23 August 2007

Lettera da Lhasa numero 80. L'invenzione della realtà in Ernesto Galli della Loggia

Lettera da Lhasa numero 80. L'invenzione della realtà in Ernesto Galli della Loggia
by Roberto Scaruffi

Galli della Loggia, sul Corriere del 23 agosto 2007, si lancia furioso contro chi contesta la tesi diffamatorio-propagandistica del Partito di Plastica. Fu con tale formuletta, oltre che con polizie e procure, che il Partito del Quirinale-Mediobanca si lanciò contro Berlusconi in politica quando costui subentrò al centro-sinistra DC-PSI dopo che esso fu distrutto dal Quirinale-Mediobanca per via poliziesco-giudiziario-mediatica.

Dispiace per tanti illustri politologi e osservatori che qualche tempo fa avevano sentenziato il contrario e ancora ieri lo ribadivano, ma la verità rivelata per l'ennesima volta dall'ultima mossa di Berlusconi è sotto gli occhi di tutti: Forza Italia era un partito di plastica, e di plastica è rimasto, nel senso che non ci sono iscritti, quadri, parlamentari, consiglieri comunali o regionali, non ci sono organi, non c'è discussione, non c'è nulla che conti qualcosa. C'è solo il capo, e il capo è lui per una sola ragione: perché ha le televisioni e un mucchio di soldi, e quindi paga tutto e ogni cosa, incluse naturalmente le campagne elettorali. Chi non crede che sia così provi a dire dove altro sarebbe possibile che il presidente di un partito ne fondi più o meno di nascosto un altro senza dire niente a nessuno e scegliendo, per gestirlo, una persona di sua esclusiva fiducia più o meno come un sultano sceglie la favorita. Certo, nessuno dei cosiddetti dirigenti di Forza Italia è autorizzato a protestare: chiamati a suo tempo a far parte dell'harem dovrebbero conoscere come funziona il meccanismo. Ma per l'appunto un harem non è un partito.”
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Editoriali/2007/08_Agosto/23/galli_della_loggia_invenzione_del_partito_berlusconi.shtml

Quello che Galli della Loggia dice di Berlusconi e di Forza Italia potrebbe essere detto tale e quale per Togliatti e per il suo PCI, il “partito nuovo” creato con massicci mezzi datigli dagli anglo-americani che trasferirono a PCI, DC, sindacati le proprietà ed i soldi del PNF ed area ed ulteriori fondi e beni. Tutti partiti, sindacati, organizzazioni di plastica? Tutti lo sono, in effetti. Mandate 200 agenti della GdF alla sede centrale della CGIL, o della CISL, incaricate dei procuratori, scatenate una campagna mediatica come di frequente se ne vedono, e crollerebbe in pochi giorni, più rapidamente del PSI e della DC se gli “investigatori” lavorano “bene” e veloci. Tutte le organizzazioni e tutte le istituzioni sono di plastica.

Certo, si potrebbero fare commenti retorici (gli intellettuali di regime lo fanno di mestiere, toccando i tasti giusti della psiche elementare del suddito beone) sull’apparato coreografico più ricco in taluni partiti rispetto ad altri. Più i partiti hanno coreografia di ideologie, storie ricche e seducenti, funzionari, organizzazioni, associazioni, sedi sempre aperte, più sono costosi. Ciò non li fa meno di plastica perché nel mondo reale, non in quello immaginario di Galli della Loggia, le strutture coreografiche dei partiti, le riunioni, le votazioni ed elezioni interne, non hanno mai deciso nulla. Le ideologie, le vite “democratiche” di partito, i dibattiti, sono solo fumi per cretini, se davvero vi credono. Ai costi, enormi, s’aggiunge l’inganno. Plastiche riccamente colorate, e con l’inganno, alla PCI-DC e prolunghe nel tempo richiedevano, hanno richiesto, richiedono tuttora valanghe di soldi.

