06 December 2014

Letter from Lhasa, number 360.
Svaniti nel nulla di Tom Perrotta

Letter from Lhasa, number 360. Svaniti nel nulla di Tom Perrotta
by Roberto Abraham Scaruffi

Perrotta, T., Svaniti nel nulla, Edizioni e/o, Roma, Italy, 2012.
(Perrotta 2012).
Tom Perrotta


Lei, Laurie, è atea, direi atea militante. O, definendosi lei agnostica, agnostica militante, di quelli lo affermano anziché abbossare. Anche se è vero che incontrandosi e scontrandosi con coloro si affermano in modo forte, atteggiandosi dunque a credenti militanti, sia forse, talvolta, e per taluni o per molti, inevitabile, affermarsi, diciamo al loro livello, con la loro stessa forza di affermazione, della loro affermazione.

C’è chi di fronte ad affermazioni forti di altrui personalità lascia perdere. È, in genere, prova di forza. C’è chi, prova di debolezza, deve affermarsi, eventualmente contrapporsi. 

L’autore si crea una protagonista demo-liberal. “Ogni fede è follia!” [non è una citazione precisa dall’autore che esprime questo concetto, a proposito della protagonista Laurie, ma costruendo differentemente la frase]. Detto ciò, credono un po’ a tutto, od a molto, purché non si parli di Dio. Si nega un Dio per crearsene mille altri. O così, in genere, moltissimi, od un po’ tutti, fanno. Se Dio è creato dall’animo umano, anche il non-Dio lo è.    

Ecco che, senza motivo, persone, le più differenti, in tutto il mondo, nello stesso momento, sparirono. Sparirono a milioni. Ora erano qui. Ora si erano come dissolte. Avvenne un 14 ottobre. L’accaduto venne chiamato l’Improvvisa Dipartita.

Ci fu chi cominciò a mitizzare gli scomparsi. Altri semplicemente li volevano ricordare. Altri ancora ne cercavano e denunciavano difetti e perversioni, anche per iscritto, su un giornaletto di un pastore od ex-pastore, giornaletto che tutti disprezzavano ma che andava sempre esaurito. Della serie: se la sono voluta.

L’autunno seguente comparvero quelli che giravano a coppie dello stesso sesso (con funzioni di ‘sorveglianza’, in pratica solo molestando, stalkizzando, gli altri), vestiti di banco, non parlavano, abitavano in proprie strutture di proprietà, non riconoscevano il potere, per quanto potevano, dunque cercavano di non  pagare tasse, non accettavano leggi e regolamenti se cozzavano coi propri usi ed interessi, e, ovviamente, donavano alla setta, chiamata dei Colpevoli Sopravvissuti, tutto quello che avevano avuto nella loro vita precedente. 

Laurie infine aderisce ad essa, lasciando così il marito Kevin, il sindaco della cittadina, ed i sue figli Tom e Jill (la figlia).

C’è pure la solita storia della congregazione, differente da quelli in bianco, nata attorno ad un uomo colpito dall’Improvvisa Dipartita e che si ritrova con qualche potere particolare, o così riesce a far credere, ma a cui il successo da poi alla testa. Non è tanto questo che lo rovina ma la solita FBI che deve distruggere tutto e tutti, tutti coloro non si assoggettino alla sua dittatura totalitaria. Lo mettono nel mirino, lo arrestano e lo sputtanano per via mediatica. Banali storie di sesso con ragazzine al di sotto dell’età del consenso che, negli USA, è più alta che altrove. Negli USA, la prosecuzione non è obbligatoria per cui, alla fine, usano questo solo se vogliono rovinarti per ragioni loro, di totalitarismo di regime. Lo Stato non ammette concorrenti! 

Tom aderisce per qualche tempo, in pratica fin dai primi passi fino al disincanto sul fondatore che si trasforma, a questa congregazione di cui vede gli inizi promettenti.

Mille storie di vita, e davvero piene di vita, con la immanenza dell’assenza, la grande assenza creata da quel 14 ottobre dell’Improvvisa Dipartita.

Le scene, o solo accenni, di sesso sono troppo terra terra per sembrare veri. Una coppia che si fa scoraggiare da due ‘bianchi’ che li seguono. Sesso orale, in tranquilla vacanza, al loro primo incontro di quel tipo. Quelli che fanno ripetitivamente, ormai da tempo, un gioco di società per scopare con chi avrebbero voluto in partenza, oppure che non fanno nulla se vengono coppie ‘sbagliate’. Lui che si masturba sotto le coperte con lei. Due uomini dei ‘bianchi’, dove l’astinenza è obbligatoria, che si sodomizzano a letto, e pure facendosi chiaramente sentire, dunque volendo essere scoperti, nella casa, un ‘avamposto’, dove abitano con un due donne della stessa setta. Il solito santone della congregazione che lui stesso ha creato, nel mondo della “libera impresa”, che si fa la corte di ragazzine da mettere incinta con la scusa che la prima vi resta sarà la portatrice del successore, del nuovo Gesù. Quella ci resta dà poi alla luce una bimba!

Su queste cose, di sesso, l’autore sembra uno Slavoj Žižek che si crede un genio osannato mentre ripete solo le solite banalità arricchite di aneddoti. Il vantaggio espositivo e psicologico è che, non scendendo nei dettagli, per non dare tinte pornografiche alla propria narrazione, per non renderla scabrosa, viene lasciato tutto alla fantasia del lettore che può anche far cadere gli accenni e concentrarsi su altri aspetti della storia e delle storie.

Tali devono essere le regole dello scrivere per case editrici, dove generi per tutti non si vogliono far trascendere un letteratura porno. E dove il destreggiarsi col porno pur non scadendo nel porno è troppo difficile per autori con altro ritmo e differente respiro narrativo.  

L’autore rappresenta invece molto bene il mondo di finzioni, come in effetti è il mondo reale nelle interazioni interpersonali accessorie, dove tutti parlano e si atteggiano mentre a nessuno ne importa nulla di nulla, se non dei propri bisogni primordiali spesso difficili a lasciar scorrere, essendo i singoli oppressi dalle consuetudini e stereotipi sociali, luoghi comuni socialmente assimilati ed interiorizzati, bisogni primordiali spesso inespressi ed irrealizzati dei quali resta tuttavia il disagio insopprimibile. 

I personaggi e le storie, sempre una scusa per esprime delle sensazioni e dei concetti, sono ben congegnati. Il libro si conclude senza conclusioni, colla vita che continua, aperta, per quello che può essere dei dettagli secondari delle esistenze.



Perrotta, T., Svaniti nel nulla, Edizioni e/o, Roma, Italy, 2012.