-delinquenziali sul proprio territorio su richiesta estera, seppur alla fine tutti amino il quieto vivere per cui siano propensi, anche se non sempre e non in tutto, a cooperare con richieste estere, soprattutto se provenienti dai centri dell’Impero. Le stesse strutture di polizia pura, o che tali sembrino, come l’Interpol od uffici ed altri accordi internazionali, sono ovviamente funzionalizzate alle attività demenzial-delinquenziali di Stato e degli Stati. Se c’è in flag che uno debba essere localizzato e perseguitato ciò viene fatto si muova in pressoché qualunque paese del mondo, per quanto per la persecuzione o peggio occorra di solito un decreto segreto locale, dello Stato dove ci si trovi. Oppure ci si deve agganciare ad operazioni generali già esistenti. O magari no. Nel senso che attività psicotico-delinquenziali contro un suddito di altro Stato debbano essere esplicitamente e formalmente richieste, allo Stato estero, dal suo Stato di nazionalità formale. Poi occorre un atto formale dello Stato estero, un altro decreto segreto, dove si statuisca che esso prenda in carico il cittadino estero su richiesta estera e lo sottoponga, e con eventuali limiti decisi localmente, a quanto richiesto. A volte sono cose che riescono a montare in poche ore, in altri casi occorrono giorni e giorni. Gli Squadroni della Morte / Polizie Segrete, che siano dei Carabinieri-NATO, o inglesi o belgi o cinesi o taiwanesi, o statunitensi o giapponesi o canadesi o brasiliani o francesi o tedeschi, sono composti da pidocchietti obbedienti. Non si permetterebbero mai di fare cose di testa propria. Di testa propria picchiano solo moglie e figli.  
Un principio di base, giuridico-politologico, delle relazioni internazionali, è che ogni individuo sia proprietà privata del Principe, cioè del “proprio” Stato di nazionalità formale. Per cui, nessun altro Stato può neppure toccare chi sia formalmente cittadino di altro Stato, a parte che per crimini correnti ed evidenti. Per cui, qualunque persecuzione ed assassinio di cittadini di altri Stati può essere eseguita solo su richiesta dello Stato di appartenenza formale. Tra l’altro, lo stesso vale quando si richieda asilo/rifugio in altri Stati. Come prima cosa, la locale Polizia Segreta chiede ai colleghi dello Stato di provenienza del richiedente asilo/rifugio. Se riceve come risposta che a loro non ne importa nulla, si attivano le procedure normali di asilo/rifugio. Se ricevono la risposta che assolutamente non si debba concedere asilo/rifugio, esso non viene concesso e cercano pure di evitare, se riescono, che inizi la procedura di asilo/rifugio. Questo vale per qualunque cambio di nazionalità, o di residenza permanente. Occorre l’autorizzazione, o la non opposizione, della Polizia Segreta-Stato del paese di nazionalità  formale. Se si sia oggetto di terrorismo di Stato, dunque bersaglio di operazioni di Polizia Segreta, non viene concesso nessun cambiamento di nazionalità perché, a quel punto, lo Stato ti stia perseguitando perderebbe un bersaglio, un “cliente” dei suoi Squadroni delle Morte. Per esempio, se si sia sotto persecuzione [S/G-OS-M, S/G-OEMI&T o altro] e si voglia fare la conversione al giudaismo, le Polizie Segrete interverranno sul rabbino, che di solito obbedirà, perché tu non possa avere “i pezzi di carta” per poter divenire poi cittadino di Israele, per cui non potrebbero più continuare l’operazione clandestina contro di te. Se vai in Israele, possono chiedere allo Stato di Israele la collaborazione per lo S/G-OS-M od altro, ed non ho idea come esso si comporti di fronte a certe stravaganze; magari coopera o forse no. Ma se divieni cittadino di Israele, od anche di Israele, divieni proprietà di un’altra entità, od anche di un’altra entità, per cui si blocca la persecuzione originaria. O riescono a montarne un’altra, coi tuoi nuovi proprietari, oppure la persecuzione deve finire, cosa intollerabile per le Polizie Segrete / Squadroni della Morte dei CC. Dunque, qualunque Stato estero che riceva la richiesta di cooperare a persecuzioni contro un cittadino estero, di solito coopera. Idem se riceva la richiesta di favorire un soggetto estero. Se, ad esempio, un terrorista od un mafioso, od altro delinquente, anche ricercato internazionalmente, che si trovi all’estero e cerchi di restavi, viene raccomandato da una Polizia Segreta del proprio Stato di appartenenza, gli viene facilmente concesso asilo/rifugio, od almeno la residenza permanente. Anche quando si veda il teatrino di furiosi scontri pubblici tra Stati su asili concessi a ricercati internazionali, sono davvero solo finzioni per il popolino idiota mentre, a livello di governi reali, avevano pienamente cooperato fin dall’inizio e continuano a cooperare. Per assassinii di cittadini di uno Stato eseguiti all’estero valgono le stesse regole. Se un Regeni viene ammazzato al Cairo dopo essere stato prelevato dalla Polizia Segreta del Presidente egiziano, e con la presenza al Cairo del generale che comanda l’Aise, gli unici dubbi che si possano avere è se il generale fosse presente o meno all’assassinio, e se l’abbia ammazzato lui o meno. Altri dubbi non ne possono esistere. Nessuno ammazza un individuo di nazionalità estera, e pure senza alcun motivo razionale. Il personale delle ambasciate e consolati è connesso alle Polizie Segrete CC. Altrimenti non sarebbe in quelle posizioni. Non a caso, il capo del DIS è un ambasciatore. Nel caso specifico dell’Egitto, gli agenti segreti italici ufficiali al Cairo sono uno della Marina e l’altro dell’Esercito. Lo stesso direttore dell’Aise Alberto Manenti, è un generale dell’Esercito. All’Aisi c’è invece in carabiniere. Nello Stato reale c’è solo gentaglia inaffidabile e non credibile. Qualunque cosa dicano è a priori falsa. Qualunque cosa facciano è a priori pazzoide e delinquenziale. I risultati si vedono. Loro dicono di non saperne mai nulla, quando succeda qualcosa [da loro stessi realizzata]. Ed allora che ci stanno a fare?! No, mentono. Pazzoidano, delinquono e mentono.   
