22 August 2011

Letter from Lhasa, number 248. “Lega Nord” di Tasse, Corruzione e Predazione


Letter from Lhasa, number 248. “Lega Nord” di Tasse, Corruzione e Predazione
by Roberto Abraham Scaruffi

Le vera crisi, non importa se apparentemente temporanea o meno, della “Lega Nord” è che, nel momento in cui lo Stato italiotico è in crisi finanziaria, fiscale ed economico-competitiva irreversibili, essa è congenitamente incapace di approfittarne e lo mostra a tutti.

Creazione di un’operazione coperta dei CC speciali d’un Andreotti che lavorava per la sua elezione a Presidente per il 1992, la “Lega Nord” non poteva venire differente. Lo stesso Andreotti che organizza il terrorismo nero e rosso tramite i sui CC speciali, e poi la liquidazione di Moro etc. etc., organizza la liquidazione del PSI e della DC per imporre sé stesso come Presidente e dittatore unico nel 1992. A livello politico, di consenso, indebolisce la DC con la “LN” e non solo. Non è che La Rete nasca dal nulla e senz’appoggi militari-CC.  

Sfortunatamente per lui, il blocco mediobancario lo rimpiazzarà come cambiando una ruota di un’auto in corsa, lanciata in corsa dallo stesso Andreotti. La “LN” passa da Andreotti al Quirinale compradoro.

Sono i CC di Andreotti che usano un Di Pietro ed altri come facce per far partire l’operazione liquidazione del PSI, della DC soprattutto del Nord, e dei cespugli sia della DC che del PSI, per lasciare senza rappresentanza il Nord stesso e dunque, nel piano di Andreotti, esaltare la centralità romana oltre che, ovviamente, a ridurre all’impotenza sia Craxi e Forlani che il blocco mediobancario.

In un certo senso, si assiste ad un replay dell’operazione Moro-1978. Gli strumenti sono differenti, ma la concezione e gli organizzatori gli stessi.

Craxi e Forlani, come già, nel 1978, Moro e Berlinguer, si sono accordati, ed accordati contro Andreotti. Nel 1978, Andreotti organizzò la liquidazione fisica di Moro e Berliguer. Quella di Berlinguer andò storta per motivi ho già variamente scritto per cui non lo ripeto qui. Andò invece in porto quella del Presidente designato per il settennio sarebbe iniziato col 1978, Moro.

Per il 1992, esiste un accordo tra Craxi e Forlani per Forlani Presidente della Repubblica. Andreotti ripete l’operazione organizzata nel 1978 per liquidare, ora, Forlani e Craxi ma non fisicamente. Andreotti incarica i sui CC speciali di organizzare una grande purga con cui liquidare DC e PSI, dunque Forlani e Craxi, ma per “corruzione”, dunque di montare prosecuzioni e processi per corruzione.

Per chi non lo sapesse, il CSM è sotto la dittatura assoluta del Presidente della Repubblica. Si vedano legislazione e regolamenti, se s’hanno dubbi. Mentre le Polizie Segrete militari-CC controllano gli apparati giudiziari. Fino al 1992-Capaci, esisteva un certo dualismo tra governo formale e Quirinale compradori, per cui il governo reale era variamente distribuito tra le due istituzioni. Dal 1992-Capaci esiste la dittatura assoluta del Quirinale compradoro sia sul governo formale che sul parlamento. Restano delle sacche di resistenza dei CC andreottiani che si esprimono con l’arresto di Riina che era invece coperto dalla PS quirinalizia e con le bombe del 1993, oltre che con limitate ostruzioni successive.     

I tentativi dei CC andreottiani di organizzare delle “nuove BR” operative a quel livello (a livelli di vertici della politica-Stato), per il 1992, falliscono. È dunque impossibile, per lui, progettare delle credibili liquidazioni fisiche di Forlani e di Craxi.     

A differenza del 1978, quando il blocco mediobancario coopera con Andreotti nell’operazione Moro, nel 1992, già dal 1989 per precisione, il blocco mediobancario lavora in proprio e contro tutti per imporre la dittatura quirinalizio-compradora ma quirinalizo-compradora sotto la sua direzione, che è quello poi si realizzerà.

