Letter from Lhasa, number 337. Berlinguer P2?
by Roberto Abraham Scaruffi
È un riflesso
condizionato. Se scrivi di “P2 Andreotti-Berlinguer”, c’è sempre un compagnuzzo
che salta su e ti sbotta: “Scusa, su quali documenti hai letto che Berlinguer
era un affiliato alla P2?”
Chissà perché non
ti chiedono di Giulio Andreotti, bensì solo dell’Enrico. Normali insozzi del
cervello e reazioni pavloviane indotte.
V’è un aspetto
strettamente linguistico. Se uno scrive “la P2 Andreotti-Berlinguer”, non parla
di affiliazione. Semmai dice cose peggiori, o migliori, a seconda della
prospettiva. Il lobotomizzato ed ammaestrato pavloviano medio ovviamente
‘capisce’ e scatta per quello per cui è stato ammaestrato. È normale che
succeda così.
Le cose semplici
sono le più difficili a capire. Anche perché poi il pappagallo medio non sa mai
di che stia parlando. Non conosce la materia. E non è che online si trovi tutto
anche uno volesse fare una ricerchina col computer.
Il potere è
sempre reticolare per cui tutto appare come casuale finché un interesse forte,
prevalente ed irresistibile non dica che si debba fare una certa cosa ed
imponga una linea. Ovviamente ciò non viene visto dall’osservatore esterno. La
politica viene fatta vedere è solo teatrino che maschera altre cose, a volte
semplicemente il nulla. Non è affatto detto che il politico da esibizione
mediatica faccia poi veramente politica, policies, o che ad essa contribuisca
in qualche modo.
Il PCI nasce, nel
1944 a Salerno, come partito compradoro anglo-americano e, contemporaneamente,
passa sotto il co-controllo delle Polizie Segrete CC ovviamente. Col 1989,
cambia tutto. Col golpe del 23/05/1992, anche in Italiozia l’ordine uscito
dalla Conferenza di Teheran di fine 1943 è formalmente e definitivamente affossato.
Lo vogliono gli anglo-americani che vincono pure sul terreno, in Italiozia, a
livello di rapporti di forza militari all’interno del governo reale di
Italiozia. Tra le burocrazie andreottiane e Mediobanca, tra le oligarchie
predatorie statali e le oligarchie private compradoro-mediobancarie, il colpo
di Stato del 23/05/1992 segna la vittoria rivelatasi permanente, visto che
siamo oramai sui 22 anni, delle seconde.
“Burocrazie
andreottiane” è una semplificazione. Sono burocrazie centrali che ad un certo punto divengono andreottiane,
o che per comodità euristica definiamo andreottiane, nel senso che Andreotti se
ne fa interprete a livello di comando formale-istituzionale. La DC di Fanfani,
Moro ed altri è precedente. Comunque, parlare di burocrazie andreottiane non è
la stessa cosa che parlare di DC per quanto siano processi che si intrecciano.
Da un certo punto in poi, sarebbe più corretto parlare di burocrazie
andreottian-berlingueriane. Sono le stesse burocrazie centrali già monarchiche,
poi monarco-fasciste, ripiegate su sé stesse e gelose solo del proprio
sonnecchiare. Andreotti è organico ad esse. Esse sono organiche a chiunque le
lasci sonnecchiare corrotte e le riempia di soldi. Sono state estese in maniera
rilevante e pure riempite di soldi. Quando il blocco Quirinale-Mediobanca ha
rotto e disfatto la partitocrazia, ed Andreotti è stato liquidato a livello di
governo formale, col colpo di Stato del 23/05/1992, esse sono progressivamente
transitate sotto la dittatura quirinalizia che è l’espressione istituzionale
formale di tale dittatura mediobancaria compradora. Andreotti stava lavorando
per una dittatura quirinalizio-burocratica con lui alla testa. La Mediobanca
compradora lo ha battuto a livello militare ed imposto quello l’Impero voleva,
una dittatura quirinalizio-mediobancaria che non disfa l’assetto burocratico
predatorio limitandosi a compiacerlo mentre attua sua politiche di sfascio,
dalle sprivatizzazioni, alla liquidazione di qualunque punta tecnologica e,
perfino, della possibilità di continuare a fare impresa indipendente in
Italiozia. Oggi, in Italiozia, solo consorzi criminali con solidi agganci
burocratici ed istituzionali possono superare le barriere all'entrata per chi
voglia aprire nuove imprese, anche piccole.