Sia lo S/G-OS-M che lo S/G-OEMI&T sono operazioni di distruzione ed assassinio bianco [occulto] del bersaglio che cercano di realizzare attraverso persecuzioni e torture. Il loro altro aspetto è che gli Stati si creano ed usano delle reti di terrorismo sociale diffuso formate dagli irregolari/miliziani che si mettono variamente a disposizione e cooperano con questo psicotizzare e delinquere di Stato. Si devono certo avere delle [dis-]attitudini, da parte del pidocchietto medio. Arriva un Carabiniere o funzionario, ti dice “ho bisogno della sua collaborazione”, e tu ti presti a qualunque demenza e crimine sentendoti coperto. Eppure moltissimi soggetti sono così. È un istinto innato alla sottomissione.
Non esiste colpa del bersaglio. Viene in qualche modo selezionato. Si monta un dossier. Si ottiene il decreto segreto presidenzial-governativo, eventualmente con classificazione NATO subito o successivamente. La persecuzione-distruzione del bersaglio inizia. L’operazione si conclude solo con la distruzione del bersaglio. Può anche essere, se esistono davvero casi di cessazione, che sia saltato qualche parametro per cui le Polizie Segrete decidano di lasciare perdere. 
Come viene selezionato il bersaglio? Sulla base dei titoli di prima pagina di cui necessitino i CC-Stato per conclamare pericoli immanenti e sulla base della facilità di creare un dossier per ottenere il decreto segreto presidenzial-governativo. Devono ottenere una pluralità di deposizioni dirette od indirette di persone prossime, prossimissime, ad esso che dicano che il candidato bersaglio è pericoloso, va controllato e banalità del genere, dunque lo Stato debba interessarsi allo stesso “per evitare che si metta nei guai”. Cioè ti rovinano, “per il tuo bene”, intanto, alla fine, tautologicamente è sempre colpa del bersaglio, del tipo del “non siamo riusciti a fare nulla, se la è voluta, evidentemente non potevamo fare nulla” una volta che lo hanno rovinato e distrutto. Sono a chiunque noti certi ritornelli correnti, al livello del paranoico medio, che sono solo false coscienze rappresentate con formulazioni stereotipate ed inconsistenti. No, se il soggetto fosse mai un delinquente od un terrorista non verrebbe neppure preso in esame. Infatti il deviante è già ora direttamente reclutato, ora eterodiretto dallo Stato. Lo S/G-OS-M e lo S/G-OEMI&TO non sono per loro. Non sono sanzioni ma persecuzioni. Occorre che il soggetto non sia un deviante per forzarlo a divenirlo. Infatti sia lo S/G-OS-M che lo S/G-OEMI&T precludono ogni possibilità di vita normale affinché il bersaglio si lasci sospingere in altra direzione, dove possa essere eterodiretto, ed in qualche modo si autodistrugga, o civilmente od anche solo fisicamente secondo percorsi funzionali ad esigenze demenzial-delinquenziali di Polizie Segrete e delle istituzioni le comandano. 
