15 August 2007

Lettera da Lhasa numero 77. Cine delle truffe. Mattel richiama 436’000 (+18'200’000 ) giocattoli costruiti in Cina

Lettera da Lhasa numero 77. Cine delle truffe. Mattel richiama 436’000 (+18'200’000 ) giocattoli costruiti in Cina
by Roberto Scaruffi

È solo un caso. Ma è sempre solo un caso. È una successione di casi. Se ti si rompono in due le scarpe da ginnastica cinesi comprate in Cina 6 mesi prima, sono solo scarpe che ti si sono rotte. Il caso non andrà ai media, sebbene può essere succeda nel 100% dei casi. Le suole delle scarpe da ginnastica occidentali magari non si rompono mai. Si consumano piano piano ed alla fine butti via le scarpe per noia dopo anni ed anni di uso. Non c’è rischio di noia con le cose cinesi. Si rompono prima, talvolta subito. O sono oggettini da mettere lì ed allora non te ne accorgi e neppure importa forse come siano i materiali. Se sono materiali sottoposti ad uso, non reggono. Quello che vedi è sempre ottimo. Quando lo usi non lo è.

Invero anche qualche prodotto giapponese ha dei problemi di materiali. Per esempio le punte (le sfere) di certe penne a sfera (le Pilot G-2; mia esperienza diretta su quantitativi, dato che le uso correntemente), e pure piuttosto belle, non reggono in genere fino all’esaurimento dell’inchiosto, per cui, in un percentuale non bassa di casi devi buttar via la penna, o la “ricarica” (le Pilot sono penne con ricarica; la ricarica coinsiste in tutta la parte scrivente+inchiostro; è più d’una semplice cartuccia per stilografica), prima che l’inchiostro sia esaurito, per rottura della “punta”, la sfera. Invero anche l’inchiosto, pur bello, non è particolarmente resistente all’umidità ed all’acqua.

Mattel richiama ora 436'000 giocattoli costruiti in Cina, perché la vernice usata è nociva. Il contratto prevedeva l’uso d’una certa vernice. Ne hanno usata altra non sicura.

Il meccanismo delle truffe industriali operate dai cinesi è semplice ed usuale. L’azienda cui commissioni il lavoro è di solito un’azienda senz’officine o laboratori che appalta ad altre, puntando al massimo profitto purchessia. Se c’è un problema che irrompe pubblicamente come in questo caso, l’azienda appaltante, teoricamente responsabile del lavoro, racconta che è stata essa stessa truffata da subappaltanti disonesti. Dovevano usare una certa vernice. Ne hanno usata una differentemente, evidentemente meno costosa. Ecché, non lo sapevano?! Bastava controllassero se le vernici di cui era previsto l’uso fossero state davvero acquistate.
http://www.businessweek.com/bwdaily/dnflash/content/aug2007/db20070814_154726.htm?chan=top+news_top+news+index_businessweek+exclusives

C’è anche un altro richiamo. Si tratta di altri 18.2 milioni di giocattoli. Qui, tuttavia, il caso è diverso. Hanno scoperto che vari giocatoli contenevano potenti calamite, che se inghiottite erano pericolose, che potevano effettivamente staccarsi. Ora le incastoneranno più profondamente, sì da essere inamovibili. Appunto, questo è un caso diverso. Non è detto ci sia dolo. Sono precauzioni da “società del consumatore” occidentale.
http://www.service.mattel.com/it/recall/recall_info.asp

Non sono casi isolati. Lo statalismo cinese, il “socialismo” o “comunismo” cinesi, e già prima l’Impero cinese “millenario”, hanno costruito uno Stato ed una societa corrotte ed inefficienti che non sono in grado di gestire le esigenze d’un’economia industriale.
http://www.businessweek.com/magazine/content/07_30/b4043001.htm