Non che le
burocrazie predatorie statali non siano compradore. Lo sono. La differenza è
che Mediobanca nasce per formalizzare la subordinazione compradora
anglo-americana del capitalismo italico, specificamente di quello post-bellico
che è ovviamente quello solito. È un rafforzamento del controllo
anglo-americano su Italiozia, dopo il tradimento dei Savoia. Oh, certo, v’è la
favoletta della filiazione francese di Cuccia. I francesi di Lazard fanno solo
da interfaccia. Tipico metodo per operazioni clandestine. Se gli inglesi, o gli
anglo-americani, ti controllano, ti fanno figurare come legato, legatissimo, ad
una entità intermedia qui formalmente francese. Non a caso, Lazard nasce negli
Stati Uniti. Prima negli USA francofoni. Poi si muove nell’area anglofona.
Infine si espande in Europa. Cuccia non prende ordini da Parigi. Li prende da
Londra, i creatori d’Italiozia nel 1860-61.
Una metodologia
di ricerca ed analisi materialistico-fattuale, e non politicantica, non è
difficile. Per quanto essa si riveli inafferrabile ed impraticabile, in pratica
del tutto preclusa, per chi abbia la mente e lo spirito occupati da ideologie
ed allineamenti di partito e di parte.
La P2 era una
loggia Andreotti-Berlinguer, con Berlinguer ovviamente del tutto subordinato.
Per esempio, Berlinguer dà copertura a Gelli quando, in ascesa, il Grande
Oriente voleva sbarazzarsene e chiede aiuto a Berlinguer. Alias, Berlinguer non
si mette contro un’operazione clandestina, una delle tante, delle Polizie
Segrete andreottiane. Eppoi, Gelli doveva pur già avere qualche benemerenza da
quel lato lì, se Berlinguer non gli sbarra la strada.
Berlinguer è di
famiglia massonica come Cossiga suo parente. Erano entrambi imparentati coi
Segni. Nulla di oscuro, né di morboso. Massoneria significa poteri reali dello
Stato e connessioni coi centri dell’Impero controllano e co-controllano le
massonerie locali degli Stati compradori. L’Enrico Berlinguer che, del tutto
propriamente, dice che il PCI è un partito cavouriano [alias compradoro inglese], ben sa che il PCI (fondato dagli inglesi
a Salerno nel 1944, col cittadino sovietico Togliatti che loro si fanno passare
dall’URSS come garante degli accordi di Teheran di fine 1943 e come aiuto agli
anglo-americani per ricattare e meglio controllare la DC vaticana) è un partitone
gli anglo-americani fabbricano da 25% dandogli soldi e beni del PNF, oltre ad
armi loro, e copartecipazione al governo reale. Senza di ciò, la setta PCd’I
sarebbe, pur con nome rettificato, restata all’1%. I voti si ricevono in
proporzione alla clientele si controllano, all’accesso al governo/sottogoverno
viene dato dai poteri reali. I consensi non nascono dalla adesione a programmi
mutevoli ed evanescenti. I consensi nascono dall’accesso al
governo/sottogoverno e, di conseguenza, dal potere clientelare.
Già sotto il
monarco-fascismo, di cui l’URSS era grande amica, il PCI ha rapporti di
collaborazione con l’OVRA/governo reale, cosa che gli porta adesioni, pur
restando una piccola setta. Vi era già stato almeno un caso di cooperazione
delinquenziale congiunta sovietica (Tania Schucht e chi la manipolava
direttamente dall’Ambasciata Sovietica a Roma, che poi le fornisce il veleno,
“la medicina per il suo bene”, da mettere nell’ultima minestrina del cognato),
Togliatti-PCd'I, inglese (Piero Sraffa) e monarchico-fascista: l’assassinio per
avvelenamento di Antonio Gramsci il giorno stesso il cui gli scade la libertà
condizionale ed è legalmente libero, ed intenzionato a raggiungere Parigi con
l’aiuto di GL di cui il PCd’I lo classifica come aderente. Nella ‘terribile’
“Italia fascista”, gli appunti di Gramsci potevano stare tranquillamente nelle
casseforti della Banca Commerciale. Così come Cuccia poteva stare a Roma, con
Mattioli, ad aspettare l’occupazione Alleata mentre preparava, coi soldi del
‘fascismo’, il dopoguerra. No, la Storia non è mai come va la contano.