Come viene testata la riuscita dell’operazione? Con titoli possibilmente da prima pagina sui media. “Trovato morto. Si era convinto di essere perseguitato”, “Trovato impiccato, scriveva su facebook che le Polizie Segrete e lo Stato ...”, “Ha messo tragicamente fine alla propria vita. Da decenni era ossessionato da ...”, “Aggredisce il vicino. Diceva che lo spiava e molestava con tecnologia militare. Rinchiuso per cure psichiatriche”, “Infarina il candidato presidenziale socialista Hollande [perché variamente perseguitata dai DisServizi francesi]. Rinchiusa in clinica psichiatrica [per tre settimane]”, “Viveva ormai da decenni per strada. Diceva che gli i carabinieri [[i carabinieri farebbero scrivere “la polizia”]] gli avevano fatto perdere tutto”, “Perso da anni il lavoro, si è lanciato contro la caserma urlando Dio è grande.. Ha perso una mano senza danni ad altri”, “Vecchi sospetti e nuove leve arrestati per banda armata. Avevano armi [[arrugginite ed inutilizzabili]] sotterrate in campagna”, “Vecchio capo del terrorismo lombardo [[un rapinatore per sé]], ritornato nella sua Gela stava ricostituendo una colonna brigatista con la malavita locale. Arrestati perché volevano sequestrare xy, Lui dichiarava che tutti dovevano guadagnare non più di un operaio”. Demenze da carabinieri. Spesso sono cose montate da Polizie Segrete con lo S/G-OS-M e/o lo S/G-OEMI&T. Le notizie non è che si trovino appese ad un lampione. Sono distribuite dai CC. Tutti hanno, dalla nascita, un fascicolo personale presso i CC. Quando succede qualcosa, costoro lo tirano fuori [ora basta una videata a terminale] e vedono cosa possano combinare sulla base di quello vedono scritto, oggi su uno schermo di un terminale. Le veline per i giornalisti, che oggi distribuiranno per email, su queste cose, sono quattro banalità spesso inconsistenti distribuite dai CC e dunque già orientano il giornalista che deve poi infiorare il tutto in prosa bella ed avvincente per il lettore. Per un paio di giorni riempiono qualche spazio su quotidiani ed altri media. In tanti casi di procedure giudiziarie, finisce tutto nel nulla dopo anni ed anni di “indagini” [cioè il fascicolo che resta in uno scaffale] che non portano a nulla. L’individuo è colpito ed eventualmente distrutto, altrimenti possono insistere ancora, e loro hanno fatto apparire di aver difeso l’ordine. Individui vengono distrutti perché lo Stato possa vantare pericoli imminenti o fatti scampare, o sempre in agguato, dunque giustificare i suoi apparati, dunque soldi e coperture per la delinquenza di Stato. Rovinatoti, ma tu ancora vivo, possono insistere con  S/G-OS-M e/o lo S/G-OEMI&T. Per creare allarme “sociale”, lo si vede quale siano i temi ricorrenti: il già individuato che ritorna, il lupo solitario (meglio se in sonno, sì che possa essere chiunque) pronto a colpire, l’eterodosso che non poteva non commettere qualche stramberia meglio se devastante per il prossimo, la persona qualunque che ad un certo punto si sveglia e “colpisce”. Banalità ficcate nella testa della gente che si beve tutto quello veda sui media od origli dagli altri. Devi avere paura di tutto e di tutti, e sentire un calore rassicurante e sottomissorio solo quando vedi una divisa od un tesserino di corpi statali o pubblici. Quelli sono i veri pazzi ed i veri delinquenti. Devi essere un insetto obbediente loro. Non si capisce neppure, razionalmente, tutto questo affanno perché poi, al 99% ed oltre, sono tutti insetti terrorizzati ed obbedienti. No, il potere è tale perché lo si usa, e se il potere non terrorizza e non delinque impunito che potere sarebbe mai?! Il potere logora chi non lo abbia mentre rafforza chi lo eserciti. Se il Principe non è dispotico non è tale. È una legge psico-socio-politologica che va avanti da migliaia di anni e sempre resterà tale.
Lo S/G-OS-M. Lo S/G-OS-M è di concezione piuttosto semplice. Il bersaglio non deve lavorare, studiare formalmente, abitare indisturbato, neppure frequentare partiti, gruppi ed associazioni senza essere in vario modo seguito ed etichettato. In pratica, il bersaglio non deve, non gli viene permesso, di vivere normalmente o di vivere del tutto, cioè gli viene negato di poter vivere. Per cui lo si sospinge o alla clandestinità, od alla strada o a delle reazioni pazzoidi e/o violente che possano essere sanzionate dai servizi psichiatrici e/o dalle normali procedure di polizia e giudiziarie. Si potrebbe anche chiudere qui, questo punto. Vi è già tutto. No, anzi, esiste un altro aspetto psico-sociologico, invero appena accennato nelle righe sopra, egualmente parte essenziale dello S/G-OS-M, che si combina a questa attività ostruttiva e che spiega quel “etichettato” buttato lì poche righe sopra. Esiste una teoria psico-sociologica che si suppone funzioni, in media, su personalità diciamo standard o supposte tali. In realtà, non è affatto detto funzioni ed, anche quando sembra funzioni, non è affatto detto che funzioni nel modo lineare vorrebbero. È una teoria, od un desiderio, non una legge. È la teoria secondo cui se tutti dicono a qualcuno, in pratica convincendolo, di essere una certa cosa, una certa persona o personaggio, costui