Letter from Lhasa, number 269. “Equa, robusta e sostenibile.” La finta
ricetta del venditore di fumo D’Alema
by Roberto Abraham Scaruffi
[edited by] De Vincenti, C., Fair, Robust and Sustainable. A Recipe for Europe’s Growth, Italianieuropei, Roma,
Italy, 2011.
(Sofri 2012).
Claudio De Vincenti
D’Alema, o chi gli scrive i pezzi, vaneggia.
Il debito pubblico deprime ed annulla la crescita.
L’alternativa al debito pubblico è non farlo e rimborsare rapidissimamente
l’esistente. Ecco, ciò sarebbe precondizione essenziale per crescita e crescita
accelerata. La crescita è equa, o più equa della stagnazione permanente. E,
comunque, sulla base di una crescita accelerata, lo Stato potrebbe occuparsi di
veri meccanismi di intervento sociale.
Sulla base di un debito pubblico opprimente, consolidarlo
ed espanderlo produce solo altra stagnazione o recessione. Certo, la spesa
‘pubblica’ elevata è vantaggiosa, essenziale, per le oligarchie predatorie che
possono appropriarsi facilmente di masse enormi di ricchezza. I D’Alema sono
loro cantori non disinteressati dato che ne ricavano vantaggi per loro stessi e
fama.
Come si cancellano il debito pubblico ed i meccanismi lo
producono? Basterebbe tagliare con l’accetta l’80% almeno della spesa corrente.
Essa è, in larga parte, puro spreco e latrocinio. Ciò non può essere fatto solo
perché un meccanismo istituzional-militare, con al centro il Quirinale
compradodo e le sue Polizie Segrete CC (con Procure annesse), protegge i
meccanismi della predazione buro-oligarchica.
D’Alema, o chi
scrive per lui occupatissimo, racconta che sono fallite le ricette neoliberiste della “destra”. Siccome nessun liberismo o neoliberismo ha potuto essere
attuato, ciò dimostrerebbe che quelle ricette sono fallimentari. Logica ferrea!
Siccome la spessa pubblica è aumentata dietro lo schermo del “rigore”, ...è
venuto il momento di spendere ancor di più dietro lo schermo della “crescita”.
Logica inconfutabile!
Se il punto è la
spesa ‘pubblica’ fuori controllo ed il conseguente debito pubblico sempre più
opprimente, si tratta di tagliare lo Stato predatorio e rimborsare il debito
pubblico. Non possono farlo. Non vogliono. Poi, con gli spiccioli, chi paga
loro le tangenti per le loro fondazioni e per far vivere i milioni di clienti della
‘politica’? Se solo ci provassero verrebbero fatti fuori di CC-procura o
peggio. Già visto. Ogni giorno.
È la tassazione al
55% PIL, e senza che vi corrispondano servizi che giustifichino anche solo
minimamente quel 55%, più il debito pubblico enorme, che blocca ogni possibile
crescita. Le banche investono in titoli del debito pubblico anziché in credito
alle imprese sane. Il singolo tenta di entrare nell’area para-statale anziché
puntare a soluzioni imprenditoriali vere. Il lavoro reale non paga.
È lo Stato
predatorio che garantisce reddito, non il lavoro produttivo che anzi viene
colpito dalle predazioni ‘pubbliche’. I D’Alema sognano una ‘Europa’ che dia
ulteriori coperture compradore per continuare ad essere la classe politica che
permetta alle buro-oligarchie predatorie di rubare/predare il libertà. Prima,
avevano l’URSS (gli altri il Vaticano e gli USA). Ora la ‘Europa’. Da sempre
sono fantocci anglo-americani. Chi garantisce loro soldi e privilegi, li
comanda. Li hanno creati col 1944 (i togliattiani indigeni, gli altri prima),
per un rinnovato corso compradoro d’Italiozia... Continuano nella loro
funzione.
Per Giuliano Amato,
è solo questione di trovare trucchi per pagare meno interessi sul debito. È la
logica del non pagare i debiti. Anzi, si dovrebbero mettere interessi altissimi
per disincentivare gli Stati dal far debiti, visto che sono serviti solo a
create sottosviluppo. Altri autori prospettano il vantaggio di infrastrutture
ed interventi sociali vari.
La verità è che, in
Italiozia, con la scusa delle infrastrutture vengono sperperate somme enormi,
ed in crescita esponenziale (dal progetto dell’opera alla consegna finale,
quelle che sono poi veramente realizzate fino all’operatività). Mentre con la
scusa dell’equità e degli interventi sociali, si creano nuove e ben pagate
burocrazie ma senza fondi per interventi sociali reali.
Quel poco di Stato
che esisteva è stato rapidamente distrutto, con l’occupazione anglo-americana,
per rimpiazzarlo con soviet sindacal-burucratico-CC che funzionano secondo
filosofie e pratiche mafiose. Non esistono dunque corpi pubblici di gestione e
controllo.
Il tutto è in pura
perdita, per il contribuente. I D’Alema incassano di fatto tangenti per fornire
copertura propagandistica a tali predazioni, alias truffe ‘pubbliche’, permanenti. ...È la funzione della
‘politica’...
[edited by] De Vincenti, C., Fair, Robust and Sustainable. A Recipe for Europe’s Growth, Italianieuropei, Roma,
Italy, 2011.