Come e perché
pensate che Berlinguer venga portato da Togliatti e subito da questi assunto
come suo collaboratore stretto e successore? Che benemerenze avrebbe mai avuto
secondo la conclamata ortodossia ‘comunista’? Zero. Berlinguer è cooptato nel
centro del nuovo PCI anglo-americano da reti del potere reale preparano il
dopoguerra dell’occupazione anglo-americana (nel cui ordine è pianificato un
forte PCI) e con DC vaticana, certo subordinata agli anglo-americani ma pur
sempre vaticana.
I Berlinguer sono
di Sassari. Togliatti, da ragazzo, aveva vissuto e studiato a Sassari. No, non
crediamo al giochetto delle assonanze e delle prossimità tanto di moda. Non è
neppure decisivo che Gelli, dopo avere parlato con Togliatti si ritrovi nel
Sassarese, sembrerebbe a La Maddalena più precisamente. Già gli era andato bene
essere arrivato a Roma vivo. Senza altri dettagli non si può dire nulla. Del
resto lì, in Sardegna, lui non è che fosse copertissimo, lo arrestano pure ma
per cose pistoiesi, sebbene si dia da fare per procurarsi coperture che si
rivelano non assolute.
Non è comunque
questione di un conoscente dell’infanzia o dell’adolescenza che ti porta il
familiare per farlo divenire segretario del PCI. È non è neppure che l’Enrico
avesse qualche eccelsa qualità, a parte la disciplina (servilismo ed ottusità)
al servizio dell’Impero e delle sue oligarchie compradoro-predatorie in
Italiozia. Sarebbe come pensare che per puro caso e per grandi qualità sue un
Enrico Letta sia divenuto capo del governo nel 2013. Le cose non funzionano mai
a questo modo. Il mondo reale funziona con meccanismi di connessione
para-mafiosa.
Lo sfascio dello
Stato che si realizza dall’incontro e combinazione tra Andreotti e Berlinguer
(intesi come forze sociali, non come individui; non ci fossero stati loro ce ne
sarebbero stati altri) è impressionante. A PCI e CGIL vengono allocate frazioni
rilevanti di burocrazie pubbliche. Le capitalizzazioni pensionistiche, più
rilevanti dello stesso debito pubblico attuale, vengono mangiate [c’erano, ora
non ci sono più!] da quel connubio, che è ovviamente un’operazione macro
sistemica voluta sia da un Impero che pompa il PCI che da un Andreotti che non
controlla la DC ma il cui potere è sia militare che burocratico. Detto
differentemente. Le alte burocrazie dello Stato si aprono pubblicamente al PCI.
Si sentono più rassicurate ad averlo come seconda DC che a continuare col gioco
pubblico della contrapposizione. DC e/o PCI purché se magni, finendola con la
finzione dei puri che stanno fuori come alternativa. Del resto, nel settore
pubblico, prima si è colleghi, poi si ha una tessera, alias prima c’è la
corporazione, poi non importa per chi uno voti. Ci sono cordate, clan
para-mafiosi, dove non è importante la fede del partecipante. Vigono logiche
più massoniche che partitiche. Andreotti cura a livello di governo, a livello
legislativo, questa operazione, l’inclusione del PCI a livello di burocrazie
pubbliche anche centrali. Il tutto si traduce in una disorganizzazione
ulteriore dello Stato e in uno sfascio più avanzato delle sue casse.