lo diverrà. Secondo questa teoria, se tutti dicono ad un soggetto che questi è un genio diverrà il primo della classe. Se tutti dicono a qualcuno che è un cretino, costui diverrà o rimarrà un cretino. La base di verità di questa teoria è che si sia influenzati dall’ambiente circostante e che l’ambiente circostante influenzi la propria auto-percezione e dunque il proprio essere. Vi è poi una base di falsità di questa teoria. Infatti che poi però l’individuo sia meccanicamente determinato da quello gli venga suggerito essere e pensi essere non è affatto detto. Uno universalmente disprezzato può reagire eccellendo. Mentre uno universalmente esaltato può non rivelarsi all’altezza delle “aspettative”. Quello ti venga suggerito e detto è solo una variabile della realtà che non ti spinge necessariamente dove i suggeritori vorrebbero. Comunque questa teoria viene usata correntemente nelle procedure di Polizia Segreta che governano lo S/G-OS-M. Da un lato c’è l’attività ostruttiva che spinge il soggetto fuori dal suo ambiente di lavoro regolare, di studi formali, di abitazione e sociale. Dall’altro, coloro con cui il soggetto entri in contatto hanno ricevuto la disinformazione che il soggetto sia..., sia quello nel decreto segreto di S/G-OS-M è stato scritto il soggetto debba essere. Ostruita la vita normale e legale del soggetto con lo S/G-OS-M, con la parte “suggerimento” il soggetto viene sospinto verso una qualche attività illegale o anormale predeterminata. Ciò almeno nelle intenzioni. Si hanno dunque questi due aspetti, l’attiva di Stato ostruttiva e la sua parte propositiva, il suggerimento/imposizione, la via, l’unica, ti venga lasciata da poter percorrete. Questo secondo aspetto è un cappello messo in testa al soggetto. È un po’, almeno per assonanza, come la teoria dei cappelli di E. De Bono, solo che qui non ci sono i sei cappelli per pensare, ma un cappello che ti viene messo in testa e cui tu devi uniformarti. È vero che le persone si uniformino, in genere, al capello si trovino in testa. Il delirio delle istituzioni e delle loro Polizie Segrete, consulenti etc è che possano metterti in testa un  cappello per fregati, e che si vede essere solo per fregarti, e che tu ti debba uniformare a questo ruolo da loro scelto per fregarti. Ovviamente nel momento in cui il soggetto dovesse mai entrare nel ruolo assegnato, continuano a seguirlo da vicino ed ad etero-dirigerlo per fini psicotico-delinquenziali di Stato mentre lo stesso si autodistrugge. Non è che se uno vada in clandestinità, non sappiano in ogni momento dove sia, a livello di Polizie Segrete. Ecco il senso dello S/G-OS-M. Lo ripetiamo. Si ostruisce ogni possibilità  di esistenza normale e legale del bersaglio per cui non  può, almeno nella intenzioni della macchina dello S/G-OS-M, lavorare, studiare formalmente, vivere, avere una qualunque vita sociale trovandosi continuamente oggetto di interferenze di apparati statuali che ovviamente non si mostrano al bersaglio. Il bersaglio avverte le interferenze irresistibili. Qualche volenteroso magari glielo dice pure almeno un po’, e per quel abbia capito e ne possa. Ma tutto sembra avvenire come per irresistibili forze cosmiche, come fosse colpa o destino del bersaglio stesso. Lo si vede che sono ostruzioni sistematiche e non casuali. L’agente di Polizia Segreta è pure un povero scemo che deve usare dei poveri scemi, scemi relativamente a queste attività. Per cui, il bersaglio lo vede e lo sente che ovunque vada gli vengano pure ripetute, e senza che abbia alcun senso gliele dicano [dunque come decontestualizzate, dette solo per l’impulso a confessare di essere stati imbeccati da Polizie Segrete che pur hanno imposto loro di non dire nulla dell’imbecco in sé], cose su di lui, veritiere o meno, che lì proprio non potrebbero sapere e che, guarda caso, escono dal fascicolo della Polizia Segreta Carabinieri. Sono pure cose del tutto sconnesse. L’ufficiale di Polizia Segreta avvicina i suoi polli, che cooperano: “Il governo ci ha ordinato di fagli il mazzo... ...È una cosa segretissima... ...Oh, dall’alto... No, non è uno pericoloso... …C’è un’indagine in corso, un’indagine segretissima di cui nessuno deve sapere, ma non è pericoloso... ...Dobbiamo fargli il mazzo perché sa l’aramanico, il calcolo differenziale ed è un esperto informatico...” Tu magari stai facendo lo sguattero perché non ti fanno fare altro, a volte neppure ti fanno fare quello, e ti si avvicina qualcuno cui è stato richiesto stalking-mobbing contro di te e ti butta lì, quasi fosse una colpa tua: “Ah, ma parli l’aramaico, sei un grande matematico e pure un super-programmatore?!” Cose che non vengono da te, né che se le trovino online, non necessariamente vere. Bensì cose tirate fuori dal tuo fascicolo personale dei CC-NATO e che ti ripetono decine di volte nei posti più differenti e non  comunicanti tra di loro. La cosa si ripete in altra forma anche ad altri livelli e con altre richieste e domande ti vengano rivolte, da fonti plurime, ossessivamente, e solo a te, non ad altri, e senza che vi sia alcuna caratteristica tua personale per cui te le debbano porre, dunque il tutto è