“E' permesso ricordare qual è stata la prova politico-programmatica che Forza Italia insieme alla Casa delle Libertà è riuscita a dare nella passata legislatura nonostante disponesse di una maggioranza parlamentare enorme?”
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Editoriali/2007/08_Agosto/23/galli_della_loggia_invenzione_del_partito_berlusconi.shtml

In regime di super-presidenzialismo all’italiota, nessun partito o fronte elettorale può fare nulla. Pur nel nulla, si faccia un confronto tra il Governo Berlusconi ed il Governo Prodi che è al servizio organico del Partito Quirinalizio-Mediobanca, essendone emanazione diretta, per la sua usuale opera di predazione burocratica ed oligarchica. Inoltre, l’unica Riforma Costituzionale radicalmente modernizzatrice, che avrebbe dato istituzioni all’inglese, mai realizzata durante la Repubblica, è stata realizzata, per qualche caso del destino, proprio dal Governo Berlusconi. Un’ossessiva campagna di calunnie d’area quirinalizio-mediobanchista l’ha fatta rigettare al referendum anti-promulgativo del 2006 con un plebiscitario 60%. Era ottima, inglese. L’hanno presentata come mille cose differenti ed opposte per spaventare tutti i micro-gruppi sociali a seconda dei rispettivi terrori. Appena cassatola con referedum, tutti coloro l’avevano appena cassata, hanno cominciato a proclamare, e continuano tuttora, pur, sì loro, in modo pasticciato e confuso, l’urgenza, l’indispensabilità, di tutte le innovazioni aspetti lì già c’erano. Appunto, comportamenti da delinquenti della politica al servizio di burocrazie delinquenzial-predatorie e d’oligarchie delinquenzial-predatorie. L’unica legge elettorale maggioritaria mai realizzata nella Repubblica, e davvero funzionante (contrariamente a quella del 1953 che necessitava del 50% più un voto, dunque almeno un po’ finto-maggioritaria), è stata egualmente realizzata dal Governo Berlusconi. Il sistema apparentemente strambo realizzato al Senato, il maggioritaro regionale, riflette il dettato costituzionale (la Costituzione del 1948 è un pasticcio unico, funzionale solo alle burocrazie delinquenzial-predatorie ed alle oligarchie delinquenzial-predatorie) che dichiara (art. 57) “Il Senato della Repubblica è eletto a base regionale, salvi i seggi assegnati alla circoscrizione Estero.” Comunque, con la soppressione del Senato come Camera doppione, previsto dalla Riforma Costituzionale, tale riforma elettorale non avrebbe alla fine presentato particolari svantaggi. Sarebbe bastato, con l’esito elettorale del 2006, far passare (al Referendum) la Riforma Costituzionale “inglese” “di Berlusconi” ed anticipare la soppressione del Senato come Camera doppione. Prodi sarebbe oggi fortissimo e sgovernerebbe esattamente come sta facendo, anzi, ancora peggio (anzi, “meglio” dal punto di vista dello sgovernare; sgovernerebbe di più).

Se il Corriere, come tutti gli altri media “bene”, non fosse organo di oligarchie delinquenzial-predatorie strettamente compenetrate alle burocrazie delinquenzial-predatorie, farebbe campagna per la soppressione immediata dello Stato italico per totale fallimento. Un’immediata divisione in mille pezzi sarebbe una ricchezza ed una forza per tutti i pezzi ne scaturirebbero, oligarchie e burocrazie delinquenzial-predatorie a parte che certo avrebbero tutto da perdere.

Lasciamo stare gli aspetti politici e politicantici dell’operazione-Brambilla o Partito della Libertà contro cui si scatenna terrificato il Corriere usando la sua penna Galli della Loggia. Se sarà un vantaggio o meno per l’area Berlusconi se la vedranno loro. Il Corriere ne sembra terrificato se si scatena a quel modo. Di fronte ai “fasti” del burattino Veltroni che s’agita per finte primarie finto-americane e dopo la prova che sta dando questa seconda legislatura ufficialmente “sinistra”, il Partito Quirinalizio-Mediobanca può vincere solo di polizie-procure e di stragi. Per quanto, chiunque vinca non governa, nessuno controlla l’amministrazione, dunque governi e parlamenti sono senza poteri mentre il Quirinale, in coordinamento con le oligarchie predatorie (l’area storicamente di Mediobanca), protegge la delinquenza-corruzione predatorio-burocratica.

Colpa di Berlusconi e soci è semmai di stare al gioco, a questo gioco al massacro e distruttivo di tutto. Comunque, se tale è il destino, è ottimo che continuino così. Italiozia non ha ormai altra ragione d’esistere che auto-distruggersi con ignominia.