Non che le
capitalizzazioni pensionistiche se le intaschino i due personalmente e
direttamente. Da un lato, gli immobili vengono svenduti sia ad interessi privati,
dunque con tangenti ai partiti, che a sindacalisti ed amici. Dall’altro gli
introiti se ne vanno per distribuire reddito a tutti. Lo Stato, invece di
rifondere gli enti pensionistici per le quote sociali introdotte per legge, al
di fuori dunque dei meccanismi attuariali-assicurativi degli enti
pensionistici, usa quei fondi degli stessi enti pensionistici. Denaro in realtà
privato (visto che il salario differito è parte del salario del lavoratore),
espropriato e gettato via in due modi complementari. Svendi beni altrui e ti
rubi, per clientelismo, i quattro soldi incassati. Ecco i fasti, questo è solo
un aspetto, del connubio DC-PCI!
A parte che tenta
di farlo demolire ed assassinare come Moro ed in contemporanea, Andreotti
continua a sentire Berlinguer come suo. Comunque sia morto Berlinguer, magari
per caso, Andreotti lo rimpiange quando col golpe di Capaci viene avviata la
sua liquidazione e col post-PCI saldamente passato apertamente a libro para
dell’Impero e per esso gestito da CDB. “Con Berlinguer vivo non sarebbe
successo”, esclama Andreotti quando viene posto sotto accusa prima politica poi
giudiziaria, e col post-PCI usato contro di lui. Andreotti si illude,
probabilmente.
Il personaggio
Andreotti è del resto una combinazione demoniaca di personalità tutte
egualmente false. È un attore perfetto. Fa ammazzare Lima, ordinando il crimine
alle sue Polizie Segrete CC, e poi, un mese dopo, chiede ansioso e candido alla
figlia del defunto, che se la beve, se abbiano scoperto nulla e se per caso l’assassinio
non sia opera di Ciancimino.
Il PCI di
Berlinguer passa da partito degli intellettuali compradori e luddisti, e delle
milizie per terrorizzare e militarizzate gli operai, a partito delle burocrazie
statali con Andreotti che regala ad esso feudi per esempio già del PSDI e della
stessa DC. Con l’operazione andreottiana, il PCI passa da partito concepito
come di ricatto della DC a partito simile alla DC seppure un gradino sotto di
essa. Andreotti lo sgancia un po’ dagli anglo-americani (e dalla loro
Mediobanca) e lo porta sotto di sé, finché riesce. In parte si illude. Perché
nell’Italiozia compradora, cogli stessi apparati militari andreottiani
strutturalmente permeabili all’Impero, si illude pensando che, avendo esteso la
struttura clientelare del PCI, con solo ciò esso divenga un partito
burocratico-nazionale cosa che neppure la DC era del tutto visto che il
servilismo all’Impero, pur con filtro, in parte, vaticano, prevaleva su tutto.
Esistono sempre dialettiche nei rapporti compradori. Nulla è lineare ed
assolutamente gerarchico anche se alla fine, quando indispensabile, comanda il
più forte, non il fantoccio, anche se il fantoccio ha pure i poteri che ogni
esecutore sul campo conserva, un po’.
Gelli ricambia il
sostegno ricevuto da Berlinguer contro il Grande Oriente quando Andreotti vuole
fare rapire e liquidare Berlinguer in contemporanea a Moro. Lo allerta.
Berlinguer si salva grazie a milizie armate del PCI che lo proteggono. Perché
Andreotti lo vuole morto? Esisteva un accordo Berlinguer-Zaccagnini per Moro
Presidente della Repubblica nel giro di pochi mesi. Intollerabile per
Andreotti, che si sentiva tradito da Berlinguer e che era avversario mortale di
Moro. Berlinguer sfascia lo Stato con Andreotti e ne guadagna clientele, ma
come Presidente gli preferisce un Moro ormai fuori gioco dall’avanzata
andreottiana nello Stato e nei suoi apparati poliziesco-militari. Leone era in
scadenza. Tutto il sequestro ed assassinio di Moro è in funzione delle
Presidenziali 1978. Andreotti deve liquidare Moro prima. Lo fa usando le
Polizie Segrete CC e la giustifica come un’operazione di Gladio, come
un’emergenza contro il comunismo, dunque con copertura NATO. Nessuno credeva
alla fandonia del pericolo comunista eppure tutti sfruttano, per loro
interesse, le retoriche cui si deve far finta di credere ed i relativi apparati
militari. L’operazione politico-militare è gestita dalle Polizie Segrete
CC-Gladio su ordini di Andreotti, che usa la NATO solo come copertura
necessaria da parte di un paese vassallo. Gli anglo-americani lasciano fare.