chiaramente montato a seguito di un qualche ordine esterno. Il principio di casualità è semplice. Quando vi sia un bias statistico, un campione [statistico] non è casuale. Eppure appare tutto come così senza senso. Per cui il bersaglio medio si colpevolizza, si chiede cosa abbia lui mai fatto, non può credere vi sia una regia e tanto meno di Stato, un programma preciso che segua regole sue e di cui sia divenuto oggetto, bersaglio. Intanto il bersaglio viene sospinto, almeno nelle intenzioni, in una direzione precisa per ulteriore manipolazione da parte dell’apparato dello S/G-OS-M. Tutti sanno che il bersaglio è già xy. Quello egli “sia” tracima e raggiunge il bersaglio che così sa che tutti sanno lui essere xy. Xy può essere qualunque cosa stabilita nel decreto di S/G-OS-M e dunque inserita nelle procedure operative dello S/G-OS-M. Il futuro pre-scelto per il bersaglio può essere davvero qualunque: terrorista islamico, insegnante che disperata si impicca, mafioso di qualunque funzione e grado, terrorista politico di qualunque funzione, grado, collocazione. La demenza non si concilia molto con  la scienza, per cui sia i carabinieri che i loro consulenti accademici sono spesso dei dementi che se le inventano solo per rubarsi soldi pubblici... Anche lo statista li usa, e si fa da essi usare, non è che divenga tale perché eccella in qualche cosa a parte che nell’intrallazzo. Per cui, lo stesso terrorismo di Stato è piuttosto raffazzonato. Dunque pure la selezione dei bersagli per i programmi di persecuzione e manipolazione. Tu, magari, hai la forma mentis di un liberista alla Milton Friedman. Ma i “geni” della Polizia Segreta Carabinieri hanno stabilito che tu debba divenire il capo delle nuove BR. ...Almeno temporaneamente... Essendo loro mancato, dopo il recesso e la scarcerazione, un R.Curcio che fu rimosso dai CC da capo BR [da libero non era manipolabile, cioè non voleva assassinii, mentre M.Moretti lo era], e venne dunque sostituito con M.Moretti, e poi delirò in carcere [dove fu al 100% manipolato dai CC-Stato] facendo il finto ideologo come i CC volevano per poter diffondere le sue panzanate e dunque accreditare una “cultura BRista”, ecco che ora hanno bisogno di te. Ti fanno andare in clandestinità. Lo hanno già pure comunicato a tutti che a giorni tu vai in clandestinità. Poi ti arrestano in mezzo a qualche ferrovecchio e ti danno un vent’anni di carcere dove ti manipolano perché tu scriva deliri ideologici per un “nuovo BRismo”, per esempio per giustificare che si debbano ammazzare giuslavoristi. Sì, i pochi lo furono, furono ovviamente ammazzati su operazioni della polizia Segreta Carabinieri, su mandato istituzionale [Presidente, capo del governo, Interno, Difesa, con approvazione britannica], ed anche senza che gli Squadroni della Morte Dei Carabinieri fossero riusciti, pur avendo operazioni in corso per riuscirvi, a fabbricare ideologi/teorici che giustificassero plausibilmente [in effetti, è impossibile trovare qualcuno che possa razionalmente giustificare il sottosviluppi smo] l’tilità di buttar giù giuslavoristi. Qualche scemo cui metter in mano una pistola lo trovano facilmente, sebbene si veda che arranchino, nonostante avrebbero voluto trovarne, con islamici italici. Coi neri e rossi italici è sempre stato più semplice. C’è abbondanza di cretini ansiosi di mostrarsi. Gli “islamici” se li faranno inviare di importazione, non appena vogliano qualche strage. Sono cose che si montano in pochi giorni. Chiedi ai sauditi od al Qatar, od anche a chiunque altro. Armi ed esplosivi li possono fornire gli stessi carabinieri sul posto, usando interfacce. ...Dicevamo... I carabinieri ti hanno assegnato il ruolo da ideologo BR in carcere. Ma tu sei in libertà e senza precedenti penali, né psichiatrici. Ed hai pure una forma mentis liberista alla  Milton Friedman e vuoi solo farti i fatti tuoi. Eppure loro pretendono da te che... E lo pretendono pure familiari ed altri che hanno fornito loro le deposizioni per i dossier prima per lo  S/G-OS-M e poi per lo S/G-OS-M=NATO... Quando tutti attorno a te ti dicono di avere saputo da fonti certe, certissime, che tu sia il capo del nuove BR, tu non te ne senti per nulla esaltato, anzi proprio non te ne frega nulla, per cui non ti trasponi nel ruolo assegnatoti dai CC-istituzioni. Neppure hai contatti con quegli ambienti, né ne avevi. Eppure lo sapete come sia il pidocchio medio, carabinieri ed accademici di supporto inclusi, soprattutto quando si senta coperto? Ha la sindrome del più furbo. Se il bersaglio entra nel ruolo e si fa usare, eventualmente incarcerare, ed immiserire da ogni punto di vista, va tutto bene per l’apparato dello S/G-OS-M, che è un’operazione di uso e distruzione, o di distruzione ed uso del bersaglio. Se invece il bersaglio non entra nel ruolo, non si mette il cappello, e neppure simili, allora va tutto male ed il bersaglio deve essere distrutto, cioè spinto ad autodistruggersi civilmente e fisicamente, in assenza di decreti specifici per l’assassinio diretto. Almeno va psichiatrizzato e criminalizzato. Se neppure questo riesce va magari ridotto a vivere per strada od a farla finita. Anche questo