La grande purga organizzata dai CC andreottiani parte troppo tardi. Le burocrazie, militari-CC incluse, valgono quel che valgono: poco. La grande purga verrà poi continuata dal blocco mediobancario e dai suoi Quirinali (Spadolini e Scalfaro, e successori) che subentrano al terrorismo di Stato andreottiano. La grande purga si mescola al terrorismo di Stato sanguinoso. L’operazione Falcone era già pianificata, anche se non per ostruire l’elezione di Andreotti come invece avverrà quando altri la anticiperanno. Era pianificata da Andreotti e dai suoi CC proprio perché Falcone voleva costruire una sua Polizia Segreta che, con la scusa della “lotta alla mafia”, rimpiazzasse i CC. Cossiga si era tirato fuori lasciando il Quirinale a Spadolini, del blocco mediobancario, che dà l’ordine Cossiga, amico di Andreotti ma non troppo (infatti si dimette proprio nel periodo critico), non avrebbe forse dato, l’ordine di far saltare per aria Falcone per mostrare ad Andreotti che le sue Polizie Segrete CC non erano abbastanza forti per proteggerlo.  

I CC andreottiani avevano già operato in Sicilia per liquidare la corrente di Andreotti, su ordine di Andreotti stesso. Si vedano gli omicidi “di mafia” che precedono le elezioni presidenziali del 1992, Lima incluso, e se ne comprende il senso andreottiano.

Intanto, al Nord, per colpire la DC del nord, antagonista della romana e centro-suddica, i CC andreottiani creano la “Lega Nord”. Come sigla esisteva. Si ingrossa e diviene un vero partito di massa quando gli imprenditori danno soldi a fiumi alla “LN”, invece che alla DC, ed i media danno un’ossessiva visibilità e costruiscono il fenomeno “leghista”. Queste sono tipiche operazioni governate dalla Polizia Segreta CC, sennò tali imprenditori sarebbero stati facilmente colpiti di GdF e di CC-procura. Invece vengono incoraggiati, indotti, a sostenere la “LN”. Bossi che accetta l’incarico, dunque del tutto cosciente dell’operazione dei CC andreottiani lo favorisce, simulerà sempre un esasperato anti-andreottismo. È solo teatrino per le masse. Certo, liquidato Andreotti, gli opportunisti della “LN” restano subordinati ai CC che progressivamente divengono quirinalizi. Per cui, la stessa “LN” diviene quirinalizia. La “LN” cambia solo di padrone politico. Mentre resta direttamente subordinata alla Polizia Segreta CC.      

La “Lega Nord”, creazione del CC andeottiani, non ha ovviamente alcuna idea di federalismo e di interessi del Nord. Ha slogans senza contenuti. Il “federalismo” della “LN” è una rozza costruzione propagandistico-mediatica.

Ora, con la presente situazione di crisi fiscale irreversibile dello Stato predatorio sarebbe tecnicamente possibile la secessione, certo più realistica regione per regione piuttosto che per creare un altro Stato nordico pesante che perpetuerebbe gli stessi problemi di eccesso di spesa pubblica parassitario-predatoria e dunque di tassazione elevatissima (oggi al 55%), e di economia bloccata ed in declino irreversibile.

Proprio ora, la “Lega Nord” conferma il suo andreottismo-CC originario con corruzione e clientelismo dilaganti e difesa dello Stato centralistico-unitario di tassazione e debito pubblico elavatissimi per foraggiare la predazione burocratico-oligarchica. I CC andreottiani l’hanno creata non le permetterebbero altro, né il suo raffazzonato personale politico para-CC sarebbe capace di altro.

Saranno le stesse regioni del nord, quelle drenate di risorse, a divincolarsi per quanto non è detto che possano uscire dalla melma italiotica.

75% per cento della spesa corrente finanziata con debito pubblico, tassazione al 55% PIL, debito pubblico al 120% PIL, economia e competitività in declino irreversibile non sono sostenibili, soprattutto in un contesto generale di crisi finanziaria e fiscale. Un ritorno alla lira non sarebbe una soluzione a nessuno di questi problemi, ma anzi li aggraverebbe.

La dittatura compradora Quirinale-CC, con giudiziario annesso, non permetterà certo un taglio, ed immediato, di quel 75% di spesa corrente che solo potrebbe permettere lo scasso del sistema predatorio e rilanciare l’economia e la società.