Chiaramente, più
Berlinguer è stato fatto parte del sistema di potere andreottiano, più vede la
forza si trova di fronte. Gli vanno bene le clientele ricevute. Ma non ci pensa
neanche lontanamente a sostenere Andreotti presidente. Lo teme. Allora,
Andreotti che gli ha regalato clientele denuncia la penetrazione comunista,
Moro-Berlinguer, e chiede autorizzazione alla NATO per un’operazione di
contrasto da lui gestita. Nonostante Via Fani ed il terrorismo fatto continuare
ed intensificato dalle Polizie Segrete CC su ordine di Andreotti, Berlinguer si
fida ancora meno di Andreotti. Alle Presidenziali, ne esce infine eletto un
vanitoso Pertini tanto fanfarone quanto servile all’Impero. Ma non ha il potere
militare di un Andreotti. Si noti che il Berlinguer della linea della fermezza
regala Moro all’assassinio andreottiano. Berlinguer sa che non può opporsi. Ne
esce fingendo subordinazione. Glielo lascia ammazzare. Ma si sfila
relativamente ad Andreotti presidente. Appena possibile, si sfila dal governo
che appoggiava esternamente.
13 marzo 1979
entra in vigore lo SME, chiaramente sgradito alla Corona britannica, dato che
serve alla Germania per una futura unione monetaria. Di certo, è sgradito pure
a Mediobanca-Confindustria che con una politica di continue svalutazioni ha
creato un modello drogato di competitività fondato sui bassi salari e su una
progressiva estensione dello sfruttamento estero di Italiozia. Una cosa sono
protezionismi e svalutazioni temporanei per creare competitività nel senso di
sviluppo tecnologico competitivo e fino a che non si è raggiunta la
competitività reale. Altra è la competitività perché svendi quello che hai
prodotto. Una svalutazione è sempre una svalutazione sistemica. È essere
competitivo perché ti fai pagare meno, e sempre meno, e poi sempre meno [il
modello Mediobanca-Confindustria], non perché produci meglio, con maggiore
produttività del lavoro. Ecco la differenza tra politiche sviluppiste e
politiche sottosviluppiste. Relativamente ad un Andreotti che, qualunque ne
siano i motivi, si è sempre distinto per essere sempre stato un fedelissimo
sostenitore delle politiche tedesche di unificazione doganale e monetaria, ecco
che il PCI si è sempre schierato con la linea Mediobanca-Confindustria dei
bassi salari e bassi consumi popolari anziché della alta produttività del
lavoro come risultato organizzativo e tecnologico.
Sullo SME cessa
il sostegno PCI al governo Andreotti.
Il 20/03/1979
nasce il V Governo Andreotti, una coalizione DC-PRI-PSDI.
Domenica
5/10/1980, con Andreotti non più al governo, Gelli pubblica la sua intervista
al Corriere della Sera sostanzialmente sulla linea di quello che sarà
poi conosciuto come il suo Piano di Rinascita Democratica.
Il 28/11/1980,
con Andreotti e Cossiga non più al governo, Berlinguer esclude altri governi
colla DC dicendo che il PCI si pone come alternativo, non più complementare, ad
essa. È cambiato il vento. Non lo vogliono più formalmente dentro il governo,
se mai l'hanno voluto. Se ne fa una ragione e dice che è lui non vuole andare
al governo colla DC, che è una rottura colle tradizionali prospettive
togliattiane pur non essendovi una socialdemocratizzazione del PCI.
Il 17 marzo 1981,
con Andreotti e Cossiga fuori dal governo, vengono rinvenuti gli elenchi di 962
affiliati alla P2. La P2 non serve più. Il terrorismo di massa non serviva più.