può non essere così semplice e comunque non realizzarsi. Si tenga anche presente che gli apparati dello S/G-OS-M hanno istruzioni, procedure, consulenze di accademici e premi Nobel con ricette di sicuro successo ma che poi magari falliscono. Per cui sui sono sempre sicuri, sicurissimi, che... “Ancora pochi giorni e... Ora abbiamo trovato la ricetta giusta...” Ma mai si realizza, a volte. Per decenni sono sicuri, sicurissimi, che il loro obiettivo, il loro fine contro il bersaglio, sarà oramai raggiunto ...entro pochi giorni. I giorni passano, così i mesi, gli anni,  i decenni e non si realizza nulla, e loro falliscono. No, loro, non falliscono. Loro hanno sempre ragione. Non possono fallire. Loro non falliscono mai. Ecco, devono insistere perché ora, entro pochi giorni... Così come dispongono, se lo sono inventati, creati, fatto assegnare, del bersaglio, ecco che dispongono di centinaia, di migliaia,di decine di migliaia, di irregolari/miliziani che escono di testa e devono loro essere impasticcati e ricoverati. Per esempio, stare per ore, giorni, settimane, mesi, con un visore in mano per fare il tale od il talaltro rumorio sul bersaglio, secondo precise istruzioni, od usare armi elettroniche, produce un’esaltazione iniziale di onnipotenza che si traduce presto in angoscia e depressione dell’irregolare/miliziano. Colpiscono ma ecco che il bersaglio non è colpito, magari neppure disturbato. Vorrebbero colpire il bersaglio ma colpiscono solo un pavimento od un muro. Il bersaglio è lì, distante. Loro lo attaccano ma senza toccarlo né danneggiarlo e lui forse neppure li sente, se li sente non li nota. Avevano detto loro che avrebbero ottenuto un risultato distruttivo immediato, se ne erano esaltati, ma poi devono solo stare impotenti dietro un minivisore-ed-origliatore a colpire uno che non si sente colpito. Stanno male loro. Dovevano demolire lui in poche ore o giorni. Le prime ore, il primo giorno, si sentivano onnipotenti. Ora cominciano a pensare che onnipotente sia il bersaglio, che continua a vivere normalmente. Il tempo passa. Ne sono demoliti loro. L’ufficiale di Polizia Segreta deve chiedere abiezioni a datori di lavoro, rettori, parlamentari, medici, avvocati, professori, studenti, gente di ogni tipo debba utilizzare oppure entrare in contatto col bersaglio, senza poter dire loro, anzi dicendolo variamente, che si tratta  di una pura persecuzione di Stato senza particolari motivi razionali. Inventa, o lascia loro inventino ruminando da soli qualunque fantasia perversa per auto-giustificare la loro sottomissione psicotico-delinquenziale, ma quello lui dà a bere, pur creduto o fintamente creduto, è assolutamente inverosimile e falso. Ecco che o ottengono un decreto segreto più radicale e di liquidazione immediata del bersaglio, oppure lo S/G-OS-M deve continuare con le procedure e routines hanno già fallito e nella speranza che infine abbiano un qualche successo, almeno nel condurre il bersaglio alla propria diretta auto-liquidazione, od almeno ad un totale immiserimento per permetta di dire un domani che uno si era ridotto alla strada dopo avere conclamato che era perseguitato da fantomatiche Polizie Segrete. Le veline stampa le preparano poi loro... Oppure, siccome i bersagli non raggiungono in genere una particolare consapevolezza di quello stia loro accadendo e ne evitano qualunque accenno, nessuno conclamerà nulla e l’apparato dello S/G-OS-M avrà solo logorato, e variamente manipolato, un bersaglio che si è avvitato nella depressione e nella disperazione. Scriveranno allora nei rapporti operativi che il bersaglio non ha capito cosa gli stesse succedendo e che loro lo hanno progressivamente annichilito come da istruzioni ricevute, se le istruzioni originarie o successive erano quelle. Un successone da vantare con le istituzioni per poter continuare ed espandere la loro attività.   
Lo S/G-OEMI&T. Lo S/G-OEMI&T è intrusione, manipolazione e tortura elettronica, almeno nelle intenzioni, usando tecnologie militari sofisticate. La cooperazione con l’Accademia non significa, come nel caso dello S/G-OS-M, che siano esperimenti. Gli esperimenti si fanno in altro modo e non occorrono cavie involontarie. Tanto per usare nomi di oggi, Mattarella-Renzi-Alfano-Pinotti non ti fanno un decreto segreto del tipo “si fornisce xy come cavia involontaria per il Politecnico di Milano”, bensì “per ragioni di sicurezza dello Stato, si dispone l’attività di contrasto e controllo rispetto a xy secondo la procedura u1, e44, z5, che si affida all’Ufficio Operazioni Speciali del DIS che attiva le collaborazioni necessarie [[AISI ed AISE]]”. Al DIS possono anche essere solo tre militari o funzionari che fanno da passacarte, che delegano, all’AISI ed all’AISE. Poi, di fatto, ci sono i CC. “La pratica” viene assegnata ad un militare o funzionario. Nessuno si arrischia ad uscire dalle procedure stabilite. Anche perché di tutto deve restare traccia scritta per cui ci si può mettere il naso volendo ed avendone le autorizzazioni. E ci sono uffici ispettivi interni che vanno periodicamente a controllare. Nessuno vuole ritrovarsi suicidato in un fosso o nella vasca da bagno, od