Letter from Lhasa, number 243. (Giovannini 2011): STOP. Testimonianza di una Vittima di Stalking
by Roberto Abraham Scaruffi
Giovannini, E., STOP. Testimonianza di una Vittima di Stalking, Casa Editrice Kimerik, Patti, Messina, Italy, 2011.
(Giovannini 2011).
Eleonora Giovannini
È un breve (poco più di cento non fitte pagine), essenziale, semplice, dunque ancora più dirompente, libro autobiografico su un caso di stalking.
Lo stalker è un maresciallo dei carabinieri delle Marche. È il classico carabiniere corrotto (corrotto e coperto) che usa la divisa per farsi fare sconti ed avere merce gratis, per rubacchiare perfino alla padrona della casa dove viveva come affittuario, e che usa il lavoro per rubare anche quando in servizio, in servizio repressione crimini, crimini altrui.
Poi, usa il lavoro, e la sua posizione di maresciallo, per stalkizzare la moglie e poi ex-moglie. I sottoposti lo aiutano felici ed obbedienti. Gli ufficiali dei CC lo coprono. Lo copre ovviamente la polizia, appendice esterna dei Carabinieri e ad essi sottoposta. Lo copre la magistratura perché ‘è uno dei nostri’. Quando lo devono perquisire su ordine della magistratura, i colleghi lo avvisano due giorni prima, sì che possa far sparire le prove. Usa la sua posizione di carabiniere per entrare nel computer della moglie, nella sua posta elettronica, per fabbricare accuse, inventare prove, per procurarsi numeri del telefono e continuare a stalkizzarla pure al telefono. Tutti lo aiutano, lo coprono, non osano contraddirlo anche di fronte ad evidentissimi crimini, anzi l’assecondano. Un classico!
La già moglie, che è l’autrice del libro autobiografico scritto in terza persona, nasce il 6 gennaio 1971. Per cui è una storia dei giorni nostri, non di epoche remote, e che chiaramente va avanti (tra l’altro, la figlia 12enne inevitabilmente li pone a contatto costante) anche se la pubblicità induce i criminali psicopatici di Stato ad agire in modo più coperto. Non che sia un gang-stalking di Stato. È un gang-stalking iniziato da un carabiniere, che si è fatto aiutare dai sottoposti e coperto dai CC, dunque dalla PS e dalla magistratura. È, dunque, un gang-stalking personale con copertura di Stato.
Il libro diviene sorridentemente filosofico da pagina 96: “gendarmus perversus banalis”, “homo in divisa”, “molestatorum ignobilis”, “molestatorum ignobilis camaleontus”, “la fiamma” [carabiniera], la grettezza intellettuale, il pippo piccolissimo [l’autrice regala pure questa non sappiamo se semplice cattiveria al già marito che coi colleghi, amici e superiori la leggerà]; non controllata l’ortografia di “transformation des données” ma si capisce egualmente che voglia dire, ...e dice: sia il “gendarmus”, che lo “sbirrum habilis” quando si subordina allo stesso, sono piuttosto ottusi ed, inoltre, abusano del “distintivum specialis” per fini perversi propri; “il molestatorum in tutte le sue razze risulta fortemente allergico” all’“ironicus sarcasmus liberus” che non a caso l’autrice dedica all’ex-marito ed a tutta la sua congrega che va dai poliziotti, agli ufficiali del CC, ai magistrati; ...centrato che il deliquente, ancor più se psicopatico, tema la pubblicità!
L’autrice mostra, in realtà, la sua attrazione per la coreografia militaresca, per simboli, e non solo, le diano protezione. Solo enfatizza la sua delusione quando se ne fece attrarre e prendere, e poi è finita come è finita. Nulla di male. C’est la vie. Si è come si è. Si vedano le sue note autobiografiche su nascita ed infanzia. Ma anche, alla fin fine, fortune varie nella sua vita, pur miste a drammi.
Giovannini, E., STOP. Testimonianza di una Vittima di Stalking, Casa Editrice Kimerik, Patti, Messina, Italy, 2011.