La rete di Gelli continua egualmente ad operare finché è di utilità per
qualcuno. Gli scaricati, i nomi ritrovati, non erano di utilità a nessuno se
non per il pubblico sputtanamento.
Dal punto di
vista propagandistico, il caso P2 è una montatura di frazioni di regime contro
altre. Non vi erano reati né stranezze. Era pure già noto che esistesse una P2.
Si è voluto caricare di valenze negative ciò non ne aveva. I complottisti hanno
inventato i crimini della P2 e li hanno dati a bere agli psicolabili che
se li sono bevuti e se li bevono. In
pratica, si sono attribuiti ad una supposta onnipotente P2, un’associazione
privata, crimini di Stato, terrorismi di Stato, quindi realizzati ad opera di
governo formale e Quirinale, e con copertura parlamentare. Ciò è stato fatto
per faide di regime (a cominciare dal dualismo burocrazie centrali, da un lato,
e Mediobanca compradora, dall’altro).
Forlani, capo del
governo nel momento del ritrovamento, non ha la forza militare per una purga
delle Polizie Segrete e degli altri apparati militari andreottiani. Si troverà
rapidamente scalzato e rimpiazzato dal retorico quanto servile Spadolini (del
PRI di Mediobanca), pronto a qualunque bisogna degli apparati CC-militari e
dell’Impero.
Mai sentito (ne
abbiamo già accennato) di quando Gelli viene portato a Roma, da Togliatti a
guerra ancora in corso, con trasporto eseguito da milizie armate del PCI, e
Togliatti lo fa rifugiare in Sardegna? Solidarietà massonica ed altra. Sennò
non è che Togliatti facesse favori a chicchessia, tanto meno ad un ex-ufficiale
della RSI.
Ci sono comunque
almeno un 2'000/2'500 affiliati P2 non noti. Si sa ci siano. Ma i nomi non sono
pubblici. Gli elenchi li hanno le Polizie Segrete CC [già andreottiane], il SIS
la CIA.
I mille dati in
pasto al pubblico beone erano quelli che non contavano nulla, gli scaricati.
Servono per capire come la P2 fosse una loggia di parastato
Andreotti-Berlinguer. Lo Stato reale usava un servizio esterno per i suoi
apparati chiave, l’Agenzia Gelli. Tutti coloro avevano il gradimento
Andreotti-PCI stavano nella P2. Non era infiltrazione. La P2 era una struttura
riservata, parallela, dello Stato reale. Alla in fine, era sbagasciata come lo
Stato reale. Quando Gelli vaneggia di piani, siamo a livello di folklore. Erano
come i programmi dei partiti. Fumo irrilevante. Il segretario, pur abilissimo,
che si vorrebbe gran puparo di Stato... Impossibile! S’è montato la testa. Gli colpiscono,
almeno formalmente, la sua P2 anche se lui continua ad operare. ...Se è
coinvolto perfino, in qualche modo (se davvero lo sapeva in anticipo e se era
in contatto con vice-presidente degli USA, George H. W. Bush, come da qualcuno
testimoniato), nell’assassinio di Olof Palme, del 28/02/1986...
La liquidazione
della P2, almeno come loggia Andreotti-PCI, è programmata. I due magistrati
‘scopritori’ sono due allocchi, cui viene fatto credere di avere fatto la
scoperta del secolo, usati nel momento la P2 non serve più come loggia
Andreotti-Berlinguer e viene dunque messa in liquidazione come tale.