essere rimandato per strada, a rubacchiare a qualche immigrato, mentre in quegli uffici si può rubare alla grande. Sia nello S/G-OS-M, che nello S/G-OEMI&T, vi è solo un normale learning-by-doing del miliziano sul campo che integra le procedure e routines predefinite, e comunicatigli, con piccoli accorgimenti per cercare di fare più male al bersaglio. Come nello S/G-OS-M, quello si creda e quello eventualmente fatto credere, non corrisponde necessariamente alla realtà. Chi si ritrovi bersaglio di queste operazioni comincia inevitabilmente a ricercare delle spiegazioni per razionalizzare quello accada. Le spiegazioni si cercano inevitabilmente sul terreno di quello si sia abituati e pensare, a credere, a capire. Ah, certo, si trovano le spiegazioni online. Si assuma tranquillamente che un 99% di quello sia online venga dagli stessi Stati e da gente da essi variamente manipolata. Più i siti sono professionali, più sono direttamente di entità sotto il controllo degli uffici delle Polizie Segrete. Si vada a vedere le proprietà dei siti e lo si capisce. Poi ci sono le stesse vittime che, magari volenterose, sono variamente manipolate ed auto-manipolate quando offrono spiegazioni. Se ne vedano magari le testimonianze dirette ma si tralascino i commenti e le pretese di sistematizzazione. Già chi la butti in politica con epiteti del tipo “i nazi”, “i comunisti”, “i fascisti”, “il demonio”, “il male” etc di certo non ha capito che queste operazioni le pensa, organizza ed implementa lo Stato, quello reale, “il bene”. Per cui non si pretendano sistematizzazioni analitiche da chi, vittima di ideologismi, scriva le sua ricette. Vi sono anche i volenterosi fasulli. Una ha letto di gaslighting. Ecco che se ne esce per strada a Lugano con la macchina fotografica e comincia a fotografare tutti quelli che incontra, e ad insultarli, perché, per i colori che indossino, per come muovano la mano, per come la guardino, o perché stiano facendo lavori sotto casa sua, sono stati mandati come parte di un complotto pianificato dalle forze oscure. Lo ha letto online. Rispetto allo S/G-OS-M, lo S/G-OEMI&T accentua nettamente le caratteristiche distruttive di queste operazioni. Il bersaglio viene bruciacchiato. La sua psiche viene direttamente penetrata e variamente sconvolta. Il bersaglio sente come una radio che gli si accenda dentro la testa, come avesse un chip-altoparlante dentro l’orecchio, anzi più in profondità. È quello che da decenni si può produrre con apparecchietti a contatto per apprendimento nel sonno. Qui avviene a distanza, senza contatto né prossimità dell’interfaccia o della fonte di trasmissione. No, non sono “le voci”. Chi “senta le voci” non sente una radio, un altoparlante, si accenda dentro la proprio testa. Lo S/G-OEMI&T è ancora meno identificabile, come operazione di Stato, dello S/G-OS-M, perché, in teoria, ci si potrebbero anche procurare bruciacchiature con forze psichiche, o potrebbero anche avere cause universali ma con reazioni specifiche di un certo soggetto. In qualche modo, lo potrebbe anche ciò venga indotto, o comunque si ascolti, dentro la propria testa. Sebbene vedendo gli elementi presentati da vari casi si discerne come ci si trovi in genere di fronte ad operazioni esterne, e con tecnologie militari segrete, non ad immaginazioni od alterazioni interne del soggetto.
La rete sociale diffusa del terrorismo di Stato. Gli irregolari sul campo vengono reclutati in tutti gli ambienti ed in qualunque fascia di età. Del resto, le apparecchiature usate le può usare pure un bimbo di quattro anni. Anche anziani di 70 od 80 si eccitano sentendosi improvvisamente divenuti agenti segreti. L’ufficiale di Polizia Segreta recluta chiunque si trovi davanti e non gli si sottragga. Nel momento in cui debba occupare ed usare locali e strutture, si può trovare di fronte chiunque, e moltissimi sono eccitati dallo psicotizzare e delinquere sotto assoluta copertura [beh, non sono coperti, quando se ne pubblichino nomi, indirizzi, foto e circostanze, ma è anche vero non è come apparire in gogna TV]. Ognuna di queste operazioni clandestine di persecuzione e tortura finisce per coinvolgere, nel tempo, anche centinaia di individui reclutati, in gran parte indirettamente, senza contatto personale-diretto, dall’ufficiale di Polizia Segreta in carico dell’operazione. Il singolo militare o funzionario deve seguire vari casi od anche altre cose. Per cui deve necessariamente usare irregolari, sebbene diano ad essi apparecchiature militari segrete che non potrebbero ricevere secondo la normativa corrente. Ma i poteri dell’Ufficiale di Polizia Segreta, e la copertura può assicurare, fanno divenire tutto possibile. Visto che i nomi degli irregolari usati finiscono nei databases delle polizie e Polizie Segrete, ecco che viene costituita una rete piuttosto numerosa di individui a possibile disposizione per qualunque operazione maniacal-delinquenziale di Stato. Nulla di formale. Taluni non saranno mai più chiamati. Anche lo fossero, potrebbero sempre negarsi. Ma hanno comunque fatto esperienza, e sotto il vincolo del più assoluto segreto (per quanto vi sia chi ne accenni in giro) di attività