Letter from Lhasa, number 237. La demagogia populistica del Presidente Giorgio Napolitano straborda e mente pure sui costi quirinalizi
by Roberto Abraham Scaruffi
Siamo alla solita eversione Costituzionale con tanto di propaganda menzognera per allocchi. Ormai, i vari Quirinali ci sono abituati, chiunque ne sia il Presidente del momento.
Come fa un salariato pubblico a rinunciare a parte del suo stipendio? Provate, se sieste pensionati o salariati di Stato...
O, se davvero si può, che pubblicizzino la procedura per tutti, mai vi fossero imitatori...
Una procedura Costituzionalmente regolare, per un Presidente non eversivo, è mandare un messagio alle Camere e, con esso, chiedere di ridurgli, per legge, lo stipendio (o come esso si chiami per i Presidenti). La comunicazione al Tesoro non è prevista dalla Costituzione e non si capisce perché il Tesoro dovrebbe violare la legge non corrispondendogli l’adeguamento inflazione (costo della vita).
Se, illegalmente, glielo tagliano davvero, che fanno poi, gli riducono pure la pensione oppure gliela danno su quello che avrebbero dovuto corrispondergli? Se gli corrispondono il dovuto e poi ne reincamerano (su sua richiesta) l’aumento per costo della vita, ciò non dovrebbe influenzare la pensione. Se, invece, il Tesoro gli riducesse lo stipendio su sua richiesta... Ma appunto, come fa il Tesoro a violare la normativa che stabilisce quale debba essere lo stipendio di un Presidente?
Questo ovviamente vale per qualunque Capo del Governo, Ministro etc. Se esistono conti del Tesoro dove si possano liberamente versare soldi, chiunque può “restituire” quello che ha ricevuto. Oppure lo stipendio è opzionale? È lo stipendio di un Presidente della Repubblica opzionale, o massimo, per cui un Presidente può decidere di rinunciarvi in tutto od in parte? Incredibile!
Quanto ai presunti tagli dei costi quirinalizi, sono pura propaganda menzognera. Se il governo ed il parlamento hanno ridotto i costi della massa pensionistica anche pubblica, è chiaro che pure i costi quirinalizi sono stati da loro ridotti su questa voce di spesa. Per cui, presentare la cosa come “restituzione” quirinalizia, anzi del Presidente della Repubblica, è pura presa in giro del tutto menzognera. Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano non restituisce un bel nulla. Sono normali effetti da normativa governativo-parlamentare.
I media, pur dando la notizia sull’ovvia contrazione dei costi pensionistici anche quirinalizi, la presentano con la parole “restituzione” e restituzione da parte del Presidente della Repubblica. Il lettore visualizza un Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che restituisce soldi al Tesoro. Questa è la propaganda menzognera. Nessuno restituisce nulla. È il Tesoro, che a seguito di decisioni governativo-parlamentari dà meno soldi per quella voce di spesa, non necessariamente per altre. Tra l’altro, il Quirinale è un buco nero di cui non si sa nulla e che può essere facilmente finanziato in modo occulto pure a carico di vari Ministeri.
Appunto. È la solita demagogia, anzi superiore alla solita, dato il corso super populistico-demagogico di Giorgio Napolitano che punta all’annichilimento di tutto e di tutti, ed a campagne d’immagine, per cercare di restare al Quirinale a vita.