Si vedano altri
conflitti e casi del periodo, sia a livello di istituzioni che ad altri
livelli. Non che esistano regie uniche, non necessariamente. Tuttavia vi sono
numerosi percorsi che si intrecciano, incluso
Calvi-finanza-‘cattolica’/andreottiana, Calvi che il SIS impicca a Londra per i
soldi e gli armamenti procurati agli argentini per la guerra delle Falklands,
con annessa mega-rapina, eseguita dal SIS, dei fondi dell’Ambrosiano in giro
per il mondo. Calvi viene usato, e poi scaricato dall’area Gelli-andreottiana
quando si abbatte la rapidissima rappresaglia inglese. Uno non finanzia, di
testa sua, una guerra argentina contro gli inglesi. Non necessariamente e non
sempre gli interessi delle varie frazioni del Vaticano e quelli dell'area di
Andreotti coincidono. La Curia romana non è la stessa cosa di un Papa e delle
sue politiche. Quando Wojtyla viene colpito, chiaramente con un’operazione
NATO-CC, il 13 maggio 1981, le sue politiche dell’est dovevano disturbare
molti, come sempre succede quando si rimetta in discussione uno status quo
comunemente concordato e fortemente voluto dagli inglesi. Una tale operazione
non avrebbe potuto essere realizzata senza l’accordo e partecipazione del
governo italiano. Il Vaticano è di area anglo-americana. Sui sgarri vengono
rettificati da loro, non da altri. Anche se deve essere compreso che politiche
contingenti USA di destabilizzazione dell’est non potevano trovare l’accordo
inglese. Gli inglesi creano l’Impero sovietico per impedire un per loro mortale
Impero germanico. Gli Stati Uniti seguono la logica dei bilanci trimestrali e
dell’apparenza.
Nell’ordine post
bellico italiota, gli uffici giudiziari di Roma sono sotto stretto controllo
DC. A quei tempi sono stretto controllo andreottiano. Mentre gli uffici
giudiziari milanesi subiscono influenze plurime, incluse quelle dirette
SIS-CIA-Mediobanca. I compagnuzzi del PCI e catto-comunisti li affollano sono
di frequente usati per operazioni chiaramente anglo-americane. Il pragmatismo
anglo-americano guarda al risultato, non alle retoriche politiche o
pseudo-politiche. Del resto, le operazioni clandestine anglo-americane su
territorio italiano passano attraverso le Polizie Segrete CC che, appunto,
usano chi abbiano, senza formalizzarsi. Si vedano i nomi dei magistrati delle
varie inchieste, incluso chi fa fallire il ricchissimo Ambrosiano senza neppure
una perizia contabile (anzi ne esiste una a Londra, ma secretata dalla Corona,
cioè dal SIS, per cui è irrilevante per la legge fallimentare italica), e si
capisce molto. La ‘scoperta’ della P2 viene affidata a due compagnuzzi, che
passano alla storia come eroi, chissà di che. Sono solo usati dalle Polizie
Segrete sollecitano oppure ostruiscono indagini. Lì le hanno sollecitate.
La ‘scoperta’
della P2 parte da una dichiarazione di un testimone di area CIA in un tribunale
in Italia, durante un processo... Le Polizie Segrete CC la coprivano, non la
coprono più, non almeno per quello che si vuol far trovare. Gelli fa trovare
quello gli conviene o gli è stato detto. La sua fedeltà al PCI è assoluta. Non
fa trovare un solo iscritto alla P2 che sia del PCI. Forse come messaggio, od
era uno da scaricare, fa ritrovare la candidatura di uno del PCI ma non ancora
affiliato. Gelli copre quello gli conviene coprire. Visto che lo colpiscono,
minimizza il danno per sé. È quello che fa pure Andreotti che resta alcuni anni
fuori dal governo, [già] allora. Gli risuccederà, poi, col golpe del 23/05/1992
realizzato contro di lui in corsa per la Presidenza della Repubblica. Ma a quel
punto la sua estromissione è permanente, anche se riesce ad evitare qualunque
condanna in tribunale, dato al suo potere militare, nelle Polizie Segrete CC.
Si noti che Gelli, come ha fatto sparire almeno un 2'000/2'500 nominativi,
poteva farli sparire tutti. In quel caso, avrebbero perquisito senza trovare
nulla. C’è chi vuole, lui compreso, che il caso scoppi, nel contesto dato, ed
in quei termini. La P2 Andreotti-Berlinguer non serviva più.
Quel che scrivo
qui è tutto pubblicato, in italiano, in libri. Trovare biblioteche
fornite, non le italiote, per chi sia interessato. Magari a Londra... Studiare
se si vuol conoscere.
Invece per i
luoghi comuni ed i riflessi condizionati di parte, non serve. Basta inventare
secondo stereotipi ed idiosincrasie personali e di parte.