maniacal-delinquenziali di Stato. Può anche essere una referenza, se abbiano a fare anche con altri apparati dello Stato per qualunque motivo. Stare dietro a visori attraverso i muri e dispositivi di ascolto, ed eventuali altri dispositivi elettronici, ed essere costantemente all’erta per reagire, secondo procedure preassegnate, a comportamenti del bersaglio, è un’attività piuttosto stressante anche per maniaci e delinquenti. Se all’inizio vi è l’ebbrezza del nuovo e del proibito, successivamente l’irregolare si nevrotizza sempre più. Gli era stato garantito un qualche rapido trionfo sul bersaglio. Se esso non si verifica, anche il senso di onnipotenza scema. Noia, tensioni e crescenti nevrosi subentrano. Neppure c’è il contatto diretto col corpo del bersaglio. Per cui, il sadico batta muri e spari radiazioni non ha la soddisfazione di fare direttamente male al bersaglio. I miliziani sul campo di queste operazioni, in vari casi, sono demoliti ben più del bersaglio, dalle loro attività di supposta demolizione. Chiunque entri a contatto col bersaglio viene reclutato dall’ufficiale di Polizia Segreta. Che sia un medico, un avvocato, un docente, un imprenditore, per quanto si celi, si vedrà il cambiamento di atteggiamento. Comincerà a porre domande strane, che di solito non pone ad altri, al bersaglio. La sindrome del pidocchio si impadronisce di lui, non appena un ufficiale di Polizia Segreta chieda sottomissione e costui gliela accordi. Per cui, cercherà di crearsi una falsa coscienza, come tutti gli altri, e cercherà di dimostrarsi che la colpa è nel bersaglio e  che dunque lui sia stato obbligato ad allinearsi alla richieste dell’ufficiale di Polizia Segreta nella persecuzione contro il bersaglio perché queste richieste sono legittime, giuste. Se il bersaglio scopre il gioco dicendogli che sa tutto, che sa che lui sia contattato e stia collaborando, reagirà ancora più istericamente ed in stato confusionale. Provate. Del resto, il soggetto medio [“grandi” accademici inclusi - non è questione di cultura, anche quando ne abbiano almeno un po’], che già fa fatica, e pure peggio, relativamente a qualunque pensiero razionale, logico, di fronte all’inverosimile si sente piccato e diviene aggressivo. Ciò vale anche quando si sia fatto reclutare da un ufficiale di Polizia Segreta, o sia stato in qualunque modo coinvolto, anche solo marginalmente, in una di queste operazioni. La colpa deve essere del bersaglio. Lui deve assolversi. Ovviamente, per un bersaglio, che inevitabilmente si muove in ambiente avverso, per qualunque iniziativa intenda intraprendere occorre la “intelligence de la situation” in queste cose. Se si capisce, si deve pure imparare a muoversi. Non serve l’atteggiamento paranoico di chi chieda spiegazioni. Si deve attaccare e sul sicuro. Vanno ridicolizzati e sputtanati. Il delinquente teme la pubblicità. Voi dovete adorala. Rendeteli “famosi”! Oppure è meglio lasciar perdere. 

Antisemitismo strutturale dello S/G-OS-M, dello S/G-OEMI&T e di tutte le persecuzioni implementate dagli Squadroni della Morte / Polizie Segrete dei Carabinieri, Difesa, Polizia, GdF etc. Esiste un terrorismo di Stato universale, e ne esistono forme di gruppo ed individuali che hanno le stesse caratteristiche dell’antisemitismo. Le attività stragiste, ed altre, degli Squadroni della Morte / Polizie Segrete Carabinieri ed altre agli ordini istituzionali sono terrorismo di Stato universale, diretto contro tutti.
“‘Structural anti-Semitism’ refers to ideas that are not explicitly directed at Jews, but are similar to anti-Semitic ideas in their concepts and argument.” Quando su decreto segreto di Quirinale, capo del governo, Interno, Difesa, implementato dalle Polizie Segrete Carabinieri ed altre, si vieti a singoli di esercitare attività lavorative, di poter studiare formalmente, si montino persecuzioni ed interdizioni di ogni genere, eventualmente anche torture, siamo appieno sul terreno dell’antisemitismo. Lo si denunci come tale, chiunque ne sia coinvolto dal lato dei persecutori. Questo vale, mutatis mutandis, in tutto il mondo. Gli stessi irregolari/miliziani e tutti i collaborazionisti, anche marginali, di persecuzioni, hanno una forma mentis e comportamenti antisemiti. Se lo vogliono. Li si qualifichi per quello che fanno, anche sotto questo aspetto.


Vi è chi si organizzi. Vi è un gran lavorio su questo, con continue suppliche e petizioni internazionali. Le organizzazioni hanno dissinergie, non sinergie, soprattutto su queste cose. In aggiunta, ogni organizzazione diviene a priori manipolabile in vario modo contro gli stessi volenterosi vorrebbero unire le forze. Finiscono per unire debolezze e per farsi pure del male. Tante suppliche e denunce legali, soprattutto collettive, sembrano auto-sputtanamenti. Sono al livello del: “facciamo appello alla FFAA ed alle varie polizie, oltre alle istituzioni le comandano, affinché facciano luce sulle demenze ed i crimini da loro stessi commessi”. Non importa se questo sia provocato intenzionalmente od un risultato spontaneo. Ognuno faccia comunque come preferisca. Proprio per quanto detto, non vendiamo ricette né ne compriamo.