22 October 2011

Letter from Lhasa, number 256. La signora Emma Marcegaglia vuole altri soldi per le oligarchie predatorie sue

Letter from Lhasa, number 256. La signora Emma Marcegaglia vuole altri soldi per le oligarchie predatorie sue
by Roberto Abraham Scaruffi

Bastano alcune battute della Presidenta di Confindustria per comprendere come si sia trattato di una giornata dalle dichiarazioni esplicite e dense di significato.

Un elemento è il servilismo verso il Presidente della Repubblica, e quello questa carica istituzionale rappresenta, soprattutto dal 1992-Capaci.
"In un momento così difficile è punto di riferimento per noi e per il mondo intero"” http://goo.gl/0t5qZ
La cupola istituzionale compradora delle buro-oligarchie predatorie è punto di riferimento di Confindustria che dunque riafferma la propria subordinazione al suo rappresentante organico, il Presidente. Sono dello stesso blocco buro-predatorio. Ognuno rende omaggio agli altri, almeno in pubblico. La stessa Confindustria conferma che l’Impero governa Italiozia tramite il Quirinale.

L’altro elemento è la richiesta di soldi per il ‘capitalismo’ comprador-predatorio di para-Stato.
Poi la Marcegaglia va al sodo, criticando le scelte - ancora in divenire - dell'esecutivo: "Da quello che sappiamo fino ad oggi le cose di cui si parla sono deludenti. Il tempo è scaduto, adesso bisogna decidere. Chiediamo al governo di non fare piccole cose, ma di avere il coraggio di fare le grandi riforme senza rimanere bloccati a problemi elettoralistici". Secondo la leader degli industriali le misure per lo sviluppo non possono essere varate "a costo zero". Ma questo "non vuol dire - ha proseguito Marcegaglia - che dobbiamo aumentare il deficit o il debito, che vanno tenuti sotto controllo. Vuol dire che bisogna tagliare da alcune parti per investire da un’altra parte".” http://goo.gl/0t5qZ

Insomma, la Presidenta di confindustria chiama ‘sviluppo’ l’incremento della solita politica dei sussidi. Nello specifico, Confindustria chiede più soldi allo Stato per sé. Li chiede tagliandoli ad altri settori predatori. È la solita logica dei gruppi di ricatto, in reciproca competizione, del sistema predatorio, per cui ognuno cerca di fare le scarpe agli altri.

Non chiede di tagliare il 75% della spesa corrente. Non chiede di tagliare gli stessi sussidi alle aziende di area Mediobanca-Confindustria. Non chiede di abolire la CIG. Non chiede le pensioni a 70 anni. Non denuncia che la ‘sanità’ è un mercato che produce malattie solo per far soldi grazie alla spesa pubblica enorme per il settore. Chiede solo più soldi per la sua cosca.

Chiede di continuare nella solita logica sottosviluppista voluta dall’Impero, e di cui il Quirinale è tutore, ma con più soldi per la cosca predatoria Confindustria rappresenta.

Ovviamente, condisce il tutto con la solita demagogia:
Il presidente di Confindustria ha ricordato che la sua associazione ha fatto alcune proposte: per esempio intervento sulla spesa pubblica e sulle pensioni; liberalizzazioni e riduzione delle tasse per lavoratori e imprese. "Alla fine - ha concluso - il risultato sui conti pubblici deve essere zero".” http://goo.gl/0t5qZ

Appunto, è solo copertura. Come ridurre le tasse, senza abbattere lo Stato predatorio? Se non le pagano ‘lavoratori ed imprese’, chi le pagano, i disoccupati, i residenti svizzeri ed evasori fiscali di Mediobanca-Confindustria che controllano l'oligarchia comprador-buro-predatoria, i turisti?

Le tasse le pagano sempre e solo i ‘lavoratori ed imprese’. Per cui, o si taglia lo Stato predatorio, di cui Presidenza della Repubblica e Mediobanca-Confindustria sono tutori ed espressione organica, oppure sono solo chiacchiere per mascherare che le cosche di regime vogliono unicamente altri soldi a spese di chi lavora, a spese dei veri ‘lavoratori ed imprese’. Sennò come avrebbero gli stessi soldi per liturgie vuote come tali convegni politico-mafiosi e per apparati politico-mafiosi come tutta la rete, costosissima, di sindacati ed associazioni, come la stessa Confindustria?

In punto è proprio quel debito pubblico verso il 130% PIL che distrugge il sistema finanziario, e dunque quello produttivo, e che è pure fuori controllo dato che tutti i gruppi predatori vogliono più soldi per loro. Lo si elimina solo sopprimendo il 75% della spesa corrente, che è puro spreco, e che deprime, con la sua stessa esistenza, il sistema economico, impedendo ogni sviluppo. La Marcegaglia non può dire nulla. Chiede solo più soldi per i suoi